A cura di Claudio “Freccia”

Gruppo principale: Frusinati (lo striscione rappresenta anche tutta la tifoseria).

Gruppi/compagnie esistenti: Uber Alles, Vecchio Leone, Brigata ’96 MSGC-Ciociara Gioventù, Alcool Trip, Gruppo Scellerate, Gruppo Sciacqua, 19 Settembre ‘28, Mascalzone Ciociaro, Baraonda, Prima Linea, Fedelissimi San Giovanni Incarico, Curva al Nord Frosinone 1928, Nord Alta, Vallecorsa Benito Stirpe, Leoni Ciociari, You’re wonderwall, Anagni Curva Sud, Pontecorvo Gialloblù, Frosinone Torrice, Nord Ovest, Curva Sud.

Settore: Curva Nord, tranne “Curva Sud” e “Anagni Curva Sud”.                    

Politica: dichiaratamente destroidi.

Gemellaggi/amicizie: –Paganese: forte legame, particolarmente stretto, che va ben oltre l’ambito calcistico, stretto nel campionato di C2 84/85, quando i tifosi frusinati, giunti allo stadio di Pagani, furono accolti fra gli applausi. In Paganese-Sorrento 97/98 esposto lo striscione in campo dei paganesi “Pagani e Frosinone uniti…”, con bandierone giallo-azzurro-bianco-blu in gradinata e tanto di striscione “Uber Alles” appeso. Particolarmente saldo il legame che unisce gli “Uber Alles 1989” con gli “Street Urchins Pagani”. Nel corso degli anni questo rapporto d’amicizia si è consolidato con visite reciproche e inviti a feste e manifestazioni sportive, tra queste la festa dei 15 anni degli “Street Urchins”, in cui gli ospiti d’onore erano proprio gli “Uber Alles”. Nel 2012/13 Frosinone-Paganese di LegaPro è l’occasione buona per rinnovare il gemellaggio. I paganesi arrivano in buon numero e sin dalla mattinata sono ospiti dei ciociari, molti di loro sono senza tessera ma non avranno problemi ad assistere alla gara. L’accoglienza dei padroni di casa è sempre delle migliori e alcuni paganesi sono ospitati in curva Nord con le loro pezze, mentre nel settore ospiti viene srotolato lo striscione “Al di la della partita…fratelli da una vita!!”. Nel corso della gara tanti cori reciproci per le rispettive squadre e contro i nemici comuni, Nocerina e Latina. Un gruppo di “Street Urchins” è presente in Frosinone-Pisa 13/14 accanto agli “Uber Alles” nei Distinti. Presenza dei paganesi in Frosinone-Lecce, finale Playoff per la B 13/14. Paganesi presenti anche in Frosinone-Crotone, la gara della certezza matematica della prima Serie A (maggio ’15); espongono lo striscione “Da trent’anni gemellati coi fratelli frusinati”. In occasione dell’amichevole Frosinone-Paganese del 13 gennaio 2019, mostrato lo striscione in campo, sorretto da tifosi delle due squadre, “Da sempre e per sempre fratelli” ed esposta in curva la scritta “Che sia un amichevole o una partita di valore…il nostro gemellaggio merita gloria e onore!”. Espressa nel maggio 2019 ai fratelli paganesi la vicinanza per la conquista della salvezza con la scritta in città “Pagani…lotta e vincerai”. La Paganese nel 2019 perse i Playout poi venne ripescata e riammessa nel girone C della Serie C. –Messina: forte legame, stretto nel 1987 ai tempi della C2, dopo alcuni scontri avvenuti tra frusinati e reggini, acerrimi nemici dei messinesi, e tenuto vivo negli anni con continui scambi di visite e cortesie. Gemellaggio rinnovato in Messina-Frosinone 07/08. Striscioncino “Nocs” Messina in Frosinone-Brescia 06/07. Presenza in curva Nord dei messinesi coi gruppi “Nocs”, “Gioventù” e “Giostra”, per la finale Playoff per la B 13/14 Frosinone-Lecce. In Frosinone-Messina, amichevole di fine luglio ’16 le tifoserie presenziano entrambe in curva Nord. I messinesi coi loro drappi sono ospiti dei frusinati e per tutta la gara sono cori reciproci, coi padroni di casa che espongono anche lo striscione “Un fratello è tale se difende il tuo ideale!! onore a voi messinesi!!”. Pezza “Gioventù 1980” in Frosinone-Foggia del 18 maggio ’18. In 30 anni di trasferte non era mai capitato niente di simile ai messinesi ai quali fu vietato di far entrare a Udine, incontro Udinese-Frosinone del 22 dicembre ’18, la pezza “Gioventù Messina”, con motivazioni alquanto ridicole. La stessa pezza era entrata a Bergamo il 20 agosto ’18, 1^ giornata di A 18/19. Il 18 maggio 2019 a Latina è in programma la finale di Coppa Italia di Serie D, in campo neutro, Messina-Matelica (0-1) e i frusinati colgono l’occasione per far visita ai siciliani, esponendo anche lo striscione “Un saluto leale ad un fratello d’oltre mare!”, firmato Curva Nord. Ai primi di giugno del 2019 esposta in città la scritta “Ultras e uomo stimato: non verrai mai dimenticato. Ciao Santo”, in ricordo di un ultrà messinese prematuramente scomparso. –Olbia: risalente al 2002, prima si basava più che altro su rapporti personali, adesso i rapporti sono più stretti. Due striscioni “Brigate Olbia” in Latina-Frosinone 03/04. A Salerno, nel 2013/14, i frusinati espongono all’ingresso in campo lo striscione “Frosinone vicino al popolo olbiese”, riferito alla popolazione sarda alluvionata. Visita dei ragazzi di Olbia in Frosinone-Lecce, finale Playoff per la B 13/14, che si sistemano coi “Frvsna” nei Distinti. In Lazio-Frosinone 15/16 esposto lo striscione “Olbia combatti!”(squadra sarda costretta a ripartire dalle piccole categorie). –Avellino: da alcuni anni, all’incirca dal 2012, si è instaurato un buon rapporto d’amicizia. In occasione di Frosinone-Avellino del 3 aprile ’17 le due tifoserie hanno mangiato, cantato e bevuto insieme. A Frosinone è tanta la stima per gli avellinesi che nella propria città hanno esposto lo striscione “Scandali, inchieste e corruzione…ultras unico orgoglio di questo ‘pallone’!”. Ringraziamenti per l’ospitalità degli irpini nei primi incontri interni del Frosinone ad inizio 17/18 (vedi sezione “Curiosità”). Striscione pro-avellinesi diffidati nel 2018: “Il loro vanto è condannare…il vostro stile è non mollare. Vicini agli avellinesi”. In seguito all’esclusione dell’Avellino dalla Serie B nell’estate 2018, fatto ripartire dalla D col nuovo nome di “Calcio Avellino Società Sportiva Dilettantistica”, esposto lo striscione “Vicino all’Avellino Ultras!”.

