Adagio

Se la vittoria degli azzurri contro il Catanzaro conta tantissimo, l’atteggiamento posto in essere dai ragazzi di Dionisi vale ancora di più. L’Empoli torna a vincere al Castellani a distanza di due mesi e mezzo dall’ultimo successo casalingo con il Padova, ottenuto in pieno agosto all’alba del torneo. Sembra passato un secolo. Nel mezzo: ingenuitá, incertezze, discontinuità, un cambio di guida tecnica e una crescente preoccupazione per il futuro. Il successo (scacciacrisi?) contro i calabresi di Aquilani non mette una pietra sopra i numerosi problemi manifestati dagli azzurri in questo primo scorcio di torneo ma, nello stesso tempo, riesce a rendere meno opaco il percorso di crescita di capitan Fulignati e compagni. Una vittoria d’altri tempi, con pochi fronzoli, una discreta dose di umiltà e tanta concentrazione. Serviva come il pane alla vigilia della sosta per le nazionali, quando si potrà lavorare con maggiore serenità per alimentare il progetto tattico di mister Dionisi e recuperare alla migliore condizione alcuni elementi chiave.

Andante

L’Empoli visto nelle ultime due esibizioni con Sampdoria e Entella era stato troppo brutto per essere vero. Quello andato in scena con il Catanzaro, lungi dall’aver suscitato particolari sentimenti di esaltazione, ha dimostrato di avere un’anima. Il giusto atteggiamento caratteriale di chi sa attraversare le difficoltà e reggere l’urto delle situazioni avverse. Quando gli uomini di Dionisi sono rimasti in dieci sul finire del primo tempo per l’ingenua espulsione di Popov, è emersa la compattezza di una squadra che ha saputo neutralizzare un avversario di valore, reduce da tre successi di fila con Palermo, Mantova e Venezia. Non si ricordano interventi di Fulignati, né particolari occasioni da gol per Iemmello e soci. La porta, per la prima volta in stagione, è rimasta imbattuta. Circoscrivere il tutto a una giornata no del team di Aquilani, non sarebbe corretto nei confronti di un Empoli che ha mostrato solidità difensiva, giuste distanze tra i reparti e, a dispetto dell’uomo in meno, grande generosità e applicazione nel ridurre gli spazi. Se il primo successo con il Padova era stato frutto del magic moment di un singolo (Popov) e il secondo in Alto Adige con il Sudtirol conseguenza di una serie di circostanze fortunose, quello maturato nei confronti del Catanzaro rappresenta un successo fortemente cercato e meritato. Ottenuto forse senza brillare ma con enorme forza di volontà.

Allegro

L’espulsione di Popov poteva vanificare il lavoro degli azzurri ma l’Empoli è stato abile a non scomporsi di fronte all’inferiorità numerica. Anzi, proprio dalle difficoltà, ha dimostrato di saper trarre le risorse per uscire da una situazione generale di impasse che stava generando un pericolo loop negativo. Il giovane attaccante ucraino è il primo ad aver riconosciuto di aver commesso un peccato di inesperienza. È anche attraverso queste “disavventure” che si intraprende un percorso di crescita e di maturità. Siamo certi che Popov saprà farne tesoro. Dentro la vittoria con il Catanzaro spiccano le prestazioni positive di Duccio Degli Innocenti e Brando Moruzzi. Due giovani che, per motivi diversi, fin qui non erano riusciti a mettersi in luce. Il prodotto del vivaio azzurro sta cercando di trovare la migliore condizione per imporre le proprie qualità e lasciarsi alle spalle i troppi guai fisici che lo hanno tormentato. L’esterno ex Pescara, dopo un difficile periodo di ambientamento, sta inaspettatamente aumentando i propri giri. Un motorino da affinare che alla lunga potrebbe sorprendere. 

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9 Commenti

  1. Adesso preparare bene, nei dettagli, la prossima partita di Avellino: in casa, più o meno, ce la caviamo sempre. E’ in trasferta che bisogna assolutamente migliorare.

  2. La partita contro il Catanzaro, non passerà certo come una partita memorabile nella storia della società, ma spero che passi come un importante passo in questa stagione; spero in una ripartenza. La B offre sempre un’opportunità a chi la sa cogliere!!!
    Ora arriviamo alla prossima come se fosse una finale, determinati fino all’ultimo secondo!!!!

  3. Verissimo che la squadra vista con la Sampdoria e con l’Entella, era troppo brutta per essere vera: nell’ultima gara mi pare che i progressi siano stati nella convinzione, nella concentrazione, nella compattezza. C’era sicuramente un problema mentale, di approccio e di tenuta nella stessa gara. I margini di miglioramento ci sono e sono anche ampi, dell’allenatore i fido. Penso che ai playoff ci si possa arrivare…

    • certo, ma siamo ancora a novembre. E poi i punti dalla zona playoff non sono moltissimi: basta non ricadere negli errori passati

  4. pensiamo per il momento alla salvezza, sennò si fa i soliti errori di sentirsi forti x la categoria e si inanellano altre prove mosce dal punto di vista caratteriale. Ovviamente vero la risposta mentale e difensiva nella gara col Catanzaro. Come produzione offensiva siamo agli stessi livelli della gara con la Samp, non è cambiato niente. Come gioco c’è molto da migliorare, bisogna tirare in porta perchè quest’anno le punte bone per la categoria ci sono ma non si tira in porta.

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