In compagnia dei colleghi di “Nazione & Tirreno”, abbiamo approfittato dell’ultima sosta stagionale per fare una chiacchierata con il DS azzurro, Pietro Accardi:

Pietro facciamo una fotografia del momento, quello che vede una classifica davvero importante con una salvezza che sembra li, ma con la vittoria che manca da tanto tempo. Qual è lo stato d’animo?

Siamo consapevoli che manca la vittoria da tredici giornate, lo abbiamo tutti ben chiaro e c’è voglia da parte di tutti di ritrovarla ma, questa non deve diventare un ossessione. Siamo in serie A e fare punti in questa categoria è difficile ed ogni punto ha un importanza davvero grande per una squadra come la nostra. Siamo consapevoli del percorso che fino ad oggi abbiamo fatto ed abbiamo un obiettivo che non è mai cambiato, ovvero quello della salvezza. Ad oggi mi pare che si sia dentro a questo, non lo abbiamo ancora raggiunto, siamo vicini, ma questo e solo questo è quello che noi dobbiamo fare.”

Vi aspettavate questo tipo di girone di ritorno dal punto di vista dei risultati?

Io parto da una base generica che vede l’Empoli oggi a 33 punti in classifica, una quota che credo tutti noi avremmo ampiamente sottoscritto alla vigilia. Tutti noi sapevamo che il girone di ritorno, e lo dice anche la storia, sarebbe stato più difficile di quello di andata anche perchè all’andata giochi delle gare più libero di testa avendo un percorso più lungo davanti. Nella seconda parte della stagione, anche a livello inconscio, sale la pressione. Sicuramente i sei punti fatti fin qui, paragonati ad un girone di andata chiuso a 27, possono essere pochi, dobbiamo però analizzare in maniera lucida come questi sono stati fatti. Se io rileggo le gare del girone di ritorno giocate fin qui, a parte qualche caso, ho visto una squadra in crescita dal punto di vista prestazionale e noi ci attacchiamo alle prestazione perchè è sempre stata la nostra forza. In questo periodo ho visto tutti i giorni grande impegno e mai la squadra mi ha fatto pensare a cose negative, anzi si è sempre lavorato per correggere certi errori e modificare anche alcuni aspetti per calarci meglio dentro determinate partite. Non ci dobbiamo mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo. Anche quando si porta a casa un pareggio, questo, dovrebbe essere vissuto come un obiettivo raggiunto. Siamo una neopromossa che non si comporta da neopromossa e dentro lo spogliatoio si pensa sempre a come poter far meglio senza volersi accontentare, ma questo non deve far vivere male certi risultati che in questa categoria per noi non sono mai scontati“.

A due mesi dalla sua fine come giudichi il mercato di gennaio ed i ragazzi che sono arrivati?

Non dovevamo fare grandi cose a gennaio perchè oggettivamente la squadra ci aveva dato delle indicazioni positive. Siamo andati a ricercare gente di esperienza per essere pronti proprio in questo girone di ritorno, sapevamo però che questi giocatori andavano aspettati. Ed eravamo a conoscenza di questo, e parlo ovviamente di Verre e Benassi. Erano però questi, due giocatori che per caratteristiche si sposavano bene con il nostro modo di giocare. Siamo convinti che oggi, a due mesi di distanza, loro possano darci di più perchè sono nelle condizioni fisiche e mentali per fare questo. Se tornassi indietro rifarei tutte le scelte operate in quel mercato, comprese quelle di Ricci e Mancuso. Aggiungo che siamo davvero contenti della resa di Asllani, sta facendo meglio di quanto credessimo

A proposito dei giovani, il fatto che se ne stia parlando tanto in chiave mercato ti preoccupa per questo finale di stagione?

E’ normale, se metti questi ragazzi in vetrina e son bravi, attirano l’attenzione. Anche questo è un aspetto della crescita che va a misurare l’aspetto caratteriale del giocatore perchè sono passaggi inevitabili. Per quello che vedo io, nel quotidiano, posso dire che stiamo parlando di ragazzi molto seri, dediti al lavoro e che non sono scalfiti da questi discorsi che, e questo è giusto, sicuramente fanno piacere a loro per primi.

Non siamo ancora salvi ma questa situazione positiva di classifica può essere un vantaggio nella costruzione della prossima squadra?

Siamo concentrati al massimo sul presente e solo sul presente e la salvezza va davvero ancora acquisita. Certo che noi siamo sempre a lavoro e qualche discorso generale si inizia a fare ma senza approfondire. Mi piace pensare che prima di tutto vada portata la barca in porto per essere attraccata, poi da li avremo tutto il tempo per poter fare le tante valutazioni che si dovranno fare in vista della prossima stagione.

