A cura di Claudio “Freccia”
Gruppi esistenti: Brigate Lagunari, Tredici Maggio, Ventisei Giugno, Puma Offender, Banda Spericolata, Mille Novecento Ventuno, Basso Piave, Diffidati Tredici Maggio, Diffidati Puma Veneziamestre, Gfbt Bsvm 1981, Gomiti Alti, Diffidati Brigate, United Army. Politica: Si professano apolitici, ma storicamente sono di sinistra. Settore: Curva Sud “Michael Groppello”, ex “Morosini”, tranne gli “United Army” in Curva Nord.
Curiosità: -Per il giorno di Pasqua, 20 aprile 2025, Empoli-Venezia di A, viene ricordata pure dai veneziani la scomparsa della piccola tifosa azzurra Greta Costa, di appena 11 anni, che non ce l’ha fatta a guarire da un male incurabile, col semplice striscione “Ciao Greta”. -Purtroppo intorno al 13 luglio 2025 i “Veterani Venezia Mestre” hanno deciso di piegare, facendolo sapere con tanto di comunicato, il loro stendardo e la loro bandiera, dopo sette anni vissuti all’insegna della coerenza e della mentalità, elementi che da sempre li avevano contraddistinti. Informano che saranno sempre presenti a sostenere il loro amato VeneziaMestre. -Come già in occasione degli anni scorsi, in occasione del Natale 2024 si è voluto regalare un sorriso ai bambini del reparto di pediatria dell’ospedale all’Angelo di Mestre, in collaborazione con l’associazione Abio-per il bambino in ospedale, gli ultras si impegnano nella raccolta di giocattoli rigorosamente nuovi. -Nel marzo 2024, 29esima giornata del campionato di Serie B 2023/24, in occasione di Venezia-Bari, esposto lo striscione “La legge e la sua velocità…solo per gli ultras! da Padova a Cosenza libertà”, di solidarietà a seguito dei recenti fatti repressivi accaduti a padovani e catanzaresi. -Il 13 febbraio 2021, all’ingresso della Curva Sud del “Penzo” è stato affisso lo striscione “Da 20 anni nel cuore e nella mente Bae per sempre”, a 20 anni esatti dalla morte del condottiero Francesco Romor, per tutti il “Bae”. A lui dedicato un murales lungo cento metri, quell’esplosione di colori che lo compongono non sono solo un benvenuto a tutti coloro che arrivano a Venezia, ma anche un’esortazione a continuare a sognare perché, com’è scritto nel murales, “I sogni attraversano gli oceani”. Numerose le iniziative portate avanti dal Bae in favore dei popoli oppressi del Chapas, dando voce in particolare al movimento zapatista contro lo sfruttamento e la repressione subita da quel popolo. In seguito alla sua scomparsa prese vigore l’importante progetto riassumibile sotto la sigla “El estadio del Bae”, iniziativa che ha concretamente contribuito nelle comunità del Chapas a restaurare acquedotti, costruire falegnamerie ed officine, eccetera. La Curva Sud del Venezia Mestre è intitolata a Michael Groppello, tifoso ventenne di Marghera ricordato come esemplare, che ha perso la vita il 17 giugno 2017 dopo che l’auto sulla quale viaggiava come passeggero è uscita fuori strada sulla tangenziale di Mestre andando ad impattere contro la cuspide di un guardrail. Michael non era un tifoso qualunque ma una delle voci della Curva Sud, uno dei principali organizzatori del tifo organizzato, di quelli che c’è sempre, sia che la squadra giochi in casa, sia in trasferta. -Nel gennaio 2020 è scomparso il noto storico ultras Enrico Ceccato. In Venezia-Trapani, 21^ giornata del campionato di B 2019/20, gennaio 2020, la curva si presenta senza striscioni in segno di lutto per la sua scomparsa, avvenuta in settimana. In suo ricordo esposto il solo, breve ma intenso striscione “Fratello Enrico”. -A causa del coronavirus che ha colpito il mondo, il campionato 2019/20 si è chiuso con il divieto di partecipare alle partite, così gli ultras, le quote degli abbonamenti non usufruiti hanno chiesto, invece del rimborso al quale ciascun abbonato avrebbe diritto, che fossero destinate a sostenere le strutture ospedaliere del comune di Venezia, in prima linea nell’affrontare l’emergenza sanitaria da Covid 19, gesto apprezzato dal Venezia F.C. -La città di Venezia è stata ferita dall’eccezionali ondate di acqua alta verificatesi intorno alla metà del mese di novembre 2019. Si è risollevata da questa mareggiata anomala, passata alla storia, anche grazie al lavoro degli ultras veneziani che si sono rimboccati le maniche per aiutare la popolazione, messa in ginocchio dalle alte maree, intenti a ripulire il fango e a salvare il salvabile, purtroppo poco. -I “26 Giugno” sono gli unici rimasti a boicottare le trasferte in cui è prevista la Tessera del tifoso.
