Ci potrebbe essere molto da dire alla vigilia di una partita cosi importante per l’economia del campionato. Altresì potremmo anche essere più stringati e sbrigativi del solito, andando dritti al sodo, in maniera molto cinica, dicendo che domani l’Empoli ha soltanto il risultato come unica parola da poter spendere. Certo, ci mancherebbe, avendo di fronte un cammino ancora lungo (sono sempre 60 i punti in palio dopo Cagliari) è chiaro che tra uscire dal campo con una discreta prestazione, ed uscire con una figuretta c’è differenza. E non poca. Ma domani non potrà esserci un confronto basato sul gioco, sulla voglia, sulle occasioni e sui numeri generali della partita. Se tutto questo dovesse rappresentare fonte di soddisfazione, ma non trovasse riscontro nel risultato, le parole starebbero ampiamente a zero. Domani c’è unicamente da far risultato, da vincere una partita chiave che ci permetterebbe di trovare ossigeno, ed allo stesso tempo terrebbe ferma una diretta concorrente per la salvezza. Un Cagliari che al momento ha soltanto una lunghezza di vantaggio su di noi. Si capisce bene come, di contro, perdere questa partita darebbe ai sardi quella linfa importante che andrebbe anche a creare un solco tra le due squadre, lasciando l’Empoli al penultimo posto ad una giornata dal giro di boa.

Le parole di Claudio Ranieri alla vigilia sono state chiare, senza poter essere interpretate diversamente. Vittoria, e che questa magari arrivi anche senza prendere gol. Il Cagliari l’ha presentata davvero bene questa partita, aprendo anche le porte all’allenamento (cosa non di consuetudine come ad Empoli) con tanta gente che alle 10 di mattina è accorsa per far sentire la propria vicinanza ai colori rossublù. Sarà un ambiente molto “rumoroso” quello che andremo a trovare all’Unipol Domus, lo ha detto anche Andreazzoli presentando la sfida dalla nostra parte, sottolineando come questo sia a prescindere un aspetto che piace e che deve essere da stimolo, essendo questo stesso uno degli aspetti belli del calcio. Però quel rumore, quel muro umano, sarà ovviamente direzionato tutto da una parte, e di certo non sarà quella che guarda ai nostri colori. L’Empoli ha dimostrato come saper riuscire ad alienarsi da un ambiente importante ostile, leggasi Firenze e Napoli su tutto. Però, in questi stadi stretti, piccoli, con la gente a ridosso e contro una squadra che non sarà leziosa come Fiorentina e Napoli, questo sarà indubbiamente un avversario in più che potrebbe – si spera di no – fare la differenza. Servirà davvero il meglio del meglio. E dal punto di vista della preparazione alla gara, ed alla formazione che verrà mandata dentro all’inizio, ed alle variabili in corso d’opera. Servirà il meglio da parte di ogni singolo, come se da quella gara potesse e dovesse dipendere il futuro. Servirà un Empoli tecnico, pratico, cinico, rapido e cattivo. Concetti banali, si. Concetti scontati, si. Ma son questi!

Dal punto di vista della possibile formazione c’è intanto da dire che si andrà avanti con l’amato, e ritrovato, 4-3-1-2. Salvo situazioni dell’ultimo minuto si dovrebbe rivedere Baldanzi dal primo istante della gara, rimesso lì, in quella posizione in cui tutti pensiamo ci possa essere la sua più totale sublimazione. E Baldanzi sarà indubbiamente uno degli osservati speciali della gara, da lui ci si aspetta tanto da domani e nel proseguo. Davanti rientrerà Ciccio Caputo che, nonostante tutto, ad oggi resta l’attaccante più affidabile che l’Empoli ha in rosa. Caputo è stato tenuto a riposo precauzionalmente con la Lazio proprio per averlo al meglio in occasione di questa specifica partita. Finalmente Ciccio potrà fare la prima punta con una seconda più vicina, andando a disperdere meno energie per il campo. Non ci sarà Fazzini, che era il destinato ad andare sulla mezzala destra, posizione che è al centro dei prioritari discorsi di mercato; lì potrebbe andare uno tra Marin e Kovalenko. Il solito ballottaggio in mezzo tra Grassi e Ranocchia, con il primo che sta trovando sempre più continuità, e poi dietro ci sarà da capire se Ismajli e Cacace, o almeno uno dei due, si andrà a riprendere la maglia da titolare. Sarà interessante anche comprendere se Caprile si sarà ripreso definitivamente i gradi di titolare. Al mister la scelta di decidere la strategia del match, ai ragazzi la possibilità di renderci davvero orgogliosi di loro e poter finalmente iniziare a vedere un pò di luce.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

11 Commenti

  1. Su Pavoletti ci vole Walukievicz, più alto di Ismajli: quando metteranno dentro anche Lapadula, bisogna rispondere con l’albanese. A volte il calcio è semplice.

  2. Parole e discorsi giusti del giornalista: chi scenderà in campo, deve dare tutto e darci “la possibilità di renderci davvero orgogliosi di loro”; purtroppo anche questa volta si arriva ad un incontro fondamentale, con tante incertezze e non sicurezze di formazione e direi anche di idee di gioco, e dobbiamo solo sperare nell’orgoglio e appartenenza dei giocatori, che non sono sicuramente inferiori ai cagliaritani.

  3. Parole e discorsi giustissimi riportati nell’articolo: chi scenderà in campo, deve dare tutto, per darci “la possibilità di renderci davvero orgogliosi di loro”; purtroppo anche questa volta si arriva ad un incontro fondamentale, con tante incertezze e non sicurezze di formazione e direi anche di idee di gioco, e dobbiamo solo sperare in una grande prova dei nostri giocatori, che non sono sicuramente inferiori agli avversari.

  4. Attendo con ansia la formazione. I ragazzi dovrebbero aver finito ora di mangiare. Io un ci provo neanche: stomaco completamente chiuso.

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