Una rubrica a cura di Claudio Freccia

Partita da centro-bassa classifica quella che si disputa oggi, venerdì 22 dicembre 2023, alle h.18,30, l’ennesima per l’Empoli non di sabato e di domenica, valida per la 17esima giornata del campionato italiano di calcio di Serie A 2023/2024, davanti a 8.800 spettatori ufficiali, di cui 2.219 paganti e 6.581 abbonati. Meteo buono, serata umida ma non fredda; buono anche l’afflusso del pubblico, considerando tutto. La Lazio viene da quattro punti nelle ultime quattro partite, mentre l’Empoli, nello stesso numero di partite, ne ha fatti due soli. Non inganni il risultato di 0-2: l’Empoli crea molto ma non concretizza, anche per le super parate del portierone Ivan Provedel, con la Lazio che passa in vantaggio al 9° con Guendouzi e raddoppia con Zaccagni al 67°, in un’azione forse viziata da un fallo a centrocampo.

I tifosi laziali presenti quest’oggi a Empoli sono decisamente tanti visti orario e giorno scomodi, per la precisione 1.663. Sono sistemati un po’ sparsi in tutta la Curva Sud, anche se solo il terzo spicchio partendo dalla Maratona è pressoché pieno e tutto occupato da Ultras, che prendono anche circa metà del secondo e una piccolissima parte degli altri due spicchi. Laziali che sono nel complesso molto colorati, coi tanti bandieroni a sventolare e i tanti striscioni dei Gruppi esposti che pavesano tutta la Curva. Scaldano i motori fin dall’inizio, facendo scoppiare diverse bombe carta e alzando tanti cori al cielo. Festeggiano molto al momento dello 0-1, accendendo anche alcuni fumogeni color viola. E’ il loro momento migliore durante l’arco della gara, quando alzeranno cori come “Chi non salta insieme a noi cos’è…è un romanista…pezzo di m…” e altri classici come “Sosterremo sempre più i colori biancoblù…”. Trascorre non molto tempo quando espongono lo striscione “Nessun muro ci separerà……ciao Pluto”, al secolo Ettore Abramo, noto ultrà della curva biancoceleste, adesso in carcere, che rivestiva un ruolo fondamentale all’interno della frangia estrema degli “Irriducibili”. Il tifo laziale, da lì in poi, vivrà di sussulti e di momenti di stanca, di picchi e di pause, ma sarà sempre all’altezza durante tutto l’arco del match. Il popolo biancoceleste farà festa alla fine abbozzando una sciarpata che, per la verità, non gli riesce poi tanto bene. Il livello del tifo laziale è da considerarsi comunque su livelli più che buoni, anche se manifesta una certa discontinuità, non mancando nemmeno di insultare i dirimpettai.

Gli ultras empolesi sono oggi impegnati nell’allestimento di una bella coreografia, organizzata per festeggiare i 40 anni dalla nascita del gruppo principale della Maratona “Emiliano Del Rosso”, i “Desperados Empoli”, nati appunto nel 1983, come si può leggere sul bandierone coprisettore (“19” da una parte, “83” dall’altra), che al centro reca il nome stondato del gruppo e il suo simbolo, la morte con la frullana; alla ringhiera della Maratona Superiore si legge “Da 40 anni Ultras” e su quella inferiore “Noi siamo i Desperados”, con tutt’intorno bandierine bianche. Nell’insieme il colpo d’occhio è davvero bello, col contorno di cori come “…E gli anni passano e i Desperados resistono…” e altri ancora, e striscioni come “Da 40 anni a difesa di Empoli! Auguri Desperados”. Il tifo azzurro parte piuttosto bene, si accende anche un fumogeno azzurro in Maratona, ma dopo lo 0-1 subisce una normale flessione e si spegne un po’, coi cori che certamente sono meno forti. Gli ultras azzurri poi cercano di spingere i loro beniamini nella ricerca di un pareggio che sicuramente meriterebbero. L’Empoli sente la spinta della gente empolese, provandoci in tutti i modi. Nel secondo tempo il tifo empolese è piuttosto continuo e vengono bene alcuni classici cori come “Forza Azzurro!” e “Empoli calcio…”. Si hanno dei buoni momenti, anche se non tutti per la verità partecipano ai cori, anzi. Viene esposto lo striscione, contornato dai colori gialloblù del Parma, “Bietto prima linea”, in ricordo di Fabio, meglio noto come “Bietto”, fratello parmense scomparso il 13 dicembre 2020. Purtroppo l’Empoli subisce lo 0-2, una mazzata per la squadra azzurra, ma la Maratona trova lo stesso la forza di sostenerla: la spinta non è mai mancata, con l’aiuto dei diversi bandieroni sventolati. Spiritoso poi lo stendardo “Ansia lieve”. Durante Parma-Ternana, giocata ieri, sabato 23 dicembre 2023, esposto in Curva Nord a Parma lo striscione “Lunga vita ai Desperados”. Anche oggi sono presenti alcuni Ultras del Bayern Monaco, direttamente gemellati con gli “Ultras Empoli”, a contraccambiare la visita che il gruppo empolese recò ai tedeschi in occasione dell’ultima giornata della fase a gironi di Champions League, per Manchester United-Bayern Monaco. Presenti inoltre alcuni fratelli dei gemellati di Montevarchi. Bella la sciarpata realizzata verso fine partita. La Maratona applaude alla fine gli azzurri, anche se la delusione è comunque tanta, con la consapevolezza di avere buttato un’occasione. Il livello del loro tifo è anche oggi più che buono, e non manca l’occasione per mandare a quel paese la Curva Sud laziale.

