A cura di Claudio “Freccia”

Gruppo principale: Direttivo Curva Ferrovia La Spezia

Altri Gruppi/compagnie esistenti: Gruppo Bullone, Vecchia Guardia Ultras Spezia, Orgoglio Spezzino 1988, Fedelissimi La Spezia, Coma Etilico, Belini Frizzanti Golfo dei Poeti-Spezia  Vecchi Gradoni, Senza Futuro, San Terenzo, Spezia 1906. ASC, SP 0187, Bergamo, Fuori Spezia, T.S.O. La Spezia, Pessimi Elementi.

Settore: Curva “Ferrovia” (Sud).

Politica: ufficialmente apolitici, con correnti sia di destra, la maggioranza, che di sinistra.

Storia del tifo spezzino: Gli spezzini si costruirono già nei primissimi anni ’20 (!) la reputazione di tifoseria calda, ingaggiando scontri furibondi coi genoani, durante derby già molto sentiti in quegli anni, che coinvolgevano non solo la zona dello stadio, ma si allargavano ad altre zone cittadine. La Lega Calcio decise così di adottare una punizione esemplare, squalificando il campo di casa per un anno, causando l’immediata reazione dei tifosi, che organizzarono, invano, cortei di protesta. Gli albori del tifo organizzato si hanno nei primi anni ’70, col gruppo “Gioventù Ultras”, ma è nel 1974 che, con la nascita degli “Ultras Spezia”, avviene la svolta decisiva in seno alla tifoseria. Gli “Ultras” diventano il gruppo principale: indole grezza e portuale, sani principi di una volta, si ritrovano in gradinata dietro uno striscione nero con la scritta bianca “Ultras” ed al centro un teschio. La prima trasferta è quella di San Giovanni Valdarno, ottobre stesso anno, dove compare lo striscione la prima volta. In quegli anni il gruppo cresce di entità, facendosi apprezzare come uno dei più passionali della categoria, seguendo sempre la squadra, in casa e in trasferta, dai derby con Lucchese, Massese, Pisa e Carrarese, spesso teatro di accesi scontri, ai lunghi esodi di Teramo, Giulianova e in Sardegna. Gli spezzini si fanno la nomea di “romani del Nord”. La rivalità più sentita è sicuramente quella coi pisani, tant’è che, nell’ottobre 1976, circa 150 ultras spezzini si presentano all’”Arena Garibaldi” di Pisa, rigorosamente vestiti con maglioni bianchi, per cercar di passare inosservati dalle forze dell’ordine, scontrandosi coi tifosi locali. Nei primi anni ’80 gli Ultras lasciano il settore gradinata-distinti, per spostarsi in curva Ferrovia, piccola e lontana dal campo. Durante la stagione 1979/80 viene sancito il gemellaggio con gli Ultras Tito Cucchiaroni Sampdoria, nel corso di una partita tra la Doria e il Pisa, comune tifoseria rivale. Gli anni ’80 rappresentano il picco più alto in chiave anti-Toscana: i derby sono all’ordine del giorno con frequenti incontri-scontri tra tifoserie, ad eccezione degli “Ultras Fossa Livorno”, coi quali viene stretta un’amicizia deterioratasi poi nel tempo. In quegli anni, avari di soddisfazioni, il pubblico del “Picco” era comunque uno dei più temuti e rispettati. Una trasferta da ricordare è quella di Voghera, del giugno 1985, con gli Ultras che trascinano lo Spezia ad una importante ed entusiasmante salvezza, nonostante le difficoltà economiche della società. Nella stagione seguente arriva l’inaspettata promozione in C1, con ben 12mila persone che assistono alla gara decisiva con la Pistoiese; mister Carpanesi e i giocatori portati in trionfo. Il triennio ’86-’89 per gli spezzini rimane un periodo storico e indimenticabile, erano gli anni dell’idolo Luciano Spalletti; fanno conoscere il loro calore su tutti i campi. Gli “Ultras Spezia” cominciano a crescere di “volume”, grazie ai risultati positivi della squadra. Nel frattempo il tifo più caldo viene spostato in Curva Piscina, dove è pronta la nuova curva in ferrotubi. Memorabile l’annata 1988/89, quella della Serie B mancata per un soffio e del raddoppio della Curva Piscina, ad opera degli stessi tifosi spezzini che, col vecchio “Picco” che aveva bisogno di una nuova curva, si mettono a lavorare per alcuni mesi, costruendo la parte superiore della curva Ferrovia, senza badare troppo alle misure di sicurezza. Le trasferte sono quasi sempre di massa, si va dai 4-5mila a Lucca, ai 3mila a Reggio Emilia, dai 2mila a Bergamo, ai 1500 di Monza e Tortona. Si rinsaldano inoltre i rapporti con doriani e parmensi, nel più classico dei gemellaggi triangolari, e si crea una certa simpatia coi savonesi. Poi nel gruppo “Ultras” avviene il “passaggio di testimone” tra i fondatori e la nuova guardia. Ben presto squadra e società tornano alla mediocrità, nell’anonimato della C1, ma, anche in questi anni bui, lo “zoccolo duro” non demorde e segue ancora lo Spezia. Ci vorrà l’ingresso di Zanoli e compagni in società per rivedere il “Picco” di un tempo. Intanto, nel 1993, viene inaugurata la grande Curva Ferrovia, attuale dimora del tifo spezzino, sul modello del mitico stadio “Velodrome” di Marsiglia, con una forma a “mezzaluna” che ne esalta coreografie e coralità. Col passare degli anni si fa più forte il rapporto coi savonesi, mentre si raffreddano i rapporti con livornesi e modenesi. La squadra nel ’97 conosce anche la C2, dove rimane fino al 2000, dopo