A cura di Claudio “Freccia”

Gruppo principale: Ultras 2 aprile 1905

Altri Gruppi/compagnie esistenti: Dinastia Falcata, Ultras Trapani, 1906, Gente di Mare Trapani, Quelli del Nord Ultras Trapani, Panzer 1984, Trapanesi Fuori Sede, Boys Trapani.

Settore: Curva Nord, tranne i “Boys Trapani” nei Distinti.

Amicizie: –Catania: una delle poche tifoserie in terra siciliana con cui vanno d’accordo. Simpatia nata intorno al 1994, poi piano piano diventata amicizia e, infine, vero e proprio gemellaggio, instaurato con gli “Irriducibili Curva Sud Catania”, poi esteso a tutta la tifoseria rossazzurra e granata. Un gemellaggio che si fonda, ancor prima che sull’assioma “Noi non siamo palermitani!”, su un’amicizia vera e spontanea. Il 18 aprile 1999 le due squadre tornarono ad affrontarsi al “Provinciale” di Trapani e venne suggellato il gemellaggio tra strette di mano, giri di campo con bandieroni, stendardi e sciarpe. Numerose le visite reciproche, soprattutto quelle catanesi in casa del Trapani. Comunque “Pablito” (vedi sezione “Curiosità”) è stato a Fasano nel 1999 con gli “Irriducibili Catania”, il cui striscione è stato presente in Trapani-Nocerina 95/96 e lo stendardo in Trapani-Belpasso 02/03. Nel 2017/18 i trapanesi, in buona rappresentanza, si presentarono a Catania con lo striscione “Onoriamo i figli del vulcano”. E’ di alcuni anni fa lo striscione “Trapanese amico leale” esposto in Curva Nord a Trapani. –Avellino: c’è sempre stata una certa stima, ma da alcuni anni è nato un bel rapporto, spontaneo, di profonda amicizia e rispetto con i campani. Ormai si può parlare di una sorta di gemellaggio, rinnovato in occasione dell’andata della gara di Supercoppa di Legapro Avellino-Trapani del maggio 2013, quando una grossa parte della curva Sud rimase fuori assieme ai trapanesi, circa 300 secondo alcune stime, presenti in Irpinia, non fatti entrare in quanto sprovvisti di Tessera del tifoso. Il motivo ufficiale è stato quello dell’impossibilità di preservare l’ordine pubblico all’interno dello stadio “Partenio-Lombardi”, visto che la maggior parte dei supporters siciliani si è presentata munita di biglietto d’ingresso per la Tribuna, anziché per il Settore Ospiti. Al ritorno, in terra sicula, gli irpini vengono accolti, come succede da qualche anno, con rispetto dalla curva di casa, soprattutto per la solidarietà mostrata da loro all’andata. Nel giugno 2011, inoltre, gli ultras irpini, in occasione della sfida di andata della Finale Playoff di 2^ Divisione Legapro, crearono un punto di ristoro per pranzare insieme ai 400 circa provenienti dalla Sicilia. –Folgore Castelvetrano: vecchia amicizia (ma che negli anni è stata anche qualcosa di più), datata 1989; sempre buon feeling. In un Trapani-Marsala 2003/04 presenti al fianco dei trapanesi gli “Irriducibili Folgore”. Giri di campo coi bandieroni delle due tifoserie in Trapani-Folgore 2004/05. Presente lo stendardo “Folgore” in Trapani-Nocerina 1995/96.

Buoni rapporti/reciproco rispetto: –Giarre: si sono visti con loro in occasione di Giarre-Trapani 04/05, prima e dopo la partita, con la graditissima presenza dei “fratelli” catanesi. –Enna: negli anni ’80 c’era una certa amicizia. –Licata: c’è rispetto, grazie soprattutto al loro gemellaggio con le “Brigate Nissa”, ex-gemellate coi trapanesi, ma in passato c’è stata una fiera rivalità, con scontri negli anni ’90, in cui uno striscione trapanese venne rubato dai licatesi. Ora le acque si sono calmate, visto che non ci si incontra da molto tempo. –Lanciano: rispetto nato dopo la storica promozione in Serie B degli abruzzesi nel 2012 al “Provinciale”. –Carrarese: rispetto nato per l’invito dei tifosi granata ad un pranzo collettivo. –Reggina, –Perugia: c’è feeling.

