Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Questa sera, venerdì 15 marzo 2024, alle h.20,45, al “Carlo Castellani-Computer Gross Arena”, va in scena una importante e interessante sfida, valevole per la 29esima giornata, decima del girone di ritorno, del campionato italiano di calcio di Serie A 2023/2024, davanti a 11.185 spettatori ufficiali. Ma il meteo segna brutto tempo, con pioggia fine e fastidiosa, e un discreto numero di abbonati preferisce senz’altro salotto e pantofole allo stadio. Il Bologna sta sognando l’Europa che conta ad occhi aperti, essendo quarta ed avendo staccato di qualche punto le dirette inseguitrici; ha raccolto ben dodici punti nelle ultime cinque partite. L’Empoli invece, nello stesso arco di partite, di punti ne ha raccolti sette. Il Bologna vince con merito anche se solo al 94°, con Fabbian, con l’Empoli, rimasto in dieci, senza più cambi, per un infortunio accorso al rientrante Ebuhei all’87°, tenuto fin lì a galla dal portiere Caprile. Sanguinoso il pallone perso da Marin a centrocampo da cui è poi arrivato il gol. Già finito l’effetto-Nicola?

Il popolo bolognese invade in massa Empoli, impressionando per il numero, visto che sono ben 3.450 e passa di venerdì sera, anche se va considerata la vicinanza, di cui 2.977 in Curva Sud e 473 in Tribuna Laterale Sud (ma qualcuno è anche in Tribuna coperta), ed il tifo forte e potente, con poche pause. Evidentemente non risentono della presenza di tifosi occasionali, visto anche che gli ultras sono piuttosto compatti al terzo spicchio partendo dalla Maratona – ed è da lì che parte il tifo, come solitamente accade quando le tifoserie avversarie vengono ad Empoli in un certo numero – prendendo anche più della metà del secondo e del quarto, anche se nei momenti di stanca canta “solo” lo spicchio centrale. Il tifo felsineo parte subito forte, anche con cori belli e prolungati, come “Alé forza Bologna alé, forza rossoblù rossoblù rossoblù…”. Davvero bella la sciarpata. Poi, verso il quarto d’ora, espongono lo striscione molto bello “Bologna piange 3 angeli e la mamma saluta in cielo”, riferito alla tragedia che ha colpito la città delle Due Torri la notte precedente con una mamma e i suoi tre figli morti un incendio in un appartamento. Prima della partita il giocatore bolognese De Silvestri porta a tal proposito un mazzo di rose sotto la sua curva. Come dicevamo si alzano al cielo dei cori possenti dalla Curva “Andrea Costa” in trasferta, alcuni anche secchi, come “Forza Bologna! Vinci per noi! Forza Bologna Bologna olé!”. Durante il primo tempo si assiste allo scoppio di almeno tre bombe carta. Nel secondo tempo specialmente, il tifo diminuisce di intensità, vi è qualche pausa fisiologica, ma visivamente è sempre egregio, con l’accensione di diversi fumogeni e lo sventolio di alcuni bandieroni, ed il colore certo non manca, con le pezze tutte al loro posto. Il forcing finale del Bologna alla ricerca del gol vittoria tiene col fiato sospeso la curva bolognese, ma la spinta resta importante, e quando in pieno recupero la squadra viene a capo della strenue difesa empolese, il popolo rossoblù si scatena, esplodendo ed impazzendo letteralmente, lasciandosi andare a scene di giubilo, all’accensione di alcuni fumogeni ed a cori davvero alti, come il “Alé alé, alé Bologna alé alé, alé Bologna alé alé”, in salsa brasiliana, cantato un po’ da tutti. Per continuare un sogno ad occhi aperti da cui nessuno vuole essere svegliato, in questo anno davvero particolare che può riservare al Bologna il quarto posto e quindi la prestigiosa qualificazione alla Champions League. Il livello del tifo bolognese è quest’oggi da ritenersi molto buono. Voto: 8-.

