Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Scontro tra due squadre che erano partite con l’obbiettivo salvezza, ma che, a quest’oggi, non si ritrovano proprio con l’acqua alla gola, ma, a ragion veduta, hanno ancora bisogno di punti per la salvezza matematica. L’Empoli ha un punto in più, 28 a 27, ma, esattamente come il Lecce, viene da quattro sconfitte nelle ultime quattro partite, e quindi, per entrambe, si può parlare di periodo-no. Si gioca per la 28esima giornata, nona di ritorno, della massima serie del campionato italiano di calcio 2022/23, esattamente lunedì 3 aprile 2023, alle 19,30 anziché alle 18,30, a causa di un principio di incendio nello spogliatoio dell’Empoli spento subito dai vigili del fuoco. Vale a dire in una collocazione del match che peggio non si può. Gli spettatori ufficiali al “Carlo Castellani” stasera sono 8.844, con 2.331paganti. L’Empoli gioca meglio e si conquista i meritati, fondamentali tre punti, anche se, negli ultimi istanti dell’incontro, rischia un po’ troppo. La sconfitta del Lecce non compromette il cammino della squadra di Baroni, che conserva 8 punti sul Verona terz’ultimo. A dare manforte alla squadra salentina sono arrivati in circa 600, forse qualcosa in più; un numero certo non disprezzabile considerando tutto. Vengono sistemati nello spicchio di Curva Sud più lontano dalla Maratona, che riempiono quasi tutto. Circa la metà sembrano Ultras. Sono autori di un tifo non eccezionale ma comunque abbastanza buono, anzi, in dei frangenti si fanno davvero ben sentire e sono incisivi e convincenti. Si sentono ovviamente di più nelle pause della Maratona. Le provano di tutte i salentini per dare una sveglia alla squadra, ma purtroppo per loro non arriveranno punti. Da sottolineare la mancanza quasi completa di colore nel settore ospiti, data la repressione totale a Lecce (più o meno uguale a quella che sta succedendo a Napoli in questi giorni) alcuni anni fa, e ancora oggi gli striscioni grandi e i bandieroni non possono entrare. Però in molte occasioni quest’anno hanno eseguito delle belle torciate. Forse ci si aspettava qualcosa di più dal loro potenziale, ma comunque il loro tifo può ritenersi più che buono.

Parte bene il tifo degli Ultras della “Maratona Emiliano Del Rosso”, i primi minuti sono convincenti, poi si registra un calo, coi cori che risultano piuttosto fiochi, fiacchi e poco convincenti. Tranne rari momenti nel primo tempo non si registreranno, da parte empolese, picchi soddisfacenti di tifo. Forse la tensione per la partita asciuga le gole di molta gente. Un po’ è così anche nel secondo tempo, ma poi il tifo crescerà fino all’accordamento del rigore, concesso giustamente dal signor Fabbri di Ravenna ed eseguito dritto per dritto da “Ciccio” Caputo al 62°. La Maratona a quel punto si infiamma, raggiungendo elevati picchi di tifo. Lo speaker del “Castellani” all’annuncio del gol riceverà il grido di liberazione di tutto lo stadio “Caputo!!”. Sono bei momenti per il tifo empolese, viene acceso anche un fumogeno azzurro. Bello in generale lo sventolio dei bandieroni. La Maratona scalda i motori per il finale, l’Empoli gioca bene ma ha anche il bisogno dei suoi tifosi. Ma è pur vero che non tutti i cori vengono bene, come il classico “Forza Azzurro!” o il “Tutto lo stadio! Empoli, Empoli!”, anche se sono solo un ricordo le pause del primo tempo. Il finale sugli spalti è tutto a tinte azzurre, verso il triplice fischio la gente, anche quella attanagliata dalla tensione, si lascia andare ed è un tripudio azzurro, coi giocatori a festeggiare sotto la Maratona. Molti di loro lanciano indumenti ai tifosi. Presenti una decina di Ultras del Bayern Monaco, che hanno ricambiato la visita che gli “Ultras Empoli”, direttamente gemellati col gruppo bavarese “Schickeria”, gli hanno fatto, in una quarantina, sabato scorso per Bayern Monaco-Borussia Dortmund, con la pezza “Ultras Empoli” posta sopra il loro striscione. Immancabili poi gli Ultras siciliani dell’Empoli rappresentati dalla pezza “Cannoli Azzurri”. Nessun coro di sfottò né tipo di problema con gli Ultras leccesi.

