Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Gruppi esistenti: Curva Nord La 12, Curva Nord Inferiore, Borgo Vecchio Sisma, Vecchia Guardia, 90134, Ultras Curva Sud (l’unico gruppo in Curva Sud quest’ultimo).

Un po’ di storia: Prima dell’affermarsi del fenomeno ultras, negli anni ’70 la curva veniva guidata da alcune figure rimaste celebri nella tifoseria rosanero. Tra queste si ricordano “Pinuzzu u tasciu” e “Vicè u pazzu”. Quest’ultimo rimase celebre perché seguiva la squadra in tutte le trasferte d’Italia, tanto che ai suoi funerali partecipò anche il presidente Renzo Barbera, a cui è intitolato lo stadio, il quale dedicò a questa figura un commovente pensiero: “Non potevo dimenticare una persona che mi ha sostenuto in tutti questi anni alla guida del Palermo, era il minimo che potessi fare. Ad ogni viaggio me lo trovavo accanto, mi sentivo in dovere di accompagnarlo in questa sua ultima trasferta”. Il primo gruppo organizzato viene fondato nel 1974 con il nome “Club Pitré” poi espanso e denominato “Angeli della Nord. Nel 1977 Franco D’Arpa fonda i “Commandos Aquile”, ai quali nel 1980 si affiancano le “Brigate Rosanero” e i “Warriors Ultras Palermo” (W.U.P.), di cui faceva parte un’altra figura storica del tifo palermitano, Salvatore Nocilla, alias Totò Rambo (1965-2022). Nella seconda metà degli anni ’80 i “Commandos Aquile” e un altro gruppetto di ragazzi fondano la “Vecchia Guardia”. Negli anni ’90 nascono “Indians” e Meridiano Zero” (1996). Nel 1999 viene fondato il primo gruppo ultras in Curva Sud, gli “Ultras Curva Sud (U.C.S.). Nei primi anni 2000 i principali gruppi ultras rosanero sono i “W.U.P.”, le “Brigate Rosanero”, gli “Ultras Curva Nord”, “Il Borgo Vecchio Sisma” (B.V.S.), i “Boys Zen”, il “Club Filiciuzza 1977”, i “Warriors Arenella”, il “Club Carini”, le “Brigate Uditore”, gli “Angeli della Nord” e gli “U.C.S.”. Ad eccezione di questi ultimi, tutti i gruppi organizzati prendono piede in Curva Nord, cuore pulsante del tifo organizzato rosanero. Dopo una trasferta a Cagliari nella stagione di Serie A 2005/06, il tifo organizzato viene duramente colpito da quasi 100 provvedimenti Daspo. Per tutto il prosieguo della stagione, la Nord rimpiazza gli striscioni dei singoli gruppi apposti alle balaustre, con un unico grande striscione recante la scritta “Arresti, diffide, obbligo di firma e di dimora, ma non sono un criminale e lo dice la storia!”. La Curva Nord, tendenzialmente sempre unita per quanto caratterizzata da grande eterogeneità nei gruppi, subisce una profonda spaccatura all’inizio della stagione di Serie B 2013/14. Inizialmente vengono formati tre gruppi: due nell’anello inferiore e uno in quello superiore. Dopo poche settimane, la curva è composta da due gruppi principali: uno nell’anello superiore (W.U.P., Brigate Rosanero, Angeli della Nord, Boys Zen e altri) e uno spostatosi nell’anello inferiore (B.V.S. e U.C.N., Ultras Curva Nord). Nella stagione 2014/15 i gruppi dell’anello superiore della curva, ovvero Brigate Rosanero, W.U.P., Angeli della Nord e altri, si uniscono sotto l’unico nome di “Ultras Palermo 1900” al fine di rendere più coeso il gruppo rimasto; i gruppi dell’anello inferiore si riuniscono sotto un’unica sigla: “Curva Nord Inferiore (C.N.I.)”. Tuttavia, nella stagione 2015/16, anche la porzione di tifo dell’anello inferiore, che in quegli anni raccoglieva la maggior partecipazione di tifosi, subisce un ulteriore spaccatura: il gruppo “Ultras Curva Nord” decide di tornare nell’anello superiore sotto il nome di “Curva Nord 12”, mentre nell’anello inferiore rimane il gruppo “Curva Nord Inferiore C.N.I.”. Così, nella stagione 2019, si contano due gruppi in Curva Nord superiore, ovvero “Ultras Palermo 1900” e “Curva Nord La 12”, un gruppo in Curva Nord inferiore, ovvero “C.N.I. e gli “U.C.S.” in Curva Sud. Al 2024 il gruppo “Curva Nord La 12” rappresenta l’unico gruppo della tifoseria organizzata nell’anello superiore, raggruppando nuove generazioni e alcuni esponenti dei vecchi club degli anni ’80, ’90 e primi anni 2000. Nell’anello inferiore rimane il “C.N.I.”, per quanto compaiano ultimamente singolarmente anche gli striscioni di “B.V.S.” e dello storico gruppo “Vecchia Guardia”. Sempre