Anche il tifo empolese parte bene ed in maniera convincente, col coro “Forza azzurro alé gli ultrà son qui con te, ovunque giocherai…”, per proseguire con “Empoli alé alé canto solo per te, sempre ti sosterrò e mai ti lascerò…”. Dopo poco l’inizio viene esposto lo striscione “Ciao Franca”, la madre di un noto esponente dei “Desperados Empoli” purtroppo scomparsa. Poi verso il quarto d’ora, nel settore degli “Ultras Empoli”, spunta una bandiera col volto di Carlo Castellani, al quale è dedicato lo stadio, leggenda dell’Empoli degli anni ’30, eroe empolese che morì per la sua fede antifascista nel campo di concentramento di Mauthausen, accompagnato dalla scritta “Carlo Castellani simbolo della città”. Come sempre alcuni cori vengono davvero bene, come il “Lotta con il cuor fino al novantesimo…” e “Non c’è diffida che ci fermerà, della Maratona siam gli ultrà”, altri davvero male, come il “Forza Azzurro! Vinci per noi!”. Alla balaustra verso il confine con la Curva Sud, viene esposto lo striscione “Beppino love Gruppo Zuffa”, con “love” fatto con il cuore rosso, Gruppo del quale Roberto Maestrelli, per tutti “Beppino”, tragicamente scomparso l’8 marzo scorso, era l’esponente di spicco. Non si sa per ora se il Gruppo verrà ricostituito in suo onore, chissà, forse no, ma sarebbe bello. Al centro del settore dei padroni di casa si rivede anche dopo svariato tempo la pezza del “Cattivik 1997”, sottogruppo dei “Desperados”, con accanto un “Lore con noi”. Purtroppo, nel lasso di tempo in cui anche l’Empoli cerca di essere pericoloso, provando a vincere la gara, vengono fatti i cori per i diffidati, legittimi sì, ma che in quel momento, forse dovevano lasciare spazio a veri e propri cori di incitamento. Cosa che avverrà più tardi, con l’Empoli in trincea. Verso la fine della partita la Maratona cerca quindi comunque, con lo stesso impegno che ci stanno mettendo i giocatori azzurri in campo, di tenere a galla l’Empoli, ed alcuni cori, tipo “Empoli calcio…” e “Per sempre accanto a te, ovunque andrai non ti lascerò mai…”, vengono davvero bene. La Maratona cerca di esorcizzare gli attacchi del Bologna, squadra che si dimostra davvero forte, ma invano. Maratona piuttosto colorata, che anche oggi sventola almeno cinque-sei bandieroni, con le solite lamentele di chi vuole vedere bene la partita, scambiando lo stadio per un teatro. Spuntano qua e là bandiere della Palestina. Presenti anche oggi alcuni esponenti dei gemellati della Curva Sud Montevarchi. Le due tifoserie per lo più si ignorano, a parte un “Chi non salta è un bolognese”, peraltro timido, della Maratona, ma a fine partita, con gli animi surriscaldati, fra i due settori non se le mandano certo a dire. Anzi, un bolognese capitato forse per sbaglio in Maratona, si lascia andare ad una smodata esultanza al gol del suo Bologna, cosicché, indicato ed accerchiato viene difeso dalle forze dell’ordine, ma per il soggetto scatterà quasi sicuramente il Daspo. Il livello del tifo empolese è da considerarsi questa sera piuttosto buono. Voto: 7-.

