Ci sono storie che sembrano scritte dal destino. Quella di Andrea Fulignati è una di queste. Un ragazzo di Montelupo, cresciuto con la sciarpa azzurra al collo e con il cuore che batteva forte nella Maratona, il cuore pulsante del tifo empolese. Lì dove ha urlato, cantato e sofferto per l’Empoli, fino a quando il calcio professionistico lo ha portato lontano. Ma la vita, si sa, a volte restituisce i sogni. Quest’estate il sogno di Andrea si è materializzato: tornare a Empoli, non più da tifoso, ma da protagonista. Da portiere titolare della sua squadra del cuore. Non una maglia qualunque, ma quella che ha sempre immaginato di indossare quando, da ragazzino, stringeva le mani sulle reti della Maratona e guardava i suoi idoli difendere la porta sotto il sole o la pioggia.

E le prime partite hanno già raccontato tanto. In Coppa Italia contro la Reggiana, e poi in campionato con Padova e ancora Reggiana, Andrea ha mostrato parate che hanno pesato come gol fatti, gesti che hanno fatto scattare applausi e hanno riacceso orgoglio. Non è solo tecnica, non è solo reattività: è la forza di chi sa cosa significa portare quei colori addosso, la consapevolezza che dietro di lui c’è una città che conosce da sempre. Oltre ad avere, oggettivamente, una qualità innata. Empoli, negli ultimi anni, ha visto grandi portieri. Su tutti Guglielmo Vicario, arrivato fino alla Nazionale. Ma la sensazione è che oggi il vero acquisto di diamante possa essere proprio lui, Andrea, perché oltre alle mani ci mette l’anima. L’anima di un tifoso diventato giocatore, di un ragazzo che ha fatto il giro largo per poi ritrovarsi a casa, dove tutto era cominciato.

In un Empoli che si è completamente ridisegnato, cambiando completamente volto e non portando riferimenti simbolici tra i calciatori, ecco che Andrea può rappresentare tutto questo. Forse il ruolo da portiere lo “penalizza” un po’, ma crediamo che il suo sarebbe anche il miglior braccio per far entrare la fascia da capitano.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

14 Commenti

  1. Lui o Belardinelli dovrebbero essere capitano, ma meglio Fulignati dato che ha carisma ed esperienza e Belardinelli non è un titolare inamovibile come Fulignati, anche se purtroppo in genere un pò distante dall’arbitro e dal gioco.

  2. Per me il Capitano deve essere lui… lui è vero empolese, lui è anche tifoso… lui è un pezzo della Maratona…. mai avuto uno così a Empoli…. quindi a lui la fascia!!!!

  3. Credo che la nuova regola arbitrale non favorisca Fulignati capitano. Da quest’anno in teoria da quest’anno nessun giocatore eccetto il capitano può avvicinarsi all’ arbitro per protestare. Sennò la fascia dovrebbe essere sua senza se e senza ma

  4. Attenzione a far crescere anche i “giovani” già in casa nella rosa della primavera.. mi sembra di aver visto un gran potenziale dal portierone ( anche se soli 17 anni) arrivato lo scorso anno dalla Fiorentina.. certo ci vuole coraggio da parte della Società per osare e al momento opportuno farli esordire. Su questo dovremmo imparare dalle squadre straniere..

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