Nell’anello inferiore, per qualche tempo, è comparso lo striscione del gruppo “90134”. Entrambi i gruppi formano una nutrita e folta presenza, garantendo alla squadra il sostegno sia in casa che in trasferta. A partire dalla stagione 2023/24 la Curva Nord di Palermo è informalmente intitolata a Totò Rambo, soprannome di Salvatore Nocilla, storico membro dei “Warriors Ultras Palermo”, venuto a mancare nell’agosto 2022.

Politica: Storicamente, i vari gruppi che si sono alternati in curva Nord hanno sempre avuto visioni politiche piuttosto eterogenee, con alcune prese di posizione a destra e a sinistra. Ufficialmente si dichiarano apolitici.

Gemellaggi. –Padova: quello col Padova, nato nel 1983 grazie ad una vacanza di cinque ultras padovani in Sicilia, è un gemellaggio che ha resistito alla finale Playoff Serie C del 2022, con grandi attestati di stima reciproca come un omaggio della società biancoscudata che nella stagione 2018/19 realizza una terza maglia nera con inserti rosa, proprio in onore del forte legame tra le due tifoserie. Un legame che per via dei recenti incontri sul campo, rappresenta uno dei più sentiti dalla tifoseria rosanero in questo periodo storico. –Lecce: anche il forte legame col Lecce ha resistito a un delicato match-promozione avvenuto nella stagione di Serie B 2002/03, quando i giallorossi batterono i rosanero al “Via del Mare” per 3-0, guadagnandosi la Serie A ed escludendo aritmeticamente il Palermo dalla corsa promozione. Questo legame, consolidatosi nel tempo in diverse circostanze, sembra essere nato in occasione del fallimento del Palermo del 1986, quando l’unico ad opporsi all’interno della Lega Calcio, fu proprio l’allora presidente giallorosso Franco Jurlano: da questo episodio sarebbe nata la storica fratellanza. –De Graafschap Betaald Voetbal: il De Graafschap, club calcistico olandese di Doetinchem, ha instaurato un gemellaggio coi palermitani. L’amicizia è nata nel 2016, quando membri del gruppo ultras del De Graafschap, la “Brigata Tifosi”, incontrarono alcuni tifosi palermitani durante un viaggio in Sicilia. Da allora le due tifoserie hanno consolidato il loro legame attraverso scambi culturali, visite reciproche e manifestazioni di sostegno durante le partite. Nel 2021, in occasione di una partita casalinga del De Graafschap col PSV Eindhoven, gli olandesi hanno omaggiato i palermitani con una coreografia, esprimendo il messaggio di amicizia e valori condivisi tra i due gruppi ultras.

Forti amicizie: –Foggia: per quanto mai ufficializzato come gemellaggio, è fortissima l’amicizia coi tifosi del Foggia. Il legame, nato negli anni ’80, si è recentemente rafforzato, con striscioni e manifestazioni di grande rispetto reciproco. –Roma: diversi gruppi ultras hanno una forte amicizia con il tifo organizzato della Roma, caratterizzato da presenze reciproche, striscioni, attestati di stima e gesti di solidarietà.