Ex-gemellaggi: –Turris: gemellaggio che era indiscutibilmente solido e sentito, ultraventennale, classico esempio di fratellanza ultras tra due tifoserie, che vanno fiere di un’amicizia che va aldilà del calcio. Le due squadre, per varie vicissitudini, da molti anni non s’incontravano. In Trapani-Reggiana 2012/13 visita dei “corallini” di Torre del Greco, che raggiungono il capoluogo siciliano al sabato e vengono omaggiati di una targa ricordo, in nome della bella amicizia. Esposto sempre lo striscione “Tp e TdG da venti anni fratelli”. Visita dei campani anche in Frosinone-Trapani 11/12; in Trapani-Palermo, amichevole 11/12 e ad Avellino nel 10/11. In Turris-Trapani 1995/96 giro di campo classico con sciarpe e bandieroni. Gemellaggio rinnovato anche nel 05/06. Inoltre, gli amici di Torre del Greco sono presenti in Ischia-Trapani 94/95. Nel settembre ’95, a Trapani, rinsaldato il gemellaggio, coi corallini che, in poco più di 20 unità, ricevono un’ottima accoglienza, con tanto di spaghettata e dolci tipici siciliani, mentre i campani, durante il tradizionale giro di campo di fratellanza, accompagnato dalla scritta “Trapani-Turris immenso amore”, omaggiano i trapanesi con una targa ricordo e lanciano fiori biancorossi al pubblico. Ma tutto questo adesso non esiste più, è solo un bel ricordo, vedi sezioni “Nozioni storiche” e “Rivalità”. –Nissa: il gemellaggio, che durava da oltre 20 anni, è stato rotto nel 2009, sembra per colpa dei nisseni (“Balate Crew” in primis, peraltro poi scioltesi), che avrebbero tirato pietre da dietro una siepe verso chi gli ha sempre mostrato rispetto. Due tifoserie che sembravano legate fortemente, in ottimi rapporti tra di loro e che hanno mangiato e bevuto alla stessa tavola per tanti anni. In un Trapani-Nissa 2007/08, in una bella giornata di sport, delegazioni ultrà di Trapani e Caltanissetta hanno fatto il classico giro in campo coi bandieroni a rinsaldare il gemellaggio. Gli “Ultras Nissa” hanno visitato gli ex gemellati in Trapani-Marsala 03/04 e 04/05.

Rivalità: –Siracusa: odio acerrimo, forte, antico, per un derby sempre sentitissimo  sfociato in diversi scontri in passato. Ricordata con orgoglio dai trapanesi la trasferta di Siracusa del 1994/95, con la società che non li voleva far partire. L’unico mezzo plausibile, con le Ferrovie che in Sicilia lasciano non poco a desiderare, era il pullman, ma molte ditte temevano danni ed erano restie a concederli. Il sabato sera, colpo di fortuna: venne trovato e noleggiato un pulmino da 40 posti pagato la bellezza di due milioni di lire. Alla fine partirono dopo tante peripezie in 44. A 7 minuti dal termine la polizia con la forza li fece uscire per motivi di sicurezza, ma non impedì loro di festeggiare la vittoria, anche se delusi dal tifo aretuseo. Striscioni trapanesi in Trapani-Siracusa 2005/06: “In gabbia come conigli sempre in pochi perché codardi”, “Abitante del Sud? fra tante pretese copi pure l’Udinese”. Una foto di inizio anni ’80 ritrae i siracusani con lo striscione rubato ai trapanesi “Falange d’Assalto”. Striscione siracusano con su scritto “Trapaniamoli” in Trapani-Siracusa 02/03. Negli anni ’90 la rivalità, da parte degli aretusei, era di secondaria importanza. Duri incidenti tra le due tifoserie già prima (anni 80-90), si narra terminati a favore dei siracusani, che si sono verificati solo per l’incapacità del servizio d’ordine. Poi per anni non è successo quasi nulla, fino alla stagione 94/95, quando vi furono gravi incidenti. Per alcuni anni in Nord è apparso lo striscione “Odio Siracusa”. I trapanesi narrano di avere, qualche anno fa, affrontato gli aretusei a mani nude e di avergliele date. –Lecce: acerrima, sentita rivalità dopo il furto di pezze e striscioni avvenuto da parte dei tifosi del Lecce nei confronti dei trapanesi a Villa San Giovanni il 12 novembre 2017. Il furto aveva portato, come da canoni