Siamo alla fine del 2017 ed al giro di boa della stagione calcistica 2017/2018. Tempo di bilanci e di riflessioni. L’anno solare è stato piuttosto avaro di soddisfazioni per i tifosi azzurri: una retrocessione che rimarrà negli annali del calcio mondiale di tutti i tempi tanto è stata incredibile ed assurda, un (quasi) totale azzeramento di persone e giocatori che avevano fatto la storia azzurra degli ultimi anni (e non solo…), un cambio di allenatore con la squadra terza in classifica, un cambio totale della Dirigenza del Settore Giovanile. Eccoci quindi, alla soglia del nuovo anno, con un Empoli in gran parte rinnovato negli uomini ma anche con uno spirito che non conoscevamo. Si dichiara senza mezzi termini che si punta alla promozione diretta in Serie A, si nota una sicurezza ed una spavalderia che cozzano fortemente con lo stile al quale eravamo abituati. Non sentiamo più parlare di Empoli operaia, di cultura del lavoro, di remare tutti dalla stessa parte, di volare bassi. Siamo passati dal ciuco all’aquila, si spiegano le ali e si vola alla conquista dei cieli e “chi non brinda con noi peste lo colga”, per dirla con una frase dalla “Cena delle Beffe” (dramma di Sam Benelli dei primi del ‘900). Speriamo solo che beffa non sia; ne abbiamo già vissuta una il 28 maggio 2017 e per i prossimi 100 anni può bastare!

Salutiamo con affetto coloro che hanno lasciato (per vari motivi) Empoli e l’Empoli, con qualche rimpianto per molti di loro e con un filo di nostalgia, con la speranza che la fretta di rottamare non infici la capacità di programmare il futuro. Diamo il benvenuto ai nuovi arrivi, in campo e fuori dal campo, con una particolare e positiva sottolineatura per quanto si sta facendo nel Settore Giovanile, con l’arrivo di Luca Cecconi ed il “ritorno a casa” di Andrea Innocenti. Qualcuno osserva che è un ritorno dell’ Empoli agli empolesi. Forse, aggiungiamo noi, l’ex Bertelli è stato lasciato troppo da solo, o forse non è stato messo in grado di integrarsi a pieno nei meccanismi della Società, ma la scelta fatta dà quanto meno il segno di una disconuità col passato recente di cui da più parti si sentiva il bisogno.

In ottica prima squadra salutiamo con piacere il terzo posto in classifica che sappiamo non basta ai programmi societari così come stati enunciati ma che comunque tiene la squadra nei piani alti, mentre dispiace non vedere più in campo, se non per sporadiche ed inconsistenti apparizioni, alcun ragazzo della Primavera azzurra: qualcosa di insolito nella Società del Presidente Corsi. Speriamo sia una casualità e non un cambio di passo definitivo. Pochi giorni fa abbiamo conosciuto pure un esonero che per molti rimane un mistero, come mistero rimangono le motivazioni in base alle quali si è scelto il nuovo mister, e ciò val per chiunque chiunque fosse stato il prescelto. A mister Andreazzoli (al quale, sia chiaro, auguriamo il meglio…per lui e per noi) abbiamo il dovere di dare tempo per lavorare e mettere in campo il suo calcio, anche perché immaginiamo non sia facile per lui sopportare le pressioni della Società. Intano già da domani il mercato di riparazione. La Società dice che la squadra è fortissima e quindi non dovremmo aspettarci nessun arrivo, tuttavia qualche scricchiolio in alcuni settori della squadra si nota e non ci meraviglieremmo se le parole fossero smentite dai fatti (leggi l’acquisto di qualche difensore o centrocampista). Eravamo abituati a considerare la Serie A un desiderio e (per quelli vecchi come me)  un sogno, adesso è un obiettivo stringente e necessario. Segno del cambio dei tempi.

L’augurio con il quale ci congediamo per il 2017 da tutti i nostri amici lettori è quello di un Empoli che guardi al futuro ma senza dimenticare mai se stesso e le sue radici, L’Empoli, nella sua ormai quasi centeneria storia, ha portato per i campi di tutta Italia non solo una squadra ma un’idea di calcio: semplicità, umiltà, amicizia, crescita e valorizzaione dei giovani, bilanci a posto. “Orgogliosi di essere empolesi”, come recita uno striscione appeso in Maratona, è essere orgogliosi non di una squadra di calcio in quanto tale ma di ciò che questa rappresenta e dei valori di cui si fa portavoce. Il timore che vorremmo consegnare a questo anno che ci sta lasciando, proprio perché non si affacci anche nel 2018, è che questo orgoglio possa essere messo indiscussione, incrinato, offuscato, da comportamenti e scelte e toni e discorsi  non in linea con la nostra storia e con quello che crediamo ancora dovrebbe essere il nostro modo di essere di vivere il calcio, dentro e fuori dal campo.