Uno sguardo altrove: Al sabato pomeriggio alle 15 si gioca MONZA-CAGLIARI, coi tifosi sardi che sono tantissimi, circa 2.500, in pratica occupando tutto il settore ospiti, con al centro la pezza “Sconvolts Cagliari 1987”. Ovunque presente lo striscione “Sempre con te”, bella la pezza “Cagliari Club Romagna Movimento Rossoblù”. Belli compatti eseguono diversi bei battimani, con tanti striscioni dei clubs e bandiere della Sardegna. Grande il loro tifo, con cori tipo “Alé Casteddu alé alé alé, alé Casteddu alé alé alé…”. Molti i cagliaritani che avevano caricato la squadra durante l’allenamento prima della trasferta. Purtroppo per loro dopo una striscia di quattro risultati utili consecutivi viene una pesante sconfitta. Ben lungi dall’essere piena la Curva “Pieri” di casa, ma il tifo certo non manca, è buono anche il loro tifo, accendono alcuni fumogeni bianchi e rossi. Pensano solo a tifare, sempre, mai un’offesa verso gli avversari. 14.145 spettatori ufficiali. Di sabato alle 15 si gioca anche UDINESE-TORINO. I granata non sono tanti, ma la presenza è sufficiente visto che stanno ancora protestando per la pioggia di diffide che li ha colpiti. Poco colorati, sempre presente lo stendardo “Pralungo c’è”, ma combattivi, specie nel finale quando si alza “Forza Toro granata olé, forza Toro granata olé…”. Gli udinesi eseguono una sciarpata che per la verità non riesce molto bene, ma offrono abbastanza colore. Escono dallo stadio anzitempo, almeno 10 minuti prima del fischio finale, per contestare la squadra. La curva parla di protesta comprensibile, dopo quest’altra sconfitta e chiede un incontro. In Lazio-Udinese dell’11 marzo scorso erano affiancati dagli amici romanisti con tanto di pezza. Spettatori 20mila circa. L’anticipo delle 18 del sabato è SALERNITANA-LECCE, coi salentini a cui è stata vietata la trasferta dopo i fatti di Lecce dell’andata, divieto per i residenti in Puglia di acquistare il biglietto nel mirino di striscioni all’esterno dei rispettivi stadi. A lecce si legge “Trasferta vietata violenza rimandata”, a Salerno “Dovresti festeggiare per questa decisione, alla rotatoria non sei sceso dal furgone”. Nei giorni precedenti la sfida esposta, sempre a Salerno fuori lo stadio, la scritta polemica verso la Società “I risultati sono sotto gli occhi di tutti, del domani nessuna certezza…Iervolino ora pretendiamo chiarezza” (presidente della Salernitana). L’’Arechi’ è oggi mezzo vuoto ma la “Curva Sud Siberiano” garantisce la solita spinta ed il solito incitamento, parte bene il tifo granata con cori alti, ma purtroppo per loro non basterà ed arriva l’ennesima sconfitta.

L’anticipo del sabato sera alle 20,45 è FROSINONE-LAZIO. Indifferenza tra le due fazioni, con le rispettive squadre in crisi, ma oggi la spunterà la Lazio 2-3, guidata da Martusciello in panchina in attesa di Tudor. Buono il tifo laziale, settore ospiti pieno, vista la vicinanza. Tra i primi cori “Aprite le porte che stiamo arrivando, noi siamo i biancoblù…”. Tifo buono anche dei ciociari, soprattutto è buona la partenza, accesi fumogeni dopo l’1-0, sventolano alti diversi bandieroni. Alle fine squadra applaudita che va sotto la curva. Circa 16mila gli spettatori ufficiali. L’abituale lunch-match domenicale è JUVENTUS-GENOA, con gli ultras genoani assenti a Torino, con tanto di comunicato diramato, date le assurde modalità per l’acquisto del tagliando nel settore ospiti e le folli disposizioni relative all’ingresso di megafoni, striscioni, bandiere e quant’altro. Caricano la squadra al campo di allenamento prima della partenza per Torino. In settimana ricordato un ultrà scomparso, con lo striscione in città “Il tuo ricordo mai svanirà per noi sei sempre qua Ciccio vive”. Solito buon tifo della Sud juventina, con tantissime pezze, tanti tricolori, ed al secondo anello lo striscione “Torino” con scritta nera su sfondo arancione. Contro l’Atalanta, domenica 10 marzo scorso, striscione dedicato a mister Allegri “Solo tu 1.000 e più…immenso Allegri”, riferito ai più di mille punti ottenuti in carriera in Serie A dal “Conte Max”. Squadra fischiata a fine partita per uno 0-0 alquanto deludente. 40.098 gli spettatori ufficiali. Alle 15 domenicali si gioca HELLAS VERONA-MILAN, una partita piuttosto divertente, coi rossoneri che prendono l’intero settore ospiti e che formano l’ormai classico “muro nero” e la solita stendardata, accompagnata da qualche bandierone. Le due tifoserie paiono in buona forma ed è un batti e ribatti continuo. Il Gruppo di casa della Tribuna Est, nei Distinti al confine con la Nord, accende fumogeni giallo-blu ad inizio gara. Si parte subito con offese reciproche, da parte milanista anche un “Tornerete in Serie B” al quale la Sud veronese risponde con l’ironico “Vincerete il Tricolor”. E ancora “Aprite le parte che passano i gialloblù”, “Non vi lasceremo mai SOLI…”, ecc. I milanisti rispondono con “Forza Milan! Milan campione” e altri cori. E’ un bel duello, alla pari, ma in campo vincerà il Milan. 26.165 gli spettatori ufficiali.