Stima reciproca/buoni rapporti: –Vicenza: non c’è amicizia a livello di curva, ma nel 2006 son stati trattati bene in Veneto, quando alcuni vicentini hanno voluto incontrare gli “Uber Alles”, poi il favore è stato ricambiato e si è instaurato un buon rapporto. Per Frosinone-Vicenza 14/15, i ragazzi dei Distinti, a titolo personale, prima della gara hanno invitato il gruppetto di vicentini non tesserati a bere nel loro bar, dove sono stati scambiati punti di vista e opinioni sul mondo ultras. –Spezia: negli ultimi anni vi è un rapporto di timida amicizia.

Rivalità: –Latina: odio acerrimo che va oltre l’ambito calcistico, ma interessa realtà diverse, città diverse, stili diversi di vivere. Numerosi gli scontri in passato, i più gravi nell’87 coi pontini che rubarono uno striscione ai frusinati di notte. Per Frosinone memorabile il derby del 1987, vinto 3-0, che sancì ufficialmente la prima promozione dei ciociari in C1 e la retrocessione dei pontini. Per Frosinone-Latina 11/12, di Lega Pro, trasferta vietata ai tifosi del Latina, residenti nella loro provincia, tranne i possessori della tessera del tifoso, anche se le strade sono pattugliate in ogni angolo, così come i ragazzi di Frosinone pattugliano le strade adiacenti la loro curva per evitare sorprese, dispiaciuti per il divieto di trasferta inflitto agli ultras pontini. La Nord è pienissima già un’ora prima della partita. Al ritorno 600 frusinati riempiono in fretta la Sud di Latina; non succede praticamente nulla, grazie ad un servizio d’ordine imponente. A Latina, nel 12/13, derby d’andata, lungo la via del settore ospiti da un bar vola qualche oggetto e la risposta ciociara non si fa attendere. La celere però è schierata in massa ed evita il contatto. Dopo l’arrivo dei pullman i frusinati si scontrano per alcuni minuti con la polizia, per fortuna senza particolari conseguenze. Gli ospiti sono 700, ma va detto che solo una parte sono ultras, infatti non presenziano né il “Vecchio Leone” né gli “Uber Alles”, che negli ultimi due anni non avevano fatto trasferte. Al ritorno, i frusinati della Nord e dei Distinti danno spettacolo, nonostante dall’altra parte manchi la parte ultras, ma vi siano 800 pontini tutti tesserati.  Esposto lo striscione in Nord “Noi veri leoni…voi solo coglioni”. Le due squadre sono accolte da una bella coreografia, su cui campeggia la scritta “Per storia e tradizioni, non ci sono paragoni”. Nel pregara di Latina-Frosinone 14/15 un oggetto colpisce il cristallo anteriore del pullman del Frosinone Calcio, provocando un danno che ferisce anche il team manager dei ciociari seduto davanti, nonostante la presenza della celere che tentava di tenere a bada i tifosi pontini che si avvicinavano al pullman. Ad accendere la rivalità storica col Latina ci ha pensato anche il portiere del Genoa Mattia Perin, originario di Latina,che, dopo un infortunio al ginocchio che non gli permise di giocare agli Europei 2016, ricevette un augurio di cattivo gusto: “Perin ancora poche ore, oggi il ginocchio…domani il cuore”. Il portierino volle twittare tutto il suo disprezzo con un “Chi nasce pecora non può morire leone”, mentre i pontini scrissero su un muro “Rifai lo striscione che ti hanno rubato. Auguri la morte a un giocatore infortunato…ancora una volta l’hai dimostrato che tu ultras non lo sei mai stato”. –Sora: rivalità perlopiù di campanile, ma anni fa si permisero di infangare la memoria di “Checco”, un ragazzo degli “Uber Alles” prematuramente scomparso, un leader, con fischi e cori “contro”, a cui seguirono una mezza carica, botte e diffide; un membro degli U.B. andò sotto la curva sorana invitandola invano a scendere in campo Negli anni intorno al ’96 la Brigata seguiva anche le sorti dell’As Lucca1996, perché tutti gli esponenti erano dell’omonima contrada, fino al 1999, quando, in occasione di Anitrella-La Lucca, per tutta la gara offesero un loro giocatore perché di Sora e tifoso bianconero, invitandolo a togliersi la maglia della Lucca, non degno di portarla. Scaturirono scontri a fine gara con i dirigenti della Lucca che difendevano il giocatore e alcuni tifosi sorani amici dello stesso. A quei tempi il derby col Latina non si disputava oramai da un paio d’anni, la Brigata ’96 ha vissuto quello coi sorani, e molti del gruppo a quei tempi andavano a scuola a Sora, ci furono non pochi problemi; famoso lo striscione di un derby del ’98 “…Solo indifferenza!!!”. I ragazzi della Brigata furono rincorsi per tutta Sora nei giorni successivi, era sempre una lotta con loro, rischiando ogni giorno dei veri e propri linciaggi. Di ritorno dall’amichevole estiva di Avezzano, nel 2014, alcune macchine decidono di passare dal centro di Sora e parcheggiare le auto prima di intraprendere un corteo a piedi. Vengono intercettati dai sorani che si presentano all’appuntamento, coi quali nasce uno scontro cuento, Interviene anche la celere e per un po’ si assiste ad una guerriglia lungo il fiume Liri della città sorana, si vivono attimi di inaudita violenza. Il bilancio totale parla di sei ciociari arrestati. Il 3 settembre ’17 un gruppo di presunti ultras del Sora incappucciati, di rientro dalla trasferta di  Alatri, alla vista di alcuni tifosi del Frosinone riuniti davanti al Club “Fedelissimi”, si fermano e cominciano ad inveire contro di loro. Fortunatamente il tutto non sfocia in rissa, ma gli ultras buttano a terra alcuni tavoli