Con questa speranza desideriamo ringraziare i nostri lettori che ci seguono sempre con immutato affetto. Ciascuno lo fa col suo stile e col suo modo, è ovvio, ma il loro contributo è fondamentale ed irrinunciabile e, pur con le attenzioni e la cautele del caso (quelle rare volte che sono necessarie) vogliamo continuare ad essere parte della loro voce. Condividiamo con loro l’amore per una maglia e questo resta, al di sopra di tutto. Buon 2018!!!

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29 Commenti

  1. Speriamo che il 2018 porti la risalita immediata dell empoli in serie a.. e soprattutto lo sblocco dello stadio.. il centenario si sta avvicinanto.. e questi due obbiettivi devono essere raggiunti.. buona salute a tutti…

  2. Pezzo bellissimo, con molti spunti interessanti su cui riflettere. Credo che crescita dell’Empoli calcio passi dallo stadio e che la A sia un punto di arrivo importante dal punto di vista economico, motivo per cui giocatori e tifosi si devono (lo sottolineo) abituare in grande …. per lo stesso motivo non capisco come mai si sia così facilmente (senza provare il cambio di guida tecnica) a rinunciato alla massima serie …. tra fine gennaio e febbraio, capiremo quali sono le ambizioni di questa rosa e della società …. auguro un buon 2018 a tutti coloro che “vivono” questa squadra giorno dopo giorno …. alla passione che ci mettono nei loro commenti (anche polemici e sgradevoli), ma segno evidente che comunque tengono profondamente a questi colori.
    FORZA EMPOLI …. SIAM SEMPRE QUI!!!!!

  3. Intanto auguri a tutti…tifosi,redazione e squadra azzurra,per un 2018 ricco di soddisfazioni….Che dire….speriamo che questa mancanza di umiltà sportiva che noi Empolesi non avevamo mai avuto modo di conoscere si trasformi finalmente nella voglia di cominciare ad essere ben più presenti nel contesto serie A.Mi pare in effetti che ormai,per una società come la nostra,sia riduttivo pensare di fare 3 anni di A e poi ricominciare sempre da capo.La retrocessione scorsa grida ancora vendetta e ognuno chiaramente l’ha interpretata a modo suo.Credo che la tifoseria comunque sia stata unità nel confermare l’amore per questa maglia,addirittura confermando e aumentando gli abbonamenti record degli ultimi anni.Quindi ben venga la convinzione di essere forti e di sbandierarlo ai quattro venti,ben venga uno stadio nuovo e funzionale….ma da qui in avanti….solo la serie A deve essere l’obiettivo primario e non certo la permanenza in B.O si cresce sotto tutti i punti di vista o come sempre…..gode….chi si accontenta!

  4. Davvero un bel pezzo, complimenti a Fioravanti. Anche secondo si è persa la nostra piccola dimensione. Ma non è detto sia un male. Basterebbe avere una dirigenza seria ed oculata. E capace. Quello che non è stata lo scorso campionato e che questa estate ha cacciato chi colpe non aveva e ha alzato la quota abbonamenti anche per i tifosi più fedeli.

  5. Fioravanti come altri sempre con questa storia della dimensione di ricordarci da dove veniamo ecc.e io questi discorsi fatico a capirli.
    Facciamola finita con questa storia che dobbiamo sempre accontentarci senza mai puntare ad un miglioramento.
    La squadra ha preso 25 milioni di paracadute, ha un attacco straordinario a cosa dovrebbe puntare??

    • È vero. Avremmo le potenzialità per fare come Chievo, Udinese e Sassuolo ed invece stranamente, invece di investire per migliorarci e consolidarci nel panorama italiano, facciamo come lo scorso anno.
      Puntiamo a retrocedere per il paracadute, col risultato che ti tocca ricominciare daccapo.

    • Concordo. E poi non credo che i recenti proclami siano dovuti a mancanza di umiltà; penso invece siano dovuti al fatto che la società ha riscontrato una evidente mancanza di convinzione nei propri mezzi da parte della squadra. E quindi si cerca ora di far crescere la convinzione nei giocatori. E i primi risultati si sono già visti a Perugia. …comunque, anche se non condivido in gran parte l’articolo, mi permetto di sottolineare che è sempre un piacere leggere gli articoli di Fioravanti anche perché scritti in un italiano impeccabile… che speriamo sia di esempio anche per altri….

