Uno dei calciatori che è maggiormente cresciuto nel corso della stagione è indubbiamente Razvan Marin. Il romeno, partito in sordina ed in un ruolo non totalmente suo (raccogliendo la scomoda eredità di Ricci ed Asllani), ha dimostrato nel corso della stagione maggiore stabilità e senso della posizione. Non sono mancate, anche nel recente passato, delle partite non propriamente esaltanti, ma la crescita del giocatore non è in dubbio.

Un dato che certifica questo è quello relativo ai cosidetti passaggi chiave. Il passaggio chiave è una trasmissione di palla che apporta un contributo significativo allo sviluppo dell’azione d’attacco, sono passaggi chiave quelle verticalizzazioni che raggiungono e smarcano un proprio compagno superando almeno una linea di difesa avversaria. Con 39, Marin è il giocatore azzurro che più è riuscito in questo, quattordicesimo nella classifica generale della serie A che vede Biraghi in testa con 64. Guardando agli azzurri, dietro al centrale c’è Bandinelli con 26 passaggi chiave e chiude il virtuale podio Parisi con 17.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

14 Commenti

    • 14 su 20,vuole dire che 5 sono sotto di lui, non male per chi lotta per la salvezza. Poi è chiaro, quando ti nasce in casa un Ricci o un Aslani è una grande fortuna averli in squadra, tanto è vero che sono andati in squadre differenti, al conto ci aggiungerei Bennacer.
      Quindi il gioco che una squadra propone é dato dall’allenatore, ma soprattutto del materiale umano che c’è a disposizione, senza contare che il vero ruolo di Marin è un altro.

  1. Senza voler fare il sapientone … ma non sarebbe bene leggerli bene gli articoli su Pianeta Empoli? Se l’articolo menziona anche altri azzurri e Biraghi è un terzino … com’è possibile che sia il 14cesimo su 20…………..

  2. Questo dato conferma che Marin non è un centrale che crea gioco in mezzo al campo, ma che tende invece a verticalizzare e saltare il centrocampo stesso. Poi il suo apporto nella fase di non possesso, è praticamente nullo, essendo all’incirca al 150 esimo posto per “duelli vinti” o “palloni intercettati”.
    Mi dispiace per lui, ma Marin è stato una delle delusioni dell’Empoli di quest’anno.

    • Guido, ma hai letto bene l’articolo?…
      “Il passaggio chiave è una trasmissione di palla che apporta un contributo significativo allo sviluppo dell’azione d’attacco, sono passaggi chiave quelle verticalizzazioni che raggiungono e smarcano un proprio compagno superando almeno una linea di difesa avversaria.”
      Ecco, se Marin è 14.mo su 20, secondo te è bravo a verticalizzare???

      • Stai dicendo le stesse cose che ho detto io, te le ripeto: “non è un centrale che crea gioco in mezzo al campo, ma che tende invece a verticalizzare e saltare il centrocampo stesso”. Un centrale deve essere invece il fulcro del gioco, è un ruolo che accomuna le caratteristiche del mediano e del regista, con il compito sia di intercettare palloni che costruire gioco. E Marin non lo è, e tanto meno, non è un regista, non ne ha la mentalità. Il suo maggior pregio è saper calciare bene il pallone, e quindi si distingue con lanci a saltare il centrocampo (ma a chi ?) e con qualche buon tiro in porta; i difetti del nostro centrocampo partono proprio dal non avere un centrale e/o regista in mezzo al campo: quale buon gioco ti puoi aspettare ?
        Poi ognuno è libero di pensarla come vuole.

  3. Per me il dato dice che Marin invece sta facendo bene. Ed è ahime’ anche l’unico del nostro centrocampo a tirare da fuori

      • Come fai a valutare se un passaggio è smarcante? Il calcio è troppo aleatorio, le uniche statistiche attendibili sono i goal e le parate, al limite gli assist.

        • Sì, ma l’azione parte da prima.
          È lì la bravura del play che non deve essere troppo elementare, ma avere l’intuizione giusta per poter creare l’azione potenzialmente decisiva.

          • Ma quale play ? Marin ? Ma l’hai mai visto giocare da play e organizzare e sviluppare il gioco ? Io forse una volta, anche se non ricordo quale partita.
            E poi sei sempre te a lamentarti del “non gioco” della squadra, anche a ragione, ma non credi che manchi proprio il play a questa squadra ?

          • Comunque in questa non statistica sarebbe 14mo su tutti i giocatori di A e non su 20, non è una classifica a squadre.

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