Alle 18 si gioca ROMA-SASSUOLO. Emiliani intorno alle 35 unità, collocati in Tribuna Montemario, per lasciare a disposizione dei romanisti il settore ospiti, Distinti Nord. Record di presenze per quest’anno all’’Olimpico’ con 66.871 spettatori ufficiali. La Curva Sud celebra mister Daniele De Rossi con il lungo striscione “DDR: giocatore, capitano, allenatore…mai finirà questo amore!” con attorno tanti bandieroni, e l’anniversario della morte di Giuliano Taccola, con un mega-stendardo tenuto aperto per tutta la partita. Per il resto, molti striscioni di commemorazione e incoraggiamento per le più varie ragioni. Il tifo oggi rientra nell’ordinaria amministrazione. In Atletico Madrid-Inter, ritorno Ottavi di finale di Champions League, del 13 marzo scorso, appare nella curva spagnola una bandiera della Roma. Striscione su un cavalcavia cittadino nei giorni scorsi: “11-3-1973: quella che tu chiami ‘scelta’ fu una resa, la tua ex curva noi ce la siamo presa!”. Alle 18 si doveva giocare anche ATALANTA-FIORENTINA, ma è stata RINVIATA a data da destinarsi, per un infarto che ha colto il Direttore Generale della Fiorentina Joe Barone in albergo: le sue condizioni sono purtroppo critiche. Posticipo della domenica sera e big-match della 29^ giornata è INTER-NAPOLI. Per i tifosi napoletani residenti in Campania, visto la partita a rischio incidenti, è stata vietata la trasferta. Comunque il Napoli può contare su quasi mille tifosi sparsi per l’Italia. Massiccia la presenza partenopea a Barcellona in Champions League, ritorno Ottavi di finale, il 12 marzo scorso, mentre il 13, sempre in Champions, è stata ancor più partecipata la presenza interista con l’Atletico a Madrid. Il tifo interista stasera è come al solito molto convincente, massiccio e intenso. Come nell’ultima partita in casa viene esposto solo lo striscione “Curva Nord Milano 1969”. Arrivo del pullman della squadra interista a San Siro tra ali di folla, davanti al mezzo viene esposta la grossa scritta “Fieri di voi”. A ragione visto che la sconfitta per 2-1 ai supplementari, poi 5-3 ai rigori, di Madrid in Champions, un’autentica battaglia, non macchia la bella stagione interista, con lo Scudetto della seconda stella messo in ghiaccio, nonostante il mezzo passo falso di oggi, 1-1 coi campioni d’Italia in carica.