    • Ma quali 25 milioni …ne avremmo presi di più a restare in serie A, fatela finita con questa barzelletta che fa ridere anche i polli..

      • Dovevi rifare tutta la squadra per stare in A quest anno e non ti sarebbero bastati i soldi omprensivi dei contratti di 3 anni ognuno …hanno fatto bene i conti fidati….in questo sono eccezzionali

        • Se fosse come dite (ma non ci credo nemmeno per un secondo) il fine mi sembra ugualmente condivisibile o voi avreste preferito il fallimento della Società e ripartire dai dilettanti? Immagino la seconda visto che siete nane o a strisce 😀

      • Concordo al 100%…ancora non hanno capito che è stata una rimessa retrocedere anche e soprattutto a livello finanziario.e’ stato soiegato con tanto di tabellina.secondo me scrivono la chiacchiera da bar e poi si isolano non ascoltando gli addetti ai lavori e anche gli altri commenti. Che uggia…speriamo che il 2018 gli porti il dono dell’ascolto!

  6. Mi associo ai complimenti per l’italiano sfoggiato da Fioravanti in questo articolo, ma ne considero il contenuto, molto superficiale. Perchè? Perchè, in questo, si scivola troppo facilmente su quanto accaduto al nostro Empoli, dimenticandosi che cose così, da noi, non si sono mai verificate. In questo articolo, si stende un velo pietoso e si mette tutto nel dimenticatoio. Mi sarebbe piaciuto invece che, insieme al forbito italiano, si fosse fatta un’analisi, anche impietosa, dando un giudizio finale del perchè e del come. Del resto, il segno è rimasto, e credo che sarà indelebile.
    Si scivola,molto superficialmente, anche su questa novella, inconsueta e pressante ambizione alla serie A, senza ricordare l’obiettivo dichiarato ad inizio di campionato:” dobbiamo difendere la categoria”. Perchè questo repentino cambiamento di programma? Avrei voluto che Fioravanti, ipotizzasse almeno una motivazione, che non fosse unicamente dettata dal fatto che siamo terzi in classifica, ma da altri accadimenti intervenuti e non previsti, ma anche altro….
    Resta, comunque,il piacere di leggere un articolo ben scritto, da un personaggio di valore della redazione di PE, a cui mi rivolgo sempre volentieri ed a cui invio i miei più sinceri auguri.

  7. Auguri a tutti i VERI tifosi AZZURRI di empoli e fuori empoli vecchi e giovani e un sentito vaffa a tutti gli empolesi nanacci e strisciati che ci odiano e a quei gretti (che poi son sempre gli stessi) brutti e vecchi del comitato x il no allo stadio.

    • Ma non hai visto che son sempre i soliti 5 o 6 compagni di merende che fanno a gara a sparar m…a e a rispondersi tra loro per autocompiacersi, tutti gli altri che li leggono si fanno tante grasse risate

  8. Bravo la giornalista bel pezzo , buon ITALIANO ..ma nella sostanza manca DI CONTENUTI come a tutti i giornalisti di Empoli dove manca il coraggio dell oltre la norma non scritta del non disturbare la società visto che ci vivono dei pezzi che scrivono …mi sarebbere piaciuto che affondaste di più nelle domande al presidente invece di farvi raccontare ciò che vuole o nel capire tante dinamiche di questa stagione e spiegarcele a noi esterni ….dalla retrocessione , alla delusione del presidente con alcuni giocatori ( maccarone ?) alla causa della mancanza dai campi di gioco di Mechelidze da 8 mesi ( ginocchio e cosa ….o altre cose extra ….?) , le prospettive dello stadio , il giornalismo è questo sopratutto e non l essere discreti e non disturbare per essere ben voluti allo stadio . Buon Anno

  9. Ottimo articolo e belle riflessioni.ora tocca a noi tifosi stare vicino alla squadra e credere alla serie a.ma se non si sale di sopra i tifosi devono arrabbiarsi perché le aspettative sono alte!!!!

  10. Buon anno a tutti, avere un obiettivo è una cosa positiva non vuole dire perdere l’umiltà anzi!!! E basta con questa falsa modestia, sono 20 anni che stiamo tra A e B qualcosa di grande è stato fatto, lavoro obiettivo e stadio questi sono i tre pilastri del 2018. Magico azzurro.

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