e sedie, avrebbero lanciato bottigliette, per poi darsi alla fuga. La scena terrorizza i presenti, ma fortunatamente non c’è alcun contatto, solo qualche insulto. Il 5 settembre ’17 gli ultras sorani raccolgono e consegnano 500 €., quale risarcimento per i danni riportati dalle attività commerciali nei pressi del Club “Fedelissimi” di Frosinone, dopo i fatti accaduti 2 giorni prima. Il raid, secondo loro, non sarebbe stato assolutamente premeditato. –Verona: tensione già nella sfida inedita del 2006/07 in Serie B, all’arrivo e all’uscita dei veronesi; numerosi insulti reciproci. Il 29 novembre 2015, a Frosinone, risse, tafferugli, scontri, che, tra le due tifoserie sono iniziati due ore prima del match. Un centinaio di tifosi scaligeri sono arrivati nel capoluogo ciociaro e sono entrati in contatto con quelli gialloblù, sono scoppiati dei tafferugli in pieno centro. Un parapiglia con fitto lancio di sassi e altri oggetti. Attimi di tensione, con immediato intervento delle forze dell’ordine, resosi indispensabile. Prima, in mattinata, i veronesi hanno fatto bella mostra delle loro parti intime di fronte a fedeli e bambini davanti a una chiesa di Piazzale Europa. Un gesto inqualificabile, certo non gradito alle persone del posto, che poi ha fatto da miccia per gli incidenti che sono scoppiati dopo. Daspo a pioggia sui veronesi. –Bari: schermaglie soprattutto negli anni 2000. Per Frosinone-Bari 08/09 molti ospiti giungono con mezzi propri e c’è il rischio del contatto che puntualmente arriva: fuori la Nord, circa un’ora prima della partita, cinque macchine di baresi vengono intercettate e circondate dai ciociari che li aggrediscono sperando nel contatto. Con manovre decise i baresi riescono a dileguarsi, senza scendere però dalle vetture nonostante qualche danno subito alle macchine. Nel post-gara di Frosinone-Bari 14/15, un pullman di baresi, che erano circa mille, viene bersagliato di sassi appena entrato in autostrada. I pugliesi scendono a caccia degli autori, ma la celere porta il bus in questura, identificando tutti i componenti e optando per il primo Daspo di gruppo. –Catanzaro: forte rivalità. Nel 2012/13, a Frosinone c’è voglia di rifarsi, dopo gli scontri dell’andata, dove forse i ciociari avevano avuto la peggio, e quindi fin dal mattino le strade adiacenti lo stadio sono pattugliate dai ciociari. Quando giunge un treno alla stazione con una ventina di catanzaresi, scoppia un parapiglia tra le due fazioni. La celere sul posto non è preparata e per qualche minuto avvengono incidenti. Due ciociari verranno fermati e diffidati. Il pullman con gli ultras giunge più tardi e non incontra ostacoli. Da parte ciociara un bel pomeriggio, sotto ogni punto di vista, con costante incitamento e grande entusiasmo per la larga vittoria, sia in curva che nei Distinti, dove i gruppi “Uber Alles” e “Frvsna” son divisi. –Perugia: rivalità anche politica. Attendono i perugini, i ragazzi che al tempo di radunavano nei Distinti, nella sfida Frosinone-Perugia del 12/13; intercettano alcune macchine e un paio di pulmini, riuscendo a sottrarre alcune sciarpe e qualche felpa. Nessun problema invece per i ragazzi di Perugia che giungono in pullman. Nell’ultima giornata di Lega Pro 13/14, Perugia-Frosinone è la gara decisiva per decidere chi andrà in B direttamente, senza passare dai Playoff. La spuntano gli umbri che al 90° si riversano in campo e molti sono quelli che si dirigono verso il settore ospiti per lanciare di tutto, per alcuni minuti avviene un fitto lancio di oggetti che si placa solo all’uscita dei ciociari, fatti defluire dalla celere, che interrompe l’azione e ogni problema. Incidenti anche a Frosinone all’andata, quando, verso i perugini, viene lanciato un petardo, con la reazione umbra che non si fa arrendere. Tentano di sfondare la curva Nord per raggiungere i “rivali”. A quel punto vengono bloccati dalla polizia, anche se viene lanciata una bomba carta. 17 Daspo, 16 perquisizioni. –Palermo: rivalità soprattutto sportiva dopo la Finale di ritorno Playoff di B Frosinone Palermo (2-0 dopo il 2-1 dell’andata per il Palermo) del 16 giugno 2018, dove ne successe di tutti i colori: massiccia invasione di campo nei minuti di recupero e partita di fatto non finita, Maiello, autore del primo gol, che manda palloni in campo nei minuti finali con il chiaro intento di perdere tempo, arbitraggio scandaloso. Una partita che ha lasciato strascichi sia giudiziari (il Palermo chiedeva la ripetizione del match), con il Frosinone multato di 25mila €. e due gare a porte chiuse, oltre a 10mila a Maiello , che fra le due tifoserie. –Napoli: rapporto inaspritosi piuttosto recentemente. Vedi sezione “Curiosità” all’inizio. –Avezzano: Per l’amichevole estiva precampionato 2014/15, Avezzano-Frosinone, sono presenti un centinaio di unità fra “Vecchio Leone”, “Uber Alles” e il gruppo dei Distinti, che vengono continuamente presi di mira dai padroni di casa, invitandoli a presentarsi dopo la gara fuori lo stadio. Singolare è che i frusinati non rispondono mai alle provocazioni degli abruzzesi, ma prendono di mira sempre Latina. Dopo la gara le due fazioni vengono a contatto e se le danno di santa ragione, in uno scontro leale che vede la polizia impreparata. –Casertana: grossa antica rivalità, che fu pian piano sanata, cosa che portò addirittura ad un gemellaggio tra le due tifoserie, che però durò solo lo spazio