I PRIMI PROBLEMI DI LOGISICA E L’INAUGURAZIONE

L’attività della squadra porta con sé necessità di tipo logistico: occorre delimitare il terreno da gioco, occorre una tribuna per accogliere gli spettatori. Gli spogliatoi non esistono, in quei primi anni del “calcio dei pionieri” non ci sono; i giocatori arrivano al campo o già con la tenuta da gioco o si cambiano nei locali più o meno vicini al campo e, finita la partita, si lavano – quando lo fanno – alla meglio, si rivestono in abiti civili e tornano a casa.

Ecco che cominciano i primi scambi di missive con il Comune, al quale si evidenziano le necessità che la neo Società ha, ma non sempre le risposte sono quelle auspicate.

Il primo problema che l’Empoli pone al Comune (in quegli anni governato ad intervalli dalla figura del Commissario Regio. Commissario Prefettizio, Sindaci) è quello della recinzione del terreno di gioco.

E’ così che ’Empoli FBC scrive al Commissario il 28 maggio 1921 chiedendo l’autorizzazione a…“recingere il Piazzale denominato Abetone…allo scopo di poter dare maggiore sviluppo a questo importante e benemerito ramo dello sport”. Il Commissario però, con lettera del 2 giugno, non autorizza tale intervento motivando il diniego “…stante che il piazzale Abetone serve anche ad altri usi pubblici che richiedono il libero uso d’una parte di superficie del piazzale stesso. In secondo luogo la concessione non potrebbe essere accordardata se non sotto l’esplicita condizione che qualora al Municipio occorresse per qualsiasi motivo l’area concessa, cotesta Società dovrebbe immediatamente sgomberarla demolendo la chiusura e qualunque altra opera vi avesse costruito per uso…” Il Commissario si preoccupa anche del fatto che, qualora fosse data questa autorizzazione “…non può essere nell’interesse di cotesta Società affrontare il rischio della grave spesa della costruzione di un’ampio e costoso recinto in legname, che da un momento all’altro potrebbe darsi che dovrebbe demolire”. (5)

Il campo ha bisogno di una tribuna per ospitare il pubblico ed ecco che l’11 giugno 1921 l’Empoli chiede al Commissario Prefettizio del Comune di Empoli di poter costruire una tribuna in legno “lunga circa 50 metri sulla Piazza denominata Abetone e propriamente lungo il tratto dell’Arno(6). Questa volta il Commissario risponde esprimendo parere favorevole anche se la concessione “…è subordinata alla condizione che detta tribuna venga rimossa ogni qualvolta e in qualunque tempo questo Municipio fosse per richiederlo(7)

Sistemata la tribuna si può procedere all’ inaugurazione del campoche arriva il 26 giugno 1921. Ci sarà una seconda inaugurazione (non sappiamo per quale motivo) l’ 8 gennaio 1922.

Della inaugurazione ce ne dà notizia “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa” nel n.17 del 17 luglio 1921, dove riporta un articolo del “La Vedetta Senese” del 27 giugno che descrive con dovizia di particolari l’evento, avvenuto “la domenica precedente” e quindi il 26 giugno 1921.

Riportiamo integralmente l’articolo apparso sul giornale senese quale riporta “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa” nel numero citato: un pezzo di giornalismo dell’epoca che ci racconta anche, indirettamente, il contesto socio culturale e politico del periodo.

Dalla cronaca dell’inaugurazione emerge che forse le tribune fossero più di una, perché se ne parla al plurale, ma di questo non abbiamo certezza.

Nel corso della cerimonia il Prof. Zuccagni  parla di “quel lontano giorno di febbraio in cui una masnada di selvaggi si abbattè su degli inermi” . Il rifermento è a quelli passati alla storia come “I fatti di Empoli” anche se accaddero non a febbraio ma il 1° marzo 1921.

Ecco la cronaca:

Empoli ha vissuto domenica scorsa una delle più belle pagine di vita sportiva. E’ stata una delle feste di gioventù e di forza che lasciano sempre nell’ animo di tutti il più caro e dolce ricordo.

