In vista dell’ultima giornata di campionato che vedrà l’Empoli giocarsi il tutto per tutto con la Roma, abbiamo scambiato alcune battute con un grande ex azzurro, ancora nel cuore di molti tifosi, Luca Saudati.

Un pensiero su Empoli-Roma, gara decisiva per gli azzurri

E’ la partita. L’Empoli ha ancora il destino nelle proprie mani e compiendo l’impresa di battere la Roma si assicurerebbe il suo scudetto che è la salvezza. E’ vero che la Roma non avrà niente da chiedere al campionato ma sicuramente non regalerà niente. Sono partite indecifrabili queste sul finale di stagione, abbiamo visto di recente il Sassuolo che ha battuto l’Inter oppure mi ricordo anni fa( 2021) il Verona che non aveva niente da chiedere fermò il Napoli sul pari facendo saltare ai campani la qualificazione alla Champions.”

In queste gare l’aspetto mentale è più importante di quello fisico?

Sicuramente. Quando arrivi all’ultima partita ormai giochi con la condizione fisica che hai, visto che in una settimana non puoi migliorarla. Quello che fa la differenza è l’aspetto mentale. Lavorerei molto sulla testa di ogni giocatore, fondamentale sarà non prendere gol nei primi 15/20 minuti per non cadere in un loop negativo e poi provare a vincere in tutti i modi

Un pensiero su Mister Davide Nicola

Non lo conosco personalmente, conosco solo un componente del suo staff, Cacicia. E’ un allenatore che mi piace molto, perché quando è subentrato nelle varie situazioni difficili ha portato sempre grande entusiasmo al gruppo riuscendo a conquistare diverse salvezze miracolose e sono sicuro che anche stavolta ci riuscirà con l’Empoli.”

Una sorpresa e una delusione del campionato che sta finendo

La sorpresa per me è il Verona, con l’allenatore Baroni che ha compiuto un capolavoro tra mille difficoltà, non ultima quella che a gennaio ha visto rivoluzionare la squadra sul mercato con molte partenze e arrivi. Quella in negativo è il Sassuolo che non credevo assolutamente a inizio campionato potesse retrocedere. L’assenza di Berardi per infortunio per loro è stata una vera mazzata. In genere è stato un campionato equilibratissimo nella corsa alla salvezza come non si vedeva da tanti anni con squadre che hanno alternato momenti molto positivi ad altri di grande crisi, come Frosinone oppure lo stesso Empoli.”

Un tuo ricordo di Empoli che ancora ti porti nel cuore.

Sono molto legato alla città di Empoli, ai tifosi e a tutto l’ambiente. Ho più ricevuto che dato. Ancora oggi nella mente ricordo il grave infortunio che subìì in maglia azzurra nel 2002 nello scontro con Peruzzi e in quell’occasione ricevetti tantissimo affetto e vicinanza della gente. Il momento più bello che porterò sempre dentro di me è la stagione 2006/2007 dove realizzai 14 reti e la conquista della prima storica qualificazione alla Coppa Uefa, un risultato straordinario per Empoli

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10 Commenti

  1. Ragazzi ci stanno girando intorno apparecchiando tutto a dovere. Tutto è al loro posto ma se noi facciamo come dice il nostro bomber avremo quella marcia in più che porterà via tutti i discorsi.

  2. Calciatore con forte senso di appartenenza.
    È sempre stato lui a mettere Empoli innanzi a tutto nella sua (sfortunata) carriera

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