Una nuova rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Match valevole per la 37esima e penultima giornata, 18esima di ritorno, del campionato di Serie A 2021/22. Si gioca alle h.15 di sabato 14 maggio 2022, in uno splendido pomeriggio di caldo sole, con l’Empoli già salvo e la Salernitana alla ricerca disperata di punti-salvezza, soprattutto di una vittoria che la metterebbe in netto vantaggio con la concorrenza. Si gioca in un “Carlo Castellani” dipinto quasi per intero di granata, con circa 6.500 tifosi salernitani, per un totale spettatori ufficiali di 11.650 unità (8.792 paganti + 2.858 abbonati). La maggior parte di tifosi granata sono venuti con mezzi propri, ma molti erano anche i pullman, per una pacifica invasione di Empoli. In tanti sono arrivati suonando i clacson, riempiendo interamente la Curva Sud, la Laterale Sud, e l’ex Curva Cambiano, ma hanno anche occupato un pezzo di Tribuna Inferiore e Superiore, e un po’ di Curva Nord, secondo spicchio partendo dalla Maratona. Mentre alcuni sono finiti anche in Maratona Superiore. Il loro tifo è stato piuttosto buono, ma nulla di trascendentale, anche perché difficilmente coordinabile tra i vari settori. Sicuramente non è stato sfruttato tutto il potenziale. I cori partono soprattutto dalla parte centrale della Curva Sud, ma raramente coinvolgono tutta la Sud, se non ad inizio gara e dopo il gol di Bonazzoli dell’1-1 al 76°, quando il popolo salernitano si incendia letteralmente, accendendo anche alcuni fumogeni granata, ed anche gli altri settori partecipano al tifo, che, almeno fino al rigore parato da Vicario al salernitano Diego Perotti all’84°, sostiene al massimo la squadra.

I granata poi abbassano nuovamente i decibel, un po’ delusi per il rigore sbagliato e il risultato finale. Bello il continuo sventolare dei tanti bandieroni in Curva Sud. Per sintetizzare: voto alla presenza: 10; voto al tifo: 7+. Gli Ultras della “Maratona Emiliano Del Rosso” sono piuttosto dinamici e cercano di tenere botta, riuscendoci più volte, al tifo salernitano. Il settore degli Ultras, dal quale partono diversi cori, è piuttosto pieno, mentre non si può dire altrettanto del resto della Maratona. Il tifo è ben coordinato, coi capiultrà che si danno un gran daffare per far cantare la gente. Cori non solo di incitamento alla squadra ma anche per i gemellati presenti, parmensi e montevarchini, con tanto di pezze al seguito, e per i diffidati.

Il tifo è piuttosto buono, specie dopo il rigore sbagliato dai campani, quando è forte il boato da parte del pubblico empolese, e parte spontaneo il coro antifiorentino sulle note di “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri, che viene bene anche stavolta. Piuttosto poche le pause e continuo lo sventolio dei bandieroni. Esposti anche diversi striscioni, quali “Nevrite nel cuore” ( con “Nevrite” scritto in rosso), al secolo Fabio Ercolanoni, storico esponente degli “Ingrifati Perugia”, scomparso ormai 5 anni fa a soli 54 anni, a cui tutti volevano bene; “Da 45 anni a difesa della città Auguri Boys” (con la scritta “Boys” riprodotta come il loro striscione), per il compleanno dei parmensi, presenti con “Curva Nord Matteo Bagnaresi”; quelli, firmati “Ultras Empoli”, in tedesco “50 jahre Ultras stolz einer stadt” (50 anni Ultras orgoglio di una città) e “20 jahre als Schickeria!” (20 anni di Schickeria), gruppo Ultras del Bayern Monaco, direttamente amico di alcuni gruppi empolesi come “EFC” e “Young Ultras”. Mentre nel finale viene esposta la scritta “Grazie magico Empoli”, prima della kermesse azzurra, organizzata dalla Società dopo il triplice fischio per festeggiare la salvezza, con lo speaker dello stadio che chiama uno ad uno tutto lo staff e i giocatori della rosa dell’Empoli di quest’anno, compresi ovviamente il mister Aurelio Andreazzoli e il presidente Fabrizio Corsi, tutti osannati dalla gente della Maratona, che era stata invitata dallo speaker a rimanere al suo posto al termine della partita, con gli Ultras euforici che accendono alcuni fumogeni. Nessun problema tra le tifoserie nel deflusso dallo stadio.

