Parlare di secondo scudetto dopo una Stagione nella quale si è temuta la retrocessione può sembrare un paradosso. Eppure, quello che mister Buscé e i suoi ragazzi hanno realizzato alla fine della Stagione 2021/22 ha davvero il dolce sapore di un secondo scudetto. E se lo scorso anno abbiamo celebrato la storica vittoria del secondo tricolore della Primavera nella storia ultracentaria dell’Empoli FC, quest’anno ci sembra giusto festeggiare questa salvezza. Ottenuta tra mille ostacoli, in un contesto ambientale non facile con il covid che ha stoppato il campionato per quasi un mese, con un doppio cambio di campo da gioco (da Scandicci e Petroio), in un confronto con squadre sempre più attrezzate per la Categoria e per le quali sono stati fatti da molte Società investimenti importanti, fuori portata per le casse di Monteboro.

Al termine del Girone di Andata la squadra aveva 17 punti ed  era al quart’ultimo posto in classifica, in piena zona play out. Eppure dopo 9 giornate gli azzurri erano stati al 2° posto, a soli 4 punti dalla Roma capolista. Cosa era successo dalla 9° alla 21° giornata, e cioè dal 20 novembre 2021 al 6 febbraio 2022?

Molto semplice: dopo la 6° giornata arriva l’infortunio ad Ekong (gara esterna con la Roma capolista pareggiata 2-2) che lo avrebbe tenuto fuori per l’intera Stagione; dopo la 9° giornata (gara interna con la Fiorentina, vinta per 2-0) si ferma Baldanzi e, come se non bastasse, arriva anche l’infortunio a Hvalic dopo la gara interna col Sassuolo (14° Giornata 21 gennaio 2022). Perdere pedine così importanti, due delle quali per l’intero Campionato, non è da poco. E lo dimostra la risalita che la squadra ha fatto con il ritorno di una delle tre: Baldanzi!

Dopo la gara interna con la viola gli azzurri collezionano 1 punto in 8 partite. La ripresa del girone di ritorno non inizia nal migliore dei modi perché dopo la vittoria interna col Verona arriva la inopinata sconfitta tra le mura amiche con il Pescara fanalino di coda. Tutto sembra precipitare di nuovo. Ma non sarà così perché gli azzurri andranno a vincere a Ferrara e la partita dopo, il 26 febbraio 2022, 21° giornata, ritroveranno almeno uno dei tre assenti di lungo corso: Baldanzi. Sono passati 3 mesi e 11 giornate di Campionato dalla sua ultima partita! Nel mezzo, oltre alle 11 gare di Campionato nelle quali l’Empoli ha conquistato solo 4 punti, ci sono state anche la Finale per la Supercoppa (persa dopo un gara dominata e gettata al vento e persa ai calci di rigore) e gli Ottavi di Youth League dove, in uno sfortunato sorteggio, l’Empoli trova sul suo cammino la corazza Borussia Dortumund. La superiorià sul piano fisico dei tedeschi è straripante ma gli azzurri si arrendono solo nella ripresa, dopo un primo tempo giocato alla grande, ed una ripresa in cui pagano la stanchezza ma che portano in fondo con grande personalità. Non possiamo averne la certezza ma pensiamo che queste due gare, con in campo gli assenti, avrebbero avuto un altro finale!

Dal 26 febbraio la lotta per la salvezza è aperta, ci sono avversari che non mollano: il Lecce, il Napoli, il Genoa, il Milan, l’Hellas Verona, il Torino, il Bologna. Gli azzurri resistono e la loro salvezza se la conquistano soprattutto in casa: 6 vittorie consecutive!!! Se non è un record poco ci manca. Alla fine del Campionato, in queste gare giocate dal 26 febbraio, arrivano 23 punti, con un filotto di 7 partite senza sconfitte e, con il pareggio di Genova ad una giornata dal termine, giunge anche la matematica salvezza.

Sulla squadra post scudetto 2020/21 hanno sicuramente influito (e di molto) gli infortuni ma non possiamo sottacere anche di un mercato in entrata che non è stato pari a quello in uscita. La qualità complessiva dei giocatori arrivati tra luglio 2021 e gennaio 2022 non ha offerto, nel suo complesso, ricambi all’altezza di coloro che avevano lasciato la maglia azzurra. Soprattutto nel reparto avanzato la squadra ha sofferto molto la mancanza di un finalizzatore che concretizzasse il gran lavoro del centrocampo.