aver perso due Playoff. In C1 perdono altri due Playoff: sono le stagioni esaltanti di Zaniolo, Bordin, Pisano…, del 5° posto nel 2001 e dei 70 punti, difficili da digerire i Playoff persi a Trieste. Sono anni in cui lo stadio è più volte esaurito, la squadra gioca davvero bene e una nuova generazione di tifosi si attacca alla maglia. Nel 2001/02 da ricordare la trasferta di Livorno, non solo per la bella vittoria, ma soprattutto per l’intensità del tifo dei circa 1800 spezzini, che raggiunge forse uno dei picchi più alti nella storia della tifoseria ligure, in uno stadio completamente colorato d’amaranto. La curva, in simbiosi con la squadra, passa momenti belli e momenti brutti: scioperi del tifo, contestazioni, che altro non fanno che confermare l’attaccamento quasi morboso ai colori bianconeri. Nel 2004 gli “Ultras Spezia” festeggiano i 30 anni di attività, facendosi conoscere finalmente anche nel calcio che conta, quello della Serie B, nel 2006, dove restano due anni, dopo una storica salvezza, raggiunta grazie a vere e proprie imprese, come la vittoria a Marassi col Genoa e quella di Torino con la Juve, e vincendo i Playout col Verona (2-1 in casa, pari in Veneto). Nel 2008 lo Spezia si trova in una disastrosa crisi finanziaria, mancano i fondi. Nei mesi di gennaio e febbraio ’08, il mancato pagamento degli stipendi arretrati e l’accumulo di debiti portano la società sull’orlo del fallimento. La città decide pertanto di mobilitarsi, gli Ultras in prima fila raccolgono denaro e si autotassano. Viene così velocemente costituita una S.r.l. denominata “Lo Spezia siamo noi”, con l’intento di creare una sorta di azionariato popolare. Il 1° aprile 2008 la neonata società rileva il 70% delle quote societarie dal presidente Ruggeri, diventando socio di maggioranza dello Spezia Calcio, fatto storico e unico in Italia: i tifosi diventano padroni della propria squadra. Il 25 maggio, penultima giornata di campionato, arriva la matematica retrocessione in C1 della squadra. In estate l’associazione popolare non trova acquirenti in grado di rilevare la squadra e coprire gli ingenti debiti ereditati dalla gestione precedente, nonostante la mediazione del Sindaco e del presidente dell’Inter, Massimo Moratti. Il 17 luglio 2008, dalle ceneri dello Spezia Calcio 1906, nasce l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Spezia Calcio 2008”. Il 4 agosto la neosocietà, per meriti sportivi e bacino di utenza viene affiliata alla Lega Nazionale Dilettanti e acquistata da Gabriele Volpi, già noto nell’ambiente sportivo in quanto patron della squadra di pallanuoto della Pro Recco. La squadra, ammessa al campionato di Serie D, girone A, arriva al 2° posto, preceduta dalla Biellese. Accede ai Playoff, dove arriva alle Semifinali, sconfitta dal Vico Equense. Presenta domanda di ripescaggio in Lega Pro, che viene accolta. Intanto la curva segue le sorti della squadra, è presente dappertutto, anche se in maniera un po’ distaccata. In Lega Pro 2^ Divisione (la vecchia C2) la squadra arriva 2^ in campionato e vince i Playoff. Nel 2010-11 lo Spezia, preso per mano dal trequartista ex-empolese, Ighli Vannucchi, e guidata da mister Pane per diversi mesi (altro ex-Empoli), arriva solo 6^. Torna comunque l’entusiasmo nell’ambiente e l’anno dopo viene allestita una rosa composta da grandi nomi, alcuni giocatori di categoria superiore, anche se l’inizio non è dei migliori. Il primo posto sembra saldamente nelle mani del Trapani, che a febbraio vince lo scontro diretto portandosi a “+11” sugli Aquilotti, che però, nell’ultime 10 giornate, sospinti dall’entusiasmo della tifoseria, realizzano 24 punti, contro i soli 11 dei siciliani, che, alla 33^, vengono superati in classifica. Una promozione bellissima per pubblico e squadra, anche perché ormai insperata. Nel 2012 vince anche la Coppa Italia Lega Pro. Nel 2013 anonimo piazzamento in B. Nel frattempo, il 22 novembre 2014, per Spezia-Bologna, fa il suo esordio il nuovo striscione di una 40ina di metri “Curva Ferrovia La Spezia”, concepito per riunire simbolicamente tutte le sigle del tifo spezzino. Nel 2014, ’15, ’16, ’17, perdono i Playoff per la A, piazzandosi rispettivamente 8.i, 5.i, 7.i e 8.i. Nel 2018 arriva un 10° posto, nel 2019 un 6° posto, ma il sogno della Serie A sfuma ancora una volta al turno preliminare dei Playoff. Agli ultras non basta più piazzarsi per i Playoff, per essere poi eliminati al primo o secondo turno, vogliono di più. Ma il sogno Serie A arriva l’anno dopo per durare tre anni grazie soprattutto al calore e all’incitamento del pubblico, poi arriva una inopinata retrocessione in B. Alla fine del 2024 a 50 anni dalla fondazione dei primi Ultras Spezia, il tifo spezzino diventa un libro: “Ultras 1974/2024”. Giovedì 26 dicembre 2024 maxicoreografia di 4000 bandierine per festeggiare l’inaugurazione della nuova meravigliosa Curva Ferrovia completamente ristrutturata e coperta. Avviene anche lo storico spostamento del “Gruppo Bullone” nella curva principale. Le bandierine vengono distribuite a offerta libera.

