Lento
Non è tanto la pesante sconfitta di Chiavari a provocare cattivi pensieri quanto la prestazione o, per meglio dire, l’atteggiamento posto in essere dagli azzurri. È evidente che siamo di fronte a una sorta di paralisi mentale che travalica gli aspetti meramente tecnici. Peraltro, occorre dire, non eccelsi. Lo stesso tecnico Alessio Dionisi lo ha sottolineato senza mezzi termini nell’immediato post partita. Si tratta di una squadra del tutto priva di spensieratezza, vuota, impaurita e mentalmente fragile. In situazioni di questo tipo, nel gergo calcistico, si parla di crisi. In questo caso si può forse più opportunamente parlare di scarso adattamento a un contesto che l’Empoli non è stato sinora in grado di interpretare, con conseguente incapacità di prenderne le misure. La serie B è una dimensione particolare, un unicum in cui gli aspetti agonistici e caratteriali hanno spesso una valenza superiore alle qualità tecniche. Dopo quattro anni consecutivi in massima serie, l’Empoli si è affacciato alla cadetteria sprovvisto a oggi di quegli elementi tipici per affrontarla al meglio: umiltà, coraggio, determinazione e carattere.
Adagio
La disarmante prestazione di Chiavari è paradigmatica in questo senso. Da una parte una compagine, quella guidata da Andrea Chiappella, che incarna i valori tipici della serie B fatti di fatica, sudore e furore agonistico, dall’altra la disomogenea e timida formazione affidata a Alessio Dionisi. Una disorientata batteria di individualità incapace di tradursi in collettivo. Alla vigilia dell’inizio del torneo, l’obiettivo dichiarato dalla società era quello di “fare l’Empoli”, affidando al campo il responso sulle proprie concrete ambizioni. A distanza di poco più di due mesi dall’incipit del campionato, gli azzurri non sono stati in grado né di ipotecare il proprio futuro su un progetto tecnico credibile, né di risolvere l’equivoco sulla propria reale collocazione in un torneo che comincia a entrare nel vivo. In questo senso, suonano quantomeno eloquenti le parole di capitan Andra Fulignati: “l’obbiettivo è la salvezza”. Come a dire: scordiamoci le discese ardite e le risalite tradotte in musica da Mogol e Battisti. Qua si tratta di planare umilmente a terra evitando di farsi troppo male. Solo riconoscendo i propri limiti, si può voltare pagina facendo nuovamente emergere i propri pregi.
Moderato
Con la gestione Dionisi sono arrivati due punti in quattro gare. Un cammino estremamente negativo che, a onor del vero, deve essere valutato nell’ordine del pochissimo tempo avuto a disposizione dal tecnico amiatino per preparare al meglio le gare sul piano dell’organizzazione tattica e della tenuta mentale. Gli impegni si sono susseguiti alla media di una partita ogni quattro giorni, quando l’ansia del risultato toglie spazio al lavoro sulla testa dei giocatori. Si intravede una migliore gestione della fase difensiva ma, come riconosciuto dallo stesso Dionisi, è troppo poco per imprimere una svolta a un torneo non esattamente cominciato sotto una buona stella. L’imperativo è quello di non farsi condizionare da una classifica che, allo stato attuale, potrebbe amplificare le difficoltà psicologiche di una squadra che, nella proprie corde, ha tuttavia le possibilità di sottrarsi a un trend non proprio invidiabile. Con il recupero e la crescita fisica di alcuni elementi importanti, l’Empoli ha la possibilità di uscire da questo impasse.














ABC: la traiettoria sembrerebbe quella. Vincere sabato potrebbe dare quella svolta necessaria per evitare l’irreparabile. Un’iniezione di fiducia per svoltare e ripartire.
Vero Mario. Sarebbe oro colato x classifica, morale e per abbassare le paure che ci sono adesso. Poi con la sosta, potrebbe il mister cambiare qualcosa a livello tattico. Però come sempre c’è da vincere e nella ns situazione non è facile, il Catanzaro viene da 3 vittorie consecutive di cui 2 scalpi importanti come Venezia e Palermo. Bisogna fare una prova importante, sennò nisba pure sabato.
Il Catanzaro, nella Storia, non ha mai vinto a Empoli. Spero con tutto il cuore che Lovato rientri e giochi centrale su Iemmello.
spero che la Partita di Chiavari sia stato il punto piu’ basso toccato da 30 anni ad oggi…..
lo spero.
o non era stato Pescara!
Aggiornamento dalla nobil città: Commisso avrebbe dato l’ok per D’Aversa ma i tifosi sono inferociti per la scelta e potrebbe girare allora su Vanoli.
gli possiamo mandare boia deh Pagliuca
Io e’ da inizio anno che lo dico ovvero che non puoi affrontare la B con una squadra completamente nuova e aggiungo con piu prestiti che giocatori di proprieta’ e prospettiva. Non puoi perche la B come detto nell’articolo e’ una categoria dove conta il carattere e la mentalita’ oltre ad leader che mi sembra ad oggi non abbiamo. Secondo me mandar via a zero gente come Gyasi e Grassi e’ stato un grandissimo errore. La b si basa su un equilbrio che ad ora non abbiamo trovato. L’allenatore c’ha messo del suo perche’ sicuramente non e’ stato azzeccato e Dionisi secondo me ha le capacita’ per farci uscire da questo obbrobrio.
aggiungo errore mandare via anche cacace,henderson,pezzella perlomeno questi andavano tenuti.
abbiamo fiducia sempre e costantemente