SOCIETA’ – CRONISTORIA – LA PROPRIETA’
Nome: Unione Sportiva Avellino 1912
Sito: https://us.avellino1912.com
Il 12 dicembre 1912 si riuniscono ad Avellino alcune Società Sportive presenti sul territorio e fondano l’Unione Sportiva Avellino 1912. L’US Avellino per gli anni ’20 partecipa a Campionati regionali. Rimasta inattiva nella Stagione dal 1938 al 1940, quando si scioglie per motivi economici, nel 1940 la Società viene rifondata con la denominazione di Costanzo Ciano Avellino ripartendo dal campionato di Prima Divisione. Dopo la pausa bellica la Società cambia di nuovo nome in Unione Sportiva Avellino. Al termine della Stagione 1944/45 la US Avellino viene invitata dalla FIGC a partecipare al Campionato di Serie C. Nel 1948/49 la società irpina ottenne la prima promozione nel campionato di Serie B. Alla Società venne però contestato il reato di illecito sportivo e venne condannata alla retrocessione in Promozione. Nel 1950 una amnistia riportò l’Avellino in Serie C, dove rimase fino al termine della Stagione 1972/73 quando ottenne la promozione in Serie B. Quella volta non ci furono contestazioni e l’Avellino rimase per 5 anni nella Categoria fino ad ottenere nel 1977/78 la prima storica promozione in Serie A dove rimase ininterrottamente per 10 anni fino alla retrocessione in B nella Stagione 1987/88. Nel 1992 retrocesse in Serie C, Categoria nella quale rimase fino al 1995, Stagione in cui il club riuscì a conquistare la promozione nel Campionato cadetto vincendo la finale playoff contro il Gualdo ai calci di rigore.
Dopo appena un anno il club biancoverde retrocesse nuovamente in Serie C, Categoria nella quale rimarrà per sette anni. Nel 2002/03 gli irpini si affacciarono nuovamente al Campionato cadetto concludendo la Stagione al penultimo posto. Dopo alti e bassi, tra Serie B e Serie C, il 10 luglio del 2009 la società biancoverde venne esclusa dai Campionati di calcio e dichiarata fallita nel 2010 dal Tribunale Civile di Avellino e radiata dalla Federcalcio l’11 febbraio del 2011.
Il 10 agosto del 2009 la Società venne rifondata con la denominazione di Avellino Calcio Società Sportiva Dilettantistica (SSD) che partecipò al campionato di Serie D. Nel giugno 2010 la Società ottenne il ripescaggio in Lega Pro Seconda Divisione (C2), e il 4 agosto 2011 ancora un ripescaggio in Lega Pro Prima Divisione (C1). In questa Categoria rimase fino al 5 maggio 2013, quando ottenne la promozione nel campionato di Serie B. Nel luglio 2018 venne esclusa dal Campionato dopo il parere negativo ricevuto dalla Covisoc in merito alla fideiussione presentata dalla società e fu rifondata nella stessa estate e con la denominazione di Calcio Avellino S.S.D fu ammessa alla Stagione 2018/19 in Serie D. Nel 2019 tornò ad assumere il vecchio nome di Unione Sportiva Avellino 1912, che conserva tutt’oggi. Il club ottenne la vittoria del Campionato e il titolo di Campione d’Italia vincendo la poule scudetto contro il Lecco ai calci di rigore (1-3). Nella Stagione 2024/25 ha vinto il suo Girone di Serie C ed è tornata in Serie B.
La Stagione 2025/26 è la 20a partecipazione dell’ Avellino al Campionato di Serie B.
La proprietà dell’Avellino è dal 2020 di Angelo Antonio D’Agostino. Imprenditore irpino fondatore nel 1983 del gruppo ”Agostino Costruzioni Generali” che dal settore edilizio ha negli anni ha progressivamente diversificato le sue attività includendo il settore energetico, la distribuzione e commercializzazione di gas metano ed energia elettrica e le rinnovabili. Nel 2011 nasce il ”Gruppo D’Agostino” che comprende un’emittente televisiva e un’azienda vinicola
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COLORI SOCIALI – LO STEMMA – LA MASCOTTE
Inizialmente il colore della maglia era il bianco, per una questione di facilità nel reperire la divisa; i pantaloncini di colore bianco o nero. Dopo la prima guerra mondiale il rosso (o cremisi) e nero a strisce verticali si alternarono spesso al giallo-rosso (1924-1927) e ancora al bianco (1927-1929) nonché al bianco-azzurro (1932-1933). La divisa rimasta poi fino ai giorni nostri, maglia verde e pantaloncini bianchi, fu adottata per la prima volta in una partita del 23 febbraio 1947 contro il Benevento. La rivalità tra le due città era molto accesa, fino al punto che si discuteva anche su quale dei due liquori tipici delle due località fosse il migliore: L’Anthemis, di colore verde, prodotto ad Avelino, o il giallo, tipico del liquore Strega prodotto a Benevento. E fu per questo che le due squadre scesero in campo con le divise da gioco ispirate al colore dei liquori locali. Da quella partita il verde (pur con gli ”aggiustamenti” nel disegno della maglia proposti dal marketing) non è più stato abbandonato.
Nello stemma dell’Avellino fin dall’inizio, oltre ai due colori sociali, è stata sempre presente una testa di lupo. I loghi sono stati ridisegnati varie volte, quello attuale è quello realizzato dall’Architetto Quirino Sgrosso nel 1977. Il legame con il Lupo si spiega col fatto che l’animale vive in quella parte della Campania che dal lupo prende il nome: gli abitanti di quella parte del territorio parlavano nella lingua osca che chiamava il lupo ”Hirpus”, da cui il termine irpino. La tradizione vuole che gli Irpini fossero considerati una popolazione guerriera e fieramente indipendente, caratteristiche che sono state attribuite anche al lupo.
Un lupo è anche la mascotte ufficiale della squadra dalla Stagione 1970/71
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LO STADIO – GLI STADI DEL PASSATO
In nome dello Stadio in cui l’Avellino gioca le gare interne è Stadio Partenio Adriano Lombardi, conosciuto comunemente solo col nome Partenio.
Lo stadio Comunale fu inaugurato il 13 dicembre 1970. Il nuovo impianto andò così a sostituire il Campo di Piazza d’Armi, sito in centro città dove fino ad allora l’Avellino aveva disputato le sue gare interne. Lo Stadio fu denominato Partenio nel 1973. L’origine del nome deriva dalla catena montuosa del Partenio che circonda la città.
Successivamente, a causa della morte dell’ex capitano dell’Avellino Adriano Lombardi negli anni ’70, il Comune deliberò di intitolare a lui lo Stadio nel novembre 2011, ufficializzandone il nome durante una cerimonia svoltatasi il 7 giugno 2011.
Lo Stadio ha conosciuto negli anni alcune modifiche fino al quelle definitive del 2013.
Il terreno di gioco, in erba sintetica, misura m 105 x 68.
Lo Stadio ha 40.000 posti a sedere ma la capienza attuale è di 9.080 posti.













