Sono ormai finiti gli aggettivi per descrivere il cammino degli azzurri, numeri e record che vengono cancellati e polverizzati ogni giornata. Inevitabilmente la marcia dell’Empoli dall’arrivo di Aurelio Andreazzoli in panchina è impressionante – senza nulla togliere al buon lavoro compiuto da Vincenzo Vivarini da luglio a dicembre- soprattutto le venti partite senza sconfitte, numero che più di ogni altro spiega quanto sia granitico il gruppo. Abbiamo più volte sviscerato la qualità di questo Empoli, di una squadra capace di segnare con una facilità disarmante e allo stesso tempo abile a coprire bene gli spazi facilitando il compito di una retroguardia diventata ormai molto solida dando sensazione nell’arco dei 90′ di grande sicurezza.

Eppure in questi cinque mesi non tutto è andato per il verso giusto, basti ricordare i molti infortuni che hanno colpito soprattutto il reparto offensivo, senza dimenticare quella di Veseli in difesa. Sembra un luogo comune, ma i sostituti hanno risposto presente non facendo rimpiangere i titolari. L’esempio parlando proprio della difesa è quello di Luperto, il quale si ha colto al meglio l’occasione fornendo prestazioni di alto livello e togliendosi pure la soddisfazione di firmare un gol strepitoso contro il Venezia. L’emergenza maggiore però nell’ultimo mese è stato in attacco, dove c’è stato l’infortunio di una pedina fondamentale come Alfredo Donnarumma, autore fino a quel momento di 18 reti in 30 partite. Nessun problema il sostituto si chiama Alejandro Rodriguez, che prima con una rete e un assist decide la difficile partita con il Venezia – nella giornata il cui mancava un certo Caputo- poi è decisiva una sua doppietta contro la Salernitana ripetendosi poi a Foggia. Purtroppo però, il destino si accanisce con le punte di Andreazzoli e anche per lui arriva un brutto infortunio, che fra l’altro sancisce la fine della stagione. Sabato viene schierato Piu, il quale tira fuori dal cilindro un sinistro di rara bellezza firmando il suo primo centro stagionale dopo una lunga assenza in squadra. Testimonianza questa più di ogni altro discorso che può esser fatto della compattezza all’interno dello spogliatoio, tutti hanno la concentrazione e attenzione giusta, anche chi viene meno impiegato si impegna al massimo per farsi trovare pronto. Per questo viene da dire che vedendo l’Empoli giocare in funzione di tutti questi ostacoli, tutti superati sembra di trovarci di fronte alla banda degli invincibili.

Certo, si possono fare tutti gli scongiuri del mondo ma ci sono tutte le prerogative per poter coronare questo gran lavoro fatto da tutti, in definitiva il sogno racchiuso dalla prima lettera dell’alfabeto si avvicina sempre più. Siamo certi che nessuno abbasserà il livello d’attenzione nelle prossime partite, anzi c’è la volontà di mettersi al sicuro quanto prima per tornare nell’olimpo del calcio italiano.

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6 Commenti

  1. Qui non ci sono da fare scongiuri. Ormai siamo una squadra forte, coesa e consapevole delle proprie qualità. Questi ormai vanno dritti all’ obiettivo. Anche a livello fisico e mentale sono al top. Quindi c è solo da sostenerli senza se e senza ma.

  2. Tutta la città è orgogliosa di voi, ragazzi! Poveri e ricchi, ceto medio e benestanti, di sinistra, di destra e di centro. Siamo piccoli ma ci fate sentire importanti!

  3. A me non è la squadra di calcio che mi fa sentire importante…. Quella farà sentire importante il Corsi! A me fa sentire importante una città più pulita più sicura e dove c’è più lavoro…. Il resto sono acchiapparelli per citrulli!! Sono tifoso dell’Empoli e rimango tale e mi fa piacere ma non mi sento certo migliore perché la squadra è prima classifica

    • …sono d’ accordo, diciamo che siamo orgogliosi e la squadra in seria A ci da’ la ribalta Italiana e ci sentiamo meno paesani.

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