ultras, allo scioglimento dei “Curva Nord Trapani” e, di conseguenza, alla presa di posizione degli ultras della Turris di sciogliere unilateralmente il gemellaggio ultraventennale che intercorreva tra le due tifoserie, dopo che i tifosi granata avevano perso anche i drappi che lo suggellavano, non ritenendo più opportuno portare avanti il rapporto, un oltraggio che quindi i “corallini” non hanno accettato. La macchia era troppo grossa nella storia del tifo trapanese, per cui, nella notte tra il 28 e il 29 dicembre 2017, poco dopo le 24, è arrivata la vendetta, col pullman del Lecce, squadra che alle 18,30 del 29 dicembre ha disputato il match col Trapani, trasferta vietata ai tifosi leccesi, preso a sassate. Un gruppo di persone a bordo di un’auto avrebbe cominciato a tirare sassi in direzione del mezzo, mandando in frantumi i finestrini e danneggiando la carrozzeria. In seguito a tale gesto sono stati emanati quattro provvedimenti di Daspo. –Marsala: antico, acerrimo odio; forte rivalità provinciale, verso i marsalesi che vengono chiamati nel capoluogo siciliano “ciaciari”, che, a sua volta, chiamano i trapanesi “fangari”. La rivalità nasce soprattutto dal fatto che Trapani è più piccola di Marsala ed è divenuta provincia, cosa che ai marsalesi non va giù, anche perché, a parer loro, possono vantare un’economia più fiorente, centinaia di siti archeologici e una storia ultramillenaria (il famoso sbarco di Garibaldi e dei “mille”, partiti da Quarto, in Liguria, e arrivati a Marsala l’11 maggio 1860, che gettò le basi per l’unità d’Italia). Spesso i due sodalizi hanno militato nella stessa categoria. I marsalesi possono vantare il furto dello striscione “Ultras Trapani”, durante Marsala-Turris del 21 febbraio ’97. Due ragazzi, partiti dalla Gradinata, aiutati da altri coetanei della Tribuna, sottrassero lo striscione e diverse sciarpette. In Marsala-Trapani 04/05 esposto lo striscione “Garibaldi disse: avanti ciaciari”. Esposto in un Trapani-Marsala anni ’80 lo striscione rubato “Supporters Marsala” e in un Marsala-Trapani 03/04 lo stendardo “Supporters-sempre con voi-Marsala” grattato. –Mazara: vecchio odio provinciale, che ha inizio nell’85, quando il Trapani (difeso dal mitico avvocato Peppino Prisco) fu promosso “a tavolino” in C2, ai danni del Marsala, condannato per illecito. In Trapani-Mazara 09/10 esposta dai padroni di casa la scritta “La tua invidia è la mia forza!!! da sempre superiori”. Nel campionato d’Eccellenza 07/08, le partite tra Trapani e Mazara, su decisione del Prefetto, vennero giocate a porte chiuse. Un gruppetto di ultras del Trapani tifò da un balcone con tanto di striscioni, stendardi, bandierine e sciarpe durante la gara giocata in casa. Nel 2010, col derby alle porte, la Digos monitorò e passò al vaglio, per un rapporto da presentare all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, una serie di “post” offensivi nei confronti dei trapanesi, apparsi sul popolare social network “facebook”, nel profilo “Trapani m. Brigate”, sul tipo “Trapanese merda al ritorno vi rompiamo il culo”, “Odio il Trapani non calcisticamente parlando, odio il Trapani politicamente”, ecc. Tutto ciò in un momento in cui la ruggine tra le due tifoserie sembrava quasi disciolta. Per l’imminente derby avvenne poi una stretta di mano tra i capi-ultrà per evitare incidenti tra opposte fazioni, dopo le “porte chiuse” dell’andata. –Acireale: derby sempre sentito, rapporti tesi, vecchia rivalità riacutizzata dopo le intemperanze tra opposte tifoserie durante gli ultimi incontri in terra acitana. –Akragas Agrigento: vecchia, sentita rivalità regionale. Rapporti sempre tesi. –Sora: i trapanesi sono andati in un centinaio a Sora nel 1993/94 e da lì è nato un certo astio tra le due fazioni. I sorani sono stati sempre aspettati invano in numero decente al “Provinciale”. –Palermo: rapporti tesi, difficili, da leggere