L’allenatore azzurro, Paolo Zanetti, è stato ospite ieri sera di Dazn e ha affrontato vari argomenti a partire dall’ultima partita giocata contro il Napoli.

“Vederlo dal vivo è tosta. Fanno bene tutte le fasi, non hanno difetti. In preparazione è stato molto difficile, hanno tantissime soluzioni offensive e difensive. Hanno grande condizione fisica e mentalità. Questo fa sì che il Napoli si meriti quello che sta facendo e si candidi per un posto importante in Europa. La mentalità aggressiva? Questa è la caratteristica anche delle squadre di Guardiola: oltre a un grandissimo possesso, ha una fase difensiva straordinaria. Anche in inferiorità numerica ci venivano a perdere alti. Questo fa parte di una grande consapevolezza che hanno raggiunto. Il progetto tecnico è arrivato al suo culmine”.

Identità Empoli
“Non possiamo prescindere dall’essere squadra sotto tutti i punti di vista. Stiamo facendo un ottimo campionato, ma non è ancora finita. Non dobbiamo abbassare la guardia perché è un campionato difficile. Stiamo lanciando tantissimi giovani di belle speranze. Stanno facendo esperienza, ma stanno anche dando delle grandi soddisfazioni”.

Differenze tra Inter e Napoli
“Quella sera probabilmente abbiamo incontrato un’Inter non al meglio. E noi abbiamo fatto il nostro 110%. Ci sono dei casi in cui bisogna sfruttare l’occasione, ma il Napoli non ce l’ha concesso”.

Classifica
“I punti che abbiamo non sono sufficienti per salvarsi. Andiamo a prenderceli. Dipende anche dal cammino di chi sta dietro. Questa giornata ci è andata anche abbastanza bene. Il Verona ha perso”.

Obiettivi
“E’ importante metter giù obiettivi congrui col valore della squadra. Mi è stato detto chiaramente di portare la squadra alla salvezza e di valorizzare i giovani cercando di giocare un buon calcio. Per il motivo che giocando bene a calcio i ragazzi possono esprimere meglio il pproprio talento. In questo momento stiamo facendo anche qualcosina in più”.

Baldanzi
“Si sta valorizzando. Credo abbia ancora grandi margini. E’ il suo primo anno in Serie A, è un 2003 ed è un talento straordinario. Ha un grande futuro davanti a sé, perché oltre al talento è un ragazzo straordinario. Ha ambizione, vuole migliorarsi, è molto umile”.

Ispirazioni
“Io guardo molto il calcio estero. Guardiola è stato il mito di noi allenatori giovani. Ma anche Klopp, Spalletti, l’anno scorso abbiamo studiato Pioli. L’allenatore che stimo di più in assoluto è De Zerbi. Lui è una spanna sopra tutti”.

Tmw

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2 Commenti

  1. Dice bene il mister: ancora c’è da combattere. Specie in questo periodo dove non abbiamo attaccanti. Cambiaghi è infortunato, Destro idem, Caputo non sta bene, Piccoli deve entrare in forma e Satriano purtroppo non ha il gol nel suo DNA

  2. Per sistemare un po’ tutto centriamo quanto prima una vittoria senza aspettare fine aprile come l’anno scorso…
    Con una vittoria si sistemano classifica,morale e si può stare tutti più tranquilli.
    Purtroppo a livello infortuni siamo in un periodo nero,e concentrati tutti nello stesso reparto.

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