Amicizie: Savona, Bari: forte amicizia, che negli ultimi anni è stata il pretesto per consumare insieme pranzi e bevute, farsi un giro per la città ligure nel prepartita e intonare cori reciproci. –Salernitana: buoni rapporti, feeling, visto anche il gemellaggio tra salernitani e baresi, amici degli spezzini.

Ex-gemellaggi: Parma: è stato il primo gemellaggio dei “Boys Parma”, allacciato nel gennaio ’78, esattamente dai “C.U.S.” Parma. L’amichevole di Salsomaggiore Terme, dell’agosto ’07, decreta la fine del gemellaggio, ma già da un anno i rapporti si erano deteriorati tra i “Boys” e una parte della curva spezzina, situazione che rendeva il rapporto non troppo sereno. Nessuno si è poi più mosso per ricucire lo strappo; da qui è nata la decisione di porre fine al gemellaggio, Sampdoria: il gemellaggio era vecchissimo, datato 1977 (l’anno in cui i pisani ebbero alcuni incidenti con gli spezzini), vissuto tra alti e bassi. Nel campionato successivo, con il Pisa in B, gli spezzini vanno a Genova in occasione di Sampdoria-Pisa e “caricano” i pisani insieme agli Ultras Tito e da qui nasce il duraturo rapporto. L’amichevole Spezia-Sampdoria del 2006, giocata un sabato pomeriggio al “Picco” e un’altra amichevole, disputata nel ’09, sanciscono la rottura, ormai definitiva, anche se rimangono, ovviamente, le amicizie personali. Nel ’93, per la riapertura della Curva Ferrovia, era andata a fargli visita una rappresentanza degli Ultras Tito Cucchiaroni (precisamente la sez. Val di Vara), che con sciarpe e bandiere blucerchiate era partita da Genova alla volta di La Spezia con tutte le buone intenzioni. Ebbene, questi ragazzi sono stati accolti in curva a calci. Livorno: campionato di C2, girone A, 11 dicembre ’83: Spezia e Livorno tornano ad affrontarsi dopo 6 anni e al “Picco” i tifosi amaranto si presentano coi consueti canti contro i pisani; la curva di casa gradisce unendosi al coro e in un attimo siamo allo scambio delle sciarpe. Nella partita di ritorno gli amaranto festeggiano la promozione davanti al loro pubblico con 5 giornate d’anticipo e i liguri sono ospiti graditi. Per tre anni le squadre si perdono di vista, anche per sistemazioni in gironi diversi della C1. Nell’86 lo Spezia, avendo il campo squalificato, gioca contro la Lucchese all’’Ardenza’ di Livorno. Qui i gruppi organizzati bloccano la strada una ventina di minuti, dando vita a un bellissimo incontro, suggellato dal consueto scambio di vessilli. Una foto dell’epoca ritrae lo striscione “Ultras” Spezia con lo striscione “Teppisti Livorno”. Dopodiché il vetro comincia pian piano a incrinarsi. In un Livorno-Spezia 87-88, dopo un gol degli aquilotti, un gruppetto di ultras sbotta mandando a quel paese tutta Spezia: siamo all’incidente diplomatico. Al ritorno rivince lo Spezia, il Livorno è messo male, i rapporti sembrano essere salvi, ma niente sarà più come prima. Varese: gemellaggio nato in campo neutro, a Como, nel campionato 90/91, quando i “Boys Varese” si unirono agli spezzini. L’anno dopo, in occasione di Spezia-Varese, venne rafforzata l’amicizia con un bel giro di campo fatto coi bandieroni, scambio amichevole di sciarpe e striscioni recanti le scritte “Gemellati oggi…amici per sempre” e “1990-91 – 2000-2001 la nostra amicizia oltre ogni ostacolo”. Il gemellaggio, che sembrava uno dei più sentiti del panorama italiano, si scioglie per problemi interni alla curva varesotta praticamente dopo lo scioglimento dei “Boys Varese”. –Modena: vecchio gemellaggio tra le “Brigate Gialloblù Modena” e gli “Ultras Spezia”, deterioratosi nel tempo e rotto definitivamente nei primi anni 2000. Ora fiera rivalità. –Atalanta: vecchia amicizia-gemellaggio, targato anni 70-80.

