Fabio Caressa è uno dei volti più conosciuti ed apprezzati del giornalismo sportivo italiano. Sul suo profilo social si è divertito a dare i voti a tutte le squadre del campionato italiano, facendo una fotografia al momento attuale. Davvero positivo il giudizio sul nostro Empoli che si prende un bel 7.

All’Empoli do serenamente un bel 7, questa è una squadra calata al meglio nella sua realtà. Cambia spesso, cambio sempre giocatori e ne trova sempre di nuovi ma è una squadra tosta e, soprattutto, gioca le partite che deve giocare. A certi livelli bisogna fare delle scelte perchè comunque tanto alla fine i punti li fai con le squadre che lottano per il tuo obiettivo. L’Empoli non ha un gioco entusiasmante ma ha però un gioco molto concreto. Io imparo sempre dai grandi e da Fabio Capello ho imparato che bisogna sapere dove si è, lui dice sempre che la prima cosa che deve fare un allenatore è capire dove sta, perchè a seconda di dove sei ti devi comportare di conseguenza. Ecco, l’Empoli ha capito dove sta, a capito la sua posizione, ha capito quello che deve fare e lo sta facendo.

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13 Commenti

  1. Puo’ non piacere il buon Caressa, ma di calcio se ne intende e il voto e l’analisi che fa dell’Empoli e’ corretta. a questo punto sono curioso di vedere che voto hanno le altre!

    • è un video caricato su YouTube (Caressa ha la sua pagina ormai), questo articolo è letteralmente la trascrizione del suo intervento sull’Empoli.

  2. Analisi “perfetta”. Bravo. Condivido appieno.
    Cosi’ dovrebbero pensarla TANTI tifosi azzurri…purtroppo non e’ cosi..x loro! x questo gli si scatena il rosichisismo con sapientismo tuttologico acuto…

  3. Bravo Caressa, alla faccia di chi invece crede di tifare una big, e si aspetta chissà che. Per noi la serie A non è un lusso , è uno stra-stra-stra-lusso. Per farvi capire vi cito Treviso, Novara, e Carpi, che negli anni 2000 sono state in serie A. Vedete ora dove sono e che fine hanno fatto. Poi c’è gente che contesta la società e lamenta la mancanza di programmazione…dato che sono 25 anni soli che si fa (solo) A e B

    • Dal mio punto di vista di tifoso considero comunque l’Empoli una big, in quanto tra le 20 più forti d’Italia (considerando tra l’altro come dignitosissime altre realtà regionali inferiori, tipo Pontedera o anche la Pianese in D, sportivamente parlando). A parte questa piccola soggettiva considerazione, condivido pienamente! 👍

  4. Cari fenomeni pronti sempre a gettar fango, non è che se uno preferisce il bel calcio di conseguenza odia Zanetti o si aspetta un Empoli da Champions.

    Io tifo per il Mister, ho visto l’Empoli a Fiorenzuola d’Arda e lo vedrei a Compiobbi.
    Detto questo mi piace di più quando ne prendi e ne sai di santa ragione, come standard di calcio. Credo pure che valorizzerebbe di più i giovani, Baldanzi su tutti.

    Provate a rispettare tutte le idee.

    Forza magico Empoli, ora e sempre!

    • Apprezzo e rispetto la tua opinione.Mi dispiace pero’ quando leggo commenti su Zanetti negativi(non tuoi, parlo in generale) solo perché’ facciamo un calcio piu’ difensivo e magari meno spettacolare.Avendo vissuto il calcio anche dalla panchina, posso assicurarti che “menarsi di santa ragione” sminuisce il lavoro dell’allenatore perché non risaltano le competenze tattiche di chi ti manda in campo.Facendo un banale esempio pugilistico, un pugile che boxa solo di foga e di forza, non sara’ mai rispettato e temuto come un boxeur che combatte di tecnica, raziocinio e intelligenza tattica.In fondo l’unica vera e grande differenza, non sta nel come si “pensa” il calcio, difensivo od offensivo che sia,ma come lo si fa sviluppare.Difendersi male, e’ avvilente tanto quanto attaccare male.Nelle due dinamiche di gioco ci sono pero’ differenze che ne esaltano qualità’ quasi opposte che pero’ hanno paradossalmente la stessa matrice.Attaccare bene e difendere bene.Segnare goal e cercare di non subirne e’ l’unica vera legge che esiste nel calcio.Chi riesce a farlo meglio, spesso vince.Purtroppo e fortunatamente non e’ semplice e molti allenatori sanno fare “solo” una delle due fasi (che non e’ poco sinceramente).Quando ci troviamo di fronte ad uno che riesce a far fare bene le due fasi, possiamo parlare di Grande Allenatore.Zanetti può’ diventarlo.Andreazzoli purtroppo vanificava lo splendore del suo gioco offensivo con lo squallore della sua fase difensiva e vista l’eta’ non diventerà’ mai un grande allenatore.E’ un opinione personale e tale rimarrà finche’ vedrò’ allenatori che cambiano atteggiamento e schema tattico in base al risultato, al minutaggio ed al momentum della partita.Cosa per esempio che non ho mai visto fare, unico vero rimprovero, alla piccolissima persona chiamata Dionisi …

  5. E’ chiaro che a tutti (penso) e sicuramente a me, piaccia vedere un bel calcio e vincere.
    Però apprezzo anche le squadre, che pur con un tasso tecnico non elevato e con un gioco non spettacolare, “sputano l’anima in campo”.
    Sotto questo aspetto, sono pienamente d’accordo con il commento di Carezza.
    Apprezzavo Andreazzoli per il suo gioco e per il coraggio, anche se rischiavamo le imbarcate, apprezzo Zanetti per il suo modo di cercare di creare una squadra coriacea e granitica.
    L’obiettivo è sempre quello di salvarsi e questo è il nostro “scudetto”. Se poi riusciamo a fare anche qualcosa di più, tanto meglio!

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