Ci sono giocatori le cui storie professionali sono condizionate, nel bene e nel male, da vicende svoltesi al di fuori del rettangolo di gioco. E’ il caso di Oriano Testa, di professione portiere.

Arrivò ad Empoli preceduto dalla fama di essere stato il portiere di quella squadra protagonista di un film che ebbe un enorme successo all’inizio degli anni 70: Il presidente del Borgorosso Football Club, film commedia italiano diretto da Luigi Filippo D’Amico e con protagonista il grandissimo Alberto Sordi, qui in una delle sue più famose performance.

Un film che testimonia uno spaccato di un calcio che non c’è più, quello delle bandiere con l’asta di legno e delle trombette, quello dei pantaloncini da gioco corti e la tuta attillata, della passione popolare e di presidenti padroni: Sordi disse che trasse ispirazione per il film proprio da un Presidente romano, quello della Lazio, Ernesto Brivio” scrive benissimo il sito https://storiedicalcio.altervista.org, (a cui rimando per un utile approfondimento sulla genesi e la storia del film) ed è vero. E’ un film che ci spiega, con leggerezza ma arrivando in profondità, quello che era (e che per molta parte è ancora oggi) il mondo del calcio, soprattutto intorno e fuori il campo da gioco. E’ un racconto anche (e forse soprattutto) della passione che ci lega a questo sport, ad una squadra in particolare, delle emozioni che si vivono. Sono rimasti nella storia del costume l’inno della squadra cantato dai tifosi ed alcune frasi del film, la più delebre quella che il Presidente-Sordi urla insieme ai giocatori nello spogliatoio della squadra: Chi si astiene dalla lotta è un gran figlio di…..”. Invito tutti coloro che non hanno mai visto il film a guardarlo: uno spasso ed un grande spaccato sull’Italia del pallone di allora, ma non solo. I colori sociali scelti sociali per il Borgorosso furono il Bianco e nero, qualcuno ci vide un omaggio alla squadra più titolata in Italia, altri al Cesena (città dove si svolsero alcune riprese del film).

Il film infatti  fu girato in Romagna, a Bagnacavallo e negli stadi di Faenza e Cesena. alla Casa Vinicola Valli, sempre di Lugo, in provincia di Ravenna.  Fu per questo che i giocatori della squadra del Borgorosso erano veri giocatori di calcio, presi soprattutto dal Baracca Lugo, che allora faceva la Serie D. Tra questi fu scelto per il ruolo di portiere Oriano Testa. Lo vediamo in questa breve sequenza del film.

Non ce ne voglia Testa se la sua storia di giocatore dell’Empoli è per noi intrecciata con quella sua di “attore”. Ciò ce lo rende ancora più simpatico e non ne sminuisce il valore che ad Empoli, per ben 5 stagioni, dimostrò come professionista.

Oriano Testa arrivò ad Empoli nell’estate del 1972, con la squadra azzurra in Serie C. Ed in Serie C avrebbe giocato le sue 5 stagioni trascorse con l’Empoli, fino al termine di quella 1976/77.

Portiere agile e dal buon piazzamento, attento nelle uscite, Testa ha avuto una carriera al di sotto del suo potenziale tecnico, forse penalizzato dalla sua non elevata altezza per un portiere: 178 cm, anche se a quei tempi non era un’eccezione come sarebbe stato oggi.  Nato a Lugo il 20 settembre 1948, Testa fece le sue prime gare da calciatore nel Massalombarda (un paese a pochi chilometri da Lugo) e fu preso dal  Bologna nel 1966.

Con le giovanili dei rossoblù fu portiere titolare della squadra giovanile che nel 1967 vinse il primo Torneo di Viareggio della  storia rossoblu (il secondo il Bologna lo avrebbe vinto lo scorso anno, il 2019). Fu prestato prima al  Viareggio (stagione 1968/69) e poi al Baracca Lugo (1969/70) e fu qui che, come abbiamo visto, fu assoldato come portiere della squadra del film. Nei Campionati 1970/71 e 1971/72 tornò a Bologna dove fece tre presenze in serie A e una in Coppa Italia. Col Bologna, in quegli anni, partecipò alla tournée che i rossoblù fecero negli Stai Uniti ed in Canada nell’estate del 1971, giocando per 3 volte contro il Santos di Pelè. Lo vediamo in questa foto, insieme a Pelé ed un comapgno di squadra.    (Foto tratta da: https://www.gianfrancoronchi.net)

Il debutto in Campionato con la maglia dell’Empoli    avvenne nella gara del Campionato di Serie C del settembre 1972 : Empoli – Modena  0 – 0. Formazione dell’Empoli: Testa, Cisco, Serafini, Lasagni, Martinelli, Amadori, Porcari, Bonetti, Salvemini, Biliotti.