Rivalità: Lucchese: acerrima, forte, storica rivalità, risalente addirittura agli anni 70/80. La partita tra le due squadre è sempre stata ad alto rischio. Incredibili scene di violenza degli ultras bianchi contro 200 ospiti toscani in uno Spezia-Lucchese di diversi anni fa. Anche “La Domenica Sportiva” documentò a milioni di spettatori che i lucchesi, sfidando un clima intimidatorio, furono accolti da 10 quintali di strame di cavallo sparsi sulle gradinate. Carrarese: fortissima rivalità, odio acerrimo di campanile, derby sentitissimo, ricco di incidenti specie negli anni ’80-’90. In seguito agli incidenti del dopopartita di un vecchio Spezia-Carrarese, fermati 12 giovani, quasi tutti minorenni, che devono rispondere di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. A nulla servono le buone intenzioni della vigilia. Al termine del derby, gli ultras spezzini, a centinaia, danno battaglia: nei pressi della stazione formano uno sbarramento nel tentativo di bloccare i tifosi ospiti. Le f.d.o. rispondono con lacrimogeni che rompono l’assembramento. Alcuni carraresi, che sarebbero stati picchiati, preferiscono farsi medicare nella loro città. Eloquente lo striscione carrarese al ritorno “Chi semina vento raccoglie tempesta spezzino bastardo attento alla testa”, in bella mostra durante la partita. Genoa: antica, forte e sentitissima rivalità. Un amichevole Spezia-Genoa, nel 2000/01, finisce con una rissa sugli spalti e un’invasione di campo. La gara finisce al 25° della ripresa quando, in piena bagarre, l’arbitro dichiara finito il match. Momenti di paura in Spezia-Genoa del 2006: alcuni tifosi genoani, nei pressi dello stadio, sparano a un pullman alcuni razzi bengala, per fortuna senza conseguenze. Pochi minuti dopo gli agenti lanciano un lacrimogeno per disperdere un gruppo di spezzini. Pisa: Odio antichissimo, acerrima fortissima rivalità. Incidenti anche nell’ultimo campionato di Serie B 2024/25 coi pisani piuttosto “liberi” a Spezia. In passato tanti episodi di scontri. Livorno: un tempo c’era il gemellaggio (vedi sezione “ex-gemellaggi”), ora una fiera rivalità. Reggiana: forte e vecchio odio, visto anche che gli emiliani sono gemellati coi pisani, fortemente odiati dai liguri. In uno Spezia-Reggiana di C1 88/89, coi reggiani ormai promossi In B, si verificano incidenti piuttosto gravi. Gli animi si scaldano nel prepartita, quando alcuni reggiani compiono un incursione nella curva dei locali, fermati poi dall’intervento delle forze dell’ordine. Ma le ostilità riprendono nel secondo tempo; gli ospiti segnano il primo gol e qualcuno brucia alcune bandiere reggiane, poi il secondo gol fa degenerare la situazione: volano sassi, mortaretti, ecc. In un Reggiana-Spezia 01/02, i reggiani espongono il vecchio striscione parmense “Boys ’77”, coi parmensi a fianco degli amici spezzini. Incidenti in Spezia-reggiana del 5 ottobre 2024, volano sassi. Di conseguenza, molti mesi dopo, la Questura emetterà per tali scontri 11 Daspo per i liguri e 12 per i reggiani. Alessandria: la rivalità nasce nella stagione 1984/85, quando al termine della partita giocata in terra ligure i grigi si ritrovarono schiacciati dagli ultras di casa. Ad Alessandria, nell’86, con lo stadio pieno, anche perché le due squadre, in C2, sono in testa alla classifica, c’è aria di derby lontano da Marassi: i grigi sono gemellati coi genoani, gli spezzini coi doriani. All’arrivo degli spezzini (almeno 300 tra ultras e “normali”) si scaldano gli animi, i liguri tirano fuori lo striscione “Non scappate per favore”, riferito agli incidenti dell’anno prima. I grigi non si fanno pregare e provano la carica, poi si scontrano con le f.d.o. Massese: rivalità vecchia e sentita, di confine, campanilistica. Derby infuocati specialmente negli anni 70-80. Il 13 aprile ’17, alla fine della gara di Serie D Fezzanese-Massese, giocata a Sarzana, vicino La Spezia, si verificano scontri tra tifosi ospiti e spezzini. Bologna: rivalità riacutizzatasi recentemente, non sembrava molto sentita.  