Uno sguardo altrove: 11.891 spettatori ufficiali allo “Zini” per CREMONESE-ATALANTA, anticipo del sabato alle 15. Scooterata atalantina verso Cremona, le due città sono piuttosto vicine. Sono davvero tanti i bergamaschi ed occupano pressoché tutto il settore ospiti, più che buono il loro tifo. In primo piano le pezze “Orda Balorda”, “Nuove Leve”, “Ultras Liberi”, “Forever Atalanta” e gli stendardi “Adess Adoss 1907 ed “A gamba tesa”. Esposto lo striscione “Mondo per sempre con noi” nel pregara, nel ricordo di Emiliano Mondonico, ex giocatore e allenatore di entrambe le squadre, scomparso il 29 marzo 2018, ricordato anche dalla Sud cremonese che tifa bene all’inizio ma poi perde un po’ di fiducia; dall’1-2 si sentono solo gli atalantini. Circa 2.500 i fiorentini a Milano per INTER-FIORENTINA, che sono compatti, cantano in modo assiduo, accendono qualche fumogeno viola. Gran sventolio dei bandieroni, presenti pressoché tutte le pezze dei gruppi. Alla fine è il settore ospiti a fare festa. Originale la pezza “Bischero 1926 Presente”. Gli interisti cantano abbastanza anche loro ma non sembrano nella loro serata migliore. Le due tifoserie si mandano a quel paese. Presenti con loro con tanto di pezze i fratelli gemellati della “Brigade Sud Nizza” ed “Eindhoven Hooligans”. Striscione dedicato all’ex interista Cristiano Biraghi, ora alla Fiorentina, durante il riscaldamento. Veronesi presenti in oltre 500 a Torino per l’anticipo del sabato sera JUVENTUS-HELLAS VERONA, con 40.105 spettatori ufficiali. Gli scaligeri, rappresentati dall’unico classico striscione da trasferta “Hellas Army” e da diversi stendardi, sono autori di un buonissimo tifo e si fanno sentire più volte coi loro caratteristici cori. Belle le sciarpate, soprattutto quella finale sul coro “Alé Verona alé…”. Nel post partita cantano goliardicamente “Andiamo in Serie B con la Juventus…”. La Sud juventina è ancora in sciopero, dalla curva cori spontanei, diverse pezze presenti, mancano le consuete dei “Viking”. Cori “Alessandro Del Piero olé” e “C’è solo un capitano” al momento di una punizione per la Juve dal limite a metà primo tempo, con Del Piero presente in Tribuna che saluta. Importante vittoria bianconera di misura.

Il lunch-match della domenica è BOLOGNA-UDINESE, che si gioca davanti a 25.562 spettatori ufficiali. Gli udinesi sono molto colorati con bandierine, bandieroni e fumogeni ed occupano buona parte del settore ospiti. Per i bolognesi fumogenata rossoblù all’ingresso delle squadre in campo a centro curva, con la scritta “Vivere il tuo amore è vivere in eterno…”, poi diversi cori, così come i friulani. Festa rossoblù (3-0) alla fine. Circa 3mila i laziali in Brianza per una delle due partite della domenica alle 15, MONZA-LAZIO, con 14.539 spettatori ufficiali, record per Monza. Una vera e propria invasione, per una di quelle trasferte stile anni ’80, laziali al top, tracimano di entusiasmo. Con loro lo striscione “CN 69” (Curva Nord) dei gemellati interisti. Molto bene anche i monzesi che effettuano una bella coreografia fatta di bandierine e bandieroni, con alcuni fumogeni rossi accesi ed in basso lo striscione “…Certe canzoni, specialmente se sincere, le conservi nella mente e diventano bandiere…”. Bella anche la sciarpata. Durante la gara nel settore ospiti viene esposto uno striscione per uno storico tifoso laziale, venuto a mancare in settimana. La curva monzese, per tutto il tempo in cui è stato esposto lo striscione, ha smesso di cantare e di sventolare qualsiasi bandiera. Due tifoserie piuttosto in forma, la Lazio vince e vola in classifica. L’altra partita delle 15 è SPEZIA-SALERNITANA, con il “Picco” quasi esaurito. I granata occupano tutto il settore ospiti e buona parte dei Distinti e della Tribuna. Bella l’atmosfera che si respira allo stadio, di amicizia, rispetto e sano tifo: le due tifoserie fanno a gara a superarsi in un clima amichevole. Mitico lo striscione dei “Teddy Boys”. Bella, semplice ma d’impatto, la coreografia spezzina con la Curva “Ferrovia” divisa da bandierine bianche e nere a spicchi, con al centro lo striscione “Un legame oltre la partita Ac Spezia a vita”. Le due compagini si dividono tranquille la posta.