Un po’ di storia: Il panorama del tifo organizzato veneziano, risentendo della storia del calcio cittadino, presenta un aspetto complesso e variegato. Tra i primi gruppi d’ispirazione ultras al seguito del Venezia, abbiamo i “Panthers”, la “Gioventù Neroverde” e le “Brigate Neroverdi”, costituiti tutti negli anni ‘70 e ‘80 e poi scioltisi nel giro di poco più di un decennio. Tra i gruppi più longevi, la “Vecchia Guardia”, che nasce nel 1986, scioltasi ufficialmente nel 1995, ma che mantiene una posizione critica nei confronti della fusione col Mestre: nel 2011 alcuni ex-membri di tale gruppo danno origine al Club “Associazione Culturale Cuore Neroverde Venezia 1907”, che rifiuta i rapporti con la curva “unionista” e si stabilisce nella Tribuna laterale del “Penzo” fino alla stagione 2013/14, quando disconosce definitivamente l’allora “F.B.C. Unione Venezia” e decide di seguire i dilettanti dell’A.S.D. Laguna Venezia. Nel 1987, a seguito della fusione tra Venezia e Mestre, gran parte della tifoseria organizzata si riconosce nel gruppo “Ultras Unione”, che rimane a capo della curva arancioneroverde fino allo scioglimento, avvenuto nel 2006, si dice per la mancata partecipazione di tutti i gruppi della curva all’ultima coreografia organizzata nel ricordo del “Bae”, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Nell’87 il Venezia viene acquistato da Maurizio Zamparini, che in quell’anno salva i lagunari dal fallimento, e poi riesce a dar vita ad un’operazione che fa discutere parecchio. Il Venezia viene accorpato al Mestre Calcio, i più ostili sono proprio questi ultimi con i neonati “Head Out” (1986). Ai tradizionali colori neroverdi della squadra lagunare si aggiunge l’arancione della nuova squadra, anche se negli anni a seguire ci saranno molte dispute riguardo al giusto utilizzo dei tre colori nelle varie maglie sociali. Lo stadio di casa diventa il “Baracca” di Mestre, in molti contestano le scelte del nuovo presidente. Nel 1991 arriva la promozione in B, e la stagione successiva la squadra può tornare allo stadio “Penzo”, riconquistando appieno la sua identità veneziana. In curva rispuntano gruppetti che si rifanno alla tradizione neroverde e gridano esclusivamente “Venezia”, in riferimento al passato della squadra di Loik e Valentino Mazzola, 3^ in Serie A nel 1941-42, giocatori che faranno poi parte del Grande Torino. Molte le lotte interne tra unionisti e nostalgici, continuate tra offese e scazzottate per diverso tempo, con episodi anche piuttosto gravi. Nel 1998, la salita nella massima serie dopo 31 anni di assenza sembra mitigare i dissapori. Da una scissione del gruppo madre, sempre nel ’98, sorgono i “Vecchi Ultrà”, gruppo compatto, nazionalista, che all’origine crea problemi di convivenza in curva “Morosini”. Nel 2000, dagli “Ultras Unione” fuoriescono i “Rude Fans”, paladini dell’antirazzismo militante; un gruppo di età molto giovane con voglia di emergere e di ridare alla Sud quel colore che, secondo loro, stava venendo meno. Il 13 febbraio 2001 muore Francesco Romor, detto il “Bae”, capo storico, un esempio da seguire per tutti i tifosi arancioverdi che si rifanno al vivere ultras come stile di vita e non come moda. I tifosi unionisti non scorderanno