E’ fatta, si adesso finalmente lo possiamo dire, lo possiamo gridare, possiamo gioire e soprattutto non dobbiamo più trincerarci dietro a pseudo scaramanzie. L’Empoli si prende il punto che mancava e con ben quattro giornate di anticipo si riprende quella seria A che undici mesi fa, a Palermo, era stata clamorosamente persa. La partita di ieri ha onestamente raccontato poco ma, per una volta, onestamente  poco importa e poco importa se lo spettacolo offerto nei novantacinque minuti non è certo stato uno dei migliori della stagione. Ieri c’era da portare a casa il risultato, che alla luce di quanto emerso dagli altri campi sarebbe arrivato anche se la partita di ieri l’avessimo persa, una sconfitta evitata ancora una volta da un legno che negli ultimi secondi ha detto no ad un tiro ravvicinato di Macheda. Certo il Novara non l’avrebbe meritata la posta intera, anche perchè il legno, nel primo tempo, lo aveva preso anche l’Empoli con un bel fendente di Maietta che aveva fatto slalom tra un paio di colleghi difensori. L’attesa era onestamente tutta rivolta al fischio finale, al momento in cui tutti i cuori azzurri potessero liberare la loro gioia festeggiando il successo in campionato. Tra l’altro, ricordiamo anche che l’Empoli ieri si è assicurato matematicamente il primo posto in classifica, ed alla fine dell’ultima gara sarà premiato con la coppa dalla Lega di Serie B.

Una festa scattata, come detto, al triplice fischio dell’arbitro, una festa molto composta e dalle emozioni onestamente lontane da quelle vissute quattro anni fa quando superammo il Pescara. Ma erano altri momenti, l’Empoli veniva da sei stagioni di B, aveva visto in faccia la possibile retrocessione in C e soprattutto non c’era stato quel momento dello scorso anno che in qualche modo, qualcosa, ha tolto. Da dire anche che quella partita, quella del maggio 2014, si giocò in notturna ed è chiaro che il sabato alle ore 15:00 qualcosa ti toglie perchè anche i numeri delle presenze sono abbastanza diversi. Ma il Castellani, ieri, si è comunque vestito a festa, con quasi 9000 anime arrivate per tributare a mister Andreazzoli ed ai suoi ragazzi quanto forse già da tempo meritavano, regalando loro una cornice importante per un pomeriggio che siamo certi non dimenticheranno mai. Ci ripetiamo in alcuni concetti già espressi, ma onestamente sulla partita, sulla sua evoluzione, abbiamo poco da dire. E’ stata la vittoria della società, una società che ha avuto il coraggio e gli attributi nel dare un netto colpo di spugna e cambiare pelle ed impostazione. Via tante persone, via tanti uomini legati a filo diretto ad Empoli ed all’Empoli e dentro diverse facce nuove e soprattutto una nuova linea di guida, un’impostazione meno familiare e più aziendale. Scelte difficili e spesso impopolari in estate, scelta difficile e per lo più impopolare a metà dicembre. Scelte azzeccate, in toto, con una ragione assoluta e con la dimostrazione di una visione perfetta di quello che poteva e doveva essere rispetto a quello che non era. Un successo specifico per il Presidente Corsi che ha saputo rimettere dentro persone di indubbia qualità, un successo specifico per Pietro Accardi. Si, ci piace sottolineare la sua figura perchè alla fine è stato uno dei più bersagliati nel momento della ricostruzione, uno dei più messi all’indice anche per colpa di un carattere schivo che se non lo conosci bene, a pelle, può non rimanere simpatico. Ma Pietro non nè ha sbagliata una, e se in estate qualche freccia non è andata precisamente nel centro, tra dicembre e gennaio quel tiro è stato corretto alla perfezione. Pensiamo, su tutto, all’acquisto di Maietta. L’ex difensore del Bologna è stato indubbiamente quello che ha spostato gli equilibri, quello che ha permesso alla difesa tornata a quattro di difendere con maggiore ordine e maggiore serenità, che ha permesso di far fare meno fatica agli attaccanti che si sono potuti cosi destreggiare meglio la davanti con i loro numeri spaziali. Non ha ancora preso un premio “giocatore del mese”, ma Mimmo Maietta (che da un mese gioca ad alti livelli nonostante un tremendo lutto) è forse il calciatore che maggiormente rappresenta l’Empoli della seconda metà di stagione. E’ chiaro che per vincere devi fare gol, e davanti quest’anno altre scelte azzeccate, tutte, quelle estive e quelle invernali, ed anche qui a quel Pietro Accardi non puoi che non fargli i complimenti. Una dirigenza, ed in questo mettiamo anche il nuovo DG Butti, che ha avuto un gran fiuto, perchè se da una parte può’ essere stato facile (non lo è stato, ma per capire) andare con i soldi pesanti a prendere Caputo, dall’altra non era assolutamente così semplice andare a pescare due jolly come Bennacer e Di Lorenzo, ma anche scommettere su mister promozione, Castagnetti, su uno come Luperto, nel prendere prima Provedel e poi, magia, Gabriel. E poi la bravura e l’intelligenza nel tenere gente come Zajc, Krunic e Pasqual. Ma, senza voler far torti a nessuno, bravi tutti!

