Abbiamo scambiato alcune considerazioni con il nostro collaboratore, ed ex speaker ufficiale azzurro, Nico Raffi

Ciao Nico, ben trovato. Quella dell’Empoli non è stata certo la partenza che speravamo. Mettendo dentro anche la partita di Coppa Italia, ad oggi non c’è di essere molto felici, nonostante la gara con il Verona (risultato a parte) aveva dato qualche input positivo… Detto che è presto per ogni sentenza, quale il tuo pensiero?

Ciao Alessio, in tutta onestà era lecito aspettarsi un avvio di campionato più positivo da parte degli azzurri. Anche in considerazione del fatto che la squadra può contare sulla medesima guida tecnica, su un progetto tattico già collaudato e non ha subito particolari stravolgimenti rispetto alla passata stagione. Sono arrivate tre sconfitte nelle prime tre gare ufficiali, al termine di prestazioni non esaltanti e contro avversari alla portata. Alla sconfitta casalinga con il Verona, tutto sommato immeritata, ha fatto seguito un passo indietro piuttosto vistoso con i brianzoli, sia sul piano del gioco che su quello delle prestazioni dei singoli. Naturalmente siamo appena all’inizio. Non c’è da fasciarsi la testa prima del tempo, ma indubbiamente occorre andare alla ricerca di maggior compattezza, freschezza atletica e incisività offensiva. Il calendario al momento non ci aiuta ma sono certo che, nelle prossime settimane, cresceremo in termini di brillantezza e, di conseguenza, anche in termini di risultati.

Purtroppo, senza voler gettare le croce addosso a nessuno, ci siamo anche subito scontrati con quel “dopo Vicario” che temevamo…

Sapevamo che sostituire quello che di fatto è un fuoriclasse non sarebbe stato facile. Vicario è un top assoluto e ha avuto un peso specifico enorme nelle fortune dell’Empoli nelle ultime due stagioni. È stato un privilegio averlo avuto a disposizione ma adesso dobbiamo necessariamente guardare avanti, senza rimpiangere il passato. Caprile, a detta di tutti, è un prospetto destinato a un futuro importante. Perisan quando è stato chiamato in causa non ha demeritato. Anche se l’infortunio di Caprile è stata una battuta d’arresto non preventivabile, non credo ci siano da sollevare particolari allarmismi sulla questione riguardante il portiere.

Speranza arriva dagli ultimi innesti del mercato. Soprattutto dal ritrovato, e non lo si sperava fino a pochi giorni fa, Cambiaghi. Ma grande fiducia è riposta anche nei vari Shpendi, Cancellieri e Kovalenko

La linea verde è sempre stata una politica ben precisa della società. A Empoli un giovane può crescere senza pressioni e mettersi in mostra per spiccare il volo. Shpendi mi ha già fatto un’ottima impressione e rappresenta quel genere di investimenti di cui la società si è sempre resa protagonista anche in passato. Cambiaghi conosce già l’ambiente e quest’anno può fare un ulteriore salto di qualità. Cancellieri è considerato uno dei migliori profili italiani e deve solo calarsi al meglio nel nostro ambiente e adattarsi al tipo di gioco proposto dagli azzurri. Aggiungo che mister Zanetti è quel tipo di allenatore ideale per valorizzare i giovani desiderosi di mettersi in luce.

Poi c’è Tommaso Baldanzi, che quando si accende come contro il Verona è davvero devastante. Purtroppo a Monza però non ha fatto bene

Baldanzi è un nostro valore aggiunto, il fiore all’occhiello della società. Sappiamo che questo deve essere l’anno della sua definitiva consacrazione, ma dobbiamo anche essere consapevoli che stiamo pur sempre parlando di un 20enne sul quale non si deve addossare tutto il carico delle aspettative. Lasciamolo crescere con calma, troviamogli la giusta collocazione tattica e poi avremo a disposizione un ragazzo dalle qualità nettamente sopra la media, soprattutto se rapportato al materiale di cui dispongono le squadre che, come noi. lottano per la salvezza.

