Nell’arco del campionato, alla vigilia di partite importanti o contro avversari ritenuti alla portata, ci siamo spesso chiesti se fosse il caso di alzare il tiro. O se invece fosse più opportuno alleggerire il clima intorno alla squadra, magari non utilizzando mai quell’aggettivo tanto temuto. Eppure la partita contro il Palermo si riduce proprio a quell’aggettivo: fondamentale. Non ci saranno prove d’appello o rivincite, in Sicilia si decide la storia e il futuro dell’Empoli. E, inevitabilmente, anche la dialettica passa in secondo piano.

Che sia stata una settimana, per così dire, sui generis è un dato di fatto. La brutta sconfitta casalinga contro l’Atalanta ha indubbiamente lasciato una cicatrice profonda: come è capitato più di una volta durante questa stagione, l’Empoli si è mostrato un agnellino impaurito, incapace di reagire sotto i colpi di un avversario temibile ma non imbattibile. E, soprattutto, ha mostrato una fragilità mentale quasi sconcertante. Così è arrivata la decisione spiazzante, quella che non ti aspetti dall’ambiente azzurro: l’auto-esilio di Catania, pare voluto dai calciatori per ritrovare amalgama e compattezza.

A rendere più tesa una settimana che più tesa non si può, ci hanno pensato i soliti chiacchericci all’italiana, in cui non si perde l’occasione per stare zitti. Non solo da Crotone – comunque, essendo parte in causa, sarebbe più capibile – ma da tutta Italia sono piovute critiche sulla partita Palermo-Empoli, quasi come se fosse già decisa a tavolino. Mentre invece pare normale dare per scontato la vittoria dei calabresi contro la Lazio. Terzultima contro quarta, trentuno punti contro settanta. Se c’è qualcosa di razionale nel considerare Crotone-Lazio una partita dal più probabile segno “1”, viste le diverse motivazioni in campo, perché non fare lo stesso con il segno “2” per Palermo-Empoli senza cadere nel complottismo più becero? Probabilmente perché in Italia si è proprio così, capaci di gettare ombre su chiunque ma incapaci di giudicare in maniera obiettiva senza finire per parteggiare.

Siamo in piena sindrome da “Il buono, il brutto e il cattivo”: il Crotone è la squadra pulita che merita la salvezza, il Palermo quella brutta che stende tappeti rossi, l’Empoli quella cattiva che, salvandosi, mette nei guai il buono. L’impressione, infatti, è che se gli azzurri vinceranno sarà solo grazie a regali impacchettati con carta rosanero. Se invece perderanno si assisterà all’elogio della bontà e della correttezza, stucchevole quando un chilo di zucchero filato.

Invece, a proposito di strenne, regali dalla Lazio non dobbiamo aspettarceli, dal Palermo nemmeno. Pensiamo solo che sarà tutto nelle nostre mani, come sentenzia la classifica. Dovremo meritarci questa salvezza, con una prestazione sul campo che metta a tacere ogni ipotesi di complotto. Gli azzurri dovranno dimostrare di avere gli attributi, indispensabili per domare e a cavalcare la tensione. Quelli che i tifosi hanno chiesto di tirare fuori al termine della gara contro l’Atalanta. Proprio come se fossimo in un film western, è giunta l’ora del duello finale. L’ora di mantenere calma e lucidità, di mirare e far fuori l’avversario di turno. Perché alla fine, come nei duelli, ne rimane uno solo.

 

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

20 Commenti

  1. Che Diamanti
    sia una grulla
    è una cosa che mi frulla
    già da tempo nella testa.
    Ma domenica la festa
    la facciamo proprio noi:
    Forza Macca, perché poi
    ti facciamo un monumento
    nella piazza che tu vuoi;
    monumento per la Gloria.
    Io propongo: alla Vittoria!

  2. Un punto di vantaggio l’abbiamo e non è poco,perchè fossimo stati a pari punti con il Crotone le cose sarebbero state forse non complicatissime,ma fatali!Ad un certo punto del campionato sembravano i rosanero i nostri più vicini “nemici” in classifica,contro cui lottare per la permanenza in A.Quante volte ho letto e sentito che dovevamo per questo arrivare a questa partita con 4 punti di vantaggio…Oggi mi chiedo….con un solo punto di vantaggio,era meglio lottare contro il Palermo,contro il quale anche un pareggio sarebbe bastato,invece che contro il Crotone?Mi sa proprio che se non prendiamo i 3 punti dalla favorita,siamo in B…..perché la Lazio per infortuni e squalifiche dovrà fare a meno ,se non ricordo male,di 5 giocatori.Paracadute o meno,sarà bene scendere in campo pensando solo ad un risultato e questa volta giocare la partita perfetta senza i soliti errori difensivi che negli ultimi tempi si son ripetuti fin troppo spesso.

  3. Bellissimo articolo! a Palermo non abbiamo mai regalato niente ne’ abbiamo mai ricevuto regali da nessuno. e’ fastidioso che mezza italia si permetta di dare lezioni a noi e voi che siamo il calcio pulito, e diano per scontata la vittoria del crotone contro la lazio. quando invece vista la classifica e i valori e’ piu’ probabile che la lazio vinca a crotone.
    NOI SIAMO PALERMITANI E FIERI DI ESSERLO, NON ACCETTIAMO PREDICOZZI DA CHI NON NE HA TITOLI.
    ONORE AGLI EMPOLESI.
    RISPETTO GENERA RISPETTO

  4. MESSAGGIO PER GLI EMPOLESI IN TRASFERTA:
    C’E’ RISPETTO RECIPROCO E VOI LO SAPETE. QUINDI IGNORATE EVENTUALI GESTI DI CANI SCIOLTI. A PALERMO C’E’ NERVOSISMO PER LA RETROCESSIONE, QUINDI NON FATECI CASO. LA NORD SIA INFERIORE CHE SUPERIORE VI RISPETTA.

  5. QUINDI SE QUALCHE CANE SCIOLTO AL GOL VOSTRO O NOSTRO DOVESSE FARE GESTACCI, NON RISPONDETE, NON FATECI CASO. SAPETE CHE GLI ULTRA’ DI PALERMO VI RISPETTANO.
    ONORE AGLI EMPOLESI.
    RISPETTO GENERA RISPETTO

    • Onore a voi e alla vostra terra che io personalmente adoro. Vi auguro un pronto ritorno in A …. A rivederci tra 1 anno in A.

  6. Sono onorato, ma se avessi voluto far parte dello staff di Spalletti lo avrei fatto in passato, ora sono un allenatore di Serie A e non voglio fare passi indietro”.

  7. A me fanno paura certi discorsi che ho sentito: che i giocatori rosanero avendo il dente avvelenato con la nuova proprietà, siano intenzionati a vendere cara la pelle, ignorando, anzi contrastando volutamente le eventuali volontà della società riguardo la pur stucchevole vicenda del paracadute….se fosse vero Mi sa che dovremo lottare per vincere e non sarà facile….speriamo bene. Un saluto fraterno ai desperados in viaggio col pulman per Palermo

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