Proseguiamo il nostro viaggio nel tempo, attraverso i personaggi che hanno caratterizzato la storia azzurra in questi cento anni di storia. Molti tifosi azzurri sorrideranno e ricorderanno un piacere chi li ha fatto gioire più volte quando riusciva a gonfiare la rete avversaria. Stiamo parlando di Luca Saudati, che a Empoli ha scritto pagine importanti della propria carriera: 7 stagioni con la maglia azzurra totalizzando 116 presenze siglando 46 reti.

Ciao Luca come stai? Di cosa ti stai occupando adesso?

Dopo aver guidato una scuola calcio al Santa Flora, ho aperto un attività a Firenze, nella città dove abito. Sto facendo il mental coach, in questi giorni mi trovo a casa vista la situazione dovuta al coronavirus“.

Facciamo un tuffo nel passato, cosa ti ha lasciato Empoli a livello umano?

Mi ha dato davvero tantissimo, ad Empoli ci abitano le mie figlie. Nella prima stagione eravamo in serie B, riuscii a siglare 18 presenze, poi dopo altre esperienze sono tornato perchè c’era un clima particolare, qualcosa che non avevo avvertito da altre parti”.

A cosa ti riferisci?

Era un clima simile ad una famiglia, qualcosa che ormai non esiste più nel mondo del calcio. Il rapporto con dirigenti, allenatore e fra noi giocatori era stupendo. Non solo, coinvolgeva anche i magazzinieri e gli autisti dei pullman. Ricorderò a lungo questa esperienza. Un clima così unico ci ha permesso di raggiungere grandi risultati, a partire dal raggiungimento della coppa Uefa“.

Luca Saudati in azione contro il Livorno

Parliamo di quella storica stagione, come è stato possibile per una realtà come Empoli raggiungere un traguardo del genere?

E’ stato un insieme di componenti: da noi giocatori, capaci di rendere al massimo delle nostre potenzialità per tutta la stagione, alla società, al tecnico. Cagni è stato fondamentale in quella annata. Aggiungo una componente molto rara: andavamo al campo ad allenarci e sapevamo che ci saremmo divertiti”.

Hai parlato di Coppa Uefa, arriva il momento di affrontare il doppio confronto con lo Zurigo: cosa ricordi?

Io purtroppo non ho vissuto quel momento, nella gara di andata ero in tribuna, riuscimmo comunque a vincere per 2-1. Al ritorno ero infortunato, in ogni caso allora ci fu una scelta opinabile da parte della società, si decise di dare priorità al campionato. Ma in definitiva eravamo a settembre, giocare una partita del genere con i giovani fu avventato. Anche nei confronti degli altri giocatori, che erano a Zurigo con la famiglia. C’era la consapevolezza di giocarsi qualcosa di storico“.

C’è un gol a cui sei legato particolarmente?

“Nell’anno della qualificazione alla coppa Uefa si vinse per 2-0 contro l’Atalanta, quel successo ci fece capire di poter davvero fare qualcosa di importante, quella molla che ti spinge verso il raggiungimento di qualcosa di speciale“.

In precedenza hai parlato di Cagni, ci sono altri allenatori con cui hai legato?

E’ stato per me molto importante anche la prima esperienza con Silvio Baldini, con i suoi insegnamenti sono cresciuto molto”.

Vuoi fare un saluto ai tifosi azzurri?

“Certo, li saluto con grande piacere. E rimarranno per sempre nel mio cuore.

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12 Commenti

  1. Io invece mi ricordo …. la sconfitta per 6-0 subita a Vicenza …in cui Saudati fu poi espulso …. E non vorrei sbagliarmi ma in quella partita … lui esordì in maglia azzurra. Una sconfitta bruciante, ma come sempre la squadra nel proseguo del campionato … reagì alla grande!

  2. Lo ricordo come il più amato, sempre generoso, solo doveva togliere la gamba da quell’ entrata killer di Peruzzi e chissà dove arrivava.

  3. Nell’altra intervista a Donnarumma si è evidenziato il grande errore recente della dirigenza, qui nelle parole di Saudati si capsce l’altro grande errore, di diversi anni fa…la gestione di quella Coppa Uefa, che rabbia!

    Comunque grande Saudati! Si se non sbaglio stava con una ragazza di Empoli, infatti dice che le sue due figlie abitano qui, poi la sua nuova ragazza è Fiorentina credo e abita li…se non sbaglio era stato anche collaboratore tecnico nelle giovanili delle Fiorentina, potrei sbagliarmi comunque

    • I tre grandi errori degli ultimi anni:
      1) la gestione della UEFA
      2) il non confermare Giampaolo in panchina
      3) la cessione di Donnarumma

  4. si,e la non riconferma di silvio baldini in a ?perchè non gli presero bonazzoli poi non ricordo ancora chi ?di cappellate ne hanno fatte in società,ma lasciamo stare è acqua passata!

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