Non siamo ancora a quei dettagli che poi portano dritti alla firma, ma la situazione legata al difensore del Verona (ex Venezia) Nicolò Casale, è sulla strada della definizione. In poche parole le parti adesso sembrano essere d’accordo su tutto, compresa la formula con la quale il classe 1998 arriverà ad Empoli grazie all’assistenza di Mario Giuffredi.

Il difensore, che ben conosce Alessio Dionisi, dovrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto a nostro favore e poi il controriscatto per gli scaligeri. L’Hellas Verona infatti non vuole privarsi a cuor leggero del giocatore e, soprattutto dovesse arrivare una buona stagione, vuol avere la possibilità di riportare a casa il ragazzo. Il calciatore avrebbe già da giorni dato il suo positivo assenso al trasferimento anche per la conoscenza del suo vecchio mister con il quale potrà giocarsi da subito la possibilità di una maglia da titolare.

Difficile dire se già oggi potrà muoversi qualcosa in più o se dovremo attendere qualche altro giorno, va da se che anche il Verona è impegnato su diversi fronti. Certo è che anche in caso di un arrivo prima della sfida di sabato, Casale non sarebbe da ritenersi a disposizione per la gara contro il Monza. Come detto, però, la trattativa scorre via liscia e non dovrebbero esserci intoppi ad un passaggio che tra non molto potrà avere connotati più vicini a quelli dell’ufficialità.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

9 Commenti

  1. Ma si, invece! Nel pomeriggio l’accordo fra società. Stasera la firma del giocatore. Domattina è a Empoli e domani sera nella lista dei convocati per andare sabato almeno in panchina.
    Si può fare, basta volerlo

    • Perché alla fine la squadra di appartenenza vuol vedere, se dopo che è tornato da un prestito è in grado di giocarsela in A. Evidentemente lo provano in alcune partite, lo osservano bene negli allenamenti e passato un pò di tempo decidono il da farsi. Se te lo danno è perché pensano che un’altro anno di B,(ci ha giocato se non sbaglio solamente una 15 di partite)magari in una squadra di rango (e noi in questi ultimi 25 anni lo siamo stati) gli possa essere utile. Poi è chiaro che se fa un bel campionato lo possono comunque contro riscattare.

  2. Comunque la lentezza è legata al fatto che non ci presentiamo (noi ma anche il 95% delle società professionistiche Italiane) con offerta scritta diretta verso la società che ha il giocatore, ma c’è un gioco fra procuratore, stampa, interessamento verso la società che ha il cartellino, gioco delle parti…ecc.. tira e molla
    All’estero più spesso fanno offerta scritta, se viene accettata ok ed in poco tempo fanno contratto, se dicono di no finisce tutto velocemente.

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