Il Direttore Sportivo azzurro, Pietro Accardi, ha rilasciato un intervista al quotidiano “Il Tirreno” commentando la ripresa degli allenamenti a livello individuale dei giocatori dell’Empoli.

“Avete presente i bambini la mattina di Natale quando possono scartare i regali: ecco, le espressioni degli occhi più o meno erano quelle. In qualche modo è stato emozionante, per tutti. Ritrovarsi dopo tanto tempo, anche se con le facce nascoste dalle mascherine, ci ha dato una bella sensazione.”

Soprattutto, immaginiamo, per le prospettive che comporta.

“Esatto. Nel senso stretto del termine non è poi cambiato molto, ma a livello simbolico si. Nessuno può entrare negli spogliatoi, la doccia se la fanno a casa, non ci sono contatti e il lavoro è ovviamente limitato. Però tutti speriamo che essere tornati al campo, sul nostro campo, rappresenti solo il primo passo verso l’effettiva ripresa.”

Lo sperate o lo pensate?

“Un po’ tutti e due. Anche se è difficile ipotizzare oggi quello che può accadere domani. In questo momento, forse, le sensazioni sono migliori rispetto a qualche giorno fa, per quello che si sente dire in giro e, come detto, per quello che rappresenta questo primo step, però siamo tutti consapevoli che le incognite sono tante. E che molto dipenderà dai numeri del contagio. Perché, prima di tutto, come abbiamo sempre detto, viene la salute di tutti. Compresi, ovviamente, i nostri giocatori.”

Intanto i test sierologici hanno detto che sono tutti negativi: nessun contatto col Covid-19.

“Non avevo alcun dubbio. Abbiamo un gruppo di ragazzi seri, che sanno essere professionisti in campo e fuori.”

Però c’era l’incognita di quella partita a Cremona a inizio marzo…

“Mentirei se dicessi che non ci abbiamo pensato.”

Il lavoro come si sta svolgendo?

“Bene. Con grande attenzione e con tutte le cautele del caso ma comunque bene. E anche in questo caso bisogna rimarcare che il gruppo ha mandato un segnale importante.”

E sarebbe?

“Che gli allenamenti sono facoltativi ma al campo stanno venendo tutti e stanno venendo tutti i giorni. Il miglior modo possibile per ripartire.”

Sia la società che la squadra, insomma, vogliono fortemente concluderla questa stagione.

“E’ la speranza di tutti. Ripeto, devono esserci le necessarie condizioni di sicurezza per i giocatori così come per tutte le altre persone che ruotano attorno alla squadra, ma detto questo la voglia di riprendere è tanta.”

Anche con un maxi ritiro di mesi?

“Questo può essere un problema visto che i ragazzi vengono già da due mesi di isolamento in casa. Noi, con le strutture di Monteboro, siamo pronti ad ogni evenienza. Mi auguro che il periodo “blindato” possa essere un po’ più corto rispetto alle prime indicazioni.”

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6 Commenti

  1. Stagione fallimentare 3 tecnici cambiati ,un mercato da serie A resoconto si rimane in serie B bravo ACCARDI dopo un fallimento di stagione andrai via

  2. Ma la cassa integrazione è arrivata, sono due mesi che non si vede un centesimo… E alla televisione dicono che arriverà e finché non arriva con cosa cavolo si mangia?!

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