Lento

Neppure il tempo di metabolizzare le numerose e contrastanti sensazioni vissute nel corso della gara andata in scena al Bluenergy Stadium di Udine che già ti devi avvicinare a grandi falcate verso la prossima. L’ultima. La più emotivamente intensa degli ultimi anni. In Friuli siamo passati attraverso tensione, paura, delusione, rabbia, gioia, delirio, rimpianto e speranza. Un caleidoscopio di emozioni impossibili da restituire. Ne resti sovrastato e fai fatica a metterle a fuoco. L’infinita gara di Udine ci dice che l’Empoli ha toccato con mano il Paradiso per poi vederlo evaporare all’ultimo tuffo. Come un bambino che afferra il regalo lungamente sognato prima che gli venga sottratto all’improvviso. Eppure: nonostante la delusione per aver subito il pareggio su rigore al minuto 104 di uno scontro diretto epocale; nonostante l’aver ottenuto un clamoroso vantaggio al 90° vanificato nei minuti successivi per una evitabilissima disattenzione difensiva; nonostante le ennesime, disastrose decisioni arbitrali avverse, l’Empoli si è guadagnato il diritto di essere padrone del proprio destino. La certezza di mister Nicola si è avverata: gli azzurri se la giocheranno fino all’ultimo istante dell’ultimo match.

Allegro

Al netto di occasioni perdute, fragilità strutturali, errori di varia natura, l’Empoli è stato bravo a regalarsi l’ultimo atto. Trascinato da una tifoseria che, come al solito, nei momenti decisivi, non fa mai mancare il proprio calore, gli azzurri hanno conquistato qualcosa che, di questi tempi, non è bene dare mai per scontato: un’opportunità. Alle 17:00 circa di domenica pomeriggio il rigore di Samardzic dava la sensazione di mettere una pietra tombale sulle residue velleità di capitan Luperto e compagni. Nel corso della serata dello stesso giorno, le sensazioni a poco a poco diventano più fluide, meno definitive, sempre più accattivanti. Alcuni risultati provenienti dagli altri campi ci strizzavano l’occhio. Alle 22:30 circa, al crepuscolo di una giornata intensa, Empoli si è scoperto ancora in vita. Frosinone e Udinese, contemporaneamente, hanno realizzato che i prossimi saranno giorni di ansia e incertezza e che la gara di domenica sera, al Benito Stirpe, sarà tutt’altro che una lieta e celebrativa passerella finale. Della serie: come ti rovino la festa.

Epilogo

Il Frosinone ha due risultati su tre a disposizione ma sa che non può permettersi passi falsi. L’Udinese si avvicina al match con estrema tensione, certificata dalle cervellotiche e scarsamente lucide dichiarazioni di queste ore di taluni alti esponenti dirigenziali bianconeri. L’Empoli stavolta non può fare calcoli: o vittoria o morte. Gli azzurri di mister Nicola, se non altro, hanno il vantaggio emotivo di non poter fare speculazioni. Si tratta di afferrare il destino e piegarlo ai propri voleri. In tutto questo coacervo di combinazioni, la Roma arriva a Empoli con la consapevolezza che, dalla trasferta toscana, non otterrà niente di più rispetto a ciò che gli uomini di Daniele De Rossi si sono già guadagnati. Attenzione: ciò non significa che i giallorossi faranno da mero spettatore. Stiamo parlando di un’ottima squadra che, seppur priva di alcuni elementi importanti, onorerà a pieno l’impegno. Sono gli azzurri che dovranno, con qualsiasi mezzo e supportati dall’orgoglio di un’intera città, far pesare le loro maggiori motivazioni. Sino alla catarsi finale.

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15 Commenti

  1. Ora facciamo del Castellani una bolgia incredibile in stile anni 80, dove chi veniva aveva paura a uscire con le sue gambe se facevano i bischeri…..

  2. Concentriamoci sul principale aspetto positivo: dobbiamo pensare a un solo risultato, la vittoria.
    Non abbiamo l’ansia del ‘devo vincere, ma se non vinco devo almeno pareggiare’.
    Se vinciamo siamo salvi, qualsiasi altro risultato sarà retrocessione.
    Però almeno non abbiamo bisogno di ascoltare la radiolina, cosa che invece a Frosinone faranno, eccome!

    • Ehhh…non è proprio così. Ti garantisco che se il Frosinone va sul 2 a 0 noi punteremo alla 0 a 0 x lo spareggio .anche perché fare goal tra manchevolezze nostre e furti varii è diventato impossibile.

      • La partita di Frosinone resta incollata sullo 0 a 0 fino a che non succede qualcosa a Empoli (e ovviamente quel ‘qualcosa’ dovrebbe essere una nostra rete, altrimenti continueranno a stare sullo 0 a 0)

        • Confermo. Non sperate negli altri (anche perchè potrebbe vincere Udinese, non solo Frosinone)
          Se non li aggrediamo dal 1° al 90° con foga, ma intelligenza, andando 1-0 nel primo tempo, la vedo durissima.
          Possiamo anche farlo al 90° il gol, ma non sperate che di la il Frosinone vinca. E anche lo facesse se siamo sul pareggio, l’Udinese magicamente segna e paregga al 104° su rigore

          • Ahahahah
            Prima volta che fo una risata negli ultimi tre giorni.
            Amara ma divertente la tua considerazione.

  3. Dobbiamo cercare di vincere noi, punto è chiuso, gli altri non ci regaleranno niente, né nel nostro campo né a Frosinone, questo è chiaro e limpido.

  4. Dopo il giudice sportivo e le dichiarazioni di Pozzo, resto ancora più convinto che ci dovremmo fare sentire nell’unico modo giusto. Io sono un vecchio arnese che non sa usare la tecnologia, ma qualche giovane dovrebbe pensare a una campagna virale da far circolare sopratutto sui siti europea e con attenzione all’UEFA con le immagini degli errori di Guida e la richiesta di non portarlo agli europei. Il tutto accompagnato da una bella raccolta firme aperta a tutte le tifoserie affinchè Guida venga pensionato al termine del campionato. Aggiungo una cosa alla quale anche la società dovrebbe pensare come provocazione: rivolgersi direttamente all’UEFA e chiedere per domenica la designazione di un arbitro straniero confezionando un bel dossier con gli errori e chiedendo protezione. Forza giovani, in altre piazze i tifosi erano già sotto la FIGC o comunque si facevano sentire!!!

    • Se il Corsi chiedesse un arbitro straniero non solo non glielo manderebbero ma la nostra partita sarebbe arbitrata direttamente da…..Rocchi!…(per la gioia di claudio) 😂

  5. È vero: l’ansia è naturale essendoci in gioco in 90 minuti tutti gli sforzi di una stagione. E si mischia col senso di ingiustizia per le nefandezze subite a Udine. Ma è fondamentale rimanere tranquilli. Lucidi. Impassibili. Tutti vorremmo essere 2-0 il primo tempo ma, ahimè, sappiamo bene che non sarà così e che tutto si deciderà alla fine.

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