C’era un altro tecnico in panchina, c’erano anche altri giocatori (non tutti) ed era sicuramente un altro momento. La gara di stasera però, nonostante l’assenza del pubblico che avrebbe potuto essere importante per quell’abbraccio a fine gare, dovrà servire anche per cancellare il punto più basso di questa strana stagione. Punto più basso toccato a Chiavari dopo la sconfitta per mano dell’Entella che dette il via ad una dura (sempre però nel perimetro delle sole parole) contestazione da parte dei tifosi azzurri presenti. Cosa questa, si sa, difficile da vedere dalle nostre parti.

L’Empoli arrivava a quella partita di per se da un momento davvero nero: la doppia sconfitta Benevento/Pescara che costò l’esonero di Bucchi, il pari scialbo col Venezia, lo 0-4 di Frosinone, l’uscita dalla Coppa Italia. Vero, era arrivato il successo contro l’Ascoli (squadra in quel momento in totale confusione) e proprio quel successo doveva essere l’apripista per rimettersi in moto. Invece il 2-0 subito dai diavoli, in una gara assolutamente mal giocata dai nostri, fece arrabbiare un po’ tutti con la squadra chiamata sotto il settore ospiti per un confronto acceso ma, lo ripetiamo, sempre pacifico.

Da li, in qualche modo, le cose sono andate migliorando, con la sola sconfitta di Castellamare ad essere stata una totale macchia nera a livello prestazionale. L’arrivo poi di Pasquale Marino, unito al mercato di gennaio (importanti alcune uscite, interessanti alcuni innesti), hanno dato poi una marcia in più facendo risollevare la squadra dal baratro del playout all’attuale ottavo posto. E’ sempre mancata quella continuità fondamentale, ma negare il miglioramento – nonostante la stagione resti ad oggi non di grande soddisfazione – sarebbe una bestemmia. Non è un cerchio da chiudere quello di stasera, l’Empoli deve far bene contro l’Entella e dovrà poi ripetersi nelle ultime tre per poter entrare nella migliore posizione per gli spareggi, ma certo è che vincere e convincere in questa gara sarebbe comunque la certificazione che certe scelte sono state giuste e che in qualche modo il vento è cambiato….e che non è ancora finita!

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

9 Commenti

  1. Claudio, te devi ave’ preso un colpo di nulla dopo la retrocessione di Palermo. In quel campionato lì, fino a quella partita, difendevi l’indifendibile……in particolare il tuo jingle preferito era “con Levan sempre in campo….”. Da lì sei passato all’altra sponda, e sei diventato molto più “bacchettone”. Ok, alle volte, una bella musata fa solo che bene.👌

  2. Claudio non ha tutti i torti sulla storia di levan. Ragazzi, se vogliamo davvero mirare al quarto posto non esiste non vincere queste 4 partite

  3. Bisogna essere realisti. Arrivare 4o5 mi sembra praticamente impossibile. Bisogna arrivare nei play off e poi giocarcela alla morte senza farsi troppe illusioni. Con Muzzi eravamo praticamente in C, quindi ringraziamo il cielo che ci siamo salvati tranquillamente senza patemi…..e poi chissa’…le vie del signore sono infinite….anno scorso sali’ il Verona contro ogni pronostico….

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