Non siamo alla vigilia di nessuna partita, c’è la sosta per le nazionali e quella dell’Empoli sarà addirittura l’ultima gara della prossima giornata. Torneremo in campo, per giocare, lunedì 23 ottobre e lo faremo in quella che è per noi la madre di ogni partita. Il derby è quella gara che va oltre al concetto di campionato, di punti, di classifica, di salvezza o di qualunque altro obiettivo. E’ la partita che per quasi tutti vale almeno una settimana (ma anche qualche mese) di sfottò, da poter fare o da dover ricevere. E poco importa se dall’altra parte dell’Arno, sentendosi più belli e ganzi, dicono che è una partita come le altre. Non lo è nemmeno per loro, fidatevi. Per noi sicuramente, no. E lo diciamo con grande umiltà, riconoscendo alla Fiorentina un blasone maggiore, una storia calcistica più prestigiosa, un qualcosa a cui comunque guardare e, con soddisfazione, avere negli anni ridotto sempre più la distanza. Ripartiremo da quella partita, e quella partita nelle sue non poche difficoltà, sarà una grande opportunità per l’Empoli di Aurelio Andreazzoli.

L’Empoli sta pian piano ritrovando quelle sue certezze che gli hanno permesso di fare due ottimi campionati, come quelli appena passati. Certezze che però l’inizio di questa stagione, caricato un po’ da tutti con il mood di dover fare la storia, aveva in parte tolto. Cosa manca? Manca quella vittoria importante, manca il tornare al gol, manca il sentirsi quello che eravamo. La partita del “Franchi” può in colpo solo ridare tutte queste cose, anzi, ne potrebbe andare ad aggiungere altre che potrebbero poi trasformarsi in carburante aggiuntivo. C’è la sensazione, tangibile, che questa squadra sia lì lì per poter rifare quel botto positivo, e spiccare il volo. Volendo ribadire il dispiacere per l’esonero di Zanetti, già dalla gara con l’Inter – la prima del Nonno – si è visto quel cambio di passo mentale, quella determinazione che è strettamente necessario per tagliare qualsiasi traguardo. C’è gioco, ci sono occasioni, c’è un disegno ed un gruppo che appare più coeso e tranquillo. E non dimentichiamoci che all’appello mancano dei punti, almeno due ma forse anche tre. Uno è quello che avremmo dovuto prendere già alla prima con il Verona, due sono indiscutibilmente quelli lasciati per strada con l’Udinese. A dimostrare tutto ciò ci sono le statistiche che non mentono.

Adesso è arrivato il momento della svolta. Purtroppo, questo va detto, questa pausa ha tolto al mister un po’ troppi elementi (tra nazionali e problemi fisici) e quel lavoro che poteva davvero essere prezioso, per il maggior tempo a disposizione, è venuto leggermente meno. Ma Andreazzoli è bravo nella gestione, cosi come lo è nel sapere dare alle proprie squadre un assetto offensivo importante. Alcuni correttivi, come già detto, sono stati dati, adesso c’è da sistemare alcuni dettagli che dovranno poi essere applicati al meglio da chi andrà in campo. Guardando avanti si nota come di strada da fare ce ne sia a disposizione davvero tanta. Motivo per il quale, nonostante un esonero, non siamo assolutamente ancora nella sfera del “dramma” e della “crisi”. Tutt’altro, siamo in quella del dispiacere ma cullato da grande fiducia. Le risposte pratiche, ciniche, di risultato, devono però adesso arrivare. E senza stare a guardare più di tanto il calendario, perchè momenti semplici in cui poter dire “beh i punti si fanno sicuramente qui”, non ce ne sono. Si guarda a Firenze, per forza, ma poi seguono l’Atalanta, un Frosinone che sta bene, il Napoli che è sempre il Napoli, il Sassuolo che sa come metterci in difficoltà… Le risposte servono adesso. Torneremo su questi concetti, già settimana prossima, ma già da adesso deve essere chiaro come il derby sia la nostra grande opportunità.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

22 Commenti

  1. Eh sì, il bravo Ale ssio mi è sembrato talmente convinto che questa partita “è la nostra grande opportunità”, che si è confuso tra ottobre e settembre; ci sta, dai.
    Giustamente bisogna essere sempre ottimisti sul domani; ma mi sembra che questa partita sia venuta in un momento dove il divario fra noi e la fiorentina sia piuttosto sbilanciato da una parte; poi si spera sempre che il risultato finale smentisca il tutto. Speriamo.

