«I gruppi della Maratona non saranno presenti nella trasferta in casa della Juventus». Il messaggio, rilanciato nel pomeriggio di ieri attraverso i principali canali social dei Desperadosi e degli altri gruppi ultras, arriva a poche ore dalla gara in casa dei bianconeri, uno degli appuntamenti più attesi della stagione. La scelta, che segue quella effettuata qualche settimana fa dai colleghi del Bologna, nasconderebbe diverse motivazioni alla base. Da un lato c’è quella legata al caro biglietti, che però non sarebbe la principale. E’ semmai tutto un insieme di cose a non andare giù ai sostenitori azzurri, come ad esempio l’obbligo di registrazione sul sito della Juventus prima di acquistare il biglietto, ma anche il divieto di introdurre all’interno dello stadio striscioni, tamburi e megafoni, un particolare che secondo gli stessi gruppi organizzati della Maratona farebbe venir meno l’essenza stessa dell’essere ultras.

fonte: lanazione

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19 Commenti

  1. Dispiace, ma io non mi farei tutti questi problemi.
    Segui le disposizioni e vai allo stadio.
    Ma in Inghilterra, dove hanno una normativa più rigida e prezzi più alti, si fanno tutti questi problemi per riempire gli stadi?
    A me sembra di no….

    • Andare allo Stadium è una barzelletta sia per il prezzo che per le registrazioni sul suo sito per i biglietti sia per tutte le restrizioni che applicano!a noi piace fare gli ultras no andare al teatro.in quello stadio vorrebbero solo dei clienti burattini quindi ci sembra giusto per questa volta non stare a queste pagliacciate sperando nel nostro piccolo di dare un segnale! LUNGA VITA ALGLI ULTRAS!! No al calcio moderno

    • Infatti a noi il modello inglese fa schifo!guarda più tosto le curve in Germania dove con gli ultras è stato cercato un dialogo,dove ci sono prezzi popolari con settori popolari dove non c’è tutta la repressione che c’è da noi!e pensa che loro hanno copiato il modello ultras italiano.ma ora sono avanti anni luce a noi grazie a tutti i benpensanti che vogliono far sparire gli ultras!

  2. Comunque anche l’anno scorso ci si doveva registrare sul sito e gli ultras c’erano
    Comunque capisco la protesta, il problema è che dei 100 empolesi che non vanno non gliene frega niente
    Se smettono di andare milanisti interisti napoletani romani allora forse qualcosa si muove

  3. Bravi!Ben vengano i NO, anche sofferti. Accettare tutto, lasciarsi scivolare tutto addosso, adeguarsi sempre ci ha ridotto ad un popolo di automi. Riprendersi la scelta anche nelle piccole cose lo trovo essenziale. Dovremo averlo il coraggio di farlo anche per altre cose più importanti.
    Quanto al sintetico comunicato mi riallaccio a quanto detto prima: il NO non è scortese, è una scelta e nessuno si deve giustificare o sentire in colpa.

  4. Ultras bolognesi e Fiorentini navevano anche loro disertato la trasferta per lo stesso motivo, i gobbi si fanno sempre riconoscere in negativo.

  5. Pensate i 35 euro che il nostro presidente fa pagare agli ospiti in curva sud, è una rapina anche quella , quindi dobbiamo guardare anche in casa nostra.

    • Pensate che non è il fatto di guardare a casa nostra o altrove, è infatti una battaglia che dovrebbe riguardare tutti, dal giovane, all ultras, al vecchio perché poi tutti ne avranno dei benefici!ma non solo per il prezzo ma anche per i giorni gli orarari la repressione ecc! E disertare lo Stadium è per un insieme di motivi che noi reputiamo inaccettabili e non solo per i 35€ 40€ che comunque sarebbero paragonati hai 15/20 che noi facciamo pagare alle squadrette!perché con le grandi i loro prezzi sono molto più alti!

  6. In italia si fa sempre cosi, quando ci sta bene siamo pure europei per le leggi assurde per quello che va bene invece no, basti vedere appunto nel calcio siamo rimasti piu indietro della martinicca: voglio vedere se finalmente un governo decidesse di privatizzare gli stadi come in ogni parte del mondo cosa succederebbe (specialmente in toscana con una mentalità simile dove non c’è uno stadio decente neanche per la serie C)

    • Scusa Ciacco, io sono d’accordo nel privatizzare gli stadi ma forse sarebbe più giusto parlare di stadi di proprietà.
      Qualsiasi comune ha (o dovrebbe…) avere la missione di permettere a tutte le minoranze sportive di essere rappresentate ed ecco perchè ogni cittadina possiede almeno uno stadio comunale dove fare atletica ed attività parallele, una piscina, palestre ecc
      Per lunghi anni le società calcistiche sono state espressione popolare di una città poi sono diventate S.p.a. e se per caso un ala di questo intricato meccanismo non porta guadagno si taglia senza scrupoli (leggi squadra femminile)
      E non mi sembra che nessuna società per azioni vada in giro ad elemosinare gli spazi dove eseguire la propria attività ma di solito gli imprenditori si frugano in tasca e si costruiscono il loro bel capannone.
      Quindi se l’Empoli FC per legge o per esigenza ha bisogno di cambiare “capannone” gli azionisti si devono frugare in tasca e se lo fanno nuovo. Semplice. Lo spazio il comune lo ha già destinato (Viaccia)
      Noi infine siamo soltanto clienti di tale società e cerchiamo soltanto di vivere e far rivivere la passione che fu il calcio prima che diventasse industria ma fondamentalmente non contiamo niente soprattutto quando le cosidette pay-tv foraggiano profumatamente .

  7. Fanno bene eccome…MA DI COSA SA’ UNO STADIO SENZA COLORE..STRISCIONI TAMBURI E VESSILLI VARI. SEMBRA UN TEATRO DAVVERO. UN SI PUO’ GUARDARE

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