Uno sguardo altrove: L’altro anticipo del venerdì alle 18,30 è SASSUOLO-GENOA. Davvero tanti i tifosi rossoblù, specie se si considera che si gioca di venerdì, riempiono buona parte del settore ospiti facendo un buonissimo tifo, fanno festa alla fine, con come sempre tanti bandieroni. Presenza del bandierone delle “Teste Quadre” dei loro fratelli gemellati di Reggio Emilia; anche loro disputano le loro partite casalinghe al “Mapei Stadium”, che oggi presenta qualche vuoto di troppo. I sassolesi sono il solito gruppetto piuttosto sparuto, ma comunque non lesinano l’impegno. Un anticipo del venerdì sera alle 20,45 è MONZA-FIORENTINA, coi toscani saliti in Brianza che sono molto numerosi e rumorosi, esprimono un tifo su buoni livelli e fanno un gran casino dopo la fine quando la tifoseria viola festeggia l’importante vittoria insieme alla squadra con cori tipo “Viola alé viola alé viola alé alé”, sulle note del natalizio “Jingle Bells”, o con “Torneremo, torneremo, torneremo gran campion, torneremo a esser campioni come nel ‘56”, a ripetere (anno del primo scudetto). I monzesi non riempiono la loro curva, la “Davide Pieri”, ma si dimostrano ancora una volta all’altezza, facendo un buon tifo. Spettatori ufficiali: 10.120, non molti a dire il vero. L’altro anticipo del venerdì sera è SALENITANA-MILAN, coi tifosi rossoneri che occupano buona parte del settore ospiti a loro assegnato ma che si sentono poco a dire la verità. Tengono a mano gli striscioni “Curva Sud”, “Assenti presenti” ed “A.I.M.C.” (Associazione Italiana Milan Club). L’’Arechi’ anche oggi trasuda di passione; prende tutta la balconata uno dei motti più famosi di Carmine Rinaldi, per tutti il “Siberiano”, scomparso nel 2010, a cui è dedicata la Curva: “La Salernitana è nostra, è la nostra vita”. Il tifo è decisamente costante e incisivo e, al momento del vantaggio granata firmato da Candreva, avrà il suo apice, smorzato dal definitivo 2-2 del milanista Jovic al 90esimo. 23.467 gli spettatori ufficiali.

Il lunch-match del sabato è FROSINONE-JUVENTUS. Settore ospiti del “Benito Stirpe” ovviamente strapieno, sono altresì molto colorati con tante pezze, stendardi ed alcuni bandieroni. Si sentono però a sprazzi. I “Viking Juve” hanno donato all’ospedale Buzzi di Milano tante cose, tra cui beni e giocattoli per bambini affetti da malattie: essere Ultras è anche questo! I padroni di casa organizzano una bella coreografia, sulle ali dell’entusiasmo per il buon andamento in campionato e la bella vittoria di Napoli (0-4) negli ottavi di Coppa Italia in settimana. Al centro della Nord un bandierone coprisettore a bande azzurre, tricolori e gialle, con sulla banda centrale tricolore la scritta nera in corsivo “Frosinone” e con, ai lati fitte strisce bianche orizzontali. Largo uso dei bandieroni. Spettatori ufficiali: 16.020. Alle 15 del sabato si gioca BOLOGNA-ATALANTA, con gli atalantini che prendono pressoché tutto il settore ospiti, ottima presenza, con tifo di livello. Espongono lo striscione “Il calcio è della gente” e, subito sotto, “Superlega” messo al contrario, a testimoniare la riluttanza verso di questa che dovrebbe essere un campionato che i grandi clubs europei, affamati e avidi di soldi, disputerebbero tra di loro, dopo il tentativo fallimentare del 2021. Ma ci sono ancora troppi punti oscuri, tutta l’Inghilterra si schiera contro, con Germania e Francia, e anche la F.i.g.c. si oppone. In Curva “Andrea Costa” fumogeni rossoblù all’ingresso delle squadre in campo, tanti bandieroni a sventolare, una bella sciarpata e, a centrocurva, la scritta “Lo squadrone che tremare il mondo fa”, nome con cui veniva chiamata la squadra rossoblù verso la fine degli anni ’30, quando vinceva scudetti e coppe, a sottolineare il grande Bologna di quest’anno, vincitore anche a San Siro con l’Inter negli ottavi di Coppa Italia in settimana. Alla fine delle ostilità grande festa per il raggiungimento con la vittoria di oggi del quarto posto solitario, a -2 dal Milan terzo, nello stadio, oggi quasi sold out, intitolato a Renato Dall’Ara, l’ultimo presidente in grado di far vincere lo scudetto al Bologna, nel 1963/64, nell’unico spareggio per il titolo disputato in Serie A, vinto 2-0 contro l’Inter (Dall’Ara morì purtroppo pochi giorni prima).  L’altra partita che si disputa al sabato alle 15 è TORINO-UDINESE. Friulani in buon numero e coloratissimi, con tante bandierine, tra cui quella del Friuli, e un bandierone. In evidenza lo striscione dei “Teddy Boys Udine”. Nonostante il numero buono, non si sentono molto, se non al momento del vantaggio all’81° dell’Udinese, che gli fa pregustare l’impresa. Come di consueto è buona la spinta della Curva “Maratona”, molti tifosi del Torino indossano il cappellino di Babbo Natale. Buon per loro che un cross di Ilic all’88° si trasforma in gol, per un pari sostanzialmente giusto. 23.536 gli spettatori ufficiali. Alle 18 del sabato si disputa INTER-LECCE. A San Siro gli spettatori sono circa 70mila. I leccesi sono in buon numero e anche colorati ma spesso “coperti” vocalmente dal tifo interista. Belli la sciarpata e alcuni stendardi. La Curva Nord nerazzurra è ancora oggi in gran vena coi decibel decisamente alti. Grande sventolio dei bandieroni. Tra i cori il “Chi non salta è un rossonero” e per il mister interista Simone Inzaghi, che puntualmente saluta. Esposto intorno al quindicesimo lo striscione “Ciao Giacomino riposa in pace piccolo angelo nerazzurro”. Si fa festa nel finale con l’Inter che mantiene i 4 punti di vantaggio sulla Juve seconda.