mai l’11 febbraio 2001 al “Penzo”: l’Unione gioca col Torino, lo stadio è pieno, ma almeno la metà dei tifosi ha la testa da un’altra parte. Era stato il “Bae” a dire ai ragazzi di andare lo stesso allo stadio, nonostante la sua malattia. La gente prova a fare il tifo, ma non è una partita come le altre: solo due giorni dopo il “Bae” ci lascia. Emergono poi anche i “Roll in Venice Klan”, ma dureranno poco. Agli “Ultras Unione”, gruppo che indiscutibilmente ha segnato la storia del movimento ultras in Laguna, da sempre impegnati nel sociale e vicini alle posizioni della sinistra estrema e antagonista, si affiancano i “Rude Fans” e la “Nuova Guardia”, scioltisi in seguito. Nel 2006 si costituisce il “Gate22-A sostegno di un ideale”, dal nome dell’entrata in cui si posizionano i propri esponenti, che opta per stabilirsi nel settore Distinti dello stadio. I tifosi rimasti in curva Sud tendono a raggrupparsi sotto le sigle “Vecchi Ultrà”, “Curva Sud”, “Old Firm” e “Zona d’Ombra”. Scioltosi il “Gate 22”, nell’ottobre 2012, di poco preceduto ad agosto dai “Vecchi Ultrà”, il tifo viene organizzato dal 2011 dalla “Curva Sud VeneziaMestre” (CSVM), gruppo totalmente apolitico, che si darà infatti tanto da fare per eliminare la politica che aveva dilaniato e disgregato il tifo veneziano negli ultimi anni. Intanto la Società conosce il fallimento tre volte fra il 2005 e il 2015. L’ultimo Venezia fa sul serio: in Laguna arriva l’italo-americano Joe Tacopina, che di promesse ne fa parecchie. Intanto porta il Venezia in due anni dalla D alla B, ma lui vuole addirittura la Serie A, e non è detto che non la ottenga. All’inizio della stagione 2017/18 agli ultras (ma sono tanti i tifosi che la pensano come loro) non è andata giù la nuova divisa disegnata dalla Nike, non tanto per il “graffio” del leone alato in arancione, nero e verde, quanto per la decisione di spostare al centro il logo della squadra, per far spazio alla patch celebrativa per i 110 anni di storia. Notoriamente per i tifosi l’anno zero del Venezia è il 1987, anno della fusione. I Playoff della stagione 2017/18 risvegliano entusiasmi sopiti. Il 20 luglio 2018 nasce il gruppo “Veterani”, affiliati ai “Curva Sud VeneziaMestre”. Il 28 luglio 2018 nascono gli “Uno Nove Otto Sette”, composto perlopiù da ex appartenenti ai C.S.V.M., per provare a dare nuova linfa ed entusiasmo al tifo. I due gruppi sono stati divisi nella stessa curva per più di un anno e mezzo. Gli “Uno Nove Otto Sette” si sciolgono il 31 dicembre 2020 con tanto di comunicato. I “C.S.V.M.” hanno resistito fino a circa un anno e mezzo fa, costretti a sciogliersi in base al regolamento-ultrà, dopo essersi visti sottrarre lo striscione dai palermitani incrociati all’aeroporto di Bergamo. Dalle ceneri ecco gli “United Army”, rifiutati in Curva Sud “Groppello” e presenti in Curva Nord con una loro pezza fino al 20 ottobre 2024, quando il settore, nel match con l’Atalanta, dedicò una coreografia al vecchio capo degli “Ultras Unione” Arnaldo Loja, da poco scomparso. Gli “United Army” sono di fatto ancora presenti in Curva Nord. Scontri e risse intestine nel maggio 2024 tra gruppi veneziani per motivi legati allo striscione fattosi rubare dai palermitani a Bergamo.
