Mister Andreazzoli, a pochi giorni dal suo 70esimo compleanno, ha rilasciato un intervista nell’edizione uscita ieri 1 novembre alla Gazzetta dello Sport.

Non riesco a pensare di essere così adulto. A volte ragiono ancora come un 18enne, altre come un 30enne. Sento il bisogno e il piacere di fare molta fatica e così vado in mountain bike su percorsi estremi. E lo so che se mi succede qualcosa faccio la figura del cretino…

Aurelio, lo stesso giocattolo per tutta la vita: il pallone

Vero, ma ora non lo prendo più a calci. Mi piace vedere se posso entrare nella testa di ragazzi distanti da me come età. Magari anche educarli, se si può dire: al gioco, alla professione, nei comportamenti. Il pallone per me è stato un oggetto di divertimento, poi di studio. E di guadagno, certo. Quando allenavo in Prima Categoria ho comprato le porte di casa nuova con lo stipendio di una stagione.”

Esistono le sliding doors?

Si. Per me è stato decisivo l’incontro con Luciano Spalletti, che mi ha dato la possibilità di vivere la Serie A. Ma anche quello con Silvio Baldini, la cui curiosità mi spinse ad avvicinarmi in modo diverso a questa professione.”

Va in panchina dal 1985. Qual’è il calcio che più ha amato?

Quello di oggi: più studiato, veloce, resistente. Complicato. Tutto è cambiato: gli spazi, i tempi, la velocità, la forza dei rivali, l’abilità degli allenatori nel crearti le difficoltà. Una sfida bellissima.”

C’è ancora il tempo e la voglia di insegnare uno stop? O si prova a migliorare la tecnica attraverso la tattica?

Noi cerchiamo di abbinare entrambe le cose. Facciamo sempre due esercitazioni da otto minuti a inizio allenamento, in cui proviamo situazioni da ripetere in partita: lì c’è la tecnica collegata alla tattica. E ho visto che queste situazioni restano con chiarezza nei giocatori.”

Non si lamenta mai di arbitri, episodi, sfortuna. Perchè?

Pretendo comportamento sportivo e leale dai miei giocatori e non sarei credibile se non dessi l’esempio. La Coppa Disciplina vinta con l’Empoli nel 2017-18 per me vale un trofeo. Gli errori fanno parte del gioco, ma è scorretto non rispettare il lavoro degli altri.”

Chi vi ha trasmesso il gusto per il bello?

Credo sia innato. Se la partita non mi piace, non mi dà gusto nemmeno se vinco. Io faccio pochi gesti rispetto ai miei colleghi durante la partita, perché mi piace guardarla. E spesso me la godo, se fatta come dico io.”

Sta diventando un calcio più di transizioni che di costruzione?

Sono due fasi importanti, ciascuna figlia dell’altra. Tu costruisci per evitare la transizione, ma devi restare in equilibrio: effettui la fase offensiva rispettando un concetto basilare della fase difensiva. Non esiste una fase di possesso libera: è incatenata da quella di non possesso. La costruzione dal basso obbligatoria non mi piace. A volte un bel rinvio dal fondo come una volta, con attacco della seconda palla e ricerca della transizione immediata, può essere un ottima soluzione. Arrivi a fine settimana che non hai mai fatto tutto quello che avresti voluto e non vedi l’ora che ricomincino gli allenamenti per proseguire il lavoro. Ogni partita offre una quantità di spunti, la differenza la fanno gli occhi con i quali si guarda. Un allenatore fa il suo mestiere quando dà ai giocatori una risposta su qualunque cosa possa accadere in gara: non a parole, ma sul campo. Loro devono sapere che se succede A rispondono B, con libertà di interpretazione.”

Questo di Empoli è il suo ultimo ballo?

Mi sono scoperto bugiardo in passato già un paio di volte: taccio. Mi piace la soddisfazione di essere apprezzato per ciò che faccio e per come mi comporto. Alla mia età non hai paure, solo speranze e obiettivi. E io voglio fortemente la salvezza

Articolo precedenteLa storia di Frosinone-Empoli
Articolo successivoEFC | Riprende oggi la preparazione

28 Commenti

  1. Mister, ogni tanto qualche pedata diamola…. ok il gioco, ma quando c’è da menare, meniamo altrimenti si passa da bischeri…. se dopo il primo gol a Scamacca si dava un bel calcione, stava più bonino, e invece si è passato tutta una partita a guardarlo…. anzi l’Atalanta menava e noi zitti a subire….

