Lo avevamo anticipato ed ora è ufficiale: Simone Bombardieri lascia l’Empoli FC dopo 18 anni. Un altro pezzo di storia (il termine non sembri esagerato) che se ne va, una persona la cui professionalità e preparazione specifica è di altissimo livello. Abbiamo parlato stamattina con Bombardieri al quale abbiamo manifestato il nostro sincero rammarico per il suo allontanamento da Empoli.

Perché questo addio?

Diciamo che dopo tanti anni nell’Empoli, ed anche di fronte alla proposta che ho ricevuto dalla Svizzera, ho pensato che fosse giunto il momento di andarmene. Ho sentito la necessità di fare nuove esperienze per una mia crescita professionale, tanto nel ruolo tecnico di allenatore, quanto nel ruolo di responsabile che l’Empoli stesso mi aveva assegnato. Ci tengo a sottolineare che l’Empoli non mi ha mandato via ma promosso da coordinatore a responsabile tecnico.

Da agosto andrai a fare il Direttore Tecnico del Settore Giovanile del Chiasso ma…dici Chiasso e pensi a Lugano, e con gli svizzeri partirà una collaborazione importante.

Sì, tutto molto importante per la mia crescita professionale. Andrò a fare un lavoro che mi piace e potrò farlo finalmente a tempo pieno e con stimoli significativi. Il ruolo che avrò di Direttore Tecnico e la collaborazione con il Lugano mi darà la possibilità di mettere a disposizione  la mia esperienza per un Settore Giovanile in crescita e con obiettivi importanti. Tra l’altro avrò  la possibilità di crescere professionalmente perché potrò andare a fare formazione con i migliori clubs europei e mi potrò avvalere della presenza di uno staff di allentori/istruttori italiani, spagnoli e belgi con i quali dare corpo e sostanza al progetto. La Società investe in formazione in modo concreto: paga direttamente la formazione dei propri istruttori e del proprio personale. Fin da subito ho capito che la cultura calcistica in un paese “piccolo” come la Svizzera è di grande livello.

Dura lasciare Empoli…..

Molto. Anche perché in questi 18 anni di Empoli (Simone arriva nel 2000 ed è cresciuto nel vivaio anche come calciatore, n.d.r.) di soddisfazioni ne ho avute davvero tante. Due Final eight di Campionato con i “Giovanissimi Nazionali”, la vittoria di prestigiosi Tornei di Margine Coperta (ultimo successo nel 2004), il memorial “Varani” e Heider della passata stagione a Roma (dove i ragazzi di Bombardieri si impongono su Juve ,Barcellona, Valencia, Roma, Lazio, Inter) e tanti altri campionati disputati sempre portando l’Empoli ai vertici della classifica. Importanti come risultati sportivi ma mi sento di dire inutili perché l’orgoglio di un istruttore di settore giovanile è quello di aver contribuito alla crescita di tanti giovani arrivati a 8 anni e che adesso si giocano la serie A e la Champions League. Questo sicuramente il risultato più grande.

Un bel cambiamento …da Empoli ai confini con la Svizzera…

Eh sì. Sono cambiamenti che non mi aspettavo. Alla fine è stata una scelta dolorosa e difficile. Cambiare radicalmente è una scelta tosta, non l’avevo in preventivo ma è un’opportunità che mi si è presentata ed ho sentito di prenderla al volo. Vengo via dall’Empoli anche cosciente che posso aver fatto degli errori, ma anche consapevole che la Società mi aveva affidato un ruolo importante.

Da quando il direttore Marco Bertelli mi ha assegnato il ruolo di coordinatore tecnico sono stati fatti numerosi incontri tra gli istruttori professionisti e quelli della Scuola calcio con momenti didattici nostri interni da me voluti e coordinati e avvalendoci anche di figure esterne provenienti da Bergamo o Coverciano per migliorare le nostre capacità. Tutto ciò ha contribuito non solo ad una crescita degli istruttori ma anche a dei risultati concreti nei numeri di bambini che dalla Scuola Calcio entrano nelle squadre del Settore Giovanile vero e proprio e di un modello di calcio che ha dato alle nostre squadre dei piccoli un’identità e una filosofia e di questo ne vado davvero fiero.

Negli ultimi anni ho portato avanti il progetto scuola calcio insieme ad Aleandro Lunardi e Massimo Arrighi inserendo il progetto “palestra” che ha contribuito ad una crescita qualitativa della Scuola calcio permettendo ai bimbi un terzo allenamento settimanale e la possibilità di avere monitorata la crescita da un professionista come Paolo Bartolozzi.

Abbiamo elaborato con Tommaso Dalle Donne e tutti gli istruttori un programma tecnico per le società affiliate (gestito da Simone Giunti) che son aumentate in modo esponenziale e che ci hanno dimostrato riconoscenza e gratitudine nello stage di fine anno.

Sempre più difficile però far crescere talenti in casa, con un mercato così aggressivo che va a caccia di ragazzini,…

“Difficile ma non impossibile. A Empoli si sono create le condizioni perché ciò sia possibile ma occorrono investimenti, finanziari ed umani: occorre ricercare professionalità, sviluppare una formazione permanente. Si sono selezionati istruttori e grazie alla loro disponibilità nel mettere tempo e passione si è costituito un team di lavoro di alta qualità. Abbiamo sviluppato un coordinamento dell’area motoria coi prof creando uno staff di istruttori laureati scienze motorie e uno staff coordinato di portieri. Son sicuro di aver dato tutto me stesso negli anni per lo sviluppo di tutto questo mettendo al servizio di tutti la mia lunga esperienza e che si sia creata una cultura importante ad Empoli nel calcio dei Bambini e dei ragazzi.

Allora non ci resta che augurarti “in bocca al lupo”…

“Grazie ma prima permettimi di ringraziare la Società dell’Empoli FC, il Presidente Corsi in primis, che  mi ha dato la possibilità di misurarmi con realtà importanti e di crescere sotto il profilo professionale ed umano permettendomi esperienze importantissime. Un ringraziamento particolare ad Andrea Innocenti che è stato quello che mi ha voluto e portato ad Empoli nel 2000, ma anche a tutti i direttori che mi hanno sostenuto e valorizzato.

Oltre a loro voglio dire grazie a tutti quelli (e sono stati tanti) che hanno lavorato con me e che mi hanno aiutato  e supportato in questi anni”. Ai dirigenti, agli osservatori e agli staff tutti che mi hanno sempre dato importanza, stima e fiducia. Un riconoscimento speciale e non me ne vogliano gli altri a Ettore Donati che mi ha fatto crescere molto e mi ha permesso esperienze indimenticabili con la Primavera

Un grazie anche a te Fabrizio e alla stampa tutta con cui ho sempre avuto un rapporto bellissimo e sincero e con cui ho condiviso sempre l’amore e la passione per la nostra città e per la nostra squadra.

Forza Empoli

 

Grazie!

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5 Commenti

  1. Complimenti a Mister Bombardieri, una professionalità e serietà che a Empoli sicuramente mancheranno moltissimo. In bocca al lupo per tutto

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