soprattutto in chiave pro-Catania, ma la rivalità non è delle più sentite, anzi, sembra che negli anni ’80 i rapporti fossero abbastanza buoni, visto anche che, in un famoso Trapani-Palermo (0-0) dell’8 novembre 1987 (l’anno dopo la radiazione la squadra rosanero ripartiva dalla C2, con provvedimento straordinario da parte della FIGC), con lo stadio stracolmo di ben 6.696 paganti e 335 abbonati e le due tifoserie fianco a fianco in curva Nord, in maniera potenzialmente pericolosa, non successe praticamente nulla. Inoltre molti a Trapani tifano Palermo. –Nocerina: vecchia rivalità. In Trapani-Nocerina 1995/96 i trapanesi hanno offeso più volte la tifoseria ospite e al termine della gara c’è stata una lieve scaramuccia. Presenti con tanto di striscione i gemellati degli “Irriducibili Catania”. –Juve Stabia: da leggere in chiave “corallina”, ex-gemellati coi trapanesi e nemici degli stabiesi. –Ragusa: cattivi rapporti, rivalità nata nell’ambiente cestistico ai tempi degli “Irriducibili Trapani”. I ragusani hanno un’amicizia con i marsalesi, nata nel basket per l’odio comune verso Trapani. –Spezia: rivalità recente, per alcune intemperanze tra le opposte tifoserie al “Provinciale” di Trapani-Erice.  

Nozioni storiche: Premettendo che il movimento ultras a Trapani ha sempre avuto un decorso altalenante, Il tifo organizzato a Trapani nasce alla metà degli anni 70, quando un gruppo di appassionati dà vita al “Trapani Club Raimondo Massa”, che si costituisce con regolare statuto nel luglio del ’77. Per molti anni cuore della tifoseria, pur non essendo un vero e proprio gruppo ultrà, si dà da fare per organizzare al meglio il tifo la domenica ed è presente con enormi sacrifici in molti campi del Meridione e in tutti quelli siciliani. Nascono poi altri piccoli gruppi, tra i quali “Forever” e “Aquile Granata”. La dinamica ultras si affaccia nei primi anni 80, quando vengono fondati i “Panzer”, allora collocati in gradinata, il primo vero gruppo ultrà, che imprime una svolta al tifo organizzato. Come in tutte le piazze si assiste poi negli anni 80 alla nascita di diversi gruppi. Nel 1983/84 nascono piccoli gruppi come “Boys Warriors”, “Brigate Granata” e “Gioventù Granata”. Nel 1985 questi gruppi si uniscono sotto un unico grande striscione, un unico gruppo, dando vita al “Commando Ultrà Curva Nord” , fondato da “Pablito”, che in un primo momento prende il nome di “Panzer Commando Ultrà Curva Nord”, riuscendo a guidare il tifo fino ai primi anni 90. Per molti anni sprovvisti di una sede, l’unico punto di ritrovo è lo stadio al giovedì, giorno di allenamento del Trapani, fatto che porta il “C.u.c.n.” allo sgretolamento e apre le porte alla nascita di nuovi gruppi, come gli irrequieti e tosti “Irriducibili”, nel 1989, e, nel 1992/93, alle “Brigate” e ai “Trinacria Korps” (poi solo “Korps”), anno della promozione del Trapani coincisa con il ritorno in C2. Sono i “Panzer”, il “C.u.c.n.” e gli “Irriducibili” a portare avanti la curva, mettendosi in evidenza in tutta la Sicilia. Nel 1993, da una costola delle Brigate, nascono i “Kaos”, gruppo che negli anni ha continuato a seguire le sorti dei granata in casa e nelle lunghissime trasferte; con i “Boys” e la “Nuova Guardia” danno nuova linfa alla curva. Nel ‘94/95, sotto la guida di tutti i gruppi sopra menzionati, che riescono ad organizzare il tifo ad alti livelli e frequenti trasferte fuori dalla Sicilia, il Trapani sfiora la Serie B. Si tratta di gruppi giovani, composti da ragazzi di età media di poco oltre i 16 anni. Nel 1995 si decide, dopo una riunione tra tutti i gruppi più piccoli che frequentano la Nord, col tifo che risulta molto frammentato per una curva piccola come quella di Trapani, di riunire tutti i gruppi sotto il nome di “Ultras Trapani 1995”, in cui confluiscono alcuni elementi dei “Kaos” e dei “Korps”, mentre le “Brigate” si fanno da parte. Nel 