Il grande bomber Antonio Di Natale, attraverso le colonne locali de “Il Tirreno”, ha detto la sua sulla scelta di Pasquale Marino come tecnico azzurro. Di Natale ha collaborato con Marino nell’esperienza di Spezia del tecnico siciliano

l’Empoli ha fatto la scelta giusta?

«La migliore. Non ho dubbi. Con le qualità e l’esperienza che ha, il miste darà un grosso contributo».

In effetti ce n’era bisogno…

«Non so quali siano stati i problemi dell’Empoli. Difficile dirlo dall’esterno. Nell’ultimo periodo, però, si vedeva che la squadra era preoccupata, intimorita. E Marino è l’uomo giusto per una situazione di questo tipo».

In effetti sembra aver portato grande serenità.

«Non vi fate ingannare, perché se c’è bisogno lui ribalta lo spogliatoio. Ve lo garantistico. Però è vero, lavora sempre con serenità. Cerca di infonderla nei suoi giocatori per farli esprimere al meglio. E ci riesce molto bene».

Decisamente bene: due vittorie in due partite.

«Non mi sorprende. Ma sono convinto che l’Empoli, proprio grazie a Marino, abbia ancora ampi margini di miglioramento. Si tratta di una squadra con valori importanti e lui con il tempo e con il lavoro saprà tirarli fuori tutti. Tra l’altro si tratta di un allenatore che viene spesso sottovalutato, ma le sue squadre giocano un calcio piacevole, divertente. Ai risultati si arriva attraverso il gioco».

E Di Natale, che oggi guida con, ottimi risultati, l’Under 17 dello Spezia, che allenatore è?

«Sì la squadra sta andando bene. Abbiamo un buon gruppo e alcuni giovani molti interessanti».

Anche il tecnico, si dice, non è affatto male…

« Io provo a mettere a frutto quello che ho imparato. Anche da Marino. Non a caso anche per la mia squadra ho scelto il 4-3-3 e al mister ho cercato di rubare qualcosa come il lavoro delle catene degli esterni».

Quindi è tornato a tifare Empoli?

«Ho sempre tifato Empoli. Qui sono cresciuto, come uomo e come calciatore, qui vivo. Il presidente Corsi per me è praticamente un secondo padre».

Domenica, però, a Monteboro (alle 15) ci sarà Empoli-Spezia Under 17: un derby di famiglia…

«Già, giocherò contro la squadra di mio figlio Filipp(attaccante della formazione allenata da Cesare Beggindr). E sarà davvero un’emozione, come già successo all’andata (2-2 in casa dei liguri, ndr)».

Allora almeno stavolta non tiferà azzurro…

«Io no, ma in casa mia sono tutti dalla parte di Filippo. Anzi (e ride, ndr) mi sa che questa settimana è meglio se mi trovo un posto altrove per dormire…».

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5 Commenti

  1. Uno dei giocatori più sottovalutati del calcio italiano. Secondo me avrebbe dovuto giocare in una big. Gli ho visto fare a Udine i goal piu belli e impossibili… Grande Toto!

    • Li aveva anche Mu.zzi ma ‘un s’è mai vinto con lui: eppure in classifica Ju.ve Sta.bia peggio di Citta.della e Chie.vo peggio di Cro.tone…

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