A questa festa grandiosa non ha voluto mantenersi assente l’Associazione Ginnastica Senese che inviò colà la sua squadra di foot-ball La manifestazione sportiva doveva culminare con l’inaugurazione di un campo sportivo dell’Empoli Foot-Ball Club, uno dei più grandi e comodi della nostra Regione, e l’inaugurazione stessa sarebbe stata fatta con un incontro amichevole fra la squadra senese e quella di Empoli.

Tutte le società sportive di Empoli sono intervenute alla cerimonia e con a capo la musica cittadina sono sfilate in ordinatissimo corteo per le vie della simpatica cittadina, tra due fitte ali di pubblico plaudente.

Altre squadre calcistiche dei paesi limitrofi, ammiratissime nei loro costumi sportivi, non hanno voluto mancare a quest’imponente menifestazione di bellezza.

Lungo tutto il percorso del corteo è stata un’incessante pioggia di fiori che cadevano sui baldi campioni dello sport, i quali emettevano continuamente gli evviva ed i loro fatidici gridi: hip, hip, hip, hurrà!  Il lungo corteo, nel quale spiccavano labari e bandiere di varie associazioni, sempre al suono della musica, si diresse all’Abetone, dove una folla imponente aveva già occupate le spaziose tribune e gli altri luoghi riservati al pubblico.

Prima dell’ inizio della partita il professore Aroldo Martini Zuccagni ha pronunziato un bellissimo discorso che è stato spesse volte interrotto da scroscianti applausi. Egli ha detto essere lieto inaugurare così, alla presenza di Empoli tutta, questo magnifico campo che deve essere il luogo più bello delle contese cavalleresche e gentili della gioventù nostra. Ricordò ancora quanta diversità c’è da oggi a quel lontano giorno di febbraio in cui una masnada di selvaggi si abbattè su degli inermi che si recavano a compiere un loro dovere. Oggi che questo campo sta per essere inaugurato così solennemente, egli rivede la vera anima di Empoli quale esso conosce, di quella Empoli che tanto soffrì per quella sinistra lùce in cui l’avvolsero i più abbietti uomini che natura abbia mai sognato; è l’anima grande di Empoli gentile che festeggia con tutto il suo più santo entusiasmo questi baldi giovani che sono l’emblema della forza e della serenità.

Con voce commossa, dopo avere esaltato la bellezza dello sport, esorta i baldi giovani a temprarsi in quelle contese sportive nelle quali l’anima si fa più grande ed il corpo più forte. Conclude, sempre ascoltatissimo, ringraziando tutti gli intervenuti ed in special modo l’Associazione Ginnastica Senese, che per prima inizierà il ciclo delle cortesi contese sportive. La chiusa dello smagliante discorso del prof. Martini Zuccagni è stata coronata da un uragano di applausi, dal suono della musica e dei fatidici hip, hip, hip, hurrà! degli atleti. Quindi la gentile marchesina Bartolini Salimbeni pronunzia pure con voce emozionata alcune parole d’occasione; dopo di che rompe la tradizionale bottiglia di champagne tra il più grande entusiasmo.

Mentre si svolgeva la cerimonia numerose graziose signorine hanno distribuito molti fiori fra il pubblico delle tribune, e la musica suonava l’inno dell’ Empoli FootBall Club, appositamente scritto dal maestro Lionello Cecchi, su parole del’ signor Ugo Cinotti.

Dopo uno scambio di mazzi di fiori fra i capitani delle squadre calcistiche dell’ Associazione Ginnastica Senese sezione Foot Ball Siena e dell’ Empoli Foot-Ball Club, si è iniziata la partita. Questa si è svolta fra la massima attenzione ed il più vivo interessamento del pubblico e si è chiusa con un match nullo avendo segnato 2 goals nel primo tempo la squadra empolese e 2 nel secondo tempo i senesi.

I nostri rappresnetanti sono stati festeggiatissimi da tutta la popolazione.

L’ Associazione Ginnastica Senese, a mezzo nostro, ringrazia vivamente l’Empoli Foot-Ball Club e la cittadinanza tutta delle gentilissime attenzioni cui sono stati fatti segno i suoi rappresentanti che conservano gradito ticordo di questa indimenticabile festa.

Da notare che nell’occasione dell’inaugurazione fu eseguito anche l’ inno del’Empoli FBC: la musica era di Lionello Cecchi e le parole di Ugo Cinotti. E’ stata ritrovata recentemente la partitura originale e speriamo di avere presto occasione di poterne ascoltare l’esecuzione.