2000, vi è un periodo di transizione, infatti il Trapani torna in Eccellenza, serie poco consona al suo palmares e in molti preferiscono disertare lo stadio. Non gli “Ultras Trapani 1995” e i ragazzi del “Gruppo Storico”, che negli anni a seguire portano avanti la baracca con non poche difficoltà. Nel 2002/03, con il ritorno del Trapani in Serie D, si pensa bene di riesporre lo striscione del “Commando Ultrà Curva Nord”, ma dietro c’è sempre la “regìa” di “Ultras Trapani” e “Gruppo Storico”, che dall’ottobre 2003 vengono affiancati dai “Veterani”, mentre nel gennaio 2005 nascono i “Sostenitori Trapani Ultras (S.TP.U.) e, dopo ancora, gli “Ultras Liberi Pensatori”, scioltisi nella stagione 2011/12, tutti gruppi di una certa importanza, specie gli ultimi due, che lasciano un’impronta rilevante nel panorama ultras trapanese. Si arriva quindi al 2013, anno della storica promozione in Serie B, di rinascita e che dà modo al tifo di ricompattarsi. Così a partire dal 2013/14 ci si riunisce tutti sotto la pezza “Curva Nord Trapani”. Il gruppo tira avanti le redini del tifo fino al 12 novembre 2017, quando, di ritorno dalla trasferta di Matera (nel frattempo era arrivata la retrocessione in C), mentre aspettano il traghetto a Villa San Giovanni che li riporti in Sicilia, i due pulmini dei “Curva Nord” vengono assaltati da un gruppo di leccesi di ritorno dalla trasferta di Siracusa, che fanno razzia di tutto il materiale dei trapanesi, rubando tutte le pezze da trasferta, compresa quella che ricorda il gemellaggio, fin lì indissolubile, coi ragazzi di Torre del Greco, che costerà ai trapanesi, oltre allo scioglimento del gruppo, reso noto con un comunicato ufficiale il 15 novembre 2017, anche la rottura del gemellaggio storico. Il colpo lascia una profonda ferita nella curva granata, che trova comunque la volontà in alcuni ragazzi di continuare a seguire la squadra con lo stile ultras, così i trapanesi in trasferta si presentano con la pezza “Ultras Trapani”. Nel frattempo arriva l’estate 2018, e con essa la voglia di tornare più numerosi, fondando il nuovo gruppo “2 aprile 1905” che ad oggi guida la Nord di Trapani. Nel 2019 arriva, nella doppia finale Playoff col Piacenza, l’agognato ritorno in Serie B.  

Curiosità: -Non si è fatta attendere la risposta della tifoseria granata dopo la pessima prova di Cremona (0-5) del 16 febbraio 2020: esposto all’esterno del “Provinciale” dagli “Ultras 2 Aprile 1905” l’eloquente striscione “Giocatori e presidente noi abbiamo una dignità”. -Al termine di Trapani-Cittadella (0-3) del 1° febbraio 2020, coro dei “2 aprile 1905” nonostante la disfatta interna “Resteremo in Serie B”, mettendosi così alle spalle quello che considerano un incidente di percorso, e testa subito alla prossima partita. -Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 contestazioni per gli arbitraggi da parte di tifoseria e ambiente granata. -A luglio, per il ritiro precampionato 2019/20 a Comano Terme, in Trentino, una rappresentanza di tifosi granata incitava i propri beniamini durante gli allenamenti. Una passione che non conosce chilometri né giornate festive. -Il 30 giugno 2019 festa-promozione: una serata tutti insieme con i protagonisti della grande impresa sportiva, la presentazione della nuova proprietà del Trapani Calcio, le anticipazioni sul Trapani che verrà e che si prepara ad affrontare il campionato di B. -Bellissima coreografia allestita in occasione di Trapani-Piacenza (2-0), ritorno finale Playoff per la B del 15 giugno 2019, con cartoncini bianchi e granata e in basso lo striscione “Incuranti del futuro godiamoci il presente con i brividi nel sangue”. Grande tifo per l’occasione e a fine match invasione pacifica, con mister Vincenzo Italiano e i giocatori a festeggiare sotto la curva al triplice fischio. -Allenamento serale il 16 maggio 2019 con una megafiaccolata di migliaia di tifosi