  2. A Firenze l’entusiasmo è a 1000, si parla apertamente di Champions…. dopo la sosta, avranno sicuramente una minore intensità rispetto a Napoli e non saranno quel rullo, può essere che giochino al di sotto dell’ultimo standard, se c’è margine bisogna approfittarne….. troppo importante per tutto l’ambiente…..

    • Non capisco perché i viola dovrebbero giocare con meno intensità. Credo invece che dovremo correre parecchio e bene se vogliamo uscire indenni dal Franchi. Se ripartiamo dal 4 3 3 metterei davanti Cancellieri a destra, Cambiaghi a sinistra e Shpendi nel mezzo. Altrimenti con il 4 3 1 2 Cancellieri e Cambiaghi più vicini davanti con dietro Baldanzi, ma credo che il nonno abbia ben chiaro che davanti si debba giocare soprattutto con velocità e in questo momento quelli che posson dare maggiori garanzie sotto questo profilo sono quei 4 che ho rammentato, ma mi preoccuperei di dare più sostanza e tecnica al centrocampo inserendo a centrocampo sia Ranocchia che Fazzini.

  3. Baldanzi è tutto meno che veloce ,mi nonna con le stampelle va di più, rapido nei movimenti di spostare il pallone,nel brevilineo , ma non veloce e se si gioca come contro l’Udinese lui è un pesce fuor
    d’acqua…
    Se poi si vuole retrocedere andiamo avanti così strada spianata …
    Viva il gioco del nonno e il paracadutismo…

    • Anche velocità di pensiero nel giocar la palla e mi sembra che Baldanzi sotto questo aspetto non sia certo carente. E comunque palla al piede non è certo lento, evidentemente la “tu nonna” c’ha le ruote alle stampelle se va più veloce di lui!

      • Mi sembra che Enrico abbia detto la stessa cosa: Baldanzi veloce e rapido nel breve e nello spostare la palla, ma non nelle ripartenze e nei lanci che s’è fatto con l’Udinese; d’altra parte anche te hai ipotizzato un possibile attacco veloce con Cancellieri, Cambiaghi e Shpendi senza il trequartista castellano.

  4. Con meno intensità? Perché ci snobbano…. per molti viola che conosco, i 3pt li hanno già in tasca, per loro è una cosa scontata e se lo è per i tifosi, spesso lo è anche per la squadra…..si chiama relax post impresa sportiva (Napoli)…. ed è normale per chi fa sport….

    • Certo presi uno a uno ce la giochiamo, solo che probabilmente gli 11 titolari delle nane giocherebbero tutti titolari a Empoli viceversa a Firenze non fanno nemmeno tribuna..purtroppo le categorie di differenza ci sono e si vedono!

    • Scusami eh, ma vi snobba chi???? I tifosi, forse, la stampa, forse, ma in campo ci vanno i calciatori, non i tifosi o i giornalisti. Se un tifoso viola dice che vinceranno 5 a 0 e fa lo sbruffone, secondo te anche Milenkovic, Gonzales, Nzola, Arthur e Bonaventura fanno come quel tifoso??? Vi siete talmente immedesimati con i giocatori e la squadra che veramente pensate che le due cose (tifosi e società) siano una roba sola. Pensate davvero che a Italiano interessi se la sua squadra affronta l’Empoli, il Napoli o il Real Madrid??? La boiata l’ha fatta già col Lecce, e dubito che ripeterà l’errore. Se l’Empoli porterà a casa dei punti, sarà esclusivamente perché avrà fatto la partita perfetta e la Viola sarà stata sottotono (ed io,tifoso Viola, preferirei fare un pareggio con l’Empoli che non con la Lazio o la Juventus che dovremo affrontare dopo) ma di sicuro non perché i calciatori viola vi snobbano. Saluti e scusate l’intromissione, ma visto che ho fatto il dirigente per i ragazzini dell’Empoli per diversi anni (ai tempi di Carli come ds delle giovanili), simpatizzo anche per gli azzurri.