Gemellaggi/Amicizie: –Modena: bellissimo gemellaggio che ha radici profonde, messo in incubatrice tra i tifosi del Mestre e del Modena prima della fusione del 1987, ribadito nel settembre ’88 in una delle prime riunioni degli “Ultras Unione”, diventato poi patto ferreo. L’8 dicembre 1991 è la data ufficiale dell’inizio del gemellaggio, un rapporto che va oltre la partita. Sono state realizzate sciarpe coi colori delle due tifoserie. –Andria: bellissimo rapporto, rinnovato nel maggio 2015, quando una delegazione di veneziani ha partecipato alla festa-promozione dell’Andria in Lega Pro. Il rapporto era entrato in forte crisi dopo lo scioglimento degli “Ultras Unione”, ma si è riallacciato alla grande. –San Donà: bel rapporto, moltissime le visite reciproche. –Pistoiese: gemellaggio storico e forte, risalente al gennaio 1996. Moltissime le visite reciproche. Il ventennale del gemellaggio è stato ricordato dalle due tifoserie con uno striscione nelle rispettive curve. –Salernitana: bella amicizia che dura ormai da diversi anni. Gemellaggio rinnovato nel 2017. –Chioggia: buon legame di vicinanza. Spesso presente la loro pezza ai match del Venezia. –Cosenza: storico gemellaggio nato nel 1992. La prima volta che il Cosenza si reca a giocare in Laguna si verificano alcuni screzi con i veneziani (era fresca e non accettata da tutti l’unione coi mestrini) subito domati dagli “Ultras Unione”. Vecchia amicizia ultimamente tornata in auge. –Lanciano: nella trasferta di Teramo del 5 marzo ’17 i veneziani hanno trovato ad accoglierli i ragazzi di Lanciano, con i quali è stato instaurato un rapporto di amicizia, nato l’anno prima alla festa degli andriesi, di ambedue le tifoserie gemellati. –Bolzano: amicizia con gli “Ultras Bolzano”, rinnovata il 2 aprile 2017 in casa loro, e con gli Hockey Bolzano, più o meno la stessa cosa. –Benevento: amicizia piuttosto recente. Nei giorni dell’eccezionale alta marea a Venezia, metà novembre 2019, i sanniti espongono fuori il loro stadio lo striscione “Solidali con le popolazioni colpite da calamità naturali”. –Rapid Vienna: fino a pochi anni fa gemellaggio bello e importante, adesso si è raffreddato, ma restano buoni i rapporti. –Go Ahead Eagles: amicizia recente, pezza dei vincitori della Coppa olandese nel 2025, presente in Venezia-Bari 23/24. Buoni rapporti/rispetto: –Saint Pauli, Honved
Rivalità: –Padova: forte rivalità, forse il derby più sentito, atavica, con diversi scontri in passato, quando è anche esistito il “Gruppo antiPadova”. Daspo per un minimo di due anni a un massimo di otto per tifosi veneziani e padovani, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, che domenica 19 luglio 2025 presero parte a una rissa in un Area di Servizio dell’A27 nella zona di Conegliano, dove volano calci e pugni da una parte all’altra come in un ring. C’è anche un certo rispetto: il 19 luglio 2015 la Tribuna Fattori Padova e la Curva Sud VeneziaMestre organizzano un incontro di calcio allo stadio di Noventa Padovana, con tutto il guadagno devoluto in beneficienza alle popolazioni della riviera del Brenta colpite poco tempo prima da un tornado, e in Venezia-Cremonese del 24 agosto ’19, viene esposto lo striscione “R.i.p.Cesco H.A.G.Padova”, un tifoso padovano della vecchia guardia scomparso. –Vicenza: fortissima rivalità regionale, molto