L’altra partita che si gioca alle 18 è VERONA-CAGLIARI, che ha il sapore di scontro salvezza. In numero discreto, ma per la verità non sono numerosissimi, i cagliaritani al “Bentegodi”. Il settore ospiti è comunque appassionato e caldo. Gli “Sconvolts” sono su buoni livelli, con diverse pezze ed accendono pure alcune torce. Okay il tifo veronese, con cori belli soprattutto nel finale. Finita la partita tutta la Curva Sud, lungi anche oggi dall’essere piena, canta l’inno “Beat beat Verona beat”, eseguendo una bella sciarpata, a salutare questa importantissima vittoria (2-0). Esposta la scritta “Buon Natale Hellas Army”. Il posticipo serale del sabato e match-clou della 17^ giornata è ROMA-NAPOLI. Ai tifosi napoletani residenti in Campania è vietata la trasferta, da fuori regione sono in circa 600, con lo striscione “Roma azzurra” in bella evidenza. Nonostante non ci siano i gruppi Ultras fanno il loro, tifando per la loro squadra. La Curva Sud si contraddistingue per due striscioni, uno che recita “Cuore e sudore in ogni contesa, soffrite e lottate senza resa…e noi saremo sempre a vostra difesa!”, l’altro “Cuore e sacrificio in campo, fomento sotto la Curva, Gianluca Mancini romanista ideale!”. Atmosfera da brividi con la stupenda coreografia in Tribuna Tevere, coi colori della maglia, la scritta “Roma” e il simbolo della Lupa al centro, e l’inno cantato a squarciagola. Numerosi i cori anti Napoli, i fumoni e le torce che appaiono a macchia di leopardo nello stadio. Il sostegno è incessante con rari momenti di stanca. Quando si capisce che la Roma può vincere, date le espulsioni di Osimhen e Politano, il tifo diventa trascinante, con un “Forza Roma! Roma campione!”, a risposta con l’ottima Curva Nord e la partecipazione della Tevere. Finisce con un mega bombone di rara potenza nel fossato della Sud e la Roma che vince 2-0. 62.141 gli spettatori ufficiali

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3 Commenti

  1. Tanto per dare un’idea : i laziali presenti in curva erano 1.663, vista la capienza di 3.200 posti si può dire che il colpo d’occhio era notevole, nonostante il 50% dei posti vuoti. A mio parere se un domani ci faranno una curva da 3/4000 posti faremo la nostra buona figura anche noi con 2.000 posti occupati e sinceramente mi sembra fattibilissimo.

    • Scusa se mi permetto. Ma vedere una curva di casa piena solo al 50,% secondo me non fa fare bella figura. La curva ultras deve essere quasi piena per poter fare figura. E se per riempirla la devi fare troppo piccola da 2 mia posti sarà troppo bassa per essere comunque esaltantante

  2. Stai tranquillo che 2000/2500 persone in una curva a ridosso del campo anche se da 3/4mila posti fanno più figura (e il tifo raddoppia) che in quel piattume di maratona creata per l’atletica e non certo per il calcio lontana decine di metri dal campo e dispersiva al massimo dove oltretutto centinaia di persone (e non so davvero perché) amano stare pigiati in piedi nei settori dei bar e sulle ringhiere e perciò non sembrano neanche allo stadio…

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