Una nuova rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Match-salvezza quello di sabato 9 aprile 2022 alle h.15, al “Carlo Castellani”, valevole per la 32esima giornata, tredicesima di ritorno, che richiama un buon pubblico, ma non quello delle grandi occasioni, nonostante il “Blue-Day” indetto dall’Empoli Calcio, coi biglietti di Maratona e Curva Nord a solo 1 Euro e varie agevolazioni per i più giovani. La prima presenta spalti piuttosto gremiti, ma la Nord è vuota almeno per metà, specchio del difficile momento dell’Empoli, che non vince da 14 partite, esattamente dal 12 dicembre 2021 a Napoli, mentre lo Spezia è reduce da un’importante vittoria casalinga contro il Venezia. Il dato ufficiale degli spettatori, tra paganti (5.265) e abbonati è di 8.123 unità. In Maratona Inferiore ci sono comunque facce che non si vedevano da tempo. Purtroppo 4 Ultras sono stati Daspati in seguito alla trasferta di Firenze, ma si professano innocenti e faranno ricorso. All’esterno dello stadio è esposto il significativo striscione “Sapevamo già chi è ‘stato’ Cucchi vive!”, dopo la sentenza definitiva in Cassazione dopo 13 anni e la condanna a 12 anni per due carabinieri che parteciparono fattivamente all’efferato massacro al geometra romano. Da molto tempo il settore Ultras della “Maratona Emiliano Del Rosso” non era così pieno. La partita è sentita e il tifo parte subito forte, con cori ben coordinati e piuttosto potenti. A un certo punto del primo tempo viene esposto lo striscione “Bentornato Palombo”, esponente degli “Ingrifati Perugia”, direttamente gemellati coi “Desperados”, rientrato da una lunga diffida.

Davvero buono il tifo nella prima frazione di gioco, mentre all’inizio della ripresa stenta a riprendersi, ma lo farà poco dopo, attestandosi su discreti livelli, anche se, per la tensione della partita, piuttosto nervosa e bruttina, non tutti partecipano al tifo. Prima della gara la Società aveva distribuito minuscole bandierine blu. Assiduo lo sventolio dei bandieroni da parte degli Ultras: purtroppo c’è ancora chi, nel settore Ultras, si lamenta per la presenza di quest’ultimi. Verso la fine, viene bene il classico coro “Forza Azzurro”. Al triplice fischio finale dell’arbitro Ayroldi, i giocatori dell’Empoli verranno applauditi dalla Maratona in maniera convincente, anche se tuttavia serpeggia il malumore, visto che l’Empoli, con 15 partite senza vittoria, eguaglia il proprio record negativo con Sandreani allenatore nel 1998/99. Nel complesso una prova di tifo più che buona, anzi, forse la migliore quest’anno in casa, degli Ultras empolesi, che reggono bene l’urto dei tantissimi, circa 1.400, tifosi spezzini presenti, arrivati con ogni mezzo a Empoli. Distribuiti in Curva Sud, nel terzo e quarto spicchio partendo dalla Maratona, con gli Ultras che sono quasi la metà dei presenti in curva, sono autori anch’essi di una prova più che buona, anche se piuttosto di rado si sentiranno nitidamente. Si vedono comunque agitarsi spesso, con bei battimani, e sono autori di due bellissime sciarpate, una all’entrata in campo delle squadre, una verso fine gara, alle quali partecipano praticamente tutti. Sono molto colorati, con tantissime pezze e i bandieroni agitati continuamente.

Gli Ultras sono divisi tra terzo e quarto spicchio quasi equamente. Al triplice fischio alcuni di loro, entusiasti per una salvezza che si avvicina, entreranno in campo a festeggiare i loro beniamini. In definitiva, prova maiuscola di entrambe le tifoserie, che non perdono l’occasione durante l’incontro per mandarsi reciprocamente a quel paese, per una rivalità che, per questo quasi derby, si rinnova di anno in anno. Nel dopogara comunque sembra filare tutto liscio sotto l’aspetto dell’ordine pubblico.

Uno sguardo altrove: buona affluenza al “San Siro-Meazza” per INTER-VERONA, con quasi 62mila spettatori ufficiali paganti. I veronesi sono in buon numero, rinnovando la rivalità tra le opposte fazioni, e si fanno sentire. I padroni di casa non sono da meno, facendo un buon tifo e festeggiando alla fine tre punti molto importanti in chiave-scudetto. Occupano tutto il settore ospiti, ma sono anche in altri settori dell’”Unipol Domus”, gli juventini per CAGLIARI-JUVENTUS: sono più vivaci nel tifare e colorati del solito, con tante pezze come “Essere non apparire”, dei “Viking”, “Gruppo Genova”, “Gruppo Storico”. La Curva Nord cagliaritana stranamente non è piena, autrice di un tifo non trascendentale, sventola il bandierone degli “Sconvolts” e qualche altra bandiera. Esposta la pezza “Assenti presenti”. Buona la presenza dei laziali al “Ferraris” per GENOA-LAZIO, prendono buona parte del settore ospiti; striscioni rovesciati, si fanno sentire. Encomiabili i genoani in Gradinata Nord, autori di una bella prova per calore e colore, con tanti bei bandieroni agitati continuamente, anche se devono buttare giù il calice amaro di una pesante sconfitta.