Como: Rubato striscione degli “Ultras” Como in Como-Spezia 00/01. Nelle mani degli spezzini finiti anche striscioni minori comaschi. Cremonese: vecchia rivalità anni 70-80. –Fano: scontri tra le due tifoserie durante i Playoff 2009 al “Picco”. Molto caldo il finale di partita, nonostante il 3-0 degli aquilotti. Una ventina di sostenitori spezzini, alcuni a volto coperto, tendono un agguato al pullman dei sostenitori del Fano, prendendolo a bottigliate. Pistoiese: rivalità sentita fin dai primi vecchi derby. Alcuni scontri tra tifosi delle due fazioni avvengono al termine di Pistoiese-Spezia del 2004. Trapani: rivalità recentemente accesa, nata nella stagione 2011/12, con come posta in palio la promozione in B. Nel 13/14, a La Spezia, visto che ogni volta che gli spezzini giungono a Trapani i loro mezzi vengon presi a sassate, si attendono con rabbia i siciliani, che però vengono blindati dalle f.d.o. Triestina: rivalità acuita dalla corsa alla Serie B, alcuni anni fa, ma risale a diverso tempo prima il furto dello striscione “Blach & White Warriors” da parte dei triestini. In Spezia-Triestina, semifinale Playoff 2002, dopopartita movimentato per i 600 tifosi ospiti. Dopo il triplice fischio qualche centinaio di liguri, furibondi per l’eliminazione dopo essere stati a un passo dalla promozione diretta, sfogarono ovunque la loro rabbia, dirigendosi in particolare verso il settore dei triestini, bruciando loro pure un furgone. Fioccarono poi le diffide. Empoli: rivalità antica e sentita. Le due tifoserie erano gemellate coi parmensi; ora che i liguri non lo sono più, in occasione di Spezia-Empoli 12/13, si respira aria di tensione e a farne le spese sono alcuni empolesi giunti a La Spezia in macchina, che vengono sorpresi dai liguri, con alcuni danni alle auto. Più o meno la stessa cosa succede nel 2018. Prato: vecchie ruggini, poi i pratesi sono gemellati coi reggiani, amici dei carraresi. In occasione di Prato-Spezia 11/12 tensioni e scontri tra gruppi delle due fazioni a margine della gara, all’esterno dello stadio. 9 denunciati e qualche contuso. Spal: vecchia, ruvida e sentita rivalità, risalente agli anni ’70, teatro di scontri anche piuttosto pesanti. Padova: nell’86 andarono a La Spezia una 50ina di padovani che, pur uscendo maluccio, accettarono, onore a loro, lo scontro. Successe un finimondo, gravi scontri. incidenti al termine di Padova-Spezia del 2006, che sancì la promozione in B degli spezzini, con 7 persone delle forze dell’ordine contuse. Tre arresti spezzini. Brescia: Incidenti piuttosto movimentati e crudi nel settembre 2012. Vicenza: vecchia rivalità anni 70-80, riesplosa recentemente. Incidenti nel maggio 2015 con momenti di tensione nel dopogara. Il 28 dicembre 2016 a La Spezia, assalto dei tifosi di casa ai vicentini, dopopartita movimentato. Un gruppo di facinorosi, coperti in volto, sferrano l’attacco ai rivali veneti lanciando sassi e torce all’indirizzo del corteo di mezzi vicentini. Napoli, Lazio. Incidenti a La Spezia nell’ultimo anno di Serie A 2023/24.Cesena, Perugia, Verona, Viareggio, Avellino, Carpi, Arezzo, Pro Patria, Teramo, Torres,

