Il Fatto Quotidiano, nella sua edizione odierna, svela alcuni interessanti dettagli in merito alla riforma del calcio italiano che avrebbe in mente la FIGC, avendo avuto l’occasione di visionare in anteprima il documento ufficiale stilato da Deloitte che avrà come destinatario, tra gli altri, anche il Governo.

Numero delle squadre totali

Il taglio porterebbe dalle 100 attuale nelle tre leghe professionistiche a 80, intervenendo però solo sulla C. La terza divisione è la vittima sacrificale designata, cancellata anche come entità politica: addio alla Lega Pro, che a quel punto verrebbe accorpata alla B. Più potere quindi alla Serie A, che continuerà a pesare per il 12% ma con un 6% attribuito alla femminile e quindi in tutto al 18, mentre alla B il 12, ai Dilettanti il 30, a calciatori e allenatori il 19 e il 9, arbitri al 2%.

Serie A a 20 squadre

Nessuna menzione invece di una Serie A a 18 squadre, idea che ha il favore delle big ma divide tutto il resto. Modificate anche le retrocessioni, che diventerebbero due dirette e una tramite playoff tra terzultima e quartultima di A e terza e quarta di B.

Modifica del paracadute per le retrocesse in B

Ridotto pure il paracadute per le retrocesse, anzi dimezzato: dai 60 milioni di euro attuali (comunque da suddividere tramite parametri precisi) a 30

Coppa Italia

Nuova formula pure per la Coppa Italia, che sarà allargata a tutti i club professionistici, con buona pace di Lega Serie A che preferisce il torneo d’élite.

Requisiti economico-finanziari

Controlli COVISOC raddoppiati (da due a quattro ogni anno) e nei quali saranno inclusi anche i budget. E non soltanto l’indice di liquidità come parametro per il patrimonio netto, ora dovrà essere per forza positivo.

Giovani

Previsto l’aumento di giocatori cresciuti nel proprio vivaio, dai 4 attuali a 6. Incentivi in cantiere, inoltre, anche per le seconde squadre e pure un’innovativa proposta di credito fiscale per i contratti dei calciatori

Articolo precedenteL’arbitro di Salernitana-Empoli
Articolo successivoSalernitana-Empoli: statistiche a confronto

33 Commenti

  1. Bingo, ecco da dove nasce l’ingaggio di Nicola e gli acquisti non da Empoli….. retrocedere non conviene più perché il paracadute si è chiuso….

    • Dipende da quando la riforma prenderà effettivamente il via. Nel dubbio avranno rimodulato gli “obiettivi”. Visto che la superamministratricedelegata è consigliera di lega il monteboro sarà in pole position comunque vada.

    • Non c’è mica scritto che questo taglio ( se eventualmente verrà fatto ) partirà subito la prossima stagione.Anzi,quasi sempre le riforme hanno un lasso di tempo minimo di un anno per essere applicate. Bisogna capire una cosa ragazzi:di diritti TV 32 mln+botteghino+sponsorizzazioni,la serie A conviene sempre e comunque.In B puoi buttare giù il monte stipendi quanto vuoi ma gli incassi sono di 6/7/8 milioni al massimo.Ed una squadra come la nostra deve investire sempre 3/4 mln sul settore giovanile per andare avanti.

  2. La storiella del paracadute matematicamente già non stava in piedi adesso finalmente si smetterà di dare aria alle trombe.
    La coppa italia dovrebbe seguire il modello inglese nel quale la squadra inferiore gioca in casa e non viceversa.
    Lo spareggio con la B potrebbe ridurre la differenza odierna tra le due categorie, gap che potrebbe essere ridotto anche dall’attuale serie c con la riduzione delle squadre.
    Staremo a vedere ma poteva andare peggio…

  3. Quasi tutte ottime proposte, soprattutto quella sul paracadute che io abolirei proprio. Non mi piace lo spareggio tra A e B.
    Il problema è che:
    “ Requisiti economico-finanziari

    Controlli COVISOC raddoppiati (da due a quattro ogni anno) e nei quali saranno inclusi anche i budget. E non soltanto l’indice di liquidità come parametro per il patrimonio netto, ora dovrà essere per forza positivo.” Con le big così indebitate non passerà mai.

    • Il cosiddetto paracadute invece serve alle squadre che retrocedono in B a non fallire.Se il tuo monte stipendi è di ,poniamo,20 mln in A ( ed è già bassissimo per avere una squadra presentabile ) non puoi tenerlo in B.Devi quindi svendere
      per forza perché altrimenti fai la botta.Il paracadute va ad allievare questo problema.Ma esiste solo per un anno,dopo tu fischi.Perche’ allora i procuratori non accettano contratti con la clausola retrocessione? In A prendi 800.000 €,in B 300.000 €.Il rischio impresa è solo per i proprietari.