  2. Sulla costruzione del gioco e transizioni, mi sembra che abbia fatto un po’ di confusione, e comunque a parole si può dire tante cose, ma poi è sul campo che devi dare il massimo di te stesso; la partita con l’Atalanta ne è stata la dimostrazione 8n negativo, squadra messa male in campo (e non c’entra niente chi ha giocato), dove la fase di possesso e di transizione, sono state completamente slegate; con l’Atalanta, i giocatori se succedeva A, non sapevano come rispondere B; anzi negli 15 minuti, con i cambi, e mandata a quel paese quella assurda disposizione in campo, con il “gioco libero” si è fatto sicuramente meglio.
    Certo questa non è la squadra voluta dal nonno, se l’è ritrovata: non ha un Pinamonti o altro, che può trattenere una palla rinviata dal portiere o dal fondo; la costruzione dal basso, è per noi quasi obligatoria (come dice lui, anche se non gli piace).
    Spero che Andreazzoli lasci perdere tutti i suoi discorsi filosofici, e riesca a costruire una squadra pratica e determinata, anche se non bella come piacerebbe a lui.

  3. Strano che non ci siano tanti commenti sulle parole del mister.
    Vi sveglio io !!!
    “Se la partita non mi piace, non mi dà gusto nemmeno se vinco”: con i bergamaschi, l’hai persa inopinatamente, anche per la superiorità avversaria, e nessino si è divertito.
    L’impressione è che l’hai semplicemente guardata, perchè ti “piace guardarla”.
    Mister non dire che “te la sei goduta”, perchè significherebbe che è stata fatta “come dico io (te)”.
    Quanti discorsi speculativi e inutili !!!

  4. Guido ultimamente ti sento bello grintoso, l arrivo del massese ti ha ridato quella vena critica che Zanetti ti aveva tolto.

    • Se ti riferisci all’anno scorso, hai ragione, 43 punti c’era poco da discutere; invece quest’anno, direi di no; già era impraticabile il 4231 (quando tutti eravate d’accordo, a parte gandalf), senza avere in partenza gli esterni, e poi con la confusione che ne è venuta fuori, non sono stato affatto benevolo con Zanetti (quando molti dicevano che erano stati bravi a riconoscere lo sbaglio iniziale).
      Ora c’è il nonno e tifo Andreazzoli, ma non si può star zitti quando si lascia andare a discorsi fuori dal seminato, che all’Empoli non servono a niente, e invece è passivo sul campo, quando invece la squadra avrebbe bisogno del suo pronto intervento. Mi meraviglio che la maggior parte dei tifosi non abbia fatto presente quelle critiche ovvie che ho cercato io di fare, dopo la partita di lunedì.

  5. A Frosinone nel 2018 si vide uno degli Empoli più belli della gestione Andreazzoli: vediamo lunedì, dai. Forza mister!!!

  6. Nel 2018, in serie B, avevamo una squadra nettamente superiore e il 2-4 di Frosinone ne è stata la quasi ovvia conseguenza.
    Lunedì, si può dire che nessuna delle due squadre è superiore all’altra; quindi Andreazzoli deve riuscire a tirar fuori il massimo dalla squadra, soprattutto consepovelezza e determinazione con scelte tecniche adeguate e una buona e realistica disposizione in campo della squadra.
    Non sarà facile, ma ce la possiamo fare, lasciando da parte tutti quei discorsi aleatori e cervellotici che non servano a niente: è in campo che dobbiamo andare, e non a un dibattito televisivo fra pseudo pensatori di come dovrebbe essere il calcio migliore.

    • La poesia ci vuole per vincere un campionato, una coppa europea o mondiale; per salvarti, la poesia te la puoi friggere; non ho mai visto una squadra salvarsi con un gioco poetico o guidata da un poeta del calcio, anzi forse è stato il contrario.

      • 2 anni fa Guido ti sei salvato così. Con Giampaolo ti sei salvato così. Che vi piaccia o no i grandi risultati li abbiamo fatti col gioco e la poesia. Non con le botte.