Articolo precedenteReport medico Ebuehi
Articolo successivoSerie A, La Salernitana ha esonerato Liverani

38 Commenti

  1. Lo stadio si chiama Carlo Castellani. Sbagliare è umano perseverare è diabolico e nella “sua” giornata l’errore è ancora più grave.
    Sottolineo anche gli ampi spazi vuoti (che erano molti e non erano assiepati sotto la tettoia come deto da qualche buontempone ma semplicemente assenti) a dispetto del compatto settore centrale ultras a rimarcare che è giunta l’ora di andare in curva tanto dal “vicinato” non arriva nulla quindi giusto lasciarli al loro destino.
    Inutile permettere a costoro che in una partita così importante preferiscono il divano perchè pioviggina e perchè tanto il prezzo pagato alla sottoscrizione è minimo e l’avversario non ha le strisce accattivanti.

    • Concordo. Io mi sono visto il secondo tempo al coperto, ma saremo stati una trentina di persone.
      Credo che abbiamo perso tanti potenziali tifosi a favore della Fiorentina che purtroppo oggi avendo trovato un mecenate che spende e spande è tornata ad essere più accattivante da tifare, ma la ruota gira.
      Se mancano gli aficionados ecco gli spazi vuoti in maratona inferiore. non c’è ricambio non solo a livello gruppi organizzati, ma anche a livello di normali tifosi.
      Qualcuno ha parlato di mancanza di senso di appartenenza, ma è un discorso che non sta in piedi. Nasco a Empoli Napoli Firenze Bergamo e devo tifare Empoli Napoli Fiorentina e Atalanta? Si tifa una squadra che ti emoziona per le vittorie o la storia particolare o la maglia o i colori o mille altri dettagli che fanno scoccare una scintilla. Lo Ius Soli del tifo è ridicolo.

      • Si tifa per appartenenza come fanno a Firenze Napoli Bologna , Roma Genova, essere toscani e per di più Empolesi tifare per una squadra solo perché vince scudetti coppe è troppo facile ma non è da veri tifosi

  2. O che vi siete accorti ora che la tettoia da pollaio un copre!
    Quelli che bubbolano sono quelli delle prime due file in alto già dalla terza o per la bandiera o per la pioggia,sono quelli che vogliono male all’Empoli e non vogliono la curva …
    E ci credo spendono poco un prendono l’acqua,e vorrebbe che i tifosi stiano a sedere senza bandiere…
    Maledette Nane malefica e strisciate con la doppia squadra il marcio purtroppo che c’è…
    E che trova nel loro seguace Beatoamato il loro leader che venerano…
    Finirà primo o poiii

  3. Frequento Pisa e provincia: ma che pensate che li non siano per l’Inter il Milan o la Juve, ci sono pure anche molte nane malefiche state tranquilli, la differenza è che li si sentono PRIMA pisani a differenza di quei dove si sentono EMPOLESI solo i TIFOSI DELL’EMPOLI….al resto non gliene frega assolutamente nulla come quella di avere uno stadio decente o meno, tu sia tifoso o no dico ma non sarebbe un motivo di orgoglio per la città o sbaglio forse??
    La mia paura in merito è che la paura di spendere, di raddoppiare o più la tifoseria (com’è successo ad esempio a Frosinone) di avere un tifo finalmente serio e sentito e magari non vendere più i biglietti popolari agli ospiti a 40/50!euro qui fa paura e non lo vuole nessuno

  4. Bisogna che la maratona sia lasciata al nuovo che avanza. I deperados sono nettamente in fase calante rispetto agli ultra Empoli che si fanno rispettare e sentire in tutta Italia. Bisogna essere onesti e guardare la realtà dei fatti per il bene di un intera città.

    • bisogna evitare certi commenti visto che per ora c’è piena collaborazione fra i gruppi…e poi i Desperados non sembrano per niente in fase calante anzi….