Alla ripresa ci sarà il derby con la Fiorentina, una gara importante per la nostra piazza…

E’ una partita sempre particolare dove i punti restano esattamente gli stessi ma l’approccio cambia cosi come sensazioni emotive. E’ tutto più amplificato per questa gara, lo sa l’allenatore e lo sanno i ragazzi e ci piacerebbe davvero regalare una grande gioia ai tifosi ed a noi stessi“.

Zurkowski potrebbe restare?

La formula con cui il giocatore è con noi la conoscete e quindi dovremo capire se la Fiorentina andrà o meno al contro riscatto. Szymon in questi anni ha palesato una crescita incredibile ed è sicuramente uno dei calciatori più interessanti che ci possano essere. Con la Fiorentina abbiamo un ottimo rapporto, vedremo quello che verrà fuori dalla nostra e dalla loro volontà“.

Dal punto di vista arbitrale vi sentite un po’ in credito?

Dispiace sempre quando avverti che ti abbiano fatto un torto in una determinata circostanza. Io cerco sempre però di trasmettere il fatto che ci dobbiamo concentrare solo sugli aspetti che noi possiamo determinare. Chiaro che quello arbitrale non dipende da noi ed è inutile farci prendere dalla rabbia. Mi spiace che ci sia a disposizione una tecnologia che dovrebbe aiutare a fare meno errori ed invece anche in questa, spesso, c’è discrezionalità

Lo hai detto prima tu, c’è ancora da portare la barca in porto. Ma il futuro di Pietro Accardi?

Io sto molto bene qui ad Empoli, mi sento parte integrante di questa società e di questo progetto ed ho rinnovato per altri tre anni. Nel calcio non bisogna mai dare niente per scontato ma io oggi penso unicamente a questa società e penso all’oggi ma anche al domani“.

L’Empoli per certi versi è una società modello, una delle poche che riesce ancora a far crescere e poi lanciare i propri giovani e con una gestione sempre molto attenta dei bilanci. Perchè questo modello non lo si riesce a fare anche altrove?

Penso che sia difficile portare un modello da un’altra parte perchè ogni realtà ha la propria caratteristica. Il modello Empoli, ma come il modello Cittadella, non sono replicabili per ambiente e per ambizione. Empoli rischia ed ha coraggio perchè c’è una struttura che ha questa mentalità e sa che deve far quello, al netto di quello che poi possa essere il risultato sportivo. Qui c’è un ambiente che ha una determinata cultura, e lo dice la storia, sappiamo che possiamo lanciare un giovane e possiamo permetterci di farlo sbagliare e di aspettarlo. Quando gestisci società con ambizioni più alte non è mai semplice.

E l’Empoli invece potrebbe provare a replicare una sorta di modello Sassuolo o Villareal e magari iniziare ad alzare la propria asticella?

Questo è ancora più difficile perchè bisogna fare i conti con i costi gestionali. La nostra è una società solida con una proprietà che fa davvero il massimo per la miglior resta possibile. Se ci pensiamo, stiamo già facendo qualcosa di incredibile essendo in serie A. Quel qualcosa in più a cui ci si vuol riferire passa per situazioni più grandi di noi. Una risposta l’ha data a modo suo l’Atalanta che per alzare la sua di asticella ha dovuto trovare dei partner esterni molto forti. Se mi chiedete cosa mi piacerebbe, vi dico una maggiore continuità nella massima serie.

Per chiudere una parola sulla nazionale che per la seconda volta non ha trovato la qualificazione ai mondiali…

C’è poco da dire, dispiace molto ed è una sconfitta per tutti e per tutto l’ambiente. Quando si tocca il fondo però ci si può solo rialzare e fare meglio. Servirà pazienza ed un pò di coraggio ma sono certo che questo servirà per andare a migliorare tutto il sistema e formare giocatori che possano essere più abituati a giocare partire decisive come quella di ieri sera.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

23 Commenti

  1. Sul mercato di gennaio c’è stato più di un errore, a conti fatti la squadra è peggiorata e lo si vede in campo che il gioco non si sviluppa più con la necessaria rapidità…… se poi è stato fatto per necessità, beh allora sto zitto….. come a Giampaolo furono fatali le 12 partite senza vittorie, allora mi aspetto (a fine anno e a campionato concluso), la stessa riflessione sull’operato del Nonno e come ha gestito il gruppo, con molti visi lunghi, più di quanto si racconti…..