di alcuni anni e che si interruppe definitivamente nella stagione 96/97 in occasione dei Playout. –Brescia: vecchio astio tra le due tifoserie. –Mantova: dal 2005, anno in cui si incontrarono nelle Semifinali Playoff di C1, non si vedono di buon occhio. –Grosseto: rivalità nata in Serie C con le due compagini ai Playoff a giocarsi la serie cadetta. –Bologna: rivalità recente. Circa un’ora prima della gara Frosinone-Bologna del maggio ’15, un pullman dei “Mods” Bologna finisce sotto la Nord, col risultato che alcuni ciociari lo avvicineranno e lo faranno oggetto di sassaiola. Il mezzo poi riesce a tornare sotto la curva ospiti, ma non senza danni ai vetri laterali. –Reggina: tifoseria gemellata con i latinensi e rivale dei messinesi, quindi nemica dei ciociari. Gravi incidenti a Frosinone nel 1987 all’arrivo dei circa 200 tifosi amaranto, ripetuti anche allo stadio, in curva Sud, quando l’impatto tra le due tifoserie fu alquanto violento. I reggini furono rimandati a casa prima dell’inizio della gara. Da Reggio Calabria arrivarono lamentele circa il comportamento da parte della tifoseria frusinate, che avrebbe sottratto diversi striscioni, ma a provocare i tafferugli sarebbe stata la minoranza di tifosi ospiti, che forse credeva di fare il proprio comodo e che già in mattinata avrebbe fatto notare la loro presenza. Contatto in Frosinone-Reggina 09/10: un pullman di reggini, eludendo la scorta, giunge indisturbato sotto la Nord. Una 15ina di frusinati si avvicinano mentre i reggini scendono armati di mazze. Contatto durato qualche minuto, poi la celere ha diviso le due fazioni. Un paio di finestrini del pullman sono andati in frantumi ma non c’è stata altra conseguenza. Presenza anche dei pontini coi loro gemellati reggini. Nonostante i tanti anni dall’ultimo precedente, evidentemente le due tifoserie covavano rabbia che in questa occasione è venuta fuori. La trasferta di ritorno a Reggio viene vietata. L’anno dopo, 2010/11, la trasferta a Frosinone sarà vietata ai reggini, ma c’è aria comunque tesa: la zona dello stadio è controllatissima dai ciociari. Sotto la curva ospiti in effetti arriva un gruppetto di reggini, che ne fa le spese; viene loro sottratta una sciarpa e altra roba. –Benevento: rivalità molto viva, forte, fin dai tempi della Serie C. –Cassino: rapporto di amicizia in un passato piuttosto remoto, poi è subentrata rivalità di campanile e di diversa idea politica. Il 15 aprile 2015 un tifoso del Frosinone a Cassino rischia di essere picchiato in un locale da una 15ina di tifosi locali perché indossa la felpa del Frosinone Calcio. –Salernitana: forte storica rivalità, sono amici dei reggini, acerrimi nemici dei canarini. L’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive classifica come gara ad alto rischio Frosinone-Salernitana del 29 febbraio 2020, decidendo di limitare la vendita dei tagliandi per i residenti della provincia di Salerno ai soli possessori della Tessera. –Nocerina:  rivalità tra le più sentite, anche per il gemellaggio tra Frosinone e Pagani, acerrimi nemici dei nocerini e, soprattutto, per il furto dello striscione “Frosinone” da parte nocerina nel 2013. Vedi sezione “Un po’ di storia”.  –Foggia: notificati 5 Daspo di 5 anni a foggiani resisi protagonisti di violenze prima di Foggia-Frosinone del 28 dicembre ’17, per fitto lancio di fumogeni, sassi e bome carta e per aver tentato di entrare in contatto coi supporters del Frosinone, in una gara a rischio visti i precedenti poco amichevoli e vecchie ruggini (due ultras arrestati il 30 dicembre ’17 per questo). Durante le intemperanze è stato ferito funzionario della Digos colpito a una gamba da una bomba carta, riportando ustioni di secondo grado, è partita una sassaiola verso polizia e carabinieri. –Inter: in Frosinone-Inter del 9 aprile 2016, la Nord comincia con la sua bella sciarpata a tutta curva ed espone lo striscione “In questo mare di speranze noi siamo la tua àncora di salvezza”. A fine gara, abbastanza inspiegabilmente, un bel gruppo d’interisti si dirige verso la Nord; non ci sarebbero le premesse per lo scontro vista l’indifferenza durante la gara, ma per alcuni minuti i corpo a corpo sono decisi. Lo scontro muore con la celere a dividere i due gruppi con qualche ferito in maniera seria, soprattutto da parte interista. Poco dopo però, tuttavia, altri scontri si segnalano poco più in là, dove si sono mossi una 30ina di interisti incappucciati. Lo scontro con gli ultras di casa porta ad un lancio di sassi e oggetti, che volano pericolosamente anche mentre passano nelle vicinanze donne e bambini. –Lazio:  alla fine di Frosinone-Lazio del 4 febbraio 2019, in notturna, si registrano scontri tra le due tifoserie al termine dell’incontro, quando un gruppo di una 15ina di laziali si reca all’altezza di un noto ristorante, dove sono presenti tanti tifosi giallazzurri, col chiaro intento di cercare lo scontro coi locali. Le due tifoserie arrivano a contatto: minuti di caos prima che tutto torni alla normalità. –Martina: trascorsi burrascosi nella “vecchia” C2 e in categorie inferiori, in particolar modo negli spareggi promozione del 2001 per la C2, quando sia in Ciociaria che in Puglia si verificarono incidenti. –Brindisi,: rivalità piuttosto recente, più o meno sentita. –Siena, –Campobasso, –Potenza, –Monopoli: tutte rivalità risalenti agli anni ’80 e ormai “sopite”. –Pisa: fiera rivalità.