Non è una novità, perchè anche quando le cose andavano bene lo scorso anno, la musica era più o meno la stessa. Ed alle prime difficoltà, ecco che ancora è un tutti (o quasi) contro Zanetti? Come ti spieghi questo accanimento?

È un atteggiamento che personalmente non condivido. Sono convinto che mister Zanetti lo scorso anno ha fatto il massimo con il materiale che aveva a disposizione. Ha condotto la squadra alla salvezza con quattro giornate di anticipo e valorizzato diversi elementi dell’organico. A Empoli abbiamo affinato, negli ultimi anni, un certo gusto per la qualità del gioco. Diciamo che siamo una piazza piuttosto esigente dal quel punto di vista, ma dobbiamo anche essere pragmatici e realisti: alle volte non sempre si riesce a offrire uno spettacolo eccelso sul piano del gioco, ma ciò che conto è proporre un progetto serio e credibile per centrare una storica terza salvezza di fila. E Zanetti è la figura più indicata per raggiungere questo prestigioso obbiettivo.

Per chiudere e ringraziarti. Domenica arriva a Juve, gara difficile ma non impossibile come visto qualche mesa fa…

Tutte le gare in serie A sono difficili ma, come la storia ci insegna, nessuna è proibitiva. È chiaro che sarà tutto un altro match rispetto a quello straordinario di poco più di 3 mesi fa, giocato in circostanze particolari. Da parte nostra, dobbiamo pensare di non avere niente da perdere contro i bianconeri, cercando di affrontare la gara con la stessa spensieratezza e la stessa volontà di stupire.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

4 Commenti

  1. Sembra l’anno di Martuscello…..
    Tutto porta lì davanti il solito problema una punta di 36/37 anni che non vuole concorrenza, puntare sulla difesa , su un ragazzino che non ha la forza a ora di sobbarcarsi tutti i problemi, quindi se si retrocede come sempre c’è il paracadute…
    Almeno quella volta si rischio di salvarci…
    Quale santo ci salverà…???
    E pure i problemi si sapevano ,se la nostra punta era il portiere,ora in qualche maniera dovevi migliorare….

  2. Dov’è finito l’entusiasmo dopo l’acquisto di Cambiaghi. Da mister a giornalisti e tifosi, tutti euforici, anche se non proprio letteralmente, ma tanto per rendere in contrapposizione con la galoppante depressione dopo la sconfitta di Monza. Addirittura si scredita il ritorno di Mattia Destro. Voglio proprio sentire la conferenza stampa del rientro in Azzurro di Destro. Troppo scetticismo come era brutto troppa Euforia prima, con in bocca tutti il matrimonio di fare la storia.
    Se lo spogliatoio è d’istinto ovviamente non si va da nessuna parte. Facciamo tutti un passo indietro e con umiltà remiamo dalla stessa parte… poi andrà come è si vedrà… io ci credo!

  3. L’anno scroso ci siamo salvati non esibendo mai un gioco a cui ci eravamo abituati negli anni passati, ma il dictat della societa’ era quello, meno gioco spumeggiante per badare al sodo. Quest’anno secondo me chi se ne’ e’ andato non e’ stato rimpiazzato a dovere (Caprile per Vicario, Pezzella/Cacace per Parisi); e’ vero che i giovani possono esplodere cosi come e’ anche vero che i vecchi hanno un anno in piu, motivo per cui mi sarei aspettato qualche innesto di maggior spessore soprattutto a Centrocampo e come prima punta. Spero poi che il gruppo sia unito e non, come dicono le malelingue, con una netta spaccattura dovuta alla presunta lite Caputo-Bandinelli altrimenti viene meno una delle migliori caratteristiche dell’Empoli degli ultimi anni, essere uniti.

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