Sta per nascere il perfetto campionato spezzatino, in cui ogni partita occuperebbe singolarmente uno spazio orario. La Serie A resterebbe distribuita su tre giorni, sabato, domenica e lunedì, ma con fasce dedicate all’evento specifico. Va però fatta una premessa: si tratta di una proposta che deve essere sottoposta all’attenzione dell’assemblea di Lega, già convocata per lunedì, e ovviamente votata dalle società con la maggioranza dei due terzi, cioè con almeno 14 club favorevoli. Una proposta dettata anche dal fatto che si vorrebbe cercare di convogliare il “minor” traffico possibile sui server.

Funzionerebbe così: quattro partite al sabato, una alle 14.30, la seconda con fischio d’inizio alle 16.30, la terza alle 18.30 e la serale che resterebbe alle 20.45. Cinque gare alla domenica, così suddivise: 12.30, 14.30, 16.30, 18.30, e gran finale alle 20.45. Posticipo del lunedì sempre fissato per le 20.45. Dieci diversi slot per dieci partite a giornata, due in più di quelli previsti finora quando la domenica alle 15 si concentravano tre partite e davanti alla tv qualcuno “era costretto a scegliere”.

Articolo precedenteEmpoli Ladies, il Ds Aurelio traccia un bilancio della stagione
Articolo successivoToto-Dionisi: Le cifre della Samp

15 Commenti

  1. Mai pagato una paytv. L Empoli lo vedo al castellani da 45 anni. Quelle fuori le sento alla radio o ci vado. Per me chiudono. Tanto i brodi che si abbonano per vedere juve inter ecc li trovano

    • Almeno un briciolo di solidarietà per chi abita a più di 500 km di distanza
      Con problemi di spostamento o economici
      Mi sembra il minimo sindacale
      Se non urto troppo la sensibilità di alcuni tifosi residenti in città o nei pressi

    • E con questo c’è chi pensa agli stadi con molti posti. Vedrete quante persone meno ci saranno quando torneremo (spero a settembre). Ad Empoli uno stadio da 20 mila posti mi appare una follia. Già 15mila sarebbe riempito al massimo un paio di volte in serie A. Ormai la TV ha rovinato il calcio, la pandemia ha dato il colpo di grazia. Io l’Empoli lo avevo visto sempre allo stadio e fuori alla radio, ma lo scorsa anno mi sono dovuto adattare. Io tornerò allo stadio e farò l’abbonamento. Ma io sono un pensionato, ma chi lavora sarà disposto a spendere sapendo di saltare diverse partite? Stadi con sempre meno pubblico e le società dovrebbero abbassare i prezzi. L’ingordigia per i soldi delle TV ha portato a questo troiaio.
      .

  2. Tante chiacchiere e tanti ricordi, pero’ quando sentite le partite alla radio lasciate i cellulari a casa anzi buttateli che fanno parte del progresso come tante altre cose, mi raccomando eh…

    • Sono rimasto un po’ indietro anche io volevo dire lo smartphone, il cellulare e’ roba quasi da “calcio minuto per minuto”

  3. Rendiamoci conto che la Serie A ha dato l’esclusiva a una azienda che chiede di mettere le partite “una alla volta, che senno’ i nostri server si sovraccaricano”
    Ma sono del mestiere questi?

  4. le televisioni non solo rovinano il calcio, ma decidono anche risultati, classifiche, scudetto, zona champions, zona europa league e retrocessioni….e pure chi sarà promosso dalla B alla serie A

  5. La colpa non è delle tv
    Ma dei presidenti che vogliono vendere il “prodotto” a cifre altissime
    Se si accontentassero di un decimo di quello pattuito
    Potremmo riavere persino la contemporaneità dei 10 match
    Però poi cari tifosi, vi pippate i nipoti di blisset e rebonato

  6. va bene la colpa non è solo delle televisioni, perché anche i presidenti e la lega calcio, ormai mettono in scena questo teatro, che è il calcio e dove niente è più naturale e veritiero, come ho già scritto, tutto concordato e basta davvero poco, controllare il risultato di 80/100 partite nei momenti giusti del campionato e decidi tutto

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here