Un po’ di storia: Gli inizi del tifo organizzato a Frosinone si hanno a partire dai primi anni ’70, con la nascita dei “Fedayn”. Nel ’78 sorge il CUCS (Commando Ultrà Curva Sud), gruppo che però avrà vita breve. La curva del tifo organizzato è la Sud. Nel ’79 nascono gli Heroes, il cui primo nome era “The Heroes”; dall’82 si chiameranno con la denominazione più famosa “Heroes Korps”. Nel 1986 prendono vita “I Ragazzi della Sud”, gruppo ufficialmente attivo per due anni, con uno striscione grande quanto il settore che li ospitava, all’epoca il più grande della Serie C2, i cui componenti venivano tutti dal quartiere del Sacro Cuore, protagonisti di imprese che permettono loro di guadagnarsi l’appoellativo di “atalantini del sud”. In quegli anni sorge anche uno dei primi gruppi ultras di sole ragazze, le “Freak Sisters”, agguerrite tifose, che ottengono successo per il loro attaccamento ai colori giallazzurri. Nel derby con il Latina dell’87, che sancisce la promozione in C1, si presentano allo stadio con una “Mafalda” a grandezza naturale ed un fumetto con la scritta “Ciao ‘nvidiosi”, rivolto ai pontini. Nell’estate 1989 nascono gli “Uber Alles”, che nel corso degli anni sono diventati un punto di riferimento importante per la curva ed hanno contribuito alla crescita del movimento ultras in città, un gruppo tenace e costante, così come gli “Heroes”, sempre in prima linea ad organizzare il tifo. Ad inizio anni ’90 la tifoseria organizzata si sposta in Curva Nord, sebbene, fino alla fine degli anni ’80, fosse consuetudine che una grossa fetta degli ultras si “trasferisse” dalla curva Nord alla Sud durante le partite. Gli “Uber Alles” nascono dalla fusione di diversi gruppi minori che fino ad allora operavano in Nord, come il “Fronte”, i “Rebel Korps”, gli “Halloween” e il “Nuovo Impero”, gruppi che, seppure indipendenti e molto attivi, facevano capo al gruppo portante della Nord, quello che probabilmente ha scritto le pagine migliori del movimento Ultras a Frosinone, gli “Heroes Korps”. A dire il vero avviene anche un cospicuo afflusso dagli stessi “Heroes Korps” negli “Uber Alles”. A caratterizzare quest’ultimi il forte spirito di gruppo e naturalmente lo stretto rapporto d’amicizia tra i militanti, che niente avrebbe potuto scalfire. Nel ’96 nasce la Brigata MSGC, acronimo di Monte San Giovanni Campano, da sempre feudo della provincia; dopo pochi mesi si fondono con l’”Opposta Fazione”, nata un po’ di tempo prima. Il nome sarebbe dovuto rimanere “Opposta Fazione”, ma nella trasferta di Roma con l’Astrea, lo striscione non viene fatto entrare dalle guardie perché ritenuto di estrema destra, da qui, quindi, il nuovo nome “Brigata”. Il primo striscione venne esposto in Frosinone-Battipagliese dello stesso anno. Tra gli altri gruppi ultrà frusinati alla ribalta all’epoca si ricordano gli “Alcool Trip”, uno dei gruppi storici del settore Distinti, i “Monelli”, i “Cani Sciolti” e gli “Ultras”, dalla fusione di “Gruppo Apparte” e “Gruppo Neuro”, gruppi che, nel 2000, si uniscono sotto il nome di “Ultras Frosinone”, anch’essi validi, mentre intorno alla metà degli anni 2000 vede la luce il “Vecchio Leone”, i cui membri hanno una certa età, molti pure una famiglia. Simbolo del gruppo il Leone Rampante di Frosinone. La stagione 2010/11, in seguito all’introduzione della famigerata tessera del tifoso e ad un campionato alquanto disastroso della squadra, culminato con la retrocessione del Leone in Lega Pro Prima Divisione, il tifo non è dei migliori, la curva si svuota e resiste solo lo zoccolo duro, si tocca il fondo. In seguito all’avvento della Tessera, il gruppo “Uber Alles” si sposta nei Distinti, vicini, non accanto per via della zona cuscinetto imposta dalla celere, ai “Frvsna”, altro gruppo interessante nato nel frattempo, ed è protagonista della lotta contro tale provvedimento. A seguito del furto dello striscione “Frosinone” da parte dei nocerini il 27 settembre 2014, dopo che frusinati lasciarono sul pullman lo striscione con l’autista, pensando soprattutto a dissetarsi all’autogrill, coi nocerini a pochi passi che salirono sul bus impossessandosi del bottino e filando via, la Curva Nord cessò ogni attività fino al 2 febbraio 2014, data del match di ritorno al “Matusa”. I frusinati parlarono di “furto con scasso, perpetrato da ladri professionisti mascherati da ultras”. Gli “Uber Alles” tornano ad occupare la propria posizione nella Nord solo al termine della stagione 2013/14, mantenendo però la posizione di gruppo non tesserato. Nel 2015, per la prima volta nella sua storia, dopo due promozioni di fila, la città di Frosinone raggiunge la Serie A, che verrà giocata con tutto l’impegno dai giocatori e l’incitamento degli ultras, ma non basta, nel ’16 si torna in B, mentre l’anno dopo, pur arrivando terzo, il Frosinone perde la semifinale Playoff inopinatamente col Carpi, nonostante l’impegno di tutto l’ambiente e l’aver molte volte occupato i primissimi posti durante la regular season, prima di riconquistare per la seconda volta nella sua storia la Serie A nel giugno 2018, dopo una finale Playoff soffertissima col Palermo. Ad oggi, in uno stadio nuovo, il panorama del tifo gialloblù presente in Nord è riunito tutto sotto il nome dei “Frusinati”, aiutati da gruppi spalla, che rappresenta l’intera tifoseria attraverso la tradizione, la mentalità e l’attaccamento ai colori.

Curiosità: -Con una nota del 14 maggio 2020, gli ultras frusinati sposano la linea della maggioranza degli Ultras italiani, ritenendo, con l’Europa nella morsa del Coronavirus, più che ragionevole pensare ad uno stop assoluto del calcio europeo, ma chi gestisce quest’ultimo ha fin da subito espresso un solo ed unico obiettivo: ripartire. Sono fermamente convinti che a scendere in campo sono solo ed esclusivamente gli interessi economici e questo viene confermato dal fatto che i campionati sono ripartiti a porte chiuse, senza il cuore pulsante di questo “sport popolare”: i tifosi. E’ più che lecito pensare che, ancora una volta, la supremazia del denaro calpesti così il valore della vita umana. Chiedevano fermamente agli organi competenti di mantenere lo stop delle competizioni calcistiche. Il sistema calcio è basato solo, esclusivamente su business e interessi personali e se non verrà ridimensionato, quanto prima si arriverà alla morte del calcio stesso. Tutto questo nonostante il Frosinone all’interruzione del campionato di Serie B conservasse un buon terzo posto, a due punti dalla seconda, il Crotone. -Il 28 aprile 2020 la Curva Nord ha voluto esprimere la più sincera gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato con un contributo a favore della raccolta fondi, organizzata dai ragazzi della Nord a favore della Comunità Sant’Egidio-Frosinone Onlus, per una somma di oltre 4.000 €. Una donazione che dà sostegno, fornendo beni primari a chi ne necessita, in un periodo dove l’apporto di ogni singola persona verso chi ha bisogno, oltre che necessario è fondamentale, per superarlo insieme. -Il 15 marzo 2020 è stata postata, in pieno lockdown per il Coronavirus, sul profilo ufficiale facebook della Curva Nord la scritta “Coloriamo Frosinone metti anche tu un tricolore fuori dal balcone!”