Anche sul capitano abbiamo già speso diverse parole ieri, anche nel corso dell’intervista che ci ha rilasciato nel post partita. Anche lui è uno di quegli che non ha vissuto un estate da eroe, ma ha saputo gestire bene la cosa, ha saputo porsi nei modi migliori sia internamente che esternamente, ha messo la sua esperienza e la sua professionalità al servizio della società ed oggi quei tributi da eroe se li prende tutti con merito. L’uomo copertina però non può che essere lui, mister “Nonno Aurelio”. Ormai il soprannome (uscito le prime volte proprio da alcuni commenti qui su PE.it) è sdoganato, tanto che i suoi familiari ieri erano allo stadio proprio con la maglia azzurra che dietro, al posto del nome, aveva la scritta Nonno Aurelio. Mister Andreazzoli ha fatto un capolavoro e ripetendoci rispetto a quanto gli abbiamo detto ieri nel dopo gara, a lui vanno fatti i complimenti, a lui vanno fatti i ringraziamenti ed a lui vanno fatte tante scuse. Non tutti, sia chiaro, ma tanti nel suo arrivo hanno letto una sorta di follia, tanti nel vederlo e nel sentirlo la prima volta hanno aumentato esponenzialmente i propri dubbi. Noi, certamente, siamo tra quei tanti. Il mister ha saputo lavorare bene, ha saputo capire quelle che erano le due/tre mosse da fare per permettere a questa automobile di sprigionare tutta la potenza che aveva. Ha saputo però anche prendere l’ambiente, le persone, i tifosi, la stampa e con questi porsi nei modi migliori facendosi conoscere anche per quello che è prima di essere un grande professionista. E’ stata una piacevole scoperta, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Le prime impressioni hanno fatto davvero presto a lasciare il posto a giudizi più veritieri ed oggettivi, capendo che di fronte a noi c’era una persona davvero speciale.

Adesso c’è da portare in fondo questo campionato, con la squadra che le vuol provare a vincere tutte e noi siamo certi che ci sarà il massimo impegno per fa sì che questo accada. Poi arriveremo al rompete le righe di metà maggio e ci prenderemo, tutti, il tempo per respirare dopo una corsa sfrenata che non ha conosciuto soste, pronti per ripartire immergendoci nuovamente in quella categoria che in qualche modo ci era rimasta ancora addosso, con la certezza, o almeno la sensazione, che certi errori del passato non verranno ripetuti e che oggi non si sia di fronte “solo” ad una promozione ma ad un progetto con basi molto solide.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

14 Commenti

  1. L’Empoli F. C. S.p.a. si è dimostrata ancora una volta competente, organizzata, lungimirante e capace di scegliere gli uomini giusti in tutti i ruoli…dobbiamo essere fieri di chi dirige l’orchestra..veniamo portati come esempio di sana e buona gestione in tutta Italia…fieri ed orgogliosi di tifare per la nostra squadra del cuore, il magico Empoli!