Nel corso della Sagione abbiamo visto anche un cambio di  modulo di gioco. Buscé è passato dal 4.3.1.2 al 4.4.2, più adatto alle caratteristiche dei suoi giocatori, e la squadra è riuscita sempre, anche nei momenti di maggiore difficoltà, a sviluppare un gioco propositivo e votato alla qualità.

Un elemento da sottolineare è anche quello del numero dei giocatori utilizzati nel corso dell’intera Stagione: 38. Di questi, 14 sono ragazzi del 2014, ragazzi con un anno in meno rispetto a quello della stagione in corso.  E’ una scelta che attende di essere riproposta  nel Settore Giovanile che negli ultimi anni ha invece teso ad acquistare a vario titolo per il Campionato Primavera giocatori nati nell’ultimo anno utile per la Categoria (quest’anno era il 2003) se non addirittura fuoriquota. E questo tipo di scelta non sempre ha portato effetti positivi sulle squadre e non facilita la crescita dei ragazzi che hanno fatto la trafila nel Settore Giovanile azzurro. C’è stato un momento, tra la fine di gennaio e gli inizi di marzo, in cui erano giunte anche voci di possibili dimissioni di Buscè, voci che il mister ha smentito con i fatti e dando sempre la netta sensazione di avere con sé il gruppo e di conoscerne le potenzialità tecniche e di personalità. Quest’anno, come abbiamo detto,  sono stati inseriti in squadra, in tempi e in quantitativo-tempo diversi, alcuni dei ragazzi del 2004 che, partita dopo partita, hanno dimostrato qualità interessanti e sui quali il mister ha ben lavorato aiutandone la crescita sia sul piano tecnico che su quello della personalità.

La missione dichiarata dalla Società per la Stagione 2021/22 era la salvezza. E non sembri uno sproposito, perché la qualità del Campionato Primavera 1 è qualitativamente migliore anno dopo anno, tanto che qualcuno la definisce la Serie A dei giovani. Personalmente ritengo che in Primavera 1 si giochi un calcio migliore per qualità ed intensità e questo rende l’idea delle difficoltà che ci sono ad approntare squadre che possano emergere o tenere la Categoria.

Mister Buscè ha centrato l’obiettivo e, dati i problemi che abbiamo evidenziato, ha realizzato un’ impresa sportiva importante anche in questa Stagione, tenendo la Categoria, facendo crescere giovani alcuni dei quali sono già pronti per la prima squadra, altri pronti per la Primavera del prossimo anno, altri comunque per avviare il loro cammino nel calcio professionistico. La squadra ha comunque saputo offrire un bel gioco. Mistr Buscè ha vinto il suo secondo scudetto, un’altra impresa da aggiungere alle altre nei suoi ormai 9 anni sulle panchine delle squadre giovanili azzurre. Non mi sembra davvero poco!

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7 Commenti

      • Si forse è vero, almeno altri 10 anni…
        Certo, con chi parlo, con uno che paragona Busce ‘ a Martusciello mah…….

      • Si almeno altri 10 anni,… Ma con chi parlo con uno che paragona Martusciello a Busce’
        Tranquillo non te lo tocca nessuno i tu nonno!
        Non è essenziale che Busce alleni solo l’Empoli ci sono altre squadre in giro!

  1. A mio avviso questo vale piu’ del primo….siamo partiti alla grande ma poi ci siamo smarriti in autunno e riepiegandosi le maniche siamo riusciti a portare la nave in porto, con una squadra sotto quota e che ha visto uscire, Baldanzi Ekong hvalic (per infortunio) e Asslani in prima squadra, praticamente l’ossatura della squadra. Complimenti a Busce’ che credo voglia provare a fare il salto fra i professionisti, me lo immagino in una panchina di C a fare una stagione da meta’ classifica, a Pontedera cercano?

  2. Le difficoltà avute, con la serie di infortuni nel periodo cruciale della stagione, avrebbero potuto abbattere un elefante. Un grazie al mister e ai ragazzi per averci comunque fatto vivere una bella stagione (la partecipazione alla Youth League è stata qualcosa di magico) e per aver raggiunto, pur tra mille difficoltà, il traguardo della salvezza.

  3. Io sono del parere che ci vorrebbe una figura, un allenatore, che rimanesse tanti anni a guidare
    la primavera, per plasmare e per creare una sorta di collegamento con i metodi della prima squadra. certo questa figura ce l’abbiamo già , è Buscè, sarebbe perfetto, un po’ come sta facendo De rossi alla roma. E’ molto difficile questo, è chiaro, perche’ bisognerà tenere conto delle legittime ambizioni di Antonio, e anche dei risultati sul campo. sarebbe un lavoro secondo me bellissimo crescere talenti in sequenza di anni.

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