Era il 24 maggio 2015 e fu l’ultima partita al Castellani per Maurizio Sarri come allenatore dell’Empoli. Fu la gara, ininfluente ai fini della classifica per la salvezza conquistata con largo anticipo, giocata contro la Sampdoria che vide l’Empoli passare in vantaggio con Pucciarelli per poi essere raggiunti in pieno recupero da un gol di Etò’o. La settimana successiva calò il sipario sul campionato con la sconfitta di Milano contro l’Inter e nelle settimane successive Mister Sarri lasciò Empoli per accettare la prestigiosa chiamata del Napoli di De Laurentis.

Era nell’aria il suo addio ma in molti speravano fino alla fine in un epilogo diverso. La chiamata da Napoli, con la possibilità di giocarsi lo Scudetto e la Champions League, fece la differenza. 5 anni esatti sono passati ma Sarri rimane ancora nel cuore della maggior parte dei tifosi azzurri per il grande gioco e i risultati ottenuti tanto da far parlare l’Empoli come squadra rivelazione del Campionato.

Quel giorno al termine della partita contro la Sampdoria ci fu un simpatico siparietto con Samuel Etò’o e in conferenza stampa Maurizio Sarri raccontò quanto accaduto. L’attaccante camerunense, a fine partita, si avvicinò a Sarri dicendo di essere onorato di conoscerlo, Sarri, da parte sua, sorpreso rispose in modo ironico:” Ma mi stai prendendo per il culo, sei Samuel Eto’o dovrei essere io onorato di conoescerti.” In sala stampa ci furono risate collettive e ancora oggi questo simpatico video rimane tra i più visti dai tifosi azzurri.

Come abbiamo detto, Sarri, nelle settimane successive presentò le dimissioni, per diventare il nuovo allenatore del Napoli, un esperienza di tre anni prima di trasferisi a Londra per allenare il Chelsea e la scorsa estate addirittura alla Juventus di Cristiano Ronaldo, ancora in corsa per vincere sia in Italia che in Europa.

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1 commento

  1. Lo reputo come allenatore alla stessa stregua di cosa hanno rappresentato, ad esempio, Sacchi per il Milan, Guardiola per il Barca, Zeman per il Foggia.
    Tutto questo per quanto rimasto nella memoria collettiva, al netto dei risultati.
    È il come sono stati ottenuti a renderli indelebili nella storia.

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