I CAMPIONATI ED I “COMPLICATI” RAPPORTI CON IL COMUNE

Il Campo dell’Abetone, lo abbiamo detto, fu ricavato in uno spazio che fino ad allora aveva altri usi e quindi l’ubicazione di un campo di calcio in quell’area creò una serie di problemi di tipo logistico che si evidenzieranno negli anni e che porteranno anche, spesso, a qualche frizione con l’Amministrazione Comunale.

La presenza di un sempre numeroso pubblico alle partite spinge l’Empoli, l’11 novembre 1921, a scrivere al Comune chiedendo la possibilità di chiusura del campo “..in relazione al bisogno che ha la nostra città di resturare quel principio di ospitalità, di educazione e di civiltà che la resero un giorno meta rinomata dei forestieri..(8) Questa volta il Comune si esprime favorevolmente pur chiedendo però all’ Empoli l’impegno a rendere agibile l’Abetone per altre manifestazioni qualora ce ne fosse necessità (9). Probabilmente furono fatti altri interventi al Campo perché l’Empoli dà luogo ad una sottoscrizione pubblica di azioni “per l’erigendo campo sportivo”  (10)

Avvenne dunque una azione di restyling (come diremmo oggi) del Campo, che deve essere stata di un certo rilievo se l’Empoli sente la necessità di procedere ad una nuova inaugurazione dell’Abetone il giorno 8 gennaio 1922.

Di questa nuova inaugurazione non abbiamo purtopppo notizie, come invece è stato della precedente del giugno 1921. Sappiamo solo che “ La Società Sportiva Empoli Foot-Ball Club, non badando a spese e sacrifici, ha fatto sì che il nuovo campo stia a paragone con la più bella pelouse d’Italia. Il progranma dei festeggiamenti è stato già da noi reso noto. Dopo l’inaugurazione avrà lugo una partita con la Società Fortitudo di Pisa(11)

Siamo nel gennaio 1922 e l’Empoli si accinge, di lì a poco, a disputare il suo primo Campionato. La squadra empolese si era già iscritta nel 1921 alla FIGC (12), nata prima come Federazione Italiana del Football a Torino nel 1898 e divenuta poi FIGC nel 1909.

La squadra viene inserita tra le partecipanti al Campionato di “Promozione” ma rinuncia e viene così ineserita nel Campionato “3a Categoria Regionale Toscana”. Siamo nella Stagione 1921/22. L’Empoli debutta il 12 marzo 1922 a Firenze con la Virtus (vittoria empolese per 1-4) e disputa la sua prima gara di Campionato all’Abetone una settimana dopo, il 19 marzo, con un’altra vittoria dei rossi empolesi sull’ Etruria Firenze per 2-0.

Intanto nel marzo del 1922 l’Empoli stabilisce la sua sede in Via Leonardo da Vinci.

Le due stagioni successive (da quella del 1922/23 a quella 1925/26) vedranno l’Empoli disputare all’Abetone tutte le gare interne: si trattò di Campionati di “3° Divisione Toscana”.

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NOTE 2° PARTE

  • ASCE, Postunitario, Carteggio 1925
  • Idem
  • Idem
  • Idem
  • Idem
  • PCDVV – n. 1 del 8.01.1922
  • Idem
  • C. Fontanelli 75° Azzurro, Mariposa, Empoli, 1996, pag. 66

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FINE 2a PARTE

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4 Commenti

  1. Vorrei mettere una nota per capire la struttura della piramide dei campionati Nazionali nell’Anteguerra-
    fino al 1921-22 1^Categoria/Promozione/3^Categoria/camp.minori
    dal 1922-23 al 1925-26 1^Divisione/2^Divisione/3^Divisione/camp.minori
    dal 1926-27 al 1928-29 Divisione Nazionale/1^Divisione/2^Divisione/3^Divisione/camp.minori
    dal 1929-30 al 1934-35 Serie A/Serie B/ 1^Divisione/2^Divisione/camp.minori
    dal 1935-36 al 1942-43 Serie A/Serie B/Serie C/1^Divisione/camp.minori

  2. Intervengo più di due anni dopo perché mi preme parecchio la faccenda dell’inno. Se ne hanno novità, o era un pesce d’aprile?

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