Dopo la sosta comincia una settimana importante che culminerà nella gara di sabato contro l’Avellino. Al netto di qualche assenza, dovuta agli infortuni e agli impegni di alcuni giocatori con le rispettive Nazionali, mister Dionisi ha potuto fare affidamento su quasi tutto il gruppo. Sinceramente la pausa è stata provvidenziale proprio in questo senso, perché ha permesso all’allenatore azzurro di lavorare quotidianamente sia sulla parte fisica che sulla parte tattica con maggiore insistenza. Dal punto di vista tattico la strada sembra, al momento, tracciata: se da una parte si continuerà con la difesa a tre, vista l’assenza di terzini di ruolo, soprattutto a destra, in attacco sono state provate più soluzioni, dal doppio trequartista allo schema con due punte di ruolo. Giocherà un fattore importante anche la disposizione del centrocampo, che potrebbe essere a tre (con l’impiego di un regista) oppure a due.
Sarà importante trovare un assetto tattico standard sul quale puntare maggiormente, al netto del fatto che la squadra può disporsi in maniera diversa anche in virtù dell’avversario che andrà ad affrontare. Dionisi avrà il compito di fare ciò che non è riuscito a Pagliuca, ossia dare alla squadra un’impronta ben precisa, una sua identità. In parte si è visto un miglioramento nelle precedenti gare, con un minore scollamento e distanza tra i reparti e una maggiore confidenza e personalità dei calciatori. Ma non basta, perché non sempre si andranno ad affrontare squadre scariche mentalmente come lo era il Catanzaro nell’ultima partita al Castellani.
Da ora in poi la squadra dovrà dimostrare di essere migliorata in tutti gli aspetti deficitari di questa prima parte di stagione. E soprattutto, dovrà dimostrare di avere un’idea precisa del calcio che vuole attuare.














Avete visto l’Italia ieri sera? Dopo un buon primo tempo, nella ripresa si è squagliata come un formaggino nel brodo caldo. Ecco: a volte all’Empoli succede la medesima cosa. Manca la continuità, la forza mentale, la feroce determinazione di portare a casa il risultato.
All’Italia è successo perché la Norvegia il primo tempo aveva ancora la testa negli spogliatoi..E cmq credo che il nostro problema sia leggermente minore prima di tutto perché nn giochiamo contro Halland o Mbappe e poi in proporzione credo che non siamo così scarsi come invece lo è il valore attuale della nostra nazionale in confronto a tante altre ..
Tipo con un Nosa qualunque vai in A in carrozza.
All’Italia è successo perché la Norvegia il primo tempo aveva ancora la testa negli spogliatoi..E cmq credo che il nostro problema sia leggermente minore prima di tutto perché nn giochiamo contro Halland o Mbappe e poi in proporzione credo che non siamo così scarsi come invece lo è il valore attuale della nostra nazionale in confronto a tante altre ..
Tutti possono essere un Troy Parrott per un Giorno o forse più…
Verissimo anche se quel NUSA mi sembra un pelino meglio di Parrott o per lo meno nn credo che la sua prestazione di ieri sia figlia del caso.Non per niente gioca nel Lipsia.
Se vogliamo davvero svoltare e dare un senso diverso a questo campionato…bisogna battere Avellino e Bari, le prossime due.
Firmerei per tre punti in due partite o anche per due pareggi.
Comunque se la difesa rimane a 3 come sembra non è che ci siano tante alchimie tattiche da trovare. La squadra in entrambe le gestioni gioca 3421 o 3412 (dipende da come agisce Sphendi) o al limite 352. L’identità tattica ormai è chiara (in attesa del mercato).
Il problema è l’identità tecnica, dobbiamo crescere nel costruire gioco e non rimanere per troppo tempo della gara passivi dietro senza creare. Alla fine per quanto poco abbiamo tirato in porta le punte hanno segnato un buon numero di gol, quindi dobbiamo riuscire a prevalere sull’avversario tecnicamente e creare più gioco e occasioni.
Concordo pienamente
Giusto Massy; però per creare gioco devi mettere un trequartista, con davanti una prima punta e un attaccante a tutto campo come Shpendi. Fuori casa è un pò rischioso, ma una volta fatta la scelta, non possiamo cambiare in continuazione.
Passando ai singoli, ed in particolre a Elia, per me il ruolo che sta interpretando è quello giusto, non è un attaccante ed è assurdo farlo giocare più avanti.
Per la difesa a quattro forse dovremo aspettare un terzino destro a gennaio…io firmerei per 5 punti in 3 partite… pareggio ad Avellino e 4 nelle 2 in casa con Bari e Palermo con ovvia preferenza per i 3 punti con i siciliani che stanno rompendo sui social… rimango dell’idea che 6 squadre sono superiori… Modena Monza Venezia Palermo Frosinone Cesena…in altri 2 posti possiamo entrarci con squadra al completo e 2 innesti a gennaio… vorrei fare play off anche da Settimo o ottavo per entrare in clima come nel 2020 (2013 eravamo quarti) e poi puntare prossimo anno a primi 4 posti…salire subito o giocarti almeno la finale play off…il percorso è su 2 anni…e quest’anno vediamo di risalire con la Primavera intanto… abbiamo capito tutti che i nuovi soci di cui abbiamo bisogno come il pane arrivano con lavori stadi avviati e squadra possibilmente in serie A…
Sono d’accordo con te fabrizio, per quest’anno badiamo soprattutto a limitare i danni perchè retrocedere sarebbe una catastrofe sportiva, raggiungere i playoff sarebbe il massimo, se non altro per alimentare uno spirito vincente da reallizzare l’anno successivo.
Stadio
Gandalf torna