che si stringono intorno ai granata in vista dei Playoff. -Soltanto 6 trapanesi hanno affrontato il 17 marzo 2019 la trasferta di Brindisi per assistere a Virtus Francavilla-Trapani, 31^ giornata di C 2018/19. -In occasione del derby casalingo di alta classifica col Catania, del 13 febbraio 2019, striscione di solidarietà per i tifosi etnei che recita “Sapete solo vietare, falsare il campionato, a discapito di chi del calcio è innamorato”. Rispolverato per l’occasione il bellissimo bandierone copricurva già apparso col Padova per i Playoff del 2016. -Con un comunicato dei primi di febbraio del 2019 la Nord, rimasta per lungo tempo in silenzio ad osservare le delicate vicende riguardanti la cessione societaria del Trapani Calcio, ringraziando doverosamente la famiglia Morace per questi indimenticati anni di vittorie e del sogno Serie B, visto il protrarsi di una situazione ambigua, chiedeva e pretendeva chiarezza sugli esiti della trattativa con il signor Heller e i suoi soci, conclusa felicemente dato che il finanziere romano Giorgio Heller il 26 giugno 2019 è diventato presidente. -I “Boys Trapani”, per Natale 2016, si sono recati presso il campetto della Parrocchia Sant’Alberto, quartiere di periferia, con il loro entusiasmo e i loro palloni. Dopo un momento di gioco dove ragazzi e ultras si sono mischiati in campo è avvenuto il gesto del dono dei palloni. Ogni ragazzo presente ha ricevuto questo segno di augurio e poi tutti insieme sono andati nel salone parrocchiale per condividere una bibita e una fetta di panettone. -A Perugia, 14^ di Serie B 16/17, il 13 novembre 2016 esposto lo striscione di solidarietà alle zone terremotate “Vicini al popolo umbro”. -In occasione della partita Trapani-Pro Vercelli del 4 settembre 2016, il Panathlon International Club Trapani consegna il Premio Fair Play 2016 alla Curva Nord “per essersi imposta all’attenzione nazionale per l’estrema compostezza, civiltà e sportività con cui ha sempre improntato il proprio sostegno alla squadra granata”. -Molto bello il bandierone copricurva, con il profilo della città e la scritta “Curva Nord cuore di Trapani” sfoggiato per l’amara finale di ritorno dei Playoff Trapani-Pescara (1-1, dopo la sconfitta 2-0 dell’andata) del 9 giugno 2016. -Bella nelle intenzioni, ma non riuscitissima, la coreografia, fatta di cartoncini bianchi a formare la scritta “Carica!” su sfondo di cartoncini granata, in occasione del ritorno della semifinale Playoff 15/16 Trapani-Spezia del 31 maggio 2016. -Dalla stagione 2013/14, come sopraccennato, tutti i gruppi della Nord si erano identificati sotto il nome di “Curva Nord Trapani”, il solo striscione che rappresenterà gli ultras trapanesi nelle gare interne ed esterne. Tale decisione venne presa al fine di rendere più coesa e unita la curva, dopo le spaccature interne createsi negli ultimi anni, dovute soprattutto alla questione-tessera, che ha diviso la Nord tra favorevoli e contrari. Il Direttivo, pur sottolineando che lo zoccolo duro della curva non si abbonava, e quindi non si tesserava, lasciava libera scelta a tutti coloro che amano i colori granata ad abbonarsi/tesserarsi, ed a presenziare in trasferta. -I problemi principali per la tifoseria trapanese sono sempre stati quelli delle trasferte, per via della difficile collocazione geografica, e della cosiddetta scarsa “mentalità ultras”. Le prime sono considerate tali da loro solo se affrontate fuori dalla Sicilia. Il loro orgoglio gli consente di sobbarcarsi chilometri e chilometri per seguire le sorti della propria squadra del cuore. Molto spesso la trasferta più vicina è stata Catania (circa 700 Km. tra andata e ritorno) e per quelle del Nord si parla di circa 3.000 Km. complessivi. Le difficoltà per poter viaggiare, specie in passato, sono state tante. Spesso si tratta di restare fuori da casa per giornate intere e ritornare distrutti, esausti. Anche la “mentalità ultras”, almeno in un passato più o meno remoto, a Trapani ha rappresentato un “problema”, ad esempio negli anni 90, se la squadra non si esprimeva al meglio, a sostenerla c’erano solo 30/40 ragazzi (non sempre però era così), che spesso portavano le sciarpe al collo e si univano al gruppo “vociante” solo nelle partite più importanti, ed anche negli anni d’Eccellenza (primi anni 2000) la squadra è stata un po’ abbandonata a sé stessa. Il fatto era che a sgolarsi erano sempre gli stessi 100 per tutti i 90 minuti, ma comunque in grandi eventi tipo i derby, oppure quando la squadra andava forte, riuscivano a contare su un nucleo di 300 unità, che per la C non erano poche. Adesso le cose sono cambiate, specie dopo le quattro promozioni, dall’Eccellenza alla Serie B, nel giro di sei anni, fra il 2008 e il 2013 compresi. -Il “Provinciale” di Erice, paese che dista circa 13 chilometri dal capoluogo, ha una capienza che supera di poco le 7mila unità, da circa 7 anni è stata costruita una curvettina per gli ospiti, fino ad allora sistemati in curva Nord accanto agli ultras di casa (la Nord infatti dal ’98 era stata divisa in due da una grata: a sinistra, vedendo la curva, venivano sistemati i sostenitori ospiti). E’ uno stadio incompleto, da rifinire, che manca di un buon terzo di Gradinata, ma a cui i trapanesi sono fortemente legati, essendo stato dagli anni ’60 custode, nel bene e nel male, delle emozioni che il Trapani ha regalato ai suoi tifosi. E’ previsto comunque un progetto di ampliamento che porterebbe la capienza a 10mila posti col prolungamento della gradinata. -Per Trapani-San Marino del dicembre 2012, con presenti circa 2500 spettatori, si ricordano l’ultrà scomparso da poco Michele e i diffidati. Bello l’applauso che la Nord entusiasta regala ai giocatori e quello per i 7 (!) tifosi ospiti, sempre ben graditi in questa estremità della Penisola. -In occasione di Pergocrema-Trapani (0-5) del 6 novembre 2011, alla fine del match, quattro tifosi del Trapani e uno del Pergocrema sono stati denunciati per invasione del campo di gioco. I quattro siciliani, di età compresa tra i 22 e i 39 anni, erano entrati in campo solo per applaudire i loro giocatori e farsi regalare le magliette. La tifoseria trapanese protestò molto per l’episodio, domandandosi cosa ci fosse di male a esultare per una vittoria coi propri beniamini, dopo aver fatto migliaia di chilometri. Fra l’altro il Trapani Calcio, per un assurdo meccanismo, avendo in qualche modo agevolato i propri tifosi concedendo loro un accredito che consentì agli ultras l’accesso allo stadio senza Tessera, rischiò una pesante sanzione economica. La domenica dopo, in Trapani-Siracusa, esposto in merito lo striscione “11/11: il reato? aver festeggiato!!”. -Uno dei personaggi storici della curva Nord è sicuramente Paolo D’angelo, meglio conosciuto come “Pablito”, fondatore del C.U.C.N., nel 1985, e del “Genoa club Trapani”, attivo addirittura dal 1970. Il suo striscione “Pablito Trapani” è pressoché sempre presente, almeno in casa. -Il Trapani Calcio è prevalentemente seguito nei comuni di Trapani e dell’Agro Ericino, che assieme compongono l’area urbana di 120mila abitanti che fa riferimento a Trapani. -Tra gli esodi più massicci ricordiamo quelli del 4 dicembre 2013 per Inter-Trapani, con 3.000 tifosi che hanno sostenuto la squadra al “San Siro-Meazza”  per i 32esimi di finale di Coppa Italia 2013/14, e di Cremonese-Trapani con 1.600 tifosi ritrovatisi allo stadio “G.Zini” di Cremona il 12 maggio 2013 in occasione dell’ultima giornata di Lega Pro Prima Divisione 2012/12, vinto dal Trapani. -A Trapani, la squadra di pallacanestro ha sempre avuto un seguito rilevante, in certi periodi ancor più del calcio. Nei primi anni ’90, col Trapani in C1 e in lotta per la B e la Pallacanestro Trapani che veleggiava in Serie A1 ad alti livelli, la Trapani sportiva visse momenti esaltanti. I gruppi ultrà del basket, che poi erano gli stessi che seguivano il Trapani Calcio (magari c’erano gruppi che seguivano più uno sport e altri che seguivano più l’altro), si videro assegnare dalla rivista sportiva “Superbasket” il premio come miglior tifoseria d’Italia (“sesto uomo in campo”). Nell’ottobre 2004, in occasione della prima gara interna del Basket Trapani al Palailio, i gruppi “Ultras Trapani ‘95”, “Gruppo Storico” e “Veterani” resero noto il loro distacco verso la pallacanestro, in quanto fortemente legati da anni alle sorti del Trapani Calcio, resisi conto che i due sport sono realtà completamente diverse e che era giunto il momento di fare una distinzione tra calcio e basket. -Sembra impossibile come il Trapani, dopo essere passato nella sua storia da fallimenti, radiazioni, retrocessioni incredibili, situazioni societarie fallimentari, fusioni e varie peripezie, si ritrovi in Serie B. -Il 1983/84 è l’anno del dualismo esasperato tra le due realtà calcistiche trapanesi, la Ligny, che cambia nome in Pro Trapani, e l’A.S. Trapani, che arriveranno rispettivamente terza e quarta. La maggioranza della tifoseria si schiera comunque dalla parte del vecchio, indebitato, ma affascinante “Trapani storico”. Non si trova l’accordo per la fusione, che avverrà comunque finalmente nel luglio ’84, dopo tanti tentativi a vuoto, facendo nascere così l’A.S. Trapani 1906, che si porta però dietro il pesante debito dell’A.S. Trapani. La squadra si inscrive al campionato d’Interregionale, che viene vinto sul campo dal Mazara, col Trapani che arriva secondo, ma i canarini vengono condannati per illecito a 5 punti di penalizzazione e quindi è il Trapani ad approdare in C2, con la città in vacanza che si risveglia improvvisamente, animandosi di festosi caroselli. Nel 1990 fallisce l’Associazione Sportiva Trapani 1906 e dalle sue ceneri viene costituito il Trapani Calcio S.p.A., grazie all’impegno di numerosi tifosi che appoggiano l’imprenditore edile Bulgarella, che riuscirà a conservare il titolo sportivo. Nel 1993/94 viene conquistata la prima C1 della storia e le vie cittadine si tingono di granata; con l’entusiasmo a mille viene organizzata a fine campionato, per festeggiare la vittoria, un’amichevole di lusso col blasonato Porto, che finì sorprendentemente 2-2, con lo stadio ancora una volta esaurito. L’anno dopo è quello della Serie B clamorosamente persa a Gualdo Tadino al 93’ ai Playoff. Nell’estate 2000, a causa della disastrosa situazione finanziaria, il Trapani non viene inscritto alla D e riparte dal più alto dei campionati regionali, l’Eccellenza, e qui, paradossalmente si troveranno due squadre cittadine, il Trapani Calcio, appunto, e il Città di Trapani. Nonostante la situazione impervia, “C.u.c.n.” e “Ultras Trapani” seguono lo stesso la squadra, al motto “Sempre con voi”. Nel 2001/02 arriva la fine del Trapani, in una situazione societaria sempre più caotica: con giocatori che vanno e vengono, stipendi non pagati, struttura societaria fantomatica, l’epilogo non poteva essere altro che la radiazione. Così, alla 22^ giornata, febbraio 2002, collezionata la quarta rinuncia, il Trapani sparisce. I tifosi, o quel che resta di loro, cominciano timidamente a seguire le sorti dell’altra realtà trapanese, il Città di Trapani, che però non va oltre il 4° posto, perdendo i successivi Playoff. Nel 2002/03, fallito il Trapani “storico”, le speranze dei tifosi granata sono rivolte al Città di Trapani, che il 31 agosto 2002 cambia denominazione diventando “A.S.D. Trapani Calcio”, che, grazie al buon piazzamento nelle graduatorie per il ripescaggio, viene promosso in Serie D. -Sempre esposti gli striscioni “Vincenzo sempre nel cuore”, “Michele presente”, la bandiera della Sicilia e “Diffidati 2 Aprile 1905”.

Politica: destroidi.

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