Il Presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, ha rilasciato alcune battute al Corriere dello Sport alla vigilia della gara con il Napoli.

Spalletti è un suo ragazzo?

“Nel 1991 quando diventai presidente e lui giocava, il direttore sportivo me lo propose come jolly; avevamo un rapporto di amicizia da anni e così lo caldeggiai. Poi è stato allenatore degli allievi e via in prima squadra: con lui abbiamo fatto la prima cavalcata dalla C alla A, quella che ha segnato il futuro suo e dell’Empoli. E’ partito tutto da lì.”

Lo ha sentito?

“Non di recente”

Vi abbraccerete domani al Castellani?

“Si. In realtà non coi frequentiamo più come prima, ma ogni volta che ci incontriamo le parole sono quelle di quarant’anni fa: è come se si riaccendesse un rapporto molto intimo, confidenziale, bello.”

Lo sa che l’Empoli, senza girarci intorno, può spezzare il sogno-scudetto del Napoli?

“Io sono molto attento al fatto che dobbiamo fare una grande partita. Dal divano è un conto e si può anche tifare per i ragazzi che oggi sono nel Napoli e ieri da noi, ma ora c’è una sfida che sulla carta sembra impossibile e dobbiamo dare il meglio. Mancano ancora uno o due punti per la salvezza e la serenità.”

E ci risiamo: i suoi ragazzi. Elenco lungo, Di Lorenzo, Zielinski, Mario Rui, Spalletti…

“E poi Calzona, Baldini, Sinatti, Domenichini: hanno dato passione e lavoro all’Empoli e sono tutti motivi per tifare Napoli. Dobbiamo anche a loro i nostri risultati.”

Ormai è chiaro: con il Napoli di De Laurentiis c’è un rapporto speciale.

“Aurelio l’ho sentito di recente: lui mi dice tanto e a volte mi rimbrotta per qualche scelta, per gli allenatori. Nell’ultima telefonata mi ha dato del Proust e io gli ho chiesto: è un complimento o un offesa? Era un complimento.”

Avete parlato di Bajrami, Asllani, Parisi, Viti, Zurkowski?

“Di certi argomenti, eventualmente, si parla quando il campionato è finito.”

Un buon campionato quello dell’Empoli.

“Si, ma meglio nel girone d’andata: all’andata tre o quattro partite sono girate bene e al ritorno in tre o quattro ci ha detto male.”

L’ultima vittoria proprio a Napoli.

“Vincemmo per un episodio fortunoso e avremmo potuto pareggiare o perdere, però la prestazione fu ottima. Coraggiosa. Comunque, lo dico da sempre ai miei ragazzi: puoi anche fare bene nelle prime cinque partite, ma sarai ricordato per le ultime otto.”

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12 Commenti

    • il calcio conta? sembrerebbe proprio di si, ma a noi che ce ne viene se Empoli è in serie A? grazie di cosa? sarebbe ancora lì se non ci guadagnasse? quante se..e per un gioco che non è mai stato solo un gioco

      • Il calcio per chi ci mette soldi è giusto che ci guadagni è un azienda come un altra e se lui ci guadagna beato lui….
        Per me è passione e onestamente preferisco giocare con il Napoli che con la Massese

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