Nella sua prima stagione Testa fece bene, giocando 35 delle 38 partite di Campionato, con l’Empoli che chiuse al 9° posto (su 20 squadre) e con soli 25 gol subiti, risultando la 6° migliore difesa del Campionato. Testa rimase ad Empoli fino al termine della Stagione 1976/77, totalizzando 182 presenze, delle quali 178 in Campionato e 4 in Coppa Italia.

Foto di una formazione dell’Empoli della Stagione 1972/73 tratta dal libro di Carlo Fontanelli “75° Azzurro – Silvano Bini racconta….”, Ed. Mariposa, 1996.

La sua ultima gara in maglia azzurra fu, sempre in Serie C, il  12 giugno 1977: Teramo – Empoli. Fu una gara che l’Empoli avrebbe dovuto vincere per garatirsi la permanenza in Serie C, e la vinse (qualcuno disse anche grazie alla sapiente diplomazia di Silvano Bini…)  per 1 – 2.

L’ultima formazione dell’Empoli nella quale Testa ha giocato, di quella partita a Teramo, fu: Testa, Scarpellini, Mariani, Londi, Dainese, Guerrini, Cappotti, Donati II, Beccati, Garlini, Zanone. Dopo essere passati in svantaggio con un gol al 22’ Pulitelli, gli azzurri vinsero in rimonta con gol al 60’ su rigore di Garlini e al 70’ Donati II.

Alla fine di giugno Testa lasciò l’Empoli ed andò a Ravenna dove, tra Promozione e Serie D, terminò la sua carriera di calciatore.

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17 Commenti

  1. Bravo Fabrizio 👏🏻… questi spaccati sulla storia Azzurra per il Centenario sono delle vere e proprie chicche 😉

    Per quanto riguarda l’attualità proviamo a infilare un filotto di vittorie… il campionato di B di quest’anno è di un livello bassissimo, il più basso dal 1996 ad oggi… siamo ancora in tempo a dare una svolta positiva a questa stagione 💪🏻

  2. Grande Testa, i tempi mitici dei portieri vestiti obbligatoriamente di nero. Mi ricordo la trasferta di Teramo, fatta da bambino con tutta la famiglia, il Bini aveva messo il prezzo del pulman e dello stadio ad un prezzo bassissimo, perchè si doveva vincere per forza per non retrocedere. Brividi di emozione !!!!

  3. Oriano è stato un grande portiere. Il Bologna lo cedette all’Empoli con l’ipotesi di riprenderlo. Purtroppo nella seconda stagione azzurra, la prima era stata semplicemente meravigliosa, ebbe un grave infortunio che oltre a tenerlo lontano mesi dalla porta ne condiziono’ la successiva carriera.

  4. Che tempi, mi ricorda quando s’era ragazzi, tempi di salvezze all’ultima giornata in serie C. La salvezza del 1977 a Teramo mi ricorda le frasi dei tifosi più anziani che dicevano “se non si retrocede quest’anno in serie D non si retrocede più”. Perché il campionato successivo ci sarebbe stato lo sdoppiamento della serie C in C/1 e C/2…..

  5. È scritto bene nell’articolo: pur non disponendo di un fisico eccezionale, Oriano aveva un grandissimo senso della posizione in porta. Sentiva la porta come nessuno e dava sicurezza a tutto il reparto difensivo.

  6. Molto belli questi articoli su personaggi ed episodi della storia empolese. Non ho mai visto giocare Oriano Testa e neppure l’Empoli FC ma ne seguivo le vicende. Le immagini poi del Borgorosso sono poesia pura ! 👏👏👏

  7. Grazie Fabrizio per questo bell’articolo su un argomento che mi sta molto a cuore, infatti Oriano Testa é il primo portiere che ho visto giocare a empoli., infatti mi appassionai all’ empoli proprio in quegli anni(metà anni 70). Quello che non sapevo é che fu proprio lui che recitò nel film ” il presidente del borgo rosso” con il mitico Albertone che pure ho visto un paio di volte e non me ne ero mai accorto. Riguardero’ ora sicuramente il film.

  8. Veramente belle queste pillole di storia. Mi piace quell’appuntamento, non vedo l’ora di leggere la prossima.
    Non conosco questa parte della storia, i miei ricordi più lontani si fermano al 1984 Paganese Empoli …..

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