Adagio 

L’Empoli confeziona tre punti di platino con il Napoli e si rilancia autorevolmente in chiave salvezza. A fronte di un calendario complicatissimo, per continuare a sperare occorreva un colpaccio contro una big che puntualmente è arrivato. Sempre che gli ex campioni d’Italia possano ancora essere definiti una grande del campionato. Pallida controfigura del Napoli che fu, Osimhen e compagni escono con le ossa rotte dal confronto del Castellani regalando agli azzurri di mister Nicola nuova linfa per alimentare le speranze salvezza. L’abbiamo ribadito più volte: per come si erano messe le cose tre mesi fa, restare in Serie A rappresenterebbe una sorta di miracolo sportivo. Il tecnico piemontese ha edificato una squadra che non si abbatte di fronte alle difficoltà – leggasi alla voce Lecce – e che non si arrende davanti alle avversità più infauste. Una squadra che non ha qualità tecniche eccelse ma che, dal punto di vista caratteriale, sembra forgiata a immagine e somiglianza del suo coach. Figura tenace e combattiva, capace di spremere il 110% da un gruppo fragile e discontinuo ma che, c’è da scommetterci, non mollerà fino all’ultimo istante del campionato.

Andante

Contro il Napoli è andato in scena uno dei migliori Empoli della stagione sul piano della concentrazione e della disciplina tattica. Al cospetto di un blasonato sparring partner vacuo e compassato, gli azzurri hanno vinto con pieno merito, mettendo in mostra la forza del collettivo. Una linea maginot difensiva composta da un terzetto solido e robusto, su cui ha spiccato l’ottima prova dell’ex partenopeo Bereszynski. Due laterali attenti e ordinati. Una linea mediana in cui il dinamismo di Maleh si è sposato alla perfezione con l’equilibrio tattico di Grassi. Sulla trequarti il talento versatile di Fazzini, tornato grandIssimo protagonista, abbinato agli strappi e al moto perpetuo di Cambiaghi. Davanti la sostanza umile e operaia di Alberto Cerri, finalmente capace di ritagliarsi la meritata gloria personale. Un meccanismo che, sorretto da una condizione fisica di gran lunga superiore a quella degli spenti uomini di Calzona, stavolta ha funzionato alla perfezione.

Allegro

Il migliore Jacopo Fazzini della stagione ha rivoltato il Napoli come un calzino, stordendolo a suon di prelibati virtuosismi tecnici, generosi ripiegamenti senza palla, ispirate verticalizzazioni e un frenetico movimento in grado di non offrire punti di riferimento ai confusi avversari. Di fronte agli acciacchi e al calo fisiologico di Zurkowski, lontano parente dello straordinario incursore ammirato nelle prime settimane del suo ritorno a Empoli, alla distanza è emerso lo spessore universale di un Fazzini destinato a incarnare il prossimo oggetto di mercato della proficua “cantera” azzurra. Moderno centrocampista a tutto tondo, trequartista, mezzala completa di corsa e inserimento, il 21enne massese si è preso fragorosamente la scena. Ciò che è certo è di questo Fazzini l’Empoli non può assolutamente fare a meno. A mister Nicola spetta l’arduo compito di gestire il dualismo tra Fazzini e Zurkowski, dal momento che, per ragioni di equilibrio tattico, la presenza dell’uno sembra, al momento, escludere l’utilizzo dell’altro.  

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13 Commenti

  1. Da 3 mesi i ragazzi sembrano crederci di più e meglio di noi tifosi ….. oggi l’unico rammarico è non aver avuto questo spirito da subito…. la salvezza è ancora un miracolo sportivo, ma so che ci proveremo fino all’ultimo minuti dell’ultima partita ….. poi se saran rose fioriranno…..

  2. Fazzini in questo momento sta molto meglio di Zurkowski. Spero il mister se ne sia accorto.
    Sono molto preoccupato per l’assenza di Cerri. Forse sarebbe da provare a rispolverare Caputo? Almeno per gli ultimi 30 minuti

    • Purtroppo anche io sono preoccupato per l’infortunio di il Cerri…il che è tutto un dire… Però per il gioco di Nicola è l’attaccante più funzionale che abbiamo ed è l’unico in grado di far salire la squadra e di reggere bitta fisicamente…

  3. Credo che il succo della partita di Napoli sia nella frase “l’equilibrio tattico di Grassi” che ha permesso alla squadra di esprimersi al meglio. A questo punto salvo infortuni e squalifiche la quadra è quella che ci ha permesso di tornare a galla. Peccato solo aver perso Cerri (speriamo per poco) altro elemento equilibrante.

  4. In assenza di Cerri, l’unico che si avvicina a quelle caratteristiche è Destro….. credo che sia arrivato il suo momento…. Niang è buono solo per la parte finale e Caputo? Boh, non sappiamo più niente di lui….

  5. Destro? Ha ragione Dippe, che vi fumate? Ha caratteristiche diverse a Cerri ma per lo meno Niang è un giocatore. Gioca lui x forza. E probabilmente dovrà fare anche 90 minuti. Se siamo sotto dal primo tempo Cancellieri invece do subentrare a Cambiaghi lo farà al posto di Zurko o Fazzini.

    • Destro non ha le caratteristiche di nessuno. Lasciamo stare. Senza Cerri è chiaro giochi Niang. Punto. Il problema sarà il suo cambio o se nella gara col Frosinone serve una punta in più. Questo sarà il problema ma no Niang titolare. Sennò s è perso iccapo.

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