Altri rapporti di amicizia e stima reciproca: –Cesena: forte rapporto. –Akragas, –Cremonese, –Feralpisalò, –Genoa, –Licata, –Marsala, –Mazara, –Sciacca. –Kaiserslautern: amicizia tra “Curva Nord La 12” e un gruppo ultras tedesco. –Siracusa: in passato è esistito il gemellaggio con gli ultras del Siracusa, finito definitivamente nel 2011; nel 2025 le due tifoserie si sono nuovamente riavvicinate rinsaldando l’amicizia ed i buoni rapporti reciproci.

Rispetto reciproco: –Carrarese, –Pisa, –Reggiana.

Ex-gemellaggi: –Napoli: amicizia tra singoli gruppi, ma gli scontri del settembre 2024 hanno invece rotto il legame tra alcuni gruppi delle due tifoserie organizzate. –Reggina: gemellaggio rotto nel 2001, oggi rivalità. Siracusa: vedi sopra.

Rivalità: –Catania: la rivalità storica più sentita dalla tifoseria del Palermo è quella con gli etnei, nota come “Derby di Sicilia”. L’inimicizia tra le due città ha origini profonde nella storia, sviluppandosi principalmente per motivi di campanilismo regionale. Sul piano calcistico, la rivalità prende forma sin dalle prime amichevoli degli anni ’30, quando le due squadre s’incontrano per la prima volta. La tensione tra le due tifoserie si intensifica particolarmente a partire dagli anni ’80, culminando in un episodio particolarmente significativo. Il 23 maggio 1982, durante il campionato di Serie B 1981/82, il Palermo vince sul campo per 1-0 grazie a un gol di Montesano. Tuttavia, la vittoria viene annullata e il Catania vince a tavolino, poiché il calciatore etneo Renato Miele viene colpito alla testa da un oggetto lanciato da un tifoso rosanero. L’incidente impedisce a Miele di partecipare alla gara, segnando un momento di grande tensione nella storia del derby. Gli incontri seguenti vengono spesso caratterizzati da violenti scontri sugli spalti, prima, durante e dopo i match, rendendo gli incontri storicamente ad alto rischio sicurezza. Nel 2017 un corteo di ultras catanesi, attraversando Palermo in direzione Trapani per assistere al match contro i granata, metterà a serio rischio la sicurezza di diversi cittadini, creando il caos sulla tangenziale di Palermo. Tuttavia, l’episodio più emblematico della tensione tra le due tifoserie è quello della Serie A 2006/07. Già nella gara di andata a Palermo, vinto dai rosanero per 5-3, vi erano stati diversi tafferugli tra le due tifoserie durante la partita. Il match di ritorno, disputato a Catania il 2 febbraio 2007, porterà a scontri tra tifosi etnei e polizia, durante i quali rimarrà ucciso l’Ispettore capo di polizia Filippo Raciti. L’episodio avrà profonde conseguenze sul calcio italiano, portando alla sospensione del campionato e all’implementazione di misure restrittive per il mondo ultras e impedendo fino al 2010 la presenza della tifoseria ospite nel derby. –Messina: altra grande rivalità regionale, che affonda le sue radici in una storica competizione tra le due città. La sfida con i peloritani diventa particolarmente accesa a partire dagli anni ’50-’60, con un picco nella stagione di C1 2000/01 dove le due squadre si contenderanno il primo posto in classifica e la promozione in Serie B per tutto il campionato, vinto dai rosanero all’ultima rocambolesca giornata. Il derby col Messina è tuttavia meno sentito dai rosanero rispetto a quello coi catanesi e rappresenta il primo derby in assoluto tra due squadre siciliane: la prima sfida risale infatti al 18 aprile 1901. –Trapani: rivalità calcistica nata per molteplici ragioni. I primi screzi al termine degli anni ’80 sono dovuti alle intemperanze di alcuni palermitani durante le partite che il Palermo gioca al “Provinciale” di Trapani per i lavori di ristrutturazione della “Favorita” in vista della Coppa del mondo del 1990. La rivalità non è forte, ma si accende definitivamente con il gemellaggio stretto dai granata con gli acerrimi rivali del Palermo, cioè i catanesi. Sempre in ambito regionale si segnalano rapporti piuttosto tesi con la tifoseria dell’-Acireale, con la quale in precedenza vi erano buoni rapporti. –Juventus, –Milan, –Inter: pessimi in ambito nazionale sono i rapporti con la tifoseria della Juventus, inasprita