Se non fosse un grande attaccante non gli avremmo mai dato il soprannome di “The Gol Machine”, ed oltre tutto Ciccio Caputo ha da poco festeggiato il suo cinquantesimo gol in azzurro. Ma lui ha segnato con tutte le maglie che ha indossato, diventando uno degli incubi peggiori per i portieri del nostro campionato. L’incubo di Ciccio però sta diventando il VAR. Infatti il nostro attaccante è in testa ad una particolarissima, e non certo simpaticissima, classifica marcatori.

È dalla stagione 2017-18 che il VAR lascia tutti gli attaccanti (e non) col fiato sospeso: sarà gol o no? Ecco, il nostro Caputo è il calciatore che nel campionato italiano si è visto più di tutti togliere quella gioia che l’arbitro, senza l’ausilio della tecnologia, avrebbe concesso. Sono ben otto le volte in cui questo è successo, ultima quella di Firenze con il tocco di mano che è stato visto soltanto dall’occhio meccanico. Questo è il numero della classifica Opta che però, ribadiamo, tiene conto di tutte le volte che l’arbitro ha annullato una rete al monitor (senza contare i fuorigiochi automatici). Al secondo posto di questa particolare classifica troviamo Orsolini con 5 e chiudono il podio con 4: Cristiano Ronaldo, Insigne, Tonali e Vlahovic.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

5 Commenti

  1. Purtroppo Ciccio deve sempre anticipare i tempi, se vuole arrivare per primo sul pallone; non c’è altra alternativa; anche ieri diverse volte era in fuorigioco. Se il Var ci fosse stato ai tempi di Inzaghi, il podio era sicuramente suo.

    • Bè diciamo che in qualche occasione è anche chi gli passa la palla che dovrebbe capire in anticipo il suo movimento e passarglierla un attimo prima, ma è anche lampante che a 36 anni, lo scatto sul breve non può essere quello che avevi qualche anno prima.

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