    • Se lo dici te Riccardo. Rispetto il tuo punto di vista, ma non credo proprio che ci snobberanno! Italiano non è certo allenatore che snobbi le altre squadre e di conseguenza sa come tenere la squadra in giusta tensione. Dovremo giocare un partitone e davvero cercare di arrivare sempre per primi sul pallone e sbagliare il meno possibile in tutte le zone del campo. Inutile dire che sulla carta è una partita persa, meno male che non si gioca sulla carta, ma sull’erba e magari accade che…..

      • Daniele, anche l’Inter è venuta a Empoli e non era certamente lo schiaccia sassi della settimana prima contro il Milan, e noi potevamo pareggiare…. io dico che per loro, dopo pausa e vittoria a Napoli, è difficile ripartire con la stessa intensità…. se avessimo giocato a Firenze dopo tre giorni la loro vittoria di Napoli, non ci sarebbe stata storia…..

  5. Bonaventura tutto quello che tocca….diventa gol. Gli gira così ed è giusto. Nel calcio capitano certi momenti….
    Noi tutto quel che tocchiamo diventa palo, traversa, parate incredibili, Var e rigori negati. Ma il calcio è una ruota.

    • È evidente che quel pallone, alla fin fine, non lo stiamo toccando come si deve e quindi non tutto si può giustificare con pali, traverse e paratone dei portieri. Anche Berisha ha compiuto qualche bellissima parata, ma se tiri nel posto giusto, il portiere non ci arriva. Ecco che a Bologna para bene quanto vuoi, ma poi ne becchi 3. Bisogna non solo tirare in porta, ma farlo con ben altra cattiveria.

    • Claudio, sappiamo benissimo la tua indistruttibile passione; però cerchiamo di essere un po’ più obiettivi:
      – di pali e traverse ne abbiamo subiti tanti anche noi (Cabral, Gsgliardini, Milik, Kemp)
      – di parate importanti ne ha fatte diverse anche Berisha
      – i due gol annullati ( due Caputo), erano fuorigioco
      – di errori all’attacco e conclusioni sfortunate ne abbiamo fatte diverse, ma anche gli avversari ne hanno fatte
      L’unico cosa in cui tu hai perfettamente ragione, è il rigore prima dato e poi tolto al Var: quella è stata un vera e propria avvilente e offensiva inadeguatezza del gruppo arbitrale..

  6. Io spero una cosa sola, e cioè che il nonno prenda in seria considerazione quali sono i giocatori cardine della fiorentina: Arthur, Bonaventura e Gonzales; e da lì schieri la formazione più giusta, cercando di non stravolgere le nostre caratteristiche di gioco. Quindi con Ebuehi fisso su Gonzales; fascia dx presidiata da Marin (l’unica posizione in cui può dare un buon contributo), e poi Ranocchia e Maleh; più avanti Baldanzi; Cancellieri a destra e Caputo centrale.
    Rimane il solito problema a sx, dove siamo più deboli, ma anche la fiorentina in quella zona non eccelle; Maleh dovrà cercare di non lasciarla scoperta (come invece ha fatto a Bologna), rinunciando anche a qualche penetrazione in avanti. A meno che, come fa ultimamente il nonno, si sposti Cancellieri a sx e si rinunci alla pericolosità dei suoi tiri con il piede giusto, e si lasci più iniziative a Maleh. Però Maleh si è mostrato poco determinato in fase conclusiva, ed è preferibile sfruttare le potenzialità di Cancellieri nelle conclusioni.
    Sostanzialmente è il solito 4312, e se Marin mantiene la sua posizione a dx, non occorre che Baldanzi (come invece dice, e non dice, il nonno) debba per forza andare a dx nella fase di non possesso.

    • No.. è solo uno dei 20 milioni di allenatori che ci sono in Italia e un pò come fanno tutti il sig. Guido dice la sua. A volte fin troppo convinto di quello che dice, tanto che difficilmente accetta il parere altrui.. ma chiaramente ognuno è fatto a modo suo,ma dato che su Pianeta danno il modo di esprimere il proprio pensiero, giusto o sbagliato che sia, di Mandrakate ne scriveremo e leggeremo ancora tante.

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