dalla sconfitta del Palermo in finale di Coppa Italia 1978/79, acuitasi ulteriormente durante l’era del presidente Zamparini e anche a causa della folta presenza di tifosi bianconeri nel capoluogo siciliano. Per ragioni simili sussistono rivalità piuttosto marcate anche con le tifoserie milaniste e interiste. Non di rado si sono verificate aggressioni in città contro queste tifoserie, specialmente in concomitanza di festeggiamenti spontanei per vittorie di trofei. –Fiorentina: tra i contrasti più antichi, con disordini e invasioni di campo che si verificano a Palermo sia nel 1933 che nel 1946. L’acredine tra le due tifoserie è cresciuta nei primi anni 2000, dopo il passaggio di Luca Toni ai Viola. –Lazio: di particolare rilievo è la rivalità con la tifoseria laziale, culminata con gli scontri dell’aprile 2016 nel centro di Palermo. Rivalità certamente acuita dalla vicinanza tra la tifoseria rosanero e quella della Roma. –Verona: forte rivalità con la tifoseria veronese, anche in questo caso con aggressioni piuttosto violente nel recente passato. –Venezia: pessimi rapporti aggravati dal travaso compiuto dal presidente Maurizio Zamparini nell’estate del 2002 che portò allo smantellamento del Venezia, ponendo le basi per i successivi anni di gloria del Palermo e il fallimento della società lagunare. Le due tifoserie negli ultimi anni hanno spesso fatto registrare assalti, violenti scontri fisici e Daspo. Curiosamente, fu proprio il fallimento del Palermo nel 2019 a regalare al Venezia il ripescaggio in Serie B dopo la sconfitta ai Playout 2018/19. –Reggina, –Salernitana, –Bari: un vecchio gemellaggio coi tifosi della Reggina, terminato nel 2001, si è trasformato in una agguerrita rivalità con episodi violenti a più riprese, specie nel capoluogo calabrese. Di riflesso, pessimi sussistono con le tifoserie gemellate coi reggini, ovvero quelle salernitane e baresi. Quella coi baresi è una rivalità ulteriormente rafforzata dalla forte amicizia tra i rosanero e i tifosi leccesi e foggiani. –Atalanta, –Brescia, –Como: non sono ottimi i rapporti tra i palermitani e quelli di diverse squadre lombarde, specialmente con queste tre ci sono aspre rivalità. Con bresciani e comaschi, negli ultimi incontri in campionato vi sono stati diversi tafferugli e aggressioni. –Cagliari: da segnalare una rivalità col gruppo “Sconvolts Cagliari” e una sassaiola dei sardi contro i palermitani prima del match di Serie B 2022/23. Alcune rivalità sono invece nate più di recente. Tra queste si conta una forte inimicizia con la tifoseria del –Frosinone, in seguito agli episodi della finale Playoff di Serie B, stagione 2017/18. A partire dal 2015 si sono notevolmente inaspriti i rapporti con la tifoseria della –Sampdoria, a seguito di un agguato riservato ai tifosi rosanero nella trasferta a Genova dello stesso anno, un match a Palermo riservato solo agli abbonati nel 2016, e altri incidenti di minor rilievo. Si segnala un forte degradamento dei rapporti con i tifosi del –Parma, a causa dell’amicizia dei ducali coi catanesi, oltreché con quelli del –Modena. Napoli: situazione piuttosto complessa per quello che viene chiamato il “Derby delle due Sicilie”. Malgrado un famigerato episodio accaduto negli anni ’60, la sfida si è spesso caratterizzata per le aperte attestazioni di simpatia e fratellanza storica tra i supporters delle due squadre. Ciononostante i rapporti tra alcune frange delle due tifoserie hanno di recente subito delle frizioni, sfociate nella pessima reciproca accoglienza durante la partita valida per i 16.mi di finale di Coppa Italia giocata a Napoli nel settembre 2024. La rivalità sembra essersi acuita per l’amicizia dei partenopei con i tifosi del Catania, e la contemporanea amicizia di alcuni gruppi rosanero con quelli della Roma, acerrimi rivali dei napoletani. Altre rivalità più o meno sentite sono quelle con –Catanzaro, –Crotone, –Savoia, –Torino, –Pescara, –Vicenza. In ambito internazionale, frizioni con –Borussia Dortmund, a causa del legame dei tedeschi coi catanesi, e West Ham Utd., per gli scontri a Palermo con gli inglesi nel 2006, in occasione di un match di Coppa Uefa.