Festeggiano i circa 200 fiorentini al “Maradona” per NAPOLI-FIORENTINA: sistemati in cima al settore ospiti, sono autori di una buona prova di tifo, trascinati dalla loro squadra. Lo stadio risulta quasi esaurito e ribolle di entusiasmo, con le due curve che incitano forte i propri beniamini, ma alla fine arriva un’inopinata sconfitta, che complica i piani scudetto di mister Spalletti. Presente in Curva B lo striscione “Area Nord”. Non tanti i bergamaschi a Reggio Emilia per SASSUOLO-ATALANTA, comunque in giusta quantità se si considera che la gara si gioca nel bel mezzo delle sfide con i tedeschi del Red Bull Lipsia, valide per i Quarti di finale dell’Europa League. Più che buono però il loro tifo. Gli Ultras del Sassuolo, con la loro squadra che sta vivendo una buonissima annata, sono sempre la solita trentina con le solite pezze, comunque anche se pochi si fanno sentire e la loro curva risulta quasi piena. Davvero tanti i tifosi giunti da Udine al “Penzo” per VENEZIA-UDINESE,  una trasferta che peraltro per loro è sicuramente la più vicina; occupano tutto il settore ospiti ed un pezzetto dei Distinti, sono autori di un buon tifo con una discreta coreografia, fatta di cartoncini e striscione grande “All’arrembaggio!”, tanta voce e continuo sventolio di bandiere. Con loro i gemellati austriaci dell’Austria Vienna. In Curva Sud i veneziani tifano i loro beniamini a più non posso, per una vittoria che sarebbe fondamentale in questo match-salvezza che richiama allo stadio oltre 11mila persone: sventolano i bandieroni senza sosta, tanta voce anche per loro, sono autori di una bella sciarpata che coincide con il loro gol del pareggio, alla fine vanificato. 64.266 spettatori ufficiali, con “Olimpico” quasi pieno, per ROMA-SALERNITANA, con invasione dei campani che occupano praticamente tutto il settore ospiti, facendo un gran tifo com’è loro solito. Una tifoseria che sarebbe da Serie A più di tante altre, peccato che la loro squadra stia retrocedendo in serie cadetta. Colorano il settore con bandiere e qualche fumone granata: promossi a pieni voti. Stranamente sottotono la Curva Sud giallorossa, che si sveglia solo nel finale a rimonta completata, e che forse sottovaluta l’avversario, ma quando c’è una tifoseria avversaria così nutrita dovrebbe fare di più. Bello l’effetto scenografico delle tante bandiere e bandierine. Esposti diversi striscioni come “…Se i tuoi colori sventolo i brividi mi vengono”, “6-4-10 – 6-4-22: amico unico ed indimenticabile, ciao Fabio”, “10-04-10 – 10-04-22: Cocacola sempre con noi!”.

Ritorno del tifo nella Curva “Maratona” del Toro per TORINO-MILAN, posticipo della domenica sera. Con uno stadio finalmente pressoché pieno i granata offrono una bellissima coreografia, con carta argentata a spicchi bianchi e granata, e si rivedono striscioni storici come “Ultras Granata”, “Cast” e “Ciao Fè”, al terzo anello “Forza vecchio cuore granata” e al primo “Voi passione e grinta noi la vostra spinta”, oltreché un tifo vocale più che buono. I milanisti, gasati per il primo posto in classifica, occupano tutto il settore ospiti, un pezzo dei Distinti e praticamente metà Curva “Primavera” (Sud), delimitati dagli steward. I rossoneri sono autori, come loro attitudine quest’anno, di un buonissimo tifo. Per il ‘monday night’ va in scena al “Dall’Ara” BOLOGNA-SAMPDORIA. Per i sampdoriani è la prima trasferta dopo il loro rientro, dato la capienza al 100% degli stadi: all’entrata delle squadre i doriani, davvero tanti se si considera il lunedì lavorativo, con i gruppi Ultras al completo, sventolano tantissimi bei bandieroni e srotolano lo striscione “Forza Sampdoria”, mentre la Nord bolognese offre una bella sciarpata e si accende con torce e lamperogeni, ad illuminare il messaggio per mister Sinisa Mihajlovic, tornato in ospedale per il riaffacciarsi della leucemia, “Guerrieri si diventa senza arrendersi mai”. La vittoria è dedicata a lui.

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21 Commenti

  1. A spezia anche solo 5-6.000 persone sembrano 20mila QUI anche 10.000 sembrano 2mila!!! No ma io dico non essere riusciti NEMMENO a fare una curvetta a ridosso della porta in tutti questi anni come hanno fatto OVUNQUE per noi è veramente una vergogna!!!

  2. Complimenti bella rubrica.
    Bel tifo nostro nel primo tempo, un po’ deludente nel secondo. Ci vorrebbero davvero più bandiere.
    Fiorentini???’ ahahahahah 200 a Napoli. Ridicoli!

  3. Sono trentacinque anni che vedete la serie A in TV e se anche quest’anno non salite (speriamo…
    anche se 6 punti ci farebbero comodo) lamassima serie la rivedrete nel 2122!
    Coaone

  4. Pisa regna da 30 anni ma in serie C, con il suo grande stadio da 9500 spettatori e la sua media di 4933 spettatori a partita… un mi sembrano numeri strabilianti

  5. MA il PISA non doveva ammazzare il campionato? Capolista da inizio alla fine….. Invece.
    PISA=FIORENTINA dei poveri

  6. Il recupero di giovedi del Benevento ed prossimo turno di Pasquetta di B sarà abbastanza indicativo se potranno ancora ambire alla A diretta oppure passare tramite i playoff ed anche in che posizione, perchè c’è grande bagarre

  7. Io spero che il Pisa salga in A, così ci sarà una trasferta vicina da fare.
    E poi all’Arena Garibaldi non ci sono mai stato, quindi sarebbe una buona occasioni per andarci.
    Mi ritengo sportivo prima che tifoso e mi auguro che il Pisa salga in A perchè la piazza lo merita.

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