I gialloazzurri confezionano con Zeus Sport uno dei migliori kit della cadetteria 2019/20, riuscendo a reinterpretare un classico, la maglia con banda verticale a contrasto, in modo piuttosto originale.

Guardando al passato, non abbondano certo le fonti per approfondire la storia della maglia dei ciociari. Abbiamo riscontri piuttosto vaghi sull’evoluzione cromatica del Frosinone, che pare aver mosso in primi passi ad inizio Novecento in rossoblu (mutuando i colori dello stemma comunale, come spesso avveniva) prima di passare al giallo con inserti azzurri in un secondo e non meglio precisato momento.

Vestire i colori della città era prassi alquanto diffusa, quindi quella degli albori in rossoblu è ipotesi più che ragionevole. Ne abbiamo esperienza diretta ad Empoli dove subito dopo la fondazione, appena la cosa si rese possibile, vennero velocemente accantonate le mute “vinaccia” provenienti dall’USE per vestire l’azzurro del gonfalone cittadino.

Torniamo però all’attualità ed al Frosinone. Il progetto grafico della divisa è stato curato dal Responsabile Merchandising e Sponsor Tecnico Daniele Palladino, in collaborazione con Zeus Sport, giocando tutto sulla frammentazione dell’elemento della banda verticale nei toni del giallo e dell’azzurro. Una scelta azzeccata dal punto di vista estetico ma anche pratico, perchè agevola l’inserimento dello sponsor commerciale principale rendendolo meno invasivo.

Da notare che rispetto al kit presentato in estate è stata eliminata, per valutazioni di ordine estetico, la striscia a contrasto lungo i fianchi. Una scelta opportuna, che ha liberato la maglia da un elemento ridondante. Sarebbe stato forse il caso di intervenire a quel punto analogamente anche sui pantaloncini, dove la banda verticale manca del naturale raccordo con la maglia previsto nel kit originario.

Bene le personalizzazioni, dove il carattere moderno (forse solo un pò troppo voluminoso per quel che concerne la numerazione) ben si sposa con il resto della maglia, facendo da contrappeso sul retro all’importanza grafica che riveste la banda verticale sul fronte. Gli elementi meno organici rispetto al resto della divisa appaiono i calzettoni, dove il motivo grafico della parte superiore pare un pò avulso dall’insieme.

Complessivamente però un lavoro ben strutturato, che si pone oltre la media di quel che ci propone l’attuale Serie B, riuscendo a coniugare modernità e rispetto degli elementi base dell’identità gialloazzurra. Prosegue con profitto anche la maturazione di Zeus Sport, nel solco tracciato con quanto fatto vedere in positivo per il Crotone e per lo stesso Frosinone negli ultimi anni. Per la serie “con poco si fa tanto”, riprendendo uno slogan d’altri tempi, perchè anche un club di provincia supportato da un marchio (non ce ne vogliano in casa Zeus) non blasonatissimo, può comunque esprimere una buona creatività e realizzare ottime cose.

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La scintilla azzurra la accendono il Subbuteo e la prima volta al Castellani per Empoli-Como in un grigio pomeriggio dell'Inverno 1993. Memoria storica delle divise dell'Empoli, la sua collezione privata conta di circa 200 maglie indossate che vanno dagli anni '80 ad oggi, ha lavorato al restyling dello stemma societario e alla creazione dei completi gara utilizzati dagli azzurri dalla stagione 2009/10 alla stagione 2014/15. Nello stesso periodo è stato fotografo ufficiale della prima squadra, occupandosi successivamente del settore giovanile fino alla chiusura del rapporto con la società azzurra al termine della stagione 2017/18.

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