Curiosità: -La Curva Nord ha recentemente allestito spettacoli sbalorditivi, come quello del 1° novembre 2025 in Palermo-Pescara per festeggiare i 125 anni della Società (curva interamente divisa dai colori rosa-nero-rosa, nella parte nera centrale il numero gigante “125” bianco, al centro lo striscione “Io che amo solo te”, con “Io che amo” staccato da “Solo te”, entrambi nelle parti rosa). In Palermo-Frosinone del 30 agosto 2025 ricordato “Totò Rambo” a tre anni dalla sua scomparsa con tanti bellissimi lamperogeni. Clamorosa poi la coreografia approntata in Palermo-Manchester-City, amichevole del 9 agosto scorso: curva divisa in rosa-nero-bianco-nero-rosa, sul bianco le scritte “Palermo” e “forever”, tipo segnali stradali, ed al centro un telone bianco con due giocatori del Palermo impressi. -Il 4 settembre 2025 un piccolo cuore rosanero smette prematuramente di battere. Scompare all’età di 13 anni il piccolo Joshua, una delle mascotte della Curva Nord superiore, conosciuto e apprezzato da tutti i tifosi della curva. Se ne va via dopo aver combattuto contro una malattia che purtroppo l’ha stroncato nel pieno della giovinezza. L sua passione pura per il Palermo lo rendeva entusiasta ogni volta che metteva piede allo stadio. Dedicato a lui lo striscione “Joshua è qua e canta con gli ultrà”. -La Curva Nord ha ritrovato una bella unità d’intenti, spirito di coesione e sacrificio. -Il 6 aprile 2025, in occasione di Palermo-Sassuolo, gli ultras del Palermo confermano la tradizione solidaristica della tifoseria organizzata. Tre striscioni hanno ricordato Sara Campanella, la studentessa 22enne di Misilmeri uccisa a Messina da un collega della Facoltà Biomedica: “Basta femminicidi” (Nord inferiore), “Nel ricordo di Sara, a difesa delle donne. Basta femminicidi” (Nord superiore), “Oh ti rissi no. Sara vive” (Curva Sud). Inoltre la Curva Nord unita ha sventolato fazzoletti rossi contro i femminicidi, ha intonato per alcuni minuti il coro “Sara vive” e ha dedicato la vittoria del Palermo alla studentessa uccisa e a tutte le donne vittime della violenza. In quei giorni poi, una raccolta fondi per una famiglia sfollata dalla casa distrutta da un incendio in via Archimede è stata promossa dalla Curva Nord Inferiore nelle sue pagine di riferimento. Gli stessi ultrà della C.N.I. in occasione delle vacanze di Natale hanno più volte visitato l’Ospedale dei Bambini, portando regali ai piccoli pazienti. A marzo, invece, la Nord superiore ha donato un prezioso e costoso macchinario all’Ospedale Civico di Palermo: “Grazie alle iniziative a scopo benefico di un intero anno, abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo, donando al Reparto di Oncoemalotogia Pediatrica dell’Ospedale Civico di Palermo un letto Delta 4 Malvestio completo di bilancia integrata e un monitor multiparametrico”. -L’anno scorso il Palermo con mister Dionisi inizia la sua stagione non molto bene; un tifoso ha un battibecco con lui al termine di Palermo-Sampdoria (1-1), mentre nella notte gli “U.C.S.” espongono fuori dal “Barbera” il duro striscione contro squadra e Società “City Group: squadra senza palle e dirigenti incompetenti. La vostra ‘programmazione’ offende la nostra passione”.

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