Dal vivaio fino in prima squadra, prima di approdare in club di prestigio e/o fascino. La storia dell’Empoli è costellata da calciatori che hanno utilizzato la maglia azzurra come trampolino di lancio della loro carriera. Calciatori che hanno fatto la trafila nelle giovanili e hanno spiccato poi il volo verso piazze più blasonate. In particolare oggi ci concentreremo sui difensori che negli ultimi trent’anni hanno compiuto questo preciso percorso.

ANDREA RAGGI (2004-08)

Difensore centrale possente classe ’84, al suo approdo in prima squadra viene spostato ben presto sulla fascia destra. Dopo la trafila nelle giovanili azzurre, viene ceduto in prestito alla Carrarese nella stagione 2003/03 e nella città del marmo trova una certa continuità di impiego. Tornato a Empoli contribuisce al ritorno degli azzurri in Serie A (2004/05). Nella massima serie diventa una pedina fondamentale dello scacchiere di Cagni e partecipa agli anni d’oro dell’Empoli, culminati con la storica Coppa UEFA. Al termine della stagione 2007/08 si accasa al Palermo, che per lui sborsa la bellezza di 7 milioni di euro. L’avvicendamento tra Colantuono e Ballardini lo pone ai margini della squadra siciliana, che decide così di darlo in prestito: in tre anni veste le casacche di Sampdoria, Bologna e Bari. Dopo un’altra annata a Bologna, se ne va all’estero, e più precisamente al Monaco. Nel Principato rimane sette stagioni portando al braccio la fascia da capitano e togliendosi qualche soddisfazione come la conquista della Ligue 1 (2016/17). Attualmente è svincolato.

GABRIELE ANGELLA (2008-10)

Montelupino DOC, si affaccia in prima squadra nel 2008 dopo una lunga militanza nelle giovanili azzurre. A soli 20 anni diventa un punto fermo della difesa dell’Empoli: la stagione che lo vede protagonista è la 2008/09, durante la quale scende in campo 33 volte. Dopo l’esperienza a Empoli viene acquistato dall’Udinese, sulla scia di quanto avvenuto con Coda. In Friuli però Angella non trova molto spazio ed è costretto ad andare in prestito al Siena e alla Reggina. Torna in Friuli, ma dopo una stagione non troppo ricca di soddisfazioni, passa all’altro club della famiglia Pozzo, il Watford. L’impatto in Inghilterra è semplicemente devastante: nella prima stagione in Championship realizza addirittura 8 gol, nella seconda ottiene la promozione in Premier. La tappa successiva è ancora nel Regno Unito, visto che si accasa – anche se solo in prestito – al QPR. Nel suo destino c’è il terzo ritorno a Udine, alla corte di Luigi Delneri. Nel 2018 torna nuovamente all’estero, scegliendo i belgi del Charleroi, prima di vestire la maglia del Perugia, sua squadra attuale.

DANIELE MORI (2009-12 e 2012-13)

Ritenuto un grande prospetto del calcio italiano (viene convocato praticamente in tutte le Nazionali giovanili, dall’Under 16 all’Under 21) Mori comincia proprio a Empoli la sua carriera calcistica. L’esordio in prima squadra avviene durante la stagione 2009/10, durante la quale colleziona 3 presenze. Seguono altri due campionati duranti i quali, infortuni a parte, Daniele viene impiegato con continuità. Anche lui subisce il fascino dell’Udinese e approda in Friuli. Si tratta però di un’esperienza poco fortunata, visto che seguono annate in prestito (Novara, Ascoli Lucchese, Santarcangelo). Le ultime tre formazioni della sua carriera sono Sambenedettese, Triestina e Gavorrano. A soli 29 anni decide di ritirarsi dal calcio giocato per provare la carriera di dirigente sportivo.

LORENZO TONELLI (2010-16)

Arrivato a Empoli nel 2000 ad appena 10 anni, Tonelli esordisce in maglia azzurra proprio subentrando a Mori, il 5 settembre 2010 nella partita contro il Varese. Da quel momento inizia per lui un percorso in crescendo, che lo vedrà diventare uno dei perni della formazione che Sarri porta in Serie A. Dopo due stagioni nel massimo campionato, passa al Napoli insieme al suo tecnico. Ma non trova molto spazio, a causa della forte concorrenza per una maglia da titolare. Così nel 2018/19 viene dato in prestito alla Sampdoria, che lo tiene però un solo anno senza far valere l’obbligo di riscatto (che avrebbe dovuto scattare dopo un certo numero di presenze). Torna in blucerchiato nel gennaio scorso sempre a titolo temporaneo.

ELSEID HYSAJ (2012-15)

Uno dei giocatori simbolo dell’epopea sarriana a Empoli. Ben presto Hysaj diventa il terzino ideale per quel modo di giocare, tanto da seguire il suo allenatore al Napoli. Ma l’avventura di Elseid a Empoli comincia nel 2008: fa tutta la trafila delle giovanili prima di trovare successo in prima squadra. Adesso è sempre al Napoli – sono cinque stagioni – ma l’addio del suo mentore e l’arrivo di Ancelotti gli hanno tolto la titolarità, facendo pensare che possa essere ceduto nella prossima finestra di mercato.

DANIELE RUGANI (2013-15)

La storia di Daniele Rugani si intreccia, come ben sapete, tra Empoli e Juventus. Il difensore lucchese arriva in azzurro giovanissimo e mostra il suo talento fin dai primi momenti. Nel 2013, però, viene ceduto – insieme a Kabashi – alla Juventus, nella quale continua il percorso di crescita nella formazione Primavera. Torna a Empoli per debuttare in Serie B: Sarri ne intravede le potenzialità e lo schiera sempre titolare al fianco proprio di Lorenzo Tonelli. Le due stagioni rasentano la perfezione: segna cinque gol e mostra una sicurezza da veterano nonostante la giovane età. Ciò gli vale la chiamata della Juventus, con cui gioca ancora oggi da ben cinque stagioni.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

3 Commenti

  1. Rugani, secondo me e’ fortissimo, ma dovrebbe andare via dalla Juve. L’anno scorso speravo per luiche andasse a Roma perche’ sicuramente sarebbe stato titolare fisso e avrebbe riconquistato anche la nazionale. Purtroppo l’aver fatto le giovanili della Juve lo rende appettibile per la juve per quanto riguarda il rispetto della regola dei giocatori provenienti dai vivai e questo finisce per essere la sua prigione d’orata. e poi che gnocca che c’ha…..

  2. La migliore carriera Birindelli.
    Il migliore (visto da noi) probabilmente Rugani.
    Il più grintoso Tonelli.
    “Tanti ottimi giocatori di cui essere fieri”

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