. -Grave lutto nel mondo ultrà frusinate, è scomparso nel giro di pochi giorni, verso metà marzo 2020, un grande tifoso molto conosciuto, Massimo, ricordato in città con lo striscione “Fino all’ultimo respiro per questi colori…ciao Max”. -Frosinone-Cremonese del 7 marzo 2020 è stata la prima partita giocata a Frosinone a porte chiuse per l’emergenza Coronavirus. La Società decise che le partite del mese di marzo le avrebbe rimborsate ai tifosi, ma quelli più caldi, della Curva Nord, hanno apprezzato il gesto ma lo hanno “rifiutato”, preferendo devolvere la somma in questione, con un nobile gesto, in beneficenza. Per l’occasione esposto esterno stadio lo striscione “La maglia hai sempre onorato la città non ti ha mai dimenticato” in ricordo di Daniel Ciofani, ora alla Cremonese, che ha vestito la casacca del Frosinone dal 2013 al 2019, con 211 presenze e 72 reti in campionato. -Bellissima la coreografia organizzata il 29 febbraio 2020 in Frosinone-Salernitana: telone coprisettore al centro col logo della Nord e la scritta “Curva Nord”, su sfondo di cartoncini gialli e ai lati cartoncini azzurri, e sul tutto campeggia lo striscione “Figli del vento d’azione…siam gli ultras del Frosinone”. -La Curva Nord, in merito all’episodio dell’accensione di un fumogeno durante la gara Frosinone-Pordenone del 17 gennaio 2020, smentisce in maniera totale e incondizionata la notizia riportata prima dalla Questura, e successivamente dal quotidiano “Ciociaria oggi”, in cui si fa riferimento ad un presunto lancio di materiale pericoloso. Si parla nell’articolo dal titolo “Lancia materiale pericolo durante Frosinone-Pordenone: tifoso denunciato” di un fatto mai avvenuto. La Nord tiene a specificare che nessuno ha mai lanciato materiale pericoloso e che l’accensione del fumogeno non è avvenuta in zone dove si poteva recare danno a cose o persone. Il giornale parla addirittura di due artifici pirotecnici, una torcia da segnalazione e un fumogeno. Il colore e il calore durante una partita non ha mai recato danni a nessuno! Esposta anche la scritta “Nulla è scontato…assaltiamo il campionato”.  -Il 27 dicembre 2019 la Nord in forma di solidarietà ha effettuato una donazione all’Associazione Italiana Leucemie. La Curva svolge diverse attività che non riguardano solo il calcio, da diversi anni questa è una delle principali e sta a cuore all’intera tifoseria ciociara. -Il rientro di alcuni diffidati, a metà dicembre 2019, è stato salutato con lo striscione “Bentornati fratelli”, al solito curvone di via mazzini. -Il 13 novembre 2019 la Curva Nord invita tutti i tifosi ciociari a partecipare all’importante iniziativa, sostenendo il progetto “Adotta un angelo”, che porta assistenza domiciliare ai bambini con grave disabilità e sostegno alla famiglia. In campo per l’occasione la Nazionale Italiana Cantanti e la Nazionale Italiana Calcio Tv. -Curva Nord vicina alle tre vittime appartenenti ai vigili del fuoco, causa un’esplosione in una cascina, il 5 novembre 2019, con lo striscione esposto in città “Un giorno senza rischio è un giorno non vissuto…onore ai caduti di Alessandria”. -Dall’inizio della stagione 2019/20, sia nelle partite interne che in trasferta, la Curva Nord ha attuato una forma di protesta, a difesa dei fratelli per loro ingiustamente diffidati, non esponendo striscioni e pezze Ultras, ovviamente non facendo mancare il calore alla propria squadra. Dalla partita interna con il Livorno del 21 ottobre 2019 lo “Stirpe” è tornato a colorarsi, ma la Nord, in casa e fuori, è stata “rappresentata” dall’unico striscione “Nessuna Resa”. Dalla partita casalinga con l’Empoli del 30 novembre 2019, 33^ giornata del campionato di Serie B, il settore più “caldo” è tornato a riempirsi con striscioni, pezze, stendardi e bandiere, mentre per le gare esterne si continua ad esporre esclusivamente lo striscione “Nessuna Resa”. -In occasione della partita interna col Venezia del 20 settembre 2019 manifestazione di cordoglio per la scomparsa di Italo “cuore gialloazzurro”, prematuramente scomparso. -Il 27 giugno 2019 la Curva Nord aderisce ad una manifestazione contro la deturpazione e l’inquinamento che uccide la gente ciociara, reclamando la verità su sporchi giochi di potere, difendendo la loro terra ad ogni costo. -Esposta la scritta “Giochiamo insieme questa partita piccolo Genny leone da una vita!!” in Frosinone-Chievo del 26 maggio 2019, per Genny Sorrentino, bimbo di Pagani affetto dalla rara malattia “Cdg” (Congeniti Disturbi della Glicosilazione) ed organizzata una raccolta fondi il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione “Amici di Genny” con un cospicuo assegno. Anche in Frosinone-Spezia  del 25 aprile ’17 era stato esposto uno striscione (“Nelle difficoltà nessuna resa…forza piccolo Genny”) e raccolti i fondi per lui in Curva Nord, Distinti e Tribuna, per un totale di 2.532,49 €. -In un post del 22 maggio 2019, pubblicato sulla pagina ufficiale di facebook della Curva Nord, si può leggere la bella frase “Tutti pronti e carichi per salutare il passato, con la testa al prossimo campionato”. -Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli e produttore cinematografico, il 21 gennaio 2019, dalle colonne del “New York Times” ha sproloquiato contro il Frosinone dicendo tra l’altro “Che ci fa il Frosinone in Serie A? Non attira spettatori, né interessi, né emittenti nel campionato. Arriva in A, non cerca di competere e torna indietro. Se non possono competere, se finiscono ultimi, dovrebbero pagare una multa e non dovrebbero ricevere denaro”. Pronta la risposta del tifo frusinate che ha esposto, nel punto dov’è la bella scritta “Curva Nord Frusinati”, lo striscione “ADL mitomane pagliaccio”.  