Uno sguardo altrove: Buona affluenza di pubblico al “Friuli-Dacia Arena” per UDINESE-SPEZIA, con circa 21mila spettatori ufficiali. La Nord di casa organizza una buona coreografia con cartoncini bianchi e la scritta nera “Curva Nord 12”, e si fa sentire, specie in partenza dopo il loro vantaggio. Gli spezzini sono in buon numero ma niente di eccezionale, festeggiano la salvezza, matematica con la vittoria di oggi. Buona presenza dei torinisti a Verona per HELLAS VERONA-TORINO, dove cercano di farsi sentire, a volte ci riescono, comunque bello lo sventolio dei bandieroni. Molto positiva la prova dei veronesi, autori di un buon tifo, coadiuvato dai bandieroni, con bellissimi cori che si protraggono ben oltre il novantesimo. Cori razzisti, purtroppo, al giocatore del Torino, di origini napoletane, Armando Izzo. 63.243 spettatori ufficiali in ROMA-VENEZIA, con la Curva Sud che distribuisce un volantino per la finale di Conference League di Tirana del prossimo 25 maggio. Buon tifo romanista con rari momenti di stanca. Il pareggio finale rende il giro di campo della Roma un po’ moscio, ma poi arriva Mourinho, lo striscione “Coronate i nostri sogni di gloria..forza ragazzi scrivete la storia!!” e tutto passa. Colorata presenza dei veneziani, sui 150/200, con stendardi e bandiere, nonostante la squadra retrocessa. Sistemati in piccionaia in Tribuna Montemario, non si sentono mai per il gran frastuono dell’”Olimpico”.

Piuttosto pochi, vista anche la vicinanza tra le due città, i sassolesi al “Dall’Ara” per BOLOGNA-SASSUOLO, dove non si sentono quasi mai, mentre i bolognesi sono autori di un buon tifo, all’entrata delle squadre in campo accendono fumogeni rossi e blu, ed espongono lo striscione per mister Mihajlovic “Sinisa e basta!”. La curva ha scelto: deve restare. 50.871 spettatori ufficiali riempiono quasi interamente il “Maradona” per NAPOLI-GENOA: è il giorno dell’addio al suo pubblico per Lorenzo Insigne, che dall’anno prossimo giocherà in Canada nel Toronto Fc, come da decisione presa già nel gennaio scorso. La Curva B omaggia Insigne con lo striscione “La tua maglia più di tutte pesava perché era di chi veramente l’amava, tu l’hai indossata con estro, orgoglio e dignità da fiero figlio di questa città”. Il Capitano azzurro, prima della gara, parla ad uno stadio tutto in piedi, venendo premiato dal presidente De Laurentiis. Al termine della stessa, vinta nettamente dal Napoli grazie anche all’aiuto delle due curve, Insigne si concede al pubblico, raccogliendo, visibilmente emozionato e commosso sciarpe, maglie e tutto l’affetto possibile. Circa 1.200 i genoani presenti, che organizzano una bella coreografia iniziale con dal basso bandierine bianche, blu, rosse e poi di nuovo bianche, ed ai piedi lo striscione “Comunque e ovunque”, riproposto poi anche alla fine quando il Genoa si presenta quasi scusandosi sotto il settore ospiti, che l’aveva sostenuto per buona parte del match.

“Meazza-San Siro” praticamente esaurito per MILAN-ATALANTA, con i bergamaschi che arrivano in corteo piuttosto bellicosi e che sono in buon numero, ma si sentono poco nel frastuono del tifo rossonero, autore ancora una volta di una prova maiuscola, nonostante siano, di pari passo con la squadra, un po’ contratti nella prima mezzora. Coreografia iniziale a tutto stadio con strisce orizzontali formate da cartoncini rossi e neri, con le scritte “Sempre Milan”, “Forza lotta”, “Insieme a noi”, formate da cartoncini bianchi, in vari settori dello stadio. Tripudio rossonero alla fine per una vittoria che vede il Milan ormai vicino allo Scudetto. Interisti che riempiono il piccolo settore ospiti dell’”Unipol Domus” per il posticipo della domenica CAGLIARI-INTER, ma che si sentono poco, nonostante il risultato finale dia loro ancora qualche speranza in vista dell’ultima giornata, con l’Inter che ospiterà la Sampdoria, mentre il Milan farà visita al Sassuolo. I cagliaritani sono autori di una buona prova, sia corale che visiva, con lo sventolio di diverse bandierine e un bandierone. Accendono alcuni fumogeni verso la fine, uno lo gettano in campo. E nel finale, con la Serie B in arrivo, parte l’autoironico coro “E tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato…”.

Davvero tanti, oltre 2mila, i tifosi viola al “Ferraris” per SAMPDORIA-FIORENTINA, soprattutto se si considera che si gioca di lunedì alle 18,30. Si fanno sentire soprattutto all’inizio, sventolano diversi bandieroni al piano inferiore del settore ospiti, poi i doriani, grazie al risultato favorevole, prendono nettamente il sopravvento nel tifo. Il 4-1 finale li vede gioire, mentre i fiorentini vedono più da lontano l’Europa League. Circa 40mila spettatori all’”Allianz Stadium” per il “Monday night” JUVENTUS-LAZIO, con la Juve ormai sicura del quarto posto e la Lazio alla ricerca di un posto in Europa, che alla fine otterrà grazie al gol all’ultimo secondo di Milinkovic-Savic, che fissa il risultato sul 2-2, dopo che la Juve aveva chiuso il primo tempo sul 2-0. Tutto sommato piuttosto buono il tifo bianconero, con Chiellini e Dybala al passo d’addio allo “Stadium”, che riserva loro tanto affetto. I due ricevono l’abbraccio del popolo juventino. Laziali davvero in buon numero, sono autori di una buona prova esplodendo nel finale, quasi tutti a torso nudo.

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