Il collega Dino Manganiello (radio punto nuovo) ci racconta un po’ dell’Avellino, prossimo avversario in campionato degli azzurri:
L’ Avellino arriva dalla pesante sconfitta subita a Cesena ma l’avvio di stagione credo lo si possa definire sicuramente positivo. Parto proprio chiedendoti se vi aspettavate che la squadra potesse avere 16 punti alla 12ª giornata?
Per una neopromossa ritrovarsi con 16 punti dopo 12 gare di campionato è ovviamente un raccolto lusinghiero. Anche la posizione in classifica è più che buona e non ci si può lamentare, tanto che a bocce ferme un po’ tutti ci avrebbero apposto firma e controfirma. Questo il quadro generale, ma a far stare tutti in campana è altro: 22 gol subiti (seconda peggior difesa della cadetteria), 4 punti conquistati nelle ultime 5 gare, 6 nelle ultime 7 con una sola vittoria… Il trend riferisce di una flessione e c’è quella pericolosa predisposizione a subire reti quasi in fotocopia. Ecco quello che preoccupa, a prescindere dai punti e dalla zona playoff.
Sabato al Partenio arriva l’Empoli. Che che partita vi aspettate e cosa vi arriva della squadra azzurra?
Per i motivi di cui sopra, sabato ci si aspetta principalmente una reazione importante da parte della squadra di Biancolino. O meglio, un’inversione di tendenza. Quindi una gara accorta ma gagliarda con l’obiettivo del massimo risultato confidando anche nel fattore Partenio-Lombardi. E senza fidarsi di un Empoli che ha raccolto solo 3 punti in trasferta e che ha già collezionato 4 ko lontano dal Castellani. La squadra di Dionisi ha valori importanti, è oggettivo. E con corazzate più o meno in difficoltà l’Avellino ha già dato, leggasi lo 0-4 con lo Spezia di poche settimane fa.
C’è qualche elemento della squadra di Dionisi che temete particolarmente?
Gli esterni. Sono bravi ed agiscono in zone del campo dove i biancoverdi fin qui hanno sofferto tantissimo. Chiaramente l’assenza di Popov elimina un grattacapo non da poco. Ma non si potrà per questo abbassare il livello di attenzione là dietro.
Guardando invece in casa bianco verde quali sono gli elementi secondo te di maggior spicco da cui stare maggiormente attenti?
In queste prime 12 giornate l’Avellino ha mostrato alcune criticità, ma anche caratteristiche important. Un po’ ‘a macchia di leopardo’. C’è stato il momento d’oro di Biasci, abbiamo poi registrato le fiammate di Sounas, Insigne e Russo nonché le reti su palla inattiva, soprattutto firmate da Simic. Per questo motivo si può dire che l’attuale punto di forza dell’Avellino è l’imprevedibilità. Concetto esteso all’intera rosa.
Raccontaci un po’ il calcio di mister Biancolino …
Questa è difficile. Biancolino ha cambiato quattro moduli diversi e ruotato in pratica tutti gli effettivi. La sua idea di fondo è comunque un calcio molto, molto propositivo. Il metodo al quale è più legato è il 4-3-1-2 con almeno una mezzala di inserimento e i terzini che spingono. Il che significa spesso bel gioco e divertimento ma anche rischi dietro e l’opzione di impantanarsi se il meccanismo si inceppa.
Per chiudere ti chiedo quale potrebbe essere l’undici titolare dell’Avellino per la gara di sabato…
Questa, se possibile, è ancora più difficile. Perché ci sono ad oggi molti elementi in forse per problemi fisici (Iannarilli, Simic, Armellino, Crespi…) ed altri non al meglio (Rigione, Patierno, D’Andrea, Tutino…), ma anche perché c’è da decifrare con quale atteggiamento, e quindi quale modulo e quali uomini, Biancolino ha intenzione di affrontare una partita che è diventata delicata dopo il ko di Cesena. Mi appello al quinto emendamento.














Mi sembra che l’astuto giornalista irpino stia facendo una certa pretattica pure lui.
Partita molto difficile su un caldo campo del Sud, tradizionalmente ostico.
Vero esame di maturità per gli Azzurri innanzitutto a livello mentale: ci aspettiamo di rivedere quella compattezza mostrata in 10 contro il Catanzaro. Ci aspettiamo di continuare sulla falsariga del secondo tempo contro i calabresi.
Mai più un atteggiamento moscio, impaurito, impresentabile come Chiavari.
Già questo sarebbe un piccolo ma importantissimo step in avanti
Se gli lasciamo fare la partita, ci schiacceranno nella nostra metà campo.
Io me la giocherei.