Curiosità: C’era anche una rappresentativa della Curva Ferrovia il 29 gennaio 2025 in occasione del trentennale dall’omicidio di Vincenzo Spagnolo, tifoso del Genoa accoltellato prima di un Genoa-Milan. Decine di gruppi da diverse città italiane si sono date appuntamento allo stadio Ferraris per una cerimonia molto toccante in Gradinata Nord che è andata al di là delle rivalità calcistiche. Nel punto in cui “Spagna” venne accoltellato a 24 anni è stata eretta una stele di pietra davanti alla quale hanno sfilato tutte le tifoserie presenti. -In merito agli ultimi fatti che riguardano gli spezzini, dai Daspo a pioggia fino alla posizione prima della partita col Brescia (“La curva non si piega non arretra e non molla”: con questo slogan gli Ultras annunciavano una manifestazione di protesta per esprimere vicinanza ai tifosi colpiti dalle recenti diffide), il Gruppo Bullone prende una netta posizione attraverso un comunicato apparso sui propri canali ufficiali, che condanna duramente le prese di posizione delle forze dell’odine e Questura, che hanno represso il movimento ultras con dure sanzioni senza aver però evitato che gli sconti tra tifoserie avvenissero. -Corteo prima di Spezia-Brescia di venerdì 28 marzo 2025. I tifosi marciano verso lo stadio per manifestare il loro dissenso. I tifosi arrivati allo stadio, entreranno solo 8 minuti dopo il fischio d’inizio. Il ritardo simbolico richiama la durata della diffida inflitta a uno dei membri della curva. Il centro del settore resta vuoto fino all’ingresso degli Ultras, e fino a quel momento il pubblico deve rimanere in silenzio. -Il 19 febbraio 2025 la Curva piange Simone Padula, storico ultrà dello Spezia, scomparso in queste ore all’età di 51 anni. Era una delle colonne del tifo organizzato aquilotto, sempre pronto a issare gli striscioni nel settore più caldo del “Picco” vivendolo con partecipazione. -Un altro ultras contraddistinto da carisma e passione e da un prematuro addio per un leader storico, conosciuto e rispettato in tutta Italia è certamente Ramon Bertucci, scomparso nel maggio 2015. Il 23 luglio 2022 serata in onore del fondatore degli Ultras Spezia con striscioni come “Onore al capo fondatore degli Ultras Spezia, ciao Maurizio r.i.p.” e “A te che hai scritto le prime righe di questo libro senza fine…eternamente ultras…ciao Mauri”.

Articolo precedentePRIMAVERA| Le parole di Filippeschi alla vigilia dell’esordio stagionale.
Articolo successivoDa Spezia…..parla il tecnico D’Angelo

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here