    • Dobbiamo dire che avere due gruppi importanti fa bene al tifo così come dobbiamo anche dire che i desperados hanno avuto punti più bassi anche per mancanza di stimoli e “concorrenza”.
      Quindi bene così, io vedo due gruppi in ottima salute e tanti gruppetti che si sono riavvicinati con tanto di materiale e tutti stanno dando nuova linfa all’odierna maratona ma che presto inevitabilmente diventerà la curva.

  5. Caro Fausto, che i Desperados siano in fase calante è un tuo pensiero,per il bene di un intera città aziona il cervello prima di creare dissapori che non esistono e non hanno senso di esistere, perché saremo 2 gruppi ,ma un unica tifoseria,e se devi dire qualcosa ,visto che non è la prima volta che scrivi queste cose ,abbi le palle di metterci la faccia!!!

    • Un mio pensiero? Ma che ci vai in Maratona te? Io non ho mica scritto che si devan dividere! E’ che e’ evidente anche a un ciucco che c’è necessità di una svolta come gruppo ultras nella nostra AMATA Empoli. così come tu la vedi ora la maratona la va a morire. Riflettici senza far polemica.

  6. Non vorrei fraintendimenti…
    Perché gli Ultras sanno benissimo cosa significa …
    Prima regola gli Ultras stanno in curva posto definito sacro …
    Quindi già da lì viene meno…
    Poi si possono define come gli pare …ma se già dalla prima regola non si rispetta è inutile poi farsi rispettare…
    Mi dispiace dirlo ma è così…
    Senza offesa …io la penso così..

  7. Andrebbero premiati tutti quei ragazzi (Desperados Ultras e altri gruppi più piccoli ma non per questo meno importanti) che a tutte le partite si fanno in quattro per l’Empoli, cantano organizzano ci mettano l’anima e si vede, a loro vanno i miei complimenti veri… poi purtroppo c’è una fetta di empolesi che tifano per altre squadre viola compresa, a loro va tutta la mia delusione ma mica perché tifano un’altra squadra bensì perché non hanno un briciolo di appartenenza alla loro città non hanno l’orgoglio di avere la propria città in serie A per loro non è bastato un vero e proprio miracolo calcistico a fargli cambiare idea e non lo faranno mai … per fortuna ci sono altre fette di persone su cui fare breccia e queste sono i bambini e i tifosi azzurri dai paesi vicini soprattutto dalla vicina provincia pisana, quindi avanti desperados/ultras/ ecc avanti scuola del tifo avanti paesi pisani e AVANTI CON UNA BENEDETTA CURVA.

  8. Però Azzurro i bambini rimane um iniziativa di 2 domeniche l anno. Se il babbo non tifa empoli o solo da sportivo, il bambino viene con la scuola quella domenica lì, il babbo lo accompagna volentieri ma perché non ci sarà una prossima volta. Infatti in 20 anni di questa sicuramente ottima iniziativa le presenze allo stadio non sono aumentate. Rimane un iniziativa di classe una volta e basta. Ovviamente non per colpa do chi organizza ma x colpa dei genitori

    • E’ vero però quel seme gettato può dare frutti in futuro quando il bambino crescerà e sarà libero di andare allo stadio per conto suo. Queste situazioni sono molto comuni. Bene quindi investire nelle scuole e far rosicare il genitore strisciato in pantofole facendolo venire allo stadio e facendogli scoprire una realtà vera.

      • Però capisci che un ragazzino di 13 anni che c è stato una volta a 9 con la scuola del tifo se il babbo non lo riporta mai lui non ci andrà mai e nemmeno a 15 16 quando lo farà da solo. Io il mio lo porto ma perché son 40 anni che ci vado. Se no starebbe a casa e ci è abituato nemmeno gli interessa. Ed Enrico non è un problema di servizi o di stadio. Le annate di B la scuola del tifo andava in maratona superiore. Anche in quel caso nessuno ritorna. Il calcio è tifo e passione. O c è o non c è. Se c è si tramanda sennò la catena si blocca. E non la compri con i seggiolini in pelle umana e i biglietti a 5 euro. Nelle ultime gare maratona laterale a 20 euro (un posto che ne vale almeno 50 in A) a 20 euro con figlio gratis e curva nord a 10 compreso figlio. Ma che si vuole? Eppure gli avrai staccati 200 biglietti in più? Basta noi siamo questi 6500 abbonati e 500 paganti. Fine della storia.

