Presentazione La Mantia e Sierralta

L’attaccante azzurro, Andrea La Mantia,arrivato dal Lecce nel corso del mercato gennaio, ha rilasciato un intervista alla “Gazzetta dello Sport”.

Via dal Lecce per ripartire dalla B: pentito?

“No, mi è spiaciuto lasciare la categoria che avevo contribuito a raggiungere con i miei gol, ma non avevo scelta.”

Il primo giorno di Empoli ha detto: “A Lecce si era rotto qualcosa”

“Non avevo più spazio, anche perché in A erano arrivati attaccanti importanti come Babacar, Lapadula e Farias. Non sentivo più la fiducia della società che infatti ha deciso di cedermi. Era una situazione difficile da accettare, bisogna guardare avanti, ma quei tifosi e quella città non li dimenticherò mai.”

Empoli meno calda di Lecce.

“Il punto non è questo. Sono venuto qui perché convinto dal progetto di una società storica e ambiziosa.”

E’ allenato da Pasquale Marino.

“In comune con Liverani ha un idea di calcio propositiva: giocare sempre la palla anche se i moduli sono diversi: col 4-3-3 di Marino si sfruttano più le fasce mentre Liverani punta sul 4-3-1-2 col trequartista e chiede di attaccare per vie centrali.”

Una partita con Muzzi, poi il cambio: ha fatto in tempo a capire cosa non andava?

“Impossibile, ho giocato con lui una sola partita. Ma come sappiamo quando i risultati non arrivano il primo a pagare è l’allenatore. Mi è spiaciuto per Muzzi, un tecnico preparato e una brava persona, tra l’altro pure lui di Marino.”

A Empoli si aspettavano di più da La Mantia.

“Vero, ma sono periodi che a un attaccante succedono: ti va tutto storto. Tra l’altro ho saltato anche un paio di partite per l’influenza e ho faticato a rientrare.”

Può giocare con Mancuso?

“Si, abbiamo caratteristiche che si completano. Lui può fare anche l’esterno nel 4-3-3.”

In avanti c’è abbondanza.

“Un vantaggio se e quando si tornerà a giocare tante partite in poco tempo.”

Ma si tornerà a giocare?

“Lo vorremmo sapere tutti. Ma riprendere non sarà facile anche dal punto di vista mentale, bisognerà rifare la preparazione in una specie di secondo ritiro estivo anche se tutti i giorni ci alleniamo a casa. Passeremo da una quarantena all’altra.”

L’Empoli è nono in classifica, a ridosso della zona playoff: dove può arrivare?

“Ci siamo anche noi, lo stop ci ha penalizzato perché eravamo in buone condizioni.”

Ultima partita il 7 marzo contro il Trapani: sembra passato un secolo.

“Un pareggio faticoso, contro una squadra che pensava solo a difendersi. Abbiamo segnato nel finale.”

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