  2. Bè,ALESSIO….il tenere Zajc anche per questa stagione è stata una cosa scontata visto che l’anno scorso ha giocato solo 5 partite per un totale di 105 minuti ed è partito titolare solo nell’ultima sconcertante partita di campionato giocata a Palermo….Detto questo bisogna davvero fare i complimenti a tutti per la splendida stagione disputata fino al raggiungimento di un obbiettivo a cui nessuno avrebbe mai creduto ad inizio campionato….nemmeno il più ottimista dei tifosi……GRANDISSIMO ALLENATORE,GRANDISSIMA SQUADRA E UN BRAVO ALLA SOCIETA’ CHE HA RIPORTATO L’ENTUSIASMO NEI TIFOSI DOPO L’ANNATA CHE DEFINIRE “STRANA E SCONCERTANTE ” E’ POCO!Solo un piccolo appunto….capisco che per noi anche il pareggio andava benissimo(addirittura anche con una sconfitta sarebbe stata A lo stesso),ma visto il vantaggio sulla seconda e sulla terza in classifica mi sarei aspettato un secondo tempo giocato in maniera più determinata anche perché chi si gioca la permanenza in B non può ricevere favori a scapito delle altre….e ieri il Novara si è trovato sul piatto d’argento un punto per il non gioco dei nostri e se quella palla ,nel finale,non fosse finita sul palo….di sicuro sarebbero incominciate grosse polemiche da parte di Pro Vercelli,Ascoli etc. etc.Adesso sotto con le ultime partite anche se di sicuro certe motivazioni andranno per forza a calare…..quindi non disdegnerei il far giocare ,magari senza stravolgere la squadra,anche alcuni elementi giovani e di prospettiva come Polvani e Imperiale per vedere di che pasta son fatti e dando spazio anche ai vari Più,Traorè e Lollo giocatori che gia sappiamo di poter contare ad occhi chiusi….ma senza dimenticare che questa è una squadra che va confermata in blocco e che di sicuro con un anno in più di esperienza e di amalgama saprà stupire anche in A…..QUINDI POCHI ACQUISTI MIRATI E NESSUNA CESSIONE!

    • Mork, d’accordo su tutto.
      Effettivamente ieri si poteva osare un po’ di più, anche per la gente che era venuta.
      Ma tant’è, mi aspetto avvenga da martedì prossimo, visto che non avremo freni tirati e non dovremo fare più calcoli.
      Mi dispiacerebbe alimentare polemiche sollevate da chi lotta per gli altri obiettivi rimasti: playoff e salvezza.

    • Bè alla fine Gandalf….la speranza è che ieri i ragazzi fossero attanagliati solo dal timore di rimandare la festa(non certo di rischiare qualcosa in ambito primo posto e promozione)…..magari il palo colpito da loro nel finale è proprio lì a certificare che nessun “tacito” accordo sia venuto fuori durante la partita…..

    • sì Mancio…se tu fossi rimasto fino alle fine avresti capito che a queu ragazzi tremavano un pò le gambe.Per una partita è umano..vediamo le prossime…

  3. Ragazzi fa parte del gioco del calcio. E si son vinte tutte. È chiaro che cala l adrenalina e si rischierà anche nelle prossime gare di cedere qualche punto. Non che quando ne usufruiamo noi di queste gare si protesta. Vedi l’anno scorso si vince col Bologna arrivato a Empoli in ciabatte e teli da mare. Succede e non è volerlo fare apposta. Così come se si mette qualche giovane x provarli rischi di abbassare il livello tecnico. Non le voglio perdere tutte e quattro ma se fo una vittoria due pareggi e ne perdo una ci si può stare

  4. Se non si prendeva quel gol a fine primo tempo si portava in porto la vittoria con la stessa tremarella di gambe, Gabriel Di Lorenzo Luperto (bravo solo da centrale, sulla fascia non ha la gamba di un Di Lorenzo x esempio) Castagnetti Bennacer Zajc Caputo Donnarumma
    Otto su undici, tolto solo Maietta Veseli Krunic di quelli che erano in campo ieri, la serie A non l’hanno mai fatta (se non una partita o due tra tutti questi)…quindi è normale !!

    Certo spero anch’io che Aurelio riesca ad inculcare di rimanere sul pezzo per altre quattro partite!

  5. La storiella del sabato è vera ma fino ad un certo punto. Anche in serie A quando giocavamo la domenica ci sono state 4000 persone. Inutile nascondersi dientro un dito questi sono i nostri numeri. E se confrontati con altre piazze più grandi sono perfino ottimi. Ma pensare di portare 8000 persone (empolesi) allo stadio tutte le domeniche è utopia allo stato puro.

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