        • Non è detto che non tornino. So per certo di bambini che hanno covato la passione azzurra (scoccata in quelle occasioni) sottotraccia perchè il babbo o mamma non erano calciofili o addirittura strisciati o viola e al momento opportuno sono venuti a vedere l’Empoli.
          Chiaramente incidono anche le compagnie di amici perchè spesso può succedere anche il contrario, te porti il figliolo allo stadio poi lui causa amicizie “non calcistiche” si allontana.
          Concordo che gli abbellimenti non incidono più di tanto.

        • Occhi vuole la sua parte su ancora peggio sei isolato non coinvolge peggio ci vuole lo stadio attaccato al campo stile olimpico di Roma intendo che vedi a 380 gradi…
          Massy deve essere a un piano…
          Ecco perché io farei laaratona inferiore che parte dal campo e si unisce al sopra dove sarebbe tutto a un piano….
          Spostare il campo è una caxxata gigantesca, la prima tribuna da demolire la maratona intera con la sua tettoia da pollaio …

  9. Se non metti i servizi a disposizione non tornano…
    E poi l’occhio vuole la sua parte, magari il bimbo vorrebbe, e il genitore trova una scusa …
    Lo stadio così come ora non invoglia purtroppo e il tarlo che lassù non capiscono però se sì tratta di attici quelli stai tranquillo arrivano…
    E una cosa che se lo hai dentro capisci, se poi sei nato Nana e non lo avrà mai totalmente metterà sempre avanti l’interesse personale …

  10. Se è un sogno fai il possibile…quindi non sarà mai a livello di noi tifosi…
    Poi arriva la battuta ma c’è li metti te i soldi…
    E la stessa cosa nella vita nel mio piccolo non avrei mai pensato di fare casa poi ci riesci…ma se lui non la ritiene casa …
    Posso dargli merito nel capirci di calcio ..
    Ma nel fatto della riconoscenza mi dispiace non ne ha e un imprenditore avaro…

  11. I bambini poi diventano ragazzini… decidono loro i propri divertimenti, come dice nonciavretemai il seme è molto importante… come lo è la “casa” e noi la casa cioè la curva non l’abbiamo mai avuta, voglio credere che comunque siamo alla fine di questa mancanza, troppo importante per riprendere slancio e avere una nostra identità.

  12. Preciso dei terremotati che ancora nel mondo di oggi non gli viene dato una casa …
    Siamo veramente al limite non esiste più cuore …
    Scusate il paragone, per molti è una sciocchezza ma nel mio pensiero lo stadio sarebbe la mia prima casa …