La vicenda ha acceso gli animi tra le due tifoserie che, al termine di Frosinone-Napoli del 28 aprile 2019, hanno avuto momenti di tensione. Un gruppo di tifosi giallazzurri, infatti, uscito 10 minuti prima del fischio finale, si è recato a caccia di tifosi napoletani. Le forze dell’ordine hanno provato a fermare i tifosi canarini all’altezza di un incrocio, ma i supporters frusinati erano decisi nel tentare di farsi “giustizia” da soli, per vendicare quanto accaduto circa 2 ore prima del match, quando un tifoso ciociaro sarebbe stato aggredito da dei napoletani, i quali avrebbero sottratto una bandiera, notizia che poi sarebbe risultata falsa. A quel punto le forze dell’ordine sono intervenute a colpi di manganello per ristabilire l’ordine. Ma dopo qualche minuto si sono registrati nuovi momenti di tensione nei pressi dello stadio. I frusinati infatti, dopo aver percorso una via in salita, hanno intercettato, nei pressi dell’ospedale alcuni napoletani che, all’altezza di un altro incrocio, vedendo in lontananza i sostenitori canarini, hanno fatto inversione di marcia dandosi alla fuga. Inutile il tentativo giallazzurro di raggiungerli per entrare in contatto, le forze di polizia hanno poi riportato la calma. Nel frangente, un gruppo di tifosi, ritornando in direzione stadio, nella zona interdetta al traffico, intercettava il giocatore Adam Ounas, algerino del Napoli, uscito dall’impianto sportivo per salutare alcuni amici e parenti. Incuranti della presenza delle telecamere di sorveglianza, i 5 soggetti, arrestati pochi giorni dopo e costretti agli arresti domiciliari, assalivano e derubavano Ounas strappandogli di dosso lo zaino. Il giocatore nel darsi alla fuga cadeva a terra procurandosi lievi ferite al ginocchio. La Digos intervenuta sul posto recuperava subito lo zaino, restituito al giocatore. Tra gli arrestati finì in manette anche il capo-ultrà Luca, 39enne, accusato di essere l’esecutore manuale del furto. Aveva poi beneficiato dei domiciliari, poi clamorosamente liberato in quanto il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di carcerazione. A scagionarlo la documentazione presentata dall’avvocato difensore, che ha provveduto a depositare il video completo dei fatti, da dove si evince che si era trattato di un contatto accidentale, poiché il giocatore napoletano aveva perso il borsello andando accidentalmente a sbattere contro Luca, il quale amareggiato per quanto accaduto, ha dichiarato che l’annullamento dell’arresto ha restituito la libertà di uomo e tifoso. Alcune auto di giornalisti napoletani erano state prese di mira dai tifosi frusinati, che hanno distrutto le vetture, bucando gomme e rompendo vetri. Un cordone di polizia li circonda dopo aver rischiato un’aggressione fisica da alcuni frusinati. -Durante Frosinone-Atalanta (0-5) del  20 gennaio 2019 i tifosi gialloazzurri abbandonano gli spalti con largo anticipo rispetto al triplice fischio perché profondamente delusi dalla prestazione della loro squadra. -Alcuni striscioni, affissi anche in più punti della città per dare una mossa all’ambiente sabato 12 gennaio 2019, tra i quali “Lottare…mai mollare!”, “Il ciociaro non molla…combatte!!”, “Per amore e passione sosteniamo il Frosinone”, Sostieni e onora la tua città” e “Per Frosinone nostra noi combattiamo”, sono stati rimossi all’indomani per motivi inspiegabili, senza una motivazione logica. A chi avrebbero dato fastidio? -Il 26 dicembre 2018, in occasione dell’incontro Frosinone-Milan, 18^ giornata 18/19, sono stati ospitati in Nord alcuni ragazzi dell’Anffas Onlus portatori di handicap per regalare loro un sorriso, in collaborazione con l’Associazione #Smile e il Frosinone Calcio. -Il 16 dicembre 2018, in Frosinone-Sassuolo, la Curva Nord è rimasta in silenzio nei primi 10 minuti di gara, in forma di protesta riguardo la procedura di Daspo adottata ingiustamente nei confronti di tre ragazzi della curva, per aver esposto lo striscione, al curvone di viale Mazzini, alla vigilia di Frosinone-Empoli del 21 ottobre 2018, “Botte nelle caserme, anni di menzogne, siete solo vigliacchi e carogne. Giustizia per Stefano e Serena”, nella fattispecie Stefano Cucchi e Serena Mollicone, 18enne della quale era saltato fuori che sarebbe stata tramortita in caserma dai carabinieri e lasciata morire in un campo nel 2001 (!). I tre, denunciati, probabilmente incastrati dalle telecamere, hanno contestato le accuse e hanno incassato la richiesta di archiviazione. Il p.m. infatti non ha ravvisato estremi di reato nella loro condotta, evidenziando che la frase non è riferibile alle forze armate o ai carabinieri nello specifico, ma unicamente ai sospettati degli abusi. -Ben 500 i frusinati hanno partecipato alla trasferta di Milano con l’Inter del 24 novembre ’18. Sempre piuttosto numerosa comunque la presenza in trasferta per una città piccola come Frosinone (circa 46mila abitanti) con un ristretto bacino d’utenza (comunque tutta la provincia conta quasi 500mila abitanti), ed anche in casa il pubblico è sempre piuttosto numeroso e caloroso. -Bellissima coreografia per la gara interna con la Juve del 23 settembre ’18 con bandierine gialle-bianche-blu, gli stemmi del Frosinone Calcio al centro come mini copricurva, con lo striscione in basso “1928-2018 da novant’anni i miei colori il mio vanto…per tutta la vita resterò al tuo fianco!”. -Malgrado la pioggia battente, nella serata di mercoledì 19 settembre 2018, gli Ultras della Curva Nord hanno voluto festeggiare i 90 anni di storia della società a modo loro, con una grande torciata disposta in modo tale da formare la scritta “1928”, ben visibile dall’alto. -Bello il grosso striscione “Razza Ciociara” esposto a Roma per Lazio-Frosinone del 2 settembre 2018. -Striscione “Vicini a Genova…e le sue vittime!!” nell’agosto 2018, al solito posto che si presume essere vicino alla sede della Nord, in seguito alla tragedia del crollo del Ponte Morandi del 14 agosto ’18, che causò 43 vittime. -Spettacolare coreografia per la tesissima finale Playoff di ritorno 17/18 col Palermo, che ha sancito la promozione in Serie A, il 16 giugno 2018: copricurva centrale con un leone da ambo i lati e al centro la scritta “Curva Nord” cinta d’alloro, cartoncini gialli su un fianco, azzurri sull’altro e, in basso, lo striscione “La rabbia e il coraggio si infiamma nel risveglio di un leone ferito!”