    • A Giampaolo fu fatale il fatto di essere realmente stimato in società dal solo Carli e la promessa che sarebbe stato l’allenatore della squadra nel campionato successivo fatta da “qualcuno” al mago di Ischia.
      A gennaio con la squadra ottava o nona in classifica, già tutti, squadra compresa, sapevano chi sarebbe stato l’allenatore l’anno dopo…o almeno che non sarebbe stato lui.
      Fu di fatto depotenziato di fronte allo spogliatoio…”qualcuno” secondo me lo avrebbe pure sostituito a febbraio per far iniziare ad allenare il suo delfino🐬

  2. Resta comunque una grande annata e quindi bravo Pietr o, dobbiamo migliorare molto sulle motivazioni a obiettivo raggiunto (cambiandolo) e sul benedetto stadio logicamente a misura dì empoli.

  3. Riguardo al nonno, io Io credo che il gruppo l’abbia gestito piuttosto bene, almeno in relazione a quanto abbiano messo in campo le gambe un pò tutti i giocatori. Poi se qualche muso lungo c’è stato mi pare che sia stato accontentato e adesso gioca da qualche altra parte (e con scarso profitto visto i goal messi a segno). Se poi c’è ne fosse qualcun’altro e mi riferisco più che altro ad altro attaccante, forse sarebbe meglio andare a vedere il suo rendimento durante l’anno. Un rendimento sicuramente uguale a quello di un La Gumina. E come ci finì lui in panca, c’è finito pure Cutrone più di una volta. Il nonno puó anche aver fatto degli sbagli, ma nessuno degli allenatori ne è esente ne prima, ne durante una partita. Starà a chi di dovere valutare il suo operato senza dimenticare peró che questa è una squadra piuttosto giovane e che viene dalla B e che se ti salvi dei meriti vanno dati anche al mister. Quanto alla formazione che sia più debole non credo, primo perché Mancuso ha giocato pochissimo e secondo perché non credo che Ricci spostasse così tanto gli equilibri della squadra. Sono le altre che si son rinforzate e non noi che siamo meno bravi. Lampante che poi il rendimento del girone di ritorno fa storcere la bocca a più di un tifoso e ci mancherebbe che non sia così, ma credo che questo vada addebitato anche alla scarsa esperienza di diversi giocatori nella massima categoria e non solo al nonno. Venezia, Cagliari, Lazio potevano aver portato 9 punti invece di 3 e tanti discorsi li avrebbe portati via il vento.

  4. No non sono d’accordo con nessuno un giocatore non può fare tutta questa differenza se un si chiama Maradona….
    Qui hanno gestito le forze atletiche in malo modo.. di chi è la colpa un solo nome Andreazzoli…

  5. paragonare Empoli a cittadella dimostra quello che sei , Empoli ha 15 partecipazioni in serie A , 1 partecipazione alla coppa uefa e due scudetti primavera ecc. ecc , paragona il tuo palermo con il monterosi che come società , competenza e soldi ve la giocate , lasca stare l’Empoli che è un patrimonio nazionale per il campionato Italiano , Empoli sassuolo e atalanta per ora sono quelle che stanno dando di più al calcio italiano .
    Ringrazia sempre Fabrizio Corsi perchè dietro ogni scelta c’è lui , tu sei quello dei 9 mln a la gumina , un saluto alto , bello e vanitoso

  6. Può stare antipatico, sembrare borioso…. ma è uno dei valori aggiunti dell’Empoli di oggi.
    Siccome non ci devo andare a cena o uscire in discoteca, spero che resti ancora per molto tempo perché ha dimostrato sempre grande professionalità, competenza e attaccamento ai nostri colori.
    W Pietro Accardi!

    • Non è un disastro, anzi, ma definirlo valore aggiunto…beh, ci vuole coraggio. Se è lì vuol dire che è bravo ma ha alle spalle una società forte e una città senza pressioni con una giusta passione.
      Oltre a cose lodevoli ha commesso tanti tanti errori e l’ultimo calciomercato lo testimonia. Speriamo almeno che abbia azzeccato Cacace.

  7. Gli acquisti di verre e benassi hanno dimostrato poche idee da parte del ds.
    Non so quanto può avere influito l’indice di liquidità ma soprattutto benassi fermo da 2 anni era scontato che sarebbe stato un acquisto inutile.
    Su zurkowsky dispiace constatare il fatto che gli viene espressamente fatto capire (non da accardi ma dal presidente)che non verrà riscattato nonostante la sua volontà di rimanere a empoli.

    • Che per ora abbian dato poco … sia Verre che Benassi … ci vuole poco a capirlo … però vero che Benassi a Firenze nell’ultimo anno … ( prima di venire da noi insomma) ha giocato poco …ma se è stato portato 17 volte in panchina (una sola volta ha giocato da titolare e 5 volte è subentrato) tanto malandato non credo che sia stato … sennò se ne stava in tribuna. Stessa cosa per Verre che prima di arrivare in azzurro contava 11 presenze nella Samp di cui 6 da inizio partita. Percui non credo che siano stati presi a scatola chiusa e infortunati di brutto.