  13. Tutto incide nel creare seguito, tutti scrivete cose giuste, Enrico in primis ma anche altri.
    Io aggiungo anche che almeno per me successe che avevo amici a 6/7/8 anni che non seguivano il calcio ed un amico tifoso della Juve con cui passavo le giornate al mare, io avevo 8 anni e mi ricordo di mio babbo che mi portò a fare i caroselli perchè nell’estate del 1986 arrivò la notizia che ci avevano promosso in A, rimase un ricordo indelebile quello scorrazzare per le vie e mi ricordo bene la gente fuori dai balconi in Via della Repubblica con le bandiere…poi in agosto rividi l’amico al mare della Juve e mi stava quasi per portare dalla sua parte, lui aveva comprato un piccolo gadget della Juve che volevo anche io, mio babbo mi disse di no e che appena ritornati ad Empoli avremmo preso quello dell’Empoli, a settembre ci iscrivemmo al club di Spicchio, mi ritrovai sciarpa, bandiera ed iniziai con babbo a vedere le partite in tribuna inferiore con babbo, qualcuna, non tutte. Mi ricordo anche della squadra che venne a trovarci nel chiostro delle suore di Santa Maria con autografi e grande emozione. Mi ricordo dove abitavano i calciatori li a Santa Maria, tante piccole cose indelebili in testa.
    La passione poi con la discesa in C calò perchè gli amici di allora erano indifferenti al calcio, ma mi ricordo di qualche partita vista di tanto in tanto.
    Poi con l’avvento di Spalletti si risvegliò la passione vera che dura fino ad ora.
    Tutto questo per dire che quello che si investe nei bambini poi pian piano ritorna, magari per qualcuno un pò dopo, per qualcuno subito, ma la scuola del tifo è una grande occasione, lo stadio un veicolo ma bisogna dirlo, la maggior ragione per fare emozionare la gente sono le emozioni e spesso sono associate alle vittorie.
    Sarebbe troppo bello salvarsi quest’anno proprio per le emozioni che in tanti bambini si scatenerebbero nelle ultime partite in casa.

    • Bella discussione. Vero, una salvezza conquistata al fotofinish lascerebbe emozioni indelebili soprattutto nei più piccoli. Non a caso i miei migliori ricordi derivano da alcune partite chiave che suggellavano una stagione intera.

  14. Vero Andrea ma tutto ebbe inizio perché ti portò tuo babbo lo stadio ma non una volta sola. Io uguale. Mi ricordo in C i primi anni 80. Si andava nella,laterale sud ma nel secondo tempo ci permettevano di spostarci nella laterale nord perché l empoli tirava da quella,parte. E anche gli anni 90 bui in C quando io rispondevo agli esterni che ero x l empoli e basta, loro mi guardavano male ma io ne ero orgoglioso. E con la prima B nell 84 ci spostammo nella,maratona di legno chiamata a quel tempo tribuna nuova. Ma senza i babbi non cresce la passione.

  15. Secondo me le vie del tifoso generalmente sono due: esperienza col babbo fin da piccolo (quanti bei ricordi col mio), oppure da adolescente con gli amici (solitamente in curva, nel nostro caso in Maratona).
    Difficilmente escono fuori situazioni diverse, poi per carità, massimo rispetto per chi propone la scuola del tifo.

  16. Dipende, in parte è vero ma ad esempio mio babbo è un tiepido (uno di quelli che non garba a nicola) mentre io ho coltivato una passione calda per via delle amicizie e delle conoscenze al bar (quando c’erano come punto d’aggregazione)
    Se seguivo mio babbo mi avrebbe al massimo trasmesso la passione della tribuna coperta

  17. E’ vero il babbo è fondamentale, perchè con babbi disinteressati al calcio o appassionati di altre squadre il rischio è di non essere interessati al calcio oppure magari seguire il tifo degli amici che non sempre è per l’Empoli.
    Lo confesso, mio babbo era anche simpatizzante della Fiorentina, più per l’Empoli, ed ha sempre messo l’Empoli davanti e mi ha trasmesso lo spirito di appartenenza alla città. I risultati e soprattutto le emozioni nel raggiungerli, il coinvolgimento che ne deriva sono stati forse la molla per avere nuovi tifosi futuri.
    Certo e qui sono parzialmente d’accordo con Andre, avere una dirigenza un pò più empatica in quel senso non guasterebbe, non vendere fumo, ma renderci più partecipi del miracolo che ogni anno viene fatto a restare tra serie A e alta serie B.

  18. Gnamo ragazzi. Abbiamo per anni avuto un buon insegnamento. Ora tocca a NOI prendere quello che sarà la nuova curva, speriamo presto, e trascinare una città in un tifo mai visto nella nostra amata EMPOLI. La mediocrità tra un po’ non ci apparterrà più! Anche se tutti…NOI NO! Avanti ULTRAS Azzurri.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here