    • C’è anche questa possibilità, ma spero che le favorevoli siano messe in minoranza.
      Sulla Coppa Italia il top sarebbe coinvolgere tutte le squadre fino alla D.
      Partita secca, gioca in casa la più piccola.
      Sulla sforbiciata alla C non credo sia corretto verso tante piazze.
      Ma la cosa più importante sarebbe penalizzare chi non rispetta i parametri economici, sopratutto le big.
      E per ultimo, ma non meno importante, ripartire meglio i diritti TV, in modo da riequilibrare la disponibilità delle risorse a disposizione.

  4. La serie A a 18 squadre, è una ipotesi che non è stata per niente abbandonata, soprattutto perché sostenuta dalle grandi squadre, che devono far fronte ai continui impegni europei (per non parlare di Super Champions o Superlega); rimane però il problema che i diritti tv, con la serie A a 20 squadre, sono già stati venduti fino al 2029, quindi probabilmente il nuovo format non andrà subito a regime, se non dal 2030 .
    Andranno poi riscritte le regole sui contratti dei giocatori, con clausole ben precise in caso di retrocessione; e si dovrà pensare a trovare i finanziamenti (che non potranno che essere governativi) per rimettere a nuovo gli stadi.
    Per il Castellani, se ne riparlerà forse fra 4/5 anni, per buona pace di molti tifosi.

    • Stai scherzando?
      4/5…la pace è finita il furbacchione, almeno monti la ferraglia dietro la porto e monti una copertura il gioco è fatto due operai e andremo in pace ma almeno ci trasferiamo in curva….

  5. Lo stadio nuovo non interessa a nessuno purtroppo, non interessa ai tifosi, al comune e tantomeno al Corsi finché riuscirà a tirarci fuori i posti minimi x giocarci. Lo dico da sempre….mettiamoci l’animo in pace!!

  6. Spero facciano le barricate per non far ridurre le squadre di A. La B è un campionato bello … ma che senso ha mettere mano alla riduzione dei club di A e B!!

  7. Questa riforma se venisse approvata cosi o simile non sarà per forza operante per la stagione in corso e quindi il paracadute per chi retrocederà quest’anno sarà comunque assicurato.
    Quello che ho sentito in tv non mi piace per niente perchè la nuova Champions league sarà a 36 squadre, con molte più partite e molti più soldi (tutto per togliere linfa e motivazioni alla superlega e togliere idee strane alle big Europee, che naturalmente non organizzerà nulla di alternativo, ma che con la sentenza di qualche settimana fa ha avuto l’effetto voluto dalle grandi squadre Europee, cioè creare quella teorica concorrenza che porterà ad una Champions più ricca).
    Più partite Europee e quindi non è affatto chiusa la partita del numero di squadre della serie A, attualmente le big Italiane non hanno numeri per fare riduzione, ma potrebbero comunque ritornarci sopra purtroppo.
    Ci saranno sempre più partite spezzatino (ancora di più di ora) questo è sicuro.

    Sulla riforma della Coppa Italia dopo lo schifo del format attuale possono solo che migliorare.

    Sulla riforma della serie C stenderei un velo pietoso, perchè hanno distrutto il calcio vero fatto di appartenenza e di squadre legate al territorio avvicinandosi alla Spagna dove le città sono molto molto meno di quelle Italiane ed è naturale che abbiano meno squadre e meno serie.
    Con 40 squadre di serie C di cui sempre un numero crescente di seconde squadre sarà una vera ingiustizia per i tifosi di realtà di provincia. Parlavano di una serie intermedia ed ibrida tra le 3 professionistiche e le attuali 6 dilettantistiche, ma qui non se ne parla.

  8. Il tutto porterà sempre più bambini di città storiche calcisticamente decadute in serie C a tifare per le solite note ed indirettamente a portare più soldi e arroganza alle big Italiane.

    • Corretto quello che dici Andrea. Sulla coppa Italia però se il maggior numero di gare x le grandi deve porta tornare a 18 squadre allora chi se ne frega. Che resti com è. Giustamente come dici la tradizione conta x la C è i piccoli comuni. Ma conta anche sulla coppa Italia. Non siamo in Inghilterra dov è un istituzione. Qui da noi non farebbe infervorare molto con Fiorentina Barletta o Inter Rimini. Quindi se non disturba la A a 20 bene. Sennò amen. Però come scritto ieri mi preoccupa la B con solo 2 posti play off e con probabilità che si salvino quelle di A. E probabilmente una retrocessione in meno in C. Con meno posti ci sarebbe meno battaglia

  9. Le squadre sono o autogestite o hanno un finanziatore, quelle autogestite e con il bilancio in pareggio dovrebbero godere di un ventesimo della somma tv, e ottenere dei crediti agevolati
    se formano e fanno giocare giovani italiani così come quelle squadre i cui atleti hanno subito seri infortuni negli incontri della nazionale, come il grande Riva ma anche in misura minore il nostro Baldanzi: quanti punti abbiamo perso senza di lui: nessuno ne parla così che dobbiamo cedere atleti titolari anche per questa ragione, anzitempo…e questo è sport, è giustizia?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here