        • Cosa c’entra le botte ? Non diciamo bischerate ! Che l’anno scorso si giocava con le botte ? Chi giocava e gioca con le “botte”, è per esempio il Verona, e guarda caso, con una squadra inferiore, si è salvata e può darsi che si salvi anche quest’anno.
          Due anni fa, hai ragione, ma a questo punto avevamo già 15 punti, e te lo potevi permettere; ma oggi a 7 pt, non puoi pensare solo di giocare di fioretto, non ce la faresti mai, perché a questi punti la maggior parte delle squadre ha raggiunto già la forma ideale, e quindi in buona parte ti sono superiori, difficilmente potresti primeggiare con la sola poesia di gioco; hai vinto a Firenze, strameritatamente, perchè hai sfruttato le tue doti migliori: la difesa compatta e supportata, e le ripartenze dei nostri veloci giocatori; a Bologna hai voluto fare “poesia” e hai perso 3-0 !!!

          • Guido a Firenze hai comandato te il gioco per tutto il primo tempo contro una squadra che come te ha la stessa filosofia di gioco. Secondo tempo ovviamente ti hanno costretto a difenderti ma non so quanto voluto. Poi come te posso essere d accordo che in certi frangenti ad inizio gara invece di partire a strombattuto potremmo aspettare un attimo le mosse altrui. Ma come mentalità sd ti metti dietro alla Zanetti si va da poche parti.

          • Ma lascia perdere Zanetti e l’anno scorso (anche perchè 43 pt, quest’anno te li sogni); a Firenze, il primo tempo l’hai giocato come si dovrebbe fare sempre, difendere e pronti a ripartire; non è assolutamente vero che siamo stati noi a comandare il gioco; il gioco lo faceva la fiorentina ma non gli abbiamo dato spazio, e siamo stati bravi a bloccare le fonti del gioco viola, e proporsi in avanti; nel secondo tempo abbiamo fatto le barricate (necessarie, anche se non ti piacciono), e abbiamo sfruttato quei due o tre contropiedi per raddoppiare; tutto perfetto, come si dovrebbe sempre fare. Anche questa è poesia del calcio, e sicuramente la più realistica e adatta a noi.
            Guarda che è più difficile giocare così, e molto più facile andare inopinatamente in avanti e farsi prendere facilmente in contropiede.

  7. Per me Guido a Firenze s è giocato un primo tempo in avanti. Poi ognuno la pensa come vuole ed è giusto così. Io Zanetti non lo lascio stare, perché quella roba lì io non la voglio più vedere e l anno scorso ti è girato tutto troppo bene. Te fai 0 0 con Monza e Sassuolo come meritavi e con quei 4 punti in meno poi lo vedi rimani impantanato in fondo fino alla fine. Un po come succederà quest anno. Che ti salvi oppure no te rimarrai sempre laggiù impastato. Gli zero punti alla partenza te non li recupererai più.

    • Sui punti che mancano, stai dicendo le stesse cose che dico io; a maggior ragione, non puoi giocare solo di fioretto; ma ogni partita devi riuscire almeno a tentare di strappare un punto, con partite accorte e sfruttando anche il nostro reparto difensivo che non è l’ultimo arrivato.
      Su Firenze, non voglio insistere, ma dico solo che con Grassi e Marin, e un Maleh fisso su Artur/Bonaventura, come fai a dire (primo tempo) che siamo stati noi che abbiamo giocato in avanti o la partita l’abbiamo fatta noi; la nostra pericolosità l’hanno creata i tre davanti, ed il gol è venuto da una veloce ripartenza con l’inserimento di Grassi e Fiorentina a far ghiande !!! Così si deve giocare.

  8. Il problema è che sia per stazza fisica ed inesperienza non si potrebbe nemmeno fare il gioco del Verona, unito al fatto che vedi la partita con l’Atalanta ci fischiavano abbastanza contro ed unito al fatto che non giochiamo al Bentegodi con 15/20 mila che li supportano. Ecco perché quest’anno dovevamo impostare la stagione dagiugno già con altri presupposti tecnici e meno speculativi rispetto all’anno scorso nei quali avevamo un super portiere ed un terzino che nel girone d’andata era da Nazionale e che ci permetteva di fare quel gioco. Vorrei ricordare che anche il criticato Satriano nel girone d’andata pur non facendo goal e mostrando limiti tecnici lottava e faceva salire la squadra sapendo tener palla e Lammers ogni tanto la prendeva di testa e pur arruffoneve sconclusionato correva e dava noia ai difensori avversari, Destro 3 o 4 spezzoni decenti li fece all’inizio…non sono pazzo da rimpiangerli sia chiaro, ma il senso è che quest’anno all’inizio non eravamo ne carne e ne pesce e che purtroppo rispetto all’anno scorso avevamo perso quella convinzione che almeno c’era all’inizio dell’anno scorso su cui puoi costruire.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here