sentita. –Fiorentina: vecchie ruggini risalenti agli anni ’90, riaffiorate in occasione di un’amichevole tra le due compagini svoltasi a Moena (Tn), sede del ritiro della Fiorentina, il 21 luglio 2018. –Parma: 12 veneziani son stati colpiti da Daspo, per periodi che vanno dai 5 a 2 anni con obbligo di firma, ritenuti colpevoli di avere, il 29 gennaio 2017, aggredito dei tifosi del Parma, mandando uno di questi all’ospedale dopo averlo colpito con una mazza. –Mestre: rivalità coi mestrini dalla fusione in poi. –Pisa: vecchia rivalità mai sopita, riaccesasi in occasione del finale del campionato di Lega Pro 2006/07, con le due compagini a sfidarsi ai Playoff. –Reggiana: tifoserie da sempre rivali, si sono più volte fronteggiate anche fuori dallo stadio in epici postpartita che molti ancora nelle due città ricordano. –Piacenza: –Cesena, –Bari, –Crotone, –Bologna, –Juve, –Inter, –Pescara, –Brescia: vecchi storici rancori, fiere accese rivalità. Como: una rivalità dai sapori antichi, calcistici, che risale agli anni ‘90, uno spareggio a Cesena vissuto da 7mila veneziani; per loro un indelebile ricordo quel 16 giugno 1991, che li portò in Serie B. –Palermo: i palermitani sono gemellati coi padovani, quindi sono nemici. Ad avvelenare ancora di più il rapporto c’è stata la semifinale Playoff per la Serie A, che le due squadre hanno giocato nel giugno 2018, col Palermo che poi ha perso la finale col Frosinone. Poi è radicata per la storia di Maurizio Zamparini, ex patron del Venezia che acquistò poi il Palermo. La polizia esegue 21 Daspo emessi a 9 veneziani e 12 palermitani, che prendono parte a disordini avvenuti in piazza a Terrasini (Pa) il pomeriggio del 10 giugno 2018, poco prima del match Palermo-Venezia, ritorno semifinale Playoff 17/18. Scontri cruenti. La mattina del 1° maggio 2024 all’aeroporto di Bergamo un gruppo di una 40ina palermitani attacca 3 soli ultras veneziani in partenza per Catanzaro. –Torino: vecchia rivalità. Al termine di Venezia-Torino del 14 maggio 2002, le due tifoserie invadono il campo per portar via le maglie ai propri beniamini: avvengono scontri furibondi, volano calci, pugni, bastonate, cinghiate e viene addirittura acceso un estintore, con la polizia che fatica non poco a riportare la calma. –Treviso, –Verona: vecchio odi regionali, rivalità mai sopite. –Empoli: risalente agli anni ’90, alimentata anche dall’amicizia che loro hanno con pistoiesi e dai pessimi rapporti che hanno coi parmensi, fratelli degli empolesi. –Spezia: scontri nel dopopartita di Spezia-Venezia del 21 gennaio ’19. –Udinese: il 1° febbraio 2025 sabato sera di follia: alcuni ultras udinesi e altri del Salisburgo, gemellati tra loro, assalgono un treno in corsa nei pressi della stazione di Basiliano, poco dopo la partenza da quella di Udine. L’obiettivo è vendicarsi dei tifosi del Venezia che all’andata, 30 ottobre ’24, aggrediscono e picchiano alcuni bianconeri, appena fuori la stazione di Santa Lucia. Inizia una sassaiola verso le carrozze occupate dai lagunari, a bordo anche numerosi viaggiatori estranei al match, colti dal panico; iniziano scontri durissimi. La rissa dura pochi minuti però perché, allertati dai colleghi a bordo, giuncono rinforzi del Reparto celere. Due i feriti più gravi, un veneziano e un austriaco, fuori pericolo.