        • Mi intrometto nel discorso, probabilmente si cercava un prestito secco per andare a far da vice a Zurkowski ed è stato l’unico da poter portare in azzurro. D’altra parte dalla parte opposta avresti potuto schierare sia Bandinelli che Henderson (ma pure Zurkowski che ci ha anche giocato). Vista la posizione in classifica molto vantaggiosa con ben 27 punti, si è reputato che si poteva aspettare qualche giornata in più perché sia Benassi che Verre entrassero in forma e nei meccanismi. Io credo che tutti e due saranno utili per questo finale di campionato perché sono due ottimi giocatori.

  8. Quando si parla di responsabilità nel calcio, i vari ruoli in una società, presidente, d.s., allenatore, non devono essere presi indistintamente l’uno dall’altro; è chiaro che ognuno ha le proprie competenze, ma alla fine le scelte devono essere condivise; ed è questo che ha sempre detto e rimarcato Andreazzoli.
    Accardi, non è a molti simpatico, e neanche a me, ma quest’anno mi sembra che il suo agire sia stato ampiamente sopra la sufficienza; non ha centrato gli acquisti di gennaio ? Può darsi, ma credo che l’arrivo di Benassi e Verre, e le partenze di Mancuso e Ricci, siano più dovute alle esigenze del presidente e della società, e che comunque il nonno le ha pienamente sottoscritte. Siccome qualcuno ha ricordato La Gumina, ritengo che anche in quel caso il nonno abbia dato con convinzione la sua approvazione alla cessione di Donnarumma e all’acquisto di La Gumina.
    Un po’ diverso, mi sembra il discorso sulla guida tecnica della squadra;
    anche Andreazzoli non è a tutti simpatico, e anche a me non lo è; ma nulla vieta di dire che abbia fatto un girone di andata eccezionale, molto al di sopra delle aspettative (per merito anche dei giocatori e di chi li ha fatti venire). In questo girone di ritorno, le cose sono completamente cambiate; e qui è più difficile fare un discorso che non comprenda solo la guida tecnica della squadra; non mi sembra che ci sia stata una rivoluzione nella squadra, i giocatori 9/11 sono gli stessi, e non mi sembra che ci sia un reparto che ha mandato in tilt la squadra. Più verosimile è che il mister non sia stato in grado di gestire in maniera adeguata la squadra, sia da un punto di vista tecnico che atletico, e che qualche perplessità sul suo operato sia nata anche nello spogliatoio, nonostante che sia stato mandato via quel giocatore che lui non riteneva all’altezza. È chiaro che qualche mugugno da parte di Henderson, Di Francesco e di Cutrone, c’è ed è abbastanza evidente; ma direi che anche Bandinelli non è del tutto convinto. Qui purtroppo il mister, nonostante l’appoggio incondizionato della società, e nonostante la sua età, dimostra la sua inesperienza nel gestire certe situazioni che credo si possono creare sempre in un’annata; ma questo è anche dovuto al fatto che lui non avendo mai allenato anche per un solo intero anno, non abbia mai affrontato situazioni simili, e se ci sono state, lui è stato allontanato troppo presto per affrontarle.
    La sua fortuna e soprattutto la nostra, è che mancano solo pochi punti alla salvezza, e che poi con la salvezza tutto passerà nel dimenticatoio, come d’altra parte è giusto.

  9. Secondo me il ds ha detto bene. Accardi è bravo e lo ha dimostrato in questi anni, addirittura quest’anno è stato impeccabile. A maggio quando ci salveremo saranno solo complimenti e il disastroso girone di ritorno non se lo ricorderà più nessuno.

  10. Se cI si salva.. ENNESIMO CAPOLAVORO..ENNESIMA CILIEGINA… Alla faccia di centinaia di citta’ 3 volte noi che la serie A un l’hanno MAI VISTA. E ovviamente alla faccia (SOPRATTUTTO) di tutti i rosiconi/invidiosi/gelosioni che ci vogliono male.. MANGIATEVI I CAPPELLO SE NON I FEGATO

    • Questa è una bella notizia … perchè probabilmente saranno parecchi i giocatori under 18 … che l’anno prossimo si ritroveranno in primavera … e qualcuno ci ha gia giocato. Battere squadre top … qualsiasi sia la categoria giovanile … è sempre una gran bella cosa e significa che il nostro settore giovanile … è sempre all’avanguardia ………….

  11. Ci mancava la “sclerata” di amoempoli !!!!
    Sì, grande impresa degli azzurrini.
    Qualcuno ha visto l’under21 ? Come ha giocato Parisi?

    • È passato inosservato !!!
      Comunque ho trovato:
      Parisi 6,5 – Supporta positivamente la manovra d’attacco azzurra sfiorando, nel primo tempo, la rete dalla distanza.

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