62.108 gli spettatori ufficiali all’’Olimpico’ per la gara delle 18 ROMA-SAMPDORIA. Ordinaria amministrazione per la Curva Sud, sempre piena di bandiere e con un tifo piuttosto costante, specie nel secondo tempo. Viene ricordato incidentalmente “Giorgetto” con il suo coro ”Ti senti Ultras e vuoi litigare…”. Da segnalare anche lo striscione verso i laziali del gruppo “Roma”: “Citi Shakespeare ma essere o non essere Roma, questo è il problema!”. Altri striscioni: “C’è sempre il sole dietro alle nuvole…forza Mattia!” e “+Samba -Caramba”. Non c’è dubbio che i sampdoriani siano stati la migliore tifoseria vista questa stagione all’’Olimpico’. In circa 1.000 con una squadra penultima in classifica, ma con tantissime bandiere e bandieroni, qualche fumogeno e tifo costante. Senza dubbio un esempio per il panorama italiano per attaccamento ai colori e sostegno. Posticipo della domenica sera NAPOLI-MILAN al “Maradona” coi tifosi milanisti che si presentano in massa ed eseguono un grande tifo, sembrano anche di più di quelli che sono, ma va detto che le curve A e B napoletane sono in protesta contro il loro presidente Aurelio De Laurentiis per i divieti assurdi che lui gli sta imponendo, come l’ingresso allo stadio di bandiere, striscioni, tamburi e megafoni. Togliendo così la possibilità di colorare le curve con emozioni e colori. Gli Ultras del Napoli rispondono verso fine gara con cori contro il presidente, lancio di petardi, torciata in curva B, e quindi con uno schiaffo ai controlli dello stadio. Purtroppo ci sono anche da registrare episodi di violenza tra due gruppi Ultras di diverse vedute in Curva B, sembrerebbe tra chi voleva il silenzio e chi spingeva per contestare De Laurentiis, imputato, oltre che per il divieto di introdurre allo stadio normali strumenti di tifo, anche per il prezzo piuttosto elevato dei biglietti riservati alle partite di Champions League. Nel pomeriggio i gruppi organizzati si erano dati appuntamento all’esterno dello stadio per protestare contro i divieti imposti dal presidente e i “prezzi da famiglie ricche”, come si poteva leggere in un volantino, imposti in Champions. Per un’ora e mezza c’è stata una manifestazione pacifica con cori e striscioni, cosa non confermata poi allo stadio verso fine match. Nel pieno della contestazione a De Laurentiis i milanisti, dopo aver preso più volte in giro i partenopei, ad esempio col coro “I campioni dell’Italia siamo noi”, mentre il Milan clamorosamente in campo vinceva 4-0, sono autori di un bel gesto verso i padroni di casa, appoggiandosi e unendosi a loro. Contro la grande repressione che stanno subendo le curve napoletane, cori a ripetizione a sostegno dei napoletani, contro ADL e il classico “Libertà per gli Ultras”. Il posticipo del lunedì sera è SASSUOLO-TORINO. I torinisti sono in buon numero, considerata soprattutto la collocazione infelice della gara; eseguono un tifo continuo e vivace. Va detto che non tutti i tifosi del Torino sono in curva. I sassolesi oggi sembrano essere anche più del solito e agitano 2-3 bandieroni, ma non si sentono quasi mai. Un punto che significa poco per entrambe.

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18 Commenti

  1. Ragazzi questi sono i ns numeri avete voglia di arrabbiarvi. Sono i numeri di un paese di 45 mila abitanti a 20 km da Firenze e 50 da Pisa, dove non hai nemmeno bacino da sfruttare, se non poche decine di persone. In quanti siamo in casa a cantare? 6 700? Quanto i leccesi in trasferta a mille km. Questa è la realtà. Ma negli anni 90 eravamo di più. Vero, ma erano di più anche le altre tifoserie, dove vedevi curve piene zeppe come chicchi d uva. È inutile dire. Per questo io ho paura che se si va in curva si fa l effetto Piacenza. In 700 a cantare più altre 3 400 a sedere in una curva da 4 5 mila posti e altri 2 mila in maratona . Però uniti o divisi sempre questi siamo

  2. 50 ….forse
    Come dice uno che conosco
    150 che cantano in trasferta si sentono….
    E normale se fai una curva da 5.000
    Ma se la fai da 2.000 / 2.500 massimo
    Fai un figurone….

  3. Io onestamente non capisco come si possa stare nel settore di Maratona Inferiore, o quantomeno nella parte occupata dagli ultras, senza cantare o almeno battere le mani….non capisco come uno possa guardare la partita con le braccia conserte e senza mai fare un battimani. Boh. A Empoli ce ne sono un pò troppi così per i miei gusti

  4. Frosinone, posizionata tra Roma (e quindi tifoserie di Roma e Lazio) e Napoli.
    Avrebbe delle contaminazioni come noi, eppure ogni domenica sono in circa 10 mila allo stadio…

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