. L’invasione festosa e prima della fine della gara costò alcuni Daspo. Altrettanto bella quella nel drammatico Frosinone-Foggia, ultima giornata del campionato di Serie B 2017/18, in cui al Frosinone basta vincere, contro un Foggia tranquillo, ma sul 2-1 al 74’, si fa raggiungere dal foggese Floriano all’88’, che beffa clamorosamente i ciociari, col Parma che vince a La Spezia e va, da secondo, direttamente in A. La Nord preparò una scenografia con bandierine gialle-azzurre-verdi-rosse e al centro una “A” formata da bandierine gialle su sfondo azzurro. -Ai primi di maggio del 2018 manifestazione pacifica degli ultras per spronare l’ambiente, con bandiere, stendardi e a capo lo striscione “Per la mia maglia combatti…per la città resisti!!”. -Di rilievo anche la coreografia allestita in Frosinone-Salernitana del 17 marzo ’18: scritta “ciociari”, cartoncini gialli con sfondo blu al centro, su cui campeggia lo striscione “Una terra compatta, un popolo che lotta!!”. -Ai primi di gennaio del 2018 esposta al solito posto la scritta “Vicenza Ultras non mollare”, visto il fallimento del 18 gennaio del Lanerossi, poi rilevato dal patron della Diesel, Renzo Rosso, che trasferisce il titolo sportivo del Bassano, squadra di sua proprietà, al Vicenza, cambiando denominazione in “L.R.Vicenza Virtus S.p.A.”. -Incidente diplomatico tra la curva e Federico Dionisi, che venne fischiato all’inizio del campionato di B 17/18, a seguito di prestazioni incolori poco prima che gli morisse la mamma 52enne nell’ottobre 2017, quindi condizionato da questo lutto. -Il 2 ottobre 2017 è stato rinnovato, in occasione di Frosinone-Cremonese, 7^ giornata campionato di B 17/18, il nuovo stadio “Benito Stirpe”, tutto al coperto, un gioiellino capace di contenere 16.125 spettatori, realizzato in un anno, fortemente voluto dal presidente Maurizio Stirpe e intitolato alla memoria di suo padre, atteso da decenni e costato circa 20 milioni d’euro. L’inaugurazione è andata in scena giovedì 28 settembre con una grande festa del popolo giallazzurro. Quarto stadio di proprietà in Italia in ordine di tempo, dopo quelli di Reggio Emilia, Torino (Juve) e Udine. Spettacolare la coreografia della Nord con la Cremonese: al centro un bellissimo disegno che prende metà curva, dove sono rappresentati un leone, il nuovo stadio e i volti di Benito e Maurizio Stirpe; cartoncini azzurri e gialli ai lati e, sotto il disegno “Un sogno che diventa realtà…siete l’orgoglio di questa città”. -La curva Nord, a nome di tutti i tifosi del Frosinone, ha voluto ringraziare la città di Avellino, la società U.S.Avellino 1912 e la sua tifoseria, per la disponibilità e l’ospitalità data nelle prime giornate interne del Frosinone nel 17/18, contro Cittadella e Bari, giocate allo stadio “Partenio” della città irpina, in attesa che fossero ultimati i lavori al “B.Stirpe”. -Il 14 giugno 2017 la Curva Nord chiama a raccolta tutta la Ciociaria, per l’evento “Orgoglio ciociaro”, ingresso gratuito, organizzato per dare un degno saluto al “Matusa”, sul quale con questa iniziativa cala il sipario. La Nord fa scendere un telone copricurva con un bellissimo disegno, in cui in alto vi è scritto “I tuoi ultras ti rendono onore, ciao Matusa”, accompagnato da torce. -La Curva Nord, come tante altre, ha raccolto beni di prima necessità per le zone terremotate dal sisma del 24 agosto ’16, in occasione della prima di campionato del successivo 27 agosto. La Nord era presente con uno stand presso lo stadio “Matusa”.. -Per il derby di ritorno 16/17 del 4 febbraio ‘17 concessi solo 400 biglietti ai frusinati, che sarebbero obbligati a partire molto presto e arrivare non oltre le 13, pena mancato ingresso. La questura impedisce poi la coreografia ai ciociari, che per tutta risposta decidono di giungere a Latina molto a ridosso del calcio d’inizio, infrangendo l’ordinanza che li voleva presto al “Francioni”. Addirittura qualcuno arriverà a gara iniziata. Una volta riempito il settore esporranno diversi cartoncini ironici e daranno vita a 90’ di tifo impeccabile; di bell’impatto i bandieroni, nonostante quel settore non abbia le caratteristiche per ospitarli.  -In occasione di Frosinone-Lazio del 21 febbraio ’16, la Nord aveva preparato un coreografia, poi alcuni disguidi ai cancelli tra chi era addetto alla lavorazione e chi aveva il permesso di entrare crea problemi con la sicurezza; disguidi che comportano l’annullamento della stessa e 20 minuti di protesta e assoluto silenzio. Dopo, solo cori contro le forze dell’ordine. -“Matusa” stracolmo per l’inedita gara Frosinone-Milan (2-4) del 20 dicembre 2015. La Nord, preparata a questa sfida, propone una coreografia molto difficile da far venir bene, se consideriamo che la curva era a impalcatura e quindi senza possibilità di segnare i seggiolini. Riesce perfettamente il disegno “Curva Nord” e anche i Distinti ne propongono una, con cartoncini colorati e lo striscione al centro “Il Matusa non è un teatro ma un campo di battaglia!”, mentre quello all’entrata delle squadre in nord recita “Su di noi potete sempre contare…ma la maglia dovete sudare”. Lo striscione “Il tuo sogno!…A Benito Stirpe” ricorda quanto il padre dell’attuale presidente Maurizio desiderasse un anno di Serie A, sogno incompiuto in vita dal padre Benito, scomparso nel 2008 a 85 anni. -In Frosinone-Carpi 14/15 ai gialloblù servono tre punti per ambire alla promozione, al Carpi basterebbe un punto per festeggiare la Serie A. Curva Nord caricata a molla per questa gara. Uno stendardo ironico verso Lotito mette d’accordo le due tifoserie, che erano al centro della telefonata intercettata al presidente della Lazio mesi prima, interloquando con Giuseppe Iodice, dirigente della squadra dell’Ischia Isolaverde, dove diceva di non volere Carpi e Frosinone in Serie A, perché nessun telespettatore avrebbe visto le loro partite e quindi non avrebbe sottoscritto l’abbonamento per seguire le due squadre.       

Gruppi importanti scomparsi: Heroes Korps, Gruppo Apparte, Opposta Fazione, Gruppo Neuro, Cani Sciolti, Ultras 2000, Frvsna, Intoccabili.

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