Sipario. L’ennesima occasione persa, l’ennesima volta in cui i “se e gli avremmo potuto” vincono su tutto il resto. Ormai è una triste cantilena che portiamo avanti da tanto, troppo tempo. Cala il sipario su Empoli-Chievo, ma anche sull’avventura di Roberto Muzzi sulla panchina dell’Empoli. Ancora manca l’ufficialità, ma tutto lascia presagire che il tecnico romano verrà esonerato. Tra l’altro, beffardo destino, la sua esperienza azzurra finirà come era cominciata: con una squalifica, visto il cartellino rosso sventolatogli dall’arbitro Aureliano (sulla sua conduzione di gara ci torneremo sopra) nella ripresa.

Ma passiamo al match. Muzzi propendeva per un ritorno al passato, abbandonando il 4-3-3 visto a Castellammare e proponendo il consueto 4-3-1-2. Le scelte ricadevano su Fiamozzi e Antonelli in difesa, insieme alla coppia di centrali, confermatissima, Maietta-Romagnoli. L’assenza di Bandinelli accelerava l’innesto dello scozzese Henderson, mentre Ricci veniva riportato nel ruolo a lui più congeniale, quello di regista. Ma le novità maggiori erano in attacco: fuori Ciciretti, Mancuso e La Gumina, dentro Bajrami, La Mantia e Tutino.

E proprio quest’ultimo rappresenta, fin da subito, l’uomo più pericoloso dell’Empoli in avanti. Con un La Mantia ancora non troppo in condizione, è l’ex attaccante del Verona a sobbarcarsi il più del lavoro. E la sua intraprendenza viene premiata al minuto 22 quando, smarcato da Frattesi, batte sottomisura un incolpevole Semper. L’Empoli dei primi minuti non dispiace quanto a voglia e intensità. Almeno si vedono dei miglioramenti, rispetto al recente passato. I nuovi appaiono integrati nello schema di gioco e, nonostante qualche sussulto clivense, il primo tempo termina in vantaggio e lascia ben sperare.

Ma la ripresa è ben altra cosa. Il Chievo sale di intensità, l’Empoli scende. Fin da subito, perché il gol del pareggio degli ospiti arriva dopo appena quattro minuti. E quindi non possiamo catalogarlo come causa di un calo fisico, anche giustificabile se vogliamo, visto che molti giocatori non scendono in campo da mesi. No, è ancora una volta un’amnesia difensiva, un mal posizionamento, a regalare a Meggiorini l’1-1. Da lì in avanti l’Empoli rientra nel solito tunnel mentale, non riuscendo a scuotersi. Anzi, è proprio il Chievo ad andare maggiormente vicino al gol, anche nel finale quando ci si aspetterebbe un forcing azzurro.

Veniamo ai nuovi. Come dicevamo, bene Tutino, che soprattutto nel primo tempo – nella ripresa è calato – ha dato del filo da torcere alla difesa del Chievo. Non c’è solo il gol nella sua prestazione, ma tanta buona volontà ed efficacia. Più che sufficiente anche la prestazione di Henderson, che si è mostrato un centrocampista a tutto campo, pronto a cucire e a ripartire. Meno bene La Mantia, che ha pagato probabilmente una condizione non ancora al top. A volte è sembrato avulso dal gioco, visto che in alcuni frangenti si ritrovava addirittura sulla linea mediana, in una posizione in cui certo non può fare male. Fiamozzi ha giocato una partita senza fronzoli, mentre Ciciretti ha quantomeno avuto il pregio di darsi da fare e compiere l’azione più pericolosa, cogliendo il palo nel finale.

Abbiamo lasciato come ultimo argomento la direzione arbitrale. Il direttore di gara era Aureliano di Bologna, che avrà il poco invidiabile di record di aver fischiato nelle due partite che hanno decretato l’esonero degli allenatori azzurri: dopo Empoli-Pescara, fatale a Cristian Bucchi, questo Empoli-Chievo che ha sentenziato l’allontanamento di Muzzi. Meglio quindi non imbatterci più nel fischietto emiliano. Ma non solo per fini statistici. Ieri Aureliano è stato probabilmente uno dei peggiori in campo, non riuscendo a gestire una gara che, almeno inizialmente, non sembrava cattiva. La gestione dei cartellini (saranno 12, se si considerano i due gialli a Muzzi), è sembrata a dir poco pessima, così come l’interpretazione di alcuni falli. Detto questo, inutile nasconderci nella conduzione arbitrale, perché creerebbe ulteriori alibi a una squadra che in questo momento ha solo bisogno di ritrovare se stessa ed essere consapevole dei suoi errori.

Adesso vedremo cosa succederà. Se, come sembra logico e scritto, Muzzi verrà sostituito, al nuovo allenatore dovrà essere chiesto di ricompattare il gruppo e di togliere quelle paure che lo attanagliano. È la prima cosa da fare: capo basso, a lavorare, senza fare proclami a un vento che in questo momento ci è avverso. Dobbiamo ripartire dalle parole di Tutino e Brignoli, che hanno predicato calma e umiltà: basta parlare di Serie A, a meno che non si voglia continuare a farci del male; parliamo gara per gara, perché talvolta è così che si esce da un periodo buio. Facendo un passetto per volta, alla ricerca della luce in fondo al tunnel.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

21 Commenti

  1. Le parole del post gara non mi sono piaciute.
    Parlare di arbitraggio non è da empoli non si è mai fatto.
    Se ci si attacca a a queste cose vuol dire che qualcosa non va.

    • hai ragione, non e’ da empoli..pero’ ieri c’erano 2 rigori solari con l?arbitro a pochi metri ed un espulsione che se il metro e’ quello usato con bandinelli ci sta’ tutta..l’impressione e’ che stiamo pagando qualcosa anche a livello “politico”…perche’ se vinci ieri e ci sommi il gol di cosenza sono 3 punti in piu’ che per una squadra che deve per ora pensare a salvarsi sono tanta roba..

  2. Ieri si è visto qualcosa che fa sperare.
    I 2 attaccanti bene fin quando hanno tenuto fisicamente, bene henderson e benino fiamozzi rispetto a veseli in quel ruolo.
    Marino deve far trovare una condizione fisica accettabile e dare un minimo di identità a questa squadra che non è così scarsa.
    Alla fine vanno fatti 18/20 punti per la salvezza.
    Poi è chiaro che se anche marino non riuscirà a incidere allora il baratro sarà certo.

  3. Danno x ufficiale l’ esonero. Non ci siamo..Allo stadio si vede benissimo che la squadra, al netto della forma fisica, non ha una disposizione in campo. Tutto è improvvisato e demandato al libero arbitrio degli interpreti. Bene che Marino sia venuto col mercato ancora aperto perché potrebbe chiedere un centrocampista d’ esperienza, elemento che ci manca come l’ acqua ad un viandante nel deserto..

  4. Serie A? E mo che i tifosi non ne parlano, ma voi e la società e la squadra…… ora cosa sarebbe cambiato nella vs testa? Non ci voleva uno scienziato per capire che Muzzi non era in grado di risolvere la situazione: per me è stato un azzardo troppo grande che ci ha tolto solo tempo.
    La A, quest’anno era possibile con la classifica corta che c’è, ma si è sbagliato tanto, troppo e si è buttato via un sacco di soldi, soldi che in altri anni, ma con le idee, si potevano fare tre squadra in 3 anni. È evidente che ora conta solo il mantenimento della categoria.
    Quanto a ieri, meglio di altre volte, ma si tira pochissimo in porta e non importa quanti attaccanti hai se poi non hai chi porta l’acqua e fa l’ultimo passaggio ….. ma poi questo ultimo passaggio chi lo dovrebbe fare? Ricci?Frattesi? Se ti arriva una palla in avanti è solo per fortuna o caso. Marino avrà tanto lavoro da fare, diamogli una mano altrimenti è maiala!!!!

  5. Ragazzi se questo Henderson è solo al 50% perché non ha quasi mai giocato mi immagino cosa possa fare quando sarà al 100%…Mi ha impressionato in una maniera incredibile!

  6. Mi dite una cosa
    Sé giocato bene e la colpa è dell’arbitro. Posso essere d’accordo purtroppo sull’arbitro visto che è TUTTO il campionato che la lega ci rema contro ma allora mi verrebbe voglia di conoscere IL PERCHÉ che è x lo stadio non a norma neanche x la B forse??
    Poi sul gioco oltre a 1 primo tempo mostruoso di frattesi e tutino e altri come lo scozzrse me lo dite quante azioni corali abbiamo costruito o quanti cross sono arrivati a La Mantia?? 0
    Manca poi UN BUBBONE IGNORANTONE in mezzo al campo stile il 90% dei giocatori dell’anticalcio chievo che come loro FA FALLO protesta sempre e comunque e fa innervosire gli avversari …

  7. Pagella Chievo: para rigori Aureliano, difesa, ferma azioni pericolose di avversari soli verso la porta; Aureliano, recupero palloni persi Aureliano, impedisce la corsa diritta mettendosi in mezzo : Aureliano. Fa innorvosire fermando il gioco per molti minuti quando qualcuno della propria squadra accusa stanchezza o difficoltà: Aureliano, inverte quando ce ne è più bisogno AURELIANO. GRANDE ! MEGLIO DI MESSI !

  8. Anche a me non piace parlare degli arbitri, ma quello che è successo nelle ultime giornate (Cosenza, Livorno, Chievo) rischia di compromettere un campionato. E’ davvero basso il livello degli arbitri di B, e non è accettabile che non vengano aiutati dai collaboratori. Ieri l’espulsione di Frey era doverosa, soprattutto se confrontata con il fallo, uguale, di Bandinelli a Pordenone, punito con l’espulsione diretta al secondo minuto di gioco e tre giornate di squalifica. Il giuardalinee era a due metri e non si riesce a capire cosa abbia raccontato all’arbitro. Se ci mettiamo il gol non concesso di Cosenza e vari rigori non dati ieri e col Livorno, mi sembra che gli arbitri abbiano influito non poco nei risultati, soprattutto in un